Parco Uditore in vendita? Ecco qual è la situazione

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Sabato 29 Aprile sulla pagina facebook del Parco Uditore, è apparsa l’immagine da cui si evinceva che il Parco Uditore è in vendita

Abbiamo quindi chiesto notizie ai responsabili della cooperativa sociale che da anni si occupa della gestione e manutenzione del parco per capire come stiano le cose e il motivo di quel post davvero preoccupante.

Tutto nasce dall’approvazione della finanziaria all’ARS (Assemblea Regionale Siciliana).
Infatti nodo fondamentale della manovra è la ri-acquisizione di 32 immobili s-venduti nel 2007 dalla giunta Cuffaro e che adesso verrebbero acquistati dalla regione tramite l’utilizzo del fondo pensioni.
Il problema è che all’interno dei possibili beni o immobili da cedere al fondo pensioni risulta anche il Parco Uditore, si proprio il parco quotidianamente frequentato da centinaia di palermitani.
Il motivo? Semplice, al momento l’area del Parco risulta valutata 29 mln 792 mila 400 euro, in quanto l’area è destinata a Uffici e sedi direzionali sovra comunali (Zona F12-15).
Già da maggio 2011 il comitato cittadino promotore dell’iniziativa, insieme ad alcuni esponenti delle associazioni ambientaliste che lo supportano, ha presentato alla commissione urbanistica del Comune di Palermo il progetto di variante alle previsioni del P.R.G. (Piano Regolatore Generale), ma si è ancora in attesa che il comune vari il piano e visti i tempi ormai ristretti per le elezioni amministrative, sicuramente ciò non avverrà in questo mandato di Orlando.

La prima risposta è arrivata dal sindaco Orlando tramite un comunicato stampa

“Suscita molto allarme, giustamente, la notizia che la Regione potrebbe vendere il Parco Uditore.
Se davvero questa fosse l’intenzione, è bene chiarire che il Comune si opporrà in ogni sede e con ogni strumento a qualsiasi iniziativa speculativa sul Parco che ne mortifichi la naturale vocazione e destinazione ad area verde attrezzata.
Lo afferma il Sindaco Leoluca Orlando, commentando il possibile inserimento del Parco fra i beni che la Regione potrebbe mettere in vendita.
Per il Sindaco, “Parco Uditore non è soltanto una splendida area di vivibilità e socialità per i palermitani, ma è anche un ottimo esempio di come i cittadini organizzati possono spingere le istituzioni pubbliche a collaborare per il bene comune.
Siamo pronti a sostenere qualsiasi iniziativa contro ipotesi di chiusura o mortificazione di questa esperienza.”

Tante belle parole, se non fosse che al momento la responsabilità è anche sua se il PRG non è stato approvato e il parco si trova in questo limbo.

Anche i vari candidati a sindaco si sono espressi con parole di supporto, ma bisognerà vedere effettivamente cosa succederà

Le ultime notizie sono che è stata ricevuta la convocazione ufficiale da parte della Segreteria Particolare del Presidente Rosario Crocetta, in seguito alla richiesta di chiarimenti urgenti sulla sorte di Parco Uditore. Il Presidente riceverà i ragazzi Venerdì 5 Maggio. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

Bisogna quindi tenere l’alta l’attenzione affinché tutto questo non si avveri.

Ecco l’articolo del Giornale Di Sicilia che ha fatto sobbalzare dalla sedia i responsabili del parco:
Palazzi venduti e ripresi in affitto Baccei: riacquisirli ci conviene


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11 Thoughts to “Parco Uditore in vendita? Ecco qual è la situazione”

  1. Orazio

    Da Repubblica Palermo.

    Palermo: “Parco Uditore non sarà venduto”, la Regione chiude le polemiche.

    Il commissario del Fondo pensioni rassicura: “Se i volontari ne garantiscono la custodia non cambierà nulla”

    «Finché ci sono dei volontari che possono garantire gratuitamente la custodia e la cura del parco – assicura il commissario del Fondo, Fulvio Bellomo – non vedo perché debba cambiare qualcosa». Nessun affitto, nessuna cessione, insomma: «Siamo un ente pubblico – puntualizza il direttore dell’ente, Rosolino Greco – e abbiamo a cuore le ricadute sociali delle nostre azioni».

    1. Fabio Nicolosi

      Il problema è che il commissario del fondo pensioni oggi c’è e domani no, e se cambiando lui, cambiassero le volontà? Invece noi e i ragazzi di parco uditore vogliamo che il parco non passi nelle mani di nessuno, vogliamo che venga innanzi tutto riconosciuto come parco e che venga dato in gestione a chi per anni lo ha curato e ancora oggi lo cura e lo porta avanti investendo fatica, sudore, sacrifici

  2. Orazio

    “…se il PRG non è stato approvato e il parco si trova in questo limbo….”

