Eliminare con il DASPO la piaga dei posteggiatori abusivi, si può?

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Approvata la legge, anche a Palermo la polizia municipale ha deciso di avvalersi dei DASPO.

Ma cos’è un DASPO?
Il “Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive” è regolato dalla Legge 13 dicembre 1989 n. 401, per contrastare il crescente fenomeno della violenza negli stadi di calcio. Si tratta di una misura amministrativa e non penale, emessa dalla Questura quando un soggetto viene ritenuto pericoloso limitatamente alle manifestazioni sportive. 

In che modo si applica?
L’ordine di allontanamento, come previsto da un emendamento studiato dall’Anci, potrebbe essere adottato contro i parcheggiatori abusivi e avere una durata inizialmente di 48 ore elevabile fino a sei mesi in caso di reiterazione della condotta. Il sindaco dovrà porre all’attenzione del questore l’intenzione di disporre l’allontanamento del soggetto e in aggiunta comminare anche una sanzione pecuniaria (multa da 772 a 3.104 euro) già prevista dal Codice della strada.
Spetta infatti al questore emettere il DASPO, tutelando quindi tutti gli utenti che potrebbero rischiare di vedersi privati della propria libertà.

Ma è davvero con la DASPO che è possibile sconfiggere la piaga dei posteggiatori abusivi?
Un detto dice “morto un papa se ne fa un altro” e quindi è logico chiedersi quanto sia efficace un provvedimento simile.
Parliamo di gente nullatenente, che così come previsto dalla legge, prevede l’allontanamento dall’area dove svolgevano attività illecite, ma nulla gli viete la stessa attività in altro luogo diverso.
Quindi il problema non è stato risolto, ma solo aggirato o meglio allontanato, perché a questi posteggiatori basterà organizzarsi per cambiare zona e tornare a guadagnare soldi in maniera illecita
Ricordiamo infatti che dietro i posteggiatori abusivi spesso e volentieri c’è la malavita, che comanda e decide chi e dove deve andare.
Parliamo di un fenomeno che specialmente il fine settimana vede riversarsi per strada centinaia e centinaia di migranti, ma anche di palermitani che svolgono l’attività da anni, alcuni addirittura da generazioni e che sono volti ben noti alla polizia.

Cosa ne pensa chi da anni combatte il fenomeno?
Abbiamo intervistato i ragazzi di “Posteggiamo i posteggiatori” che ci hanno fatto capire l’importanza del provvedimento che colpisce non tanto i posteggiatori casuali, quelli che ogni fine settimana spuntano come funghi in centro, ma mira a colpire proprio quei posteggiatori che svolgono il “mestiere” ogni giorno, sempre negli stessi luoghi e che spesso e volentieri sono proprio palermitani.
Rimuoverli dal luogo in cui ogni giorno prestano servizio è per loro un grave danno, perché significa perdere quel territorio che negli anni hanno “conquistato”. Il provvedimento tra l’altro prevede che se lo stesso diventasse recidivo potrebbe rischiare la galera.
E’ già un buon punto di partenza.
Inoltre è stata già presentata alle commissioni di camere e senato una legge per introdurre il reato di posteggiatore abusivo che insieme al DASPO diventerebbero due modi per debellare questa piaga.

Quindi come pensiamo di risolvere il problema?
Il problema è semplice da risolvere, bisogna applicare un cambiamento culturale, far capire che l’unico modo per sconfiggere la piaga è non pagare, non offrire alcun caffè, nulla di nulla.
Se questa gente inizierà a percepire pochi soldi capirà che è meglio trovare un altro lavoro e le piazze lentamente si svuoteranno e tutto ciò potrà avvenire grazie anche ai DASPO e alle denunce per il reato di posteggiatore abusivo.

Ecco il comunicato stampa del comune:

Nell’ambito del piano di contrasto all’attività abusiva dei parcheggiatori , la Polizia Municipale ha emanato i primi DASPO, allontanando due posteggiatori dalla zona in cui svolgevano l’attività illecita.
Le intimazioni di allontanamento, sono state applicate a piazza Giulio Cesare e a piazzale Giotto, nei confronti di due posteggiatori, entrambi vecchie conoscenze , già multati in passato dagli agenti del servizio vigilanza e trasporto pubblico.
Oltre alle sanzioni previste per un importo totale di 1.100 euro, a ciascuno è stato emanato il provvedimento di allontanamento dalla zona scelta per esercitare l’attività abusiva di parcheggiatore.
Così S.L.L. di 43 anni non dovrà stazionare per due giorni in piazza Giulio Cesare nei pressi dell’area di parcheggio dei taxi e del capolinea dei bus urbani, mentre il suo “collega” S.G. di 46 anni dovrà allontanarsi da piazzale Giotto, all’altezza del terminal dei bus.
In pratica dal terzo giorno in poi, se saranno sorpresi di nuovo a stazionare, nei luoghi, saranno considerati ‘recidivi’ e con provvedimento del Questore nei loro confronti scatterà il divieto per un periodo fino a sei mesi.
Le misure adottate sono contenute nel nuovo decreto sulla sicurezza urbana che prevede l’inasprimento delle multe e l’adozione dei provvedimenti nei confronti dei parcheggiatori abusivi.


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6 Thoughts to “Eliminare con il DASPO la piaga dei posteggiatori abusivi, si può?”

  1. omega

    le sanzioni amministrative non servono a nulla con questa gente che sicuramente guadagnano più di noi (ed esentasse), salvo risultare nullatenenti (è il vizio del Bal Paese). Non hai i soldi per pagare? Bene, ci paghi col tuo lavoro…

  2. gnazzino70

    Io mi chiedo: ma come faranno a controllarli?
    E se invece gli venissero gradualmente ridotti i diritti civili fino alla loro totale eliminazione ? La prima volta ti tolgo il diritto al voto. Alla seconda: patente/passaporto o simile revocato. Alla terza: prendi il sussidio di disoccupazione? toh da domani non lo potrai più avere… e così via
    O magari carcere con uscita su cauzion€

  3. Fabio Nicolosi

    Il controllo sarà molto semplice, se una pattuglia della municipale lo coglierà in flagrante scatterà il secondo DASPO

  4. fabio77

    Non mi è chiaro il comunicato del Comune: se anche dal terzo giorno in poi i signori non possono avvicinarsi alle aree incriminate, perchè si dice che l’obbligo di allontanamento dura solo due giorni?

    1. Fulippo1

      Probabilmente il provvedimento DASPO dura due giorni come possibile avverttimento. Cioè nei primi due giorni non possono ne stazionare e ne transitare dalle aree individuate come punto dove viene commesso il fatto.
      Dal terzo giorno in poi potranno sicuramente accedere alla zona, ma non stazionare in maniera fissa, pena il prolungamento del divieto anche di transito fino a sei mesi.

  5. Fulippo1

    Se dopo i vari avvertimenti esiste un provvedimento che prevede l’arresto, intanto è un ottima cosa, per coprire momentaneamente la falla giurudica che non prevede il reato.
    Il problema può essere risolvibile solamente con la trasormazione in reato di quello che è l’esercizio di abusivo, che in realtà è una estorsione vera e propria.

    Dal punto di vista culturale purtroppo c’è ancora tanta strada da fare, mi capita di vedere ragazzi, chiedere addirittura informazioni sul parcheggio da effettuare, proprio agli abusivi, che è di una tristezza infinita….

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