Cosa ci aspettiamo dal nuovo sindaco?

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Si avvicinano le elezioni, e Palermo nutre con ansia una nuova speranza di cambiamento.

Palermo è una città complessa da amministrare, e vorremmo partire dal presupposto che fare miracoli non è possibile, e nemmeno credibile.

Dal canto nostro, tenderemo a diffidare da quei candidati che non manterranno i piedi per terra, perché la strategia delle promesse divine ha decisamente fatto il suo tempo e i palermitani non abboccano più.

Quale dovrebbe essere secondo noi la parola chiave? Beh, sicuramente “continuità“.

Negli ultimi anni a Palermo si è cominciato a sperimentare: niente di eccezionale, per carità, ma se non altro si è provato ad avviare un lento processo di rinnovamento.

Quanto segue trova attinenza esclusivamente alle tematiche di cui si occupa questa community (mobilità, ambiente, decoro urbano, infrastrutture), poiché dal punto di vista della profonda crisi sociale, del drammatico fenomeno migratorio, del fatto che siamo una tra le città col più basso tasso d’occupazione d’Europa, non c’è molto da dire, se non che il fallimento è completo: vuoi per la totale incapacità della politica, vuoi per una scarsa cultura d’impresa, vuoi perché molte menti di valore sono emigrate in luoghi dove possono essere valorizzate, senza sottostare a logiche di favoritismi, raccomandazioni e clientelismo.

Cosa è cambiato in positivo? Beh, si è cercato di avviare sicuramente un processo di valorizzazione del centro storico.

Per la prima volta si è attuato un piano graduale per le pedonalizzazioni – sicuramente perfettibile, e anche molto carente in alcuni punti – ma pur sempre un inizio.

Via Maqueda sino a dieci anni fa era in cima alla classifica delle strade urbane più trafficate e inquinate di Italia, oggi è un angolo di città riscoperto e goduto da cittadini e turisti, inserita nel piano triennale delle opere pubbliche per interventi di riqualificazione, ri-pavimentazione e arredo urbano. Stesso dicasi del Cassaro e delle principali piazze.

La mobilità sostenibile ha sicuramente fatto passi avanti con l’arrivo del tram in città, di cui è già prevista un’espansione con la creazione di tre nuove linee – con una che attraverserà il cuore del centro storico, unendo i due depositi ad oggi scollegati – già finanziate coi fondi del Patto per Palermo siglato tra il sindaco Orlando e l’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Sebbene il piano per le piste ciclabili non sia nemmeno un vero e proprio piano, e l’amministrazione si sia dimostrata molto deludente in tal senso, il bike sharing ha comunque fatto il suo ingresso in città. Ad oggi non si può dire che sia un successo, ma sicuramente – integrato al servizio carsharing – comincia ad essere percepito come un’alternativa per i propri spostamenti quotidiani.

Dopo mille vicessitudini, la ZTL è finalmente stata attivata. Nonostante lo scontento di molti, non si può negare che ad occhio si possa percepire una diminuzione dei veicoli in centro. Di contro, l’offerta di trasporto pubblico non è assolutamente sufficiente a garantire un’alternativa al trasporto privato. A questo si aggiunga la presenza di numerosi cantieri in città, di cui alcuni – come quelli dell’Anello Ferroviario – costituiscono una vera e propria gatta da pelare, senza possibilità di intravederne la fine.

Il patrimonio arabo-normanno della nostra città è entrato a far parte del circuito UNESCO, il che si traduce in un maggiore impatto turistico e un maggior prestigio per la città a livello internazionale. Con l’aggiunta della recente nomina a Capitale Italiana della Cultura, e Manifesta 12 – la prestigiosa biennale di arte contemporanea – la città conquista maggiore appetibilità, e si discosta finalmente dai soliti stereotipi legati alla mafia, cominciando invece ad essere percepita come un luogo affascinante, pieno di contrasti, dal sapore multietnico, di forte interesse storico, architettonico, paesaggistico e folkloristico.

Palermo comincia a fare “tendenza“, e questa inversione di rotta potrebbe – se ben sfruttata – essere il passepartout per il rilancio economico della città.

