Villa Sperlinga | Inaugurata l’area di sgambatura cani

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Inaugurata ieri mattina l’area di sgambatura per i cani a Villa Sperlinga.

Dopo quelle di Villa Trabia e di Case Rocca, una nuova area quindi realizzata dai dipendenti del Coime, dell’area del Verde e della Reset per il benessere degli animali.

L’area oltre ad essere completamente recintata ha, al suo interno, una fontanella potabile per dissetare i nostri amici a quattro zampe e numerosi cestini per evitare che la stessa possa trasformarsi in un cacatoio pubblico.

“Grazie alle maestranze comunali – ha detto Orlando – oggi abbiamo un nuovo spazio che è per gli animali e il loro benessere, ma è anche luogo di socialità.
Spazi analoghi saranno creati in tutte le circoscrizioni e in diversi quartieri, grazie al piano già varato per il recupero di tanti spazi verdi che saranno attrezzati.”


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One Thought to “Villa Sperlinga | Inaugurata l’area di sgambatura cani”

  1. BELFAGOR

    C’ ERA UNA VOLTA VILLA SPERLINGA
    Villa Sperlinga , l’attuale giardino che si affaccia su piazza Unità d’Italia non è che uno sbiadito ricordo di quella che un tempo era la prestigiosa villa dei Whitaker.
    Le uniche tracce oggi residue, di quel meraviglioso giardino, sono, oltre alla Montagnola, la casina liberty del custode, tra via Giusti e via Leopardi, diventata sede dell’Urp del Comune e la Cuba, casina in stile moresco, che nel passato ha ospitato uno dei “templi” della movida palermitana.
    C’è anche un albero monumentale, tra via Scaduto e via Sciuti.
    Il giardino all’inglese dei Whitaker ricadeva all’interno del “Firriato di Sperlinga”, enorme appezzamento di terreno che si estendeva tra via Sciuti, via Principe di Paternò e via Leopardi, annesso alla settecentesca villa dei duchi Oneto, oggi sede del Tribunale dei minori e del carcere Malaspina.
    Fu comprato nel 1886 da Joshua Whitaker e dalla moglie Euphrosyne: la coppia inizialmente voleva costruirvi una propria villa, ma alla morte del padre Joshua preferì stabilirsi nella residenza paterna , cioè a villa Whitaker, costruita in stile gotico veneziano dove attualmente ha sede la Prefettura.
    Così, villa Sperlinga divenne il regno della coppia.
    C’era un grande parco con un maneggio e due campi da tennis chiamati “Purgatorio” e “Inferno”: pare però che il “Paradiso” fosse il giardino segreto di Euphrosyne, accessibile solo a pochi intimi. Era nascosto dal resto della villa da una fitta siepe e il cancello si apriva con una chiave d’oro.
    L’atmosfera era magica ” Il sole riverberava dagli alti muri addolciti dalla grazia di roselline rampicanti”.
    La coppia ospitò illustri come i reali inglesi, Edoardo VII e la regina Alessandra, che fecero visita il 25 aprile del 1907, oppure Giorgio V e la regina Mary nella primavera del 1924.
    Ma con la morte di Joshua Whitaker e dalla moglie Euphrosyne le cose cambiarono.
    Negli anni ’40 Audrey Sophia, figlia di Joshua e Euphrosyne, ereditò la villa. Le sue condizioni economiche non erano più floride e dopo la guerra gli speculatori cominciarono ad adocchiare quella meravigliosa oasi verde .
    Ma c’ era un problema , il vincolo di verde storico che impedivano che quel terreno potesse essere utilizzato per i loro scopi.
    Ma niente paura: uno “strano” incendio distrusse gran parte degli alberi della villa, e così immediatamente gli “amministratori” comunali ……..tolsero il vincolo .
    Gli eredi dei Whitaker, riuscirono ad ottenere il cambio della destinazione urbanistica della loro proprietà e poterono venderla a un’impresa romana, la Società Immobiliare, che nel 1952 stipulò una convenzione col Comune per lottizzare i terreni, cedendone una parte per realizzare quello che è l’attuale villetta .
    Il giardino dei Whitaker scomparve e al suo posto furono costruiti tanti “prestigiosi” palazzoni , abitati dalla “migliore” borghesia nostrana, politici, burocrati regionali e comunali, radical chic di sinistra e da tanti nuovi “arricchiti”.
    Ma dopo i fasti villa Sperlinga, come tutta la città, iniziò il suo declino.
    La cosiddetta “Cuba”, la casina in stile moresco, uno dei punti di ritrovo immancabili per la “movida” per l’elite palermitana. che nel passato aveva ospitato feste, meeting politici, serate glamour, nel 2012 chiuse i battenti .
    Tale chiusura fu il simbolo di tale declino .
    Era iniziato l’ era della decrescita”felice”di Palermo.

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