Anello Ferroviario | Ancora una proroga per Via E. Amari

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L’ordinanza n° 741 del 23 Maggio 2017 proroga fino al 30 Settembre 2017 la chiusura dell’area 4 di Via E. Amari. ad esclusione del tratto immediatamente a valle di Via P.pe di Scordia di circa 40 metri parzialmente riaperto al transito pedonale.

Ma i lavori a che punto sono?
Non dobbiamo dimenticarci che l’area risulta transennata da Gennaio 2016 e da allora sono state chieste ben due proroghe.
I lavori sono stati completati nel tratto nei pressi di Via P.pe di Scordia, ma avanzano molto lentamente nel tratto centrale a causa dei continui guasti alla trivella che deve completare gli ultimi pali di fondazione della galleria Amari.
Vogliamo far presente che il cronoprogramma iniziale prevedeva lavorazioni per l’area 4 per una durata complessiva di 501 giorni.
Un anno e 136 giorni, quindi abbiamo sforato i tempi previsti e siamo ancora alle fondazioni, tenendo presente che dovrà ancora essere realizzato il solettone, collocati i sottoservizi e riaperta la strada.
Riuscirà la Tenics a completare i lavori entro Settembre con la pausa estiva di mezzo?

Ecco l’ordinanza:


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7 Thoughts to “Anello Ferroviario | Ancora una proroga per Via E. Amari”

  1. paolinot

    E’ una vergogna, diamo l’appalto alla SIS che sta facendo un ottimo lavoro con il passante ed ha fatto benissimo durante la costruzione delle linee tram

    1. renard

      Sono d’accordo sul fatto che sia una vergogna, ma mica si può dare l’appalto ad un’altra ditta! Esiste una cosa che si chiama legge se non ne sei a conoscenza…

      1. paolinot

        Caro Renard la “legge” di cui parli sta facendo si che per completare un anello ferroviario di pochi km, stiano impiegando anni e anni con la scusa della trivella che si rompe un giorno si ed uno no, vedere via Amari così è uno scempio per noi e per tutti i crocieristi che arrivano in città, per non parlare dei danni che sta comportanto alle tante attività nelle vicinanze (giusto che per il bene della collettività i proprietari di quest’ultime debbano un pò soffrire perchè si parla di un’opera vitale per la mobilità cittadina, però penso che abbiano sopportato abbastanza).

        1. renard

          Neanche vale la pena risponderti…

          1. paolinot

            Troppo altezzoso per farlo vero? Non mi sembra di aver detto nulla di male, solo di rescindere il contratto con Tecnis che non è in grado di portare avanti i lavori, visto che la legge lo permette (guardare il codice appalti).

        2. peppe2994

          Per i croceristi no, perché non sanno i retroscena. I cantieri aperti sono un vanto ovunque, perché significano progresso.

  2. renard

    Se ti fossi informato, sapresti che il Comune ha chiesto 5 volte a RFI di rescindere il contratto per inadempienze e che RFI ha risposto che non ci sono i presupposti giuridici per farlo. E la chiudo qua, non mi va di polemizzare inutilmente. Chiudo ricordando che nel mio primo post ho detto che sono assolutamente d’accordo sul fatto che sia una vergogna come stiano andando i lavori, ma purtroppo la legge è dalla loro parte a quanto pare. Anzi sappi che il Comune per limitare i danni alla popolazione non ha concesso tutte le aree simultaneamente alla ditta come scritto nel contratto firmato da quel genio di Cammarata e la ditta ha avanzato delle riserve per quasi cento milioni mi pare. Se non lo sapessi, vuol dire che la ditta dice che è in ritardo per colpa del Comune che non ha dato le aree e si riserva di chiedere i danni. Siamo alla follia, ma la legge dice questo…

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