Cosa va migliorato?

La condizione del manto stradale è un totale disastro. Ad eccezione di via Libertà – habitat della “Palermo bene” (o pseudo tale) – le strade di Palermo assomigliano più a “trazzere” di provincia: piene di buche, crepe, dislivelli, dissesti causati dalle radici degli alberi, totale assenza di segnaletica orizzontale, mancata pulizia delle caditoie. Una situazione ridicola che si perpetra da anni, e che questa amministrazione – come tutte quelle che l’hanno preceduta – non hanno saputo risolvere in alcun modo.

La riqualificazione delle periferie è un altro tasto dolente, mai affrontato. Le periferie risultano scollegate, carenti di servizi di ogni genere e considerate spesso l’ultima ruota del carro, salvo ritornare “di moda” durante elezioni. Ad eccezione dello Sperone e dell’area Sud, leggermente riqualificata grazie all’arrivo del tram, di una fermata ferroviaria e di un centro commerciale, il resto delle periferie soffre di pessima salute. L’argomento non viene quasi mai affrontato, e il degrado si espande ogni giorno di più.

Le aree verdi sono ridicole. Poco si era fatto, e qualcosa cominciava a smuoversi con l’apertura del Parco Cassarà, poi chiuso per la presenza di amianto. Ad oggi nessuna novità circa la riapertura e le operazioni di bonifica che dovrebbero aver luogo prima. Il Parco Cassarà è solo uno dei tanti fallimenti di questa città in fatto di aree verdi. Quelle di competenza comunale sono spesso lasciate all’incuria totale. Altrettanto fallimentari i tentativi di riqualificazione della Favorita, senza che sia stato presentato alcun piano convincente, tanto meno progetti seri per la restituzione di una delle più vaste aree verdi urbane di Italia ai cittadini palermitani.

Il progetto della Metropolitana Leggera Automatica è stato definitivamente cassato, sostenendo che il governo non è più interessato a finanziare l’opera per la città di Palermo. Un fallimento misero e assolutamente privo di ogni lungimiranza. Sebbene l’amministrazione abbia rimarcato la volontà di espandere le linee di tram – ottima cosa, per carità – tutto ciò non può comunque sostituire a livello strategico la presenza di una metropolitana: l’unica infrastruttura in grado di garantire un trasporto passeggeri a maggiore capacità e maggiori frequenze. Un tram che collega il centro città alle borgate marinare è semplicemente svantaggioso, per via dei lunghissimi tempi di percorrenza che lo caratterizzano.

Sul piano della ciclabilità, siamo ancora al medioevo. Le poche piste ciclabili esistenti sono assolutamente non fruibili, spesso non rispettate e pensate male. Nonostante viviamo in una città pianeggiante, con un clima perfetto per andare in bici tutto l’anno, non siamo ancora in grado di intendere la bici come un mezzo di trasporto che vada oltre l’uso ricreativo. Ad oggi, non sussistono le condizioni di sicurezza e agibilità per far sì che i palermitani possano scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto alternativo. Un paradosso, se consideriamo dal lato opposto i tentativi di AMAT nel lanciare un servizio di bike sharing che possa funzionare.

La progettualità non tiene minimamente conto delle reali esigenze della cittadinanza, della preziosa collaborazione delle associazioni che vivono il territorio, e dei professionisti. Per dirla in parole povere…il Comune “sa fa a sulu”. Nonostante più volte sia stata manifestata una volontà di apertura alla società civile, tale apertura è rimasta più uno spot che una reale collaborazione orientata all’ottenimento di risultati concreti.

L’approccio adottato è più funzionale a sventolare una bandiera e mettere dei puntini sulla mappa, piuttosto che a programmare in modo serio lo sviluppo di questa città. Insomma, la propaganda viene prima delle cose fatte bene.

Ancor più grave è che quasi mai sono stati indetti concorsi di idee per la realizzazione di opere belle e funzionali. Ad esempio, l’architettura nella nostra città resta ancora una chimera, e sembra destino che i numerosi giovani architetti dovranno continuare a vedere sprecate le proprie capacità per far da portaborse a decrepiti baroni presuntuosi.