    Vedete, qui l’unico VERO problema è che il Fondo Pensioni sta pagando alla Regione una cifra spropositata per un parco e gli unici che possono piangere sono quindi i dipendenti regionali che vedono il Fondo medesimo, costituito con le trattenute pensionistiche, depauperato di cifre spropositate ritrovandosi invece per le mani un pezzo di terra senza valore economico.

    Va bene che formalmente quel parco è ancora terreno edificabile, però qui prendersela con questo o quel sindaco mi sembra quantomeno fuorviante. Chi li paga 30 milioni di € per quel pezzo di terra?

    1. Fabio Nicolosi

      Li pagherebbe chi ha la possibilità di far diventare quei 30 milioni, 50 e perché no 100 costruendo al di sopra un enorme centro direzionale, senza che nessuno possa dirgli di no o impedirglielo

  3. Guarino1

    Mi scoccia fare il pignolo ma potreste controllare eventuali errori di ortografia almeno nel titolo? (Qual’è…)

    1. Fabio Nicolosi

      Corretto, grazie 🙂

  4. se68

    Il parco non si tocca, sacrosanto. Tuttavia…A chi piace lo status quo, con un contorno di edifici attorno terrificante e privo di forma? con una inutile recinzione sovrastata dagli onnipresenti cartelloni pubblicitari che limitano paradossalmente la vista del parco stesso?
    A me questo parco dà la sensazione di uno spazio, salvato si dalla speculazione, mantenuto si egregiamente dai volontari, progettato si in maniera più che degna, ma non pensato a dovere…così come si sarebbe fatto in una qualsiasi città/regione europea che probabilmente avrebbe utilizzato il percorso del concorso internazionale di progettazione per realizzare il centro direzionale+parco, previsti inizialmente dalla Regione Sicilia.
    In fondo mi chiedo: se dei 9 ettari di parco, se ne destina 1 ( esempio) per un edificio a torre ( grattacielo) contemporaneo che dia un nuovo riferimento architettonico alla circonvallazione e alla città intera…che male c’è?

  5. friz

    Ciao Se68… quello che scrivi relativamente a quel parco è vero… sono da ammirare i volontari che l’hanno creato, ma è anche vero che se fossero stati spesi soldi dal comune o dalla Regione probabilmente quel parco sarebbe molto più bello…. purtroppo la triste realtà è che il Comune di Palermo e la Regione Sicilia non hanno speso un euro per migliore quel parco… quel parco nasce su esclusiva iniziativa di volontari…. le migliorie possibili sono infinite… anche l’idea che suggerisci tu, e cioè quella di eliminare la recinzione, sarebbe ottima… e mi vedi d’accordo anche sui cartelloni pubblicitari…etc…etc…
    Sarei stato favorevole all’idea del grattacielo se fosse stato disegnato da un grande architetto e se fosse nato prima della nascita del parco, ma se venisse fatto oggi si avrebbe la sensazione che per l’ennesima volta si vuole ridurre il verde… quindi, giunti a questo punto, forse è opportuno limitarsi a migliorare il parco in questione e il grattacielo si può sempre fare altrove… purchè non venga disegnato dal solito raccomandato di turno…
    Buona giornata!!!

  6. phrantsvotsa

    Voglio andare controcorrente…e non mi massacrate per favore 😉
    Il parco così com’è, è brutto..nonostante il lodevole lavoro dei volontari. Quella zona è una delle zone simbolo del sacco edilizio…e si vede. Il recinto è fatto bene, ma è ancora pieno di orribili cartelloni pubblicitari.
    Tempo fa la regione aveva proposto un utilizzo promiscuo; una parte destinata al nuovo centro direzionale ed una, più piccola di quella attuale, destinata a parco autogestito. Quindi, se la costruzione di un grande centro direzionale, con parcheggio sotterraneo e servito dal tram, servisse ad accentrare gli uffici regionali, eliminando i costosissimi affitti e le spese di manutenzione delle decine di edifici sparsi per la città, riducendo il parco ma lasciandolo in gestione ai volontari e destinando una quota risparmiata alla manutenzione del parco, compreso nuove piantumazioni…allora per me è una buona idea!

  7. renard

    Il centro direzionale dovrebbero farlo a Notarbartolo che sarà superservito dai mezzi pubblici appena finiranno tutti i cantieri (tram, passante, anello e chissà forse un giorno metropolitana). Perché togliere verde quando si può costruire altrove e meglio?

  8. phrantsvotsa

    Giusto…e la penso anch’io così; avrebbe in pèiù anche la fermata Notarbartolo.
    L’unico problema è che il terreno su cui sorge il parco è già della regione; quindi utilizzabile senza nessun passaggio burocratico. Ecco perchè la regione da anni corteggia questo terreno

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