VIDEO | Il Cityplex Tiffany prende forma

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Si chiamerà Cityplex Tiffany, sarà un fratello del Metropolitan per via della gestione comune, e avrà quattro sale nuove di zecca. Il vecchio cinema Tiffany di viale Piemonte riemerge da un lungo sonno: il cinema è stato acquisito dai fratelli Di Patti, titolari del Cityplex Metropolitan con l’obiettivo di trasformarlo in multisala. Quattro sale per un totale di circa 520-530 posti. La sala più grande avrà circa 240 posti, le altre tre avranno rispettivamente 160, 70 e 40 posti a sedere. Il progetto è di uno studio romano specializzato nella ristrutturazione di cinema, lo stesso che firmò il nuovo Metropolitan.

I lavori di ristrutturazione sono iniziati a gennaio, da quel momento scatterà un conto alla rovescia di sei mesi per la riapertura. “Vediamo quando arriviamo e come arriviamo – dice Saverio Di Patti, uno dei soci – Quando termineranno i lavori vedremo che film in uscita ci sono e decideremo quando riaprire”. L’apertura avverrà sicuramente dopo l’estate, alla ripresa della stagione cinematografica, molto probabilmente a ottobre.

Il gruppo Di Patti a quel punto conterà su un totale di nove sale, una risposta ai multiplex Uci e La Torre. Il Tiffany, gestito prima da Ernesto Di Fresco e poi dai Siviglia, è stato un punto di riferimento per la zona Notarbartolo, che nel giro di pochi anni ha visto falcidiate le sue sale: il Fiamma è chiuso mentre il Jolly e il Golden sono diventati teatri. Adesso il progetto della nuova multisala che conferma la tendenza verso la sparizione delle vecchie monosala.

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8 Thoughts to “VIDEO | Il Cityplex Tiffany prende forma”

  1. punteruolorosso

    ok vedo che si va centralizzando su pochi grandi cinema. l’idea del multisala non è male, ma una distribuzione più capillare, soprattutto in centro, sarebbe meglio. una stupidaggine l multisala alla cocacola. che fine ha fatto?
    non è giusto dover prendere la macchina per vedere un film. il finocchiaro in via roma ha riaperto come teatro.

  2. peppe2994

    Va ricordato che la sala più grande sarà dotata di audio Atmos, il che è ottimo. Si spera porti anche altri ad adeguarsi. Parliamo di un investimento veramente importante per installare questo sistema audio superiore(anche € 200.000).

    Rimango perplesso sulla sala da 70 e 40. La 6 del la torre è da 90 e sembra lo sgabuzzino delle scope. Cioè, se vedo il film nel TV di casa mia è meglio. Vedremo. Suppongo le abbiano realizzate puntando tutto sui convegni.

    1. Fabio Nicolosi

      Non sarà dotata di Atmos, ma di un ottimo 7.1 che garantisce prestazioni più che positive 🙂

      Le due sale da 70 e 40 invece io le ritengo ideali per chi apprezza il vero cinema, il perfetto sound dentro ad una piccola sala con un bello schermo per sentirsi totalmente immerso nella visione del corto o del film

      1. peppe2994

        Tutti gli articoli in principio parlavano di Atmos. E’ assurdo che prima lo annuncino e poi non lo realizzino.

        a differenza con l’audio classico è abissale.

        1. Fabio Nicolosi

          Hai detto bene, gli articoli… E i giornali hanno mai parlato con il titolare?

  3. Dahfu

    Giusto per fare una battuta, magari hanno pensato di destinare la sala da 40 posti a film d’essai: film uzbechi o polacchi sottotilati!

  4. Orazio

    Fanno sale e multisale, eppure i titoli dei film in programma sono sempre gli stessi, di cui almeno un terzo per bambini. Personalmente a Palermo mi trovo spesso in difficolta’ a trovare un film degno di questo nome e quando lo trovo o e’ al Gaudium oppure all’Aurora / Igiea Lido.

    Il che vuol dire che il piu’ delle volte rinuncio visto dove sono collocati gli ultimi due che ho detto, cioe’ in luoghi talmente inospitali che preferisco cambiare programma.

    A mio avviso la crisi pluridecennale dei cinema e’ aggravata dalle scelte di chi offre solo pellicole di massa, mentre la massa e’ ormai distolta dall’offerta tv e web.

    Ma un cineclub esiste ancora a Palermo? Un luogo dove magari capiti di annoiarsi, ma di certo non rincretinirsi?
    ,

    1. peppe2994

      Non è un problema di Palermo. E’ la grande distribuzione cinematografica che funziona così. Ti capisco perfettamente, però è anche vero che i film d’essai arrivano prima nel mercato pay tv/on demand.

      Comunque i film commerciali non fanno mica male. In alcuni periodi comunque all’UCI fanno film d’essai e che hanno vinto oscar. In particolare adesso nel periodo estivo.

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