La differenziata è a livelli imbarazzanti. Nonostante qualcosina in più si faccia, le percentuali sfigurano miseramente di fronte a quelle di città come Milano o Torino, dove si arriva anche a superare il 40%. Bocciati.

Sul piano dei controlli: zero assoluto. La Polizia Municipale continua a non pervenire, nonostante le numerose tirate d’orecchie. I sottopassi pedonali di viale Regione sono un ricettacolo per tossici, immondizia e teppisti. La terrazza della Cala è diventata una distesa di preservativi e fazzoletti usati. Posteggiatori abusivi e ambulanti dominano ogni zona della città, alimentando il malaffare e creando numerosi disagi alla popolazione. Il mercato del rubato a Ballarò continua a presenziare sotto gli occhi di tutti, tenendo in ostaggio residenti, ambulanze, traffico veicolare. La legalità in questa città è morta e sepolta.

Si potrebbe continuare l’elenco, ma probabilmente non aggiungerei nulla a ciò che già sappiamo tutti.

Abbiamo voluto mantenere i piedi per terra, proprio per rimarcare il fatto che questi sono punti che dovrebbero stare al centro della prossima campagna elettorale, e che potrebbero essere affrontati con serietà, senza necessitare di budget stratosferici, ma programmando e razionalizzando le risorse esistenti (al di là ovviamente di infrastrutture più complesse come la metropolitana, ad esempio).

A proposito di questo, a breve annunceremo delle novità proprio relativamente alle prossime elezioni.

Speriamo che si possa creare un percorso di continuità con quel poco che di buono si sta facendo, e che indipendentemente da CHI governerà questa città, il primo interessa possa essere quello dei cittadini di Palermo.

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15 Thoughts to “Cosa ci aspettiamo dal nuovo sindaco?”

  1. danyel

    Insomma, c’è una città allo sfascio .. per quanto riconosca il merito delle pedonalizzazioni (fatte da Orlando) ..
    Quindi la logica mi dice che, se si continuerà a votare sempre gli sessi individui, la situazione non cambierà mai ..

  2. Normanno

    Concordo pienamente con l’impostazione dell’articolo e suggerisco ai candidati sindaci (se vogliono il mio voto) di di non impostare la campagna sul presunto e non vero disastro totale e sul fango da gettare sulla nostra amata città, ma su quello che deve essere conservato e completato e quello che c’e da fare ex novo riconoscendo al sindaco uscente l’inizio di un percorso virtuoso in alcuni campi. Sinteticamente indico alcune cose delle due categorie che dovrebbero essere approfondite dai candidati:
    Continuità e completamento ,Bene,: 1) Bilancio ;Palermo è il comune sopra i cinquecentomila abitanti meno indebitato d’italia con conti da migliorare ma in assoluto essi sono ordine 2) Imposte comunali ; stesso discorso punto uno 3) Aeroporto (finalmente sembra di essere in europa) 4) Teatro massimo (sta diventando uno dei punti di forza della città,conti in ordine espansione attività 5) Pedonalizzzazioni (via maqueda,piazze,cassaro) 6)Ztl (esistono ovunque a latitudini civili) 7) Bike sharing,car sharing (non pensavo si sviluppassero tanto con i panormosauri in agguato) 8) RAP,AMAT;RESET non è che siano perfette e c’e molto da lavorare, ma cinque anni fa o erano fallite o sul punto di esserlo, adesso invece parliamo di migliorare la qualità del servizio 9) Immagine palermo ,patrimonio unesco ,capitale giovani,capitale cultura italiana 10) tram, altre linee da implementare
    Da iniziare completamente ,male : 1) Economia , i mafiosi fortunatamente sono alle corde, ma non sono stati sostituiti da imprenditori onesti ,i negozi storici di palermo chiudono e si nota un impoverimento generale anche a livello di semplice commercio di dettaglio 2) Area sud (visto che il divieto di balneazione sta finendo finalmente si incomincerà a fare qualcosa di serio perchè sinora non si è fatto niente 3) Fiera del mediterraneo (ettari nel centro città non utilizzati e potrebbero contribuire allo sviluppo della città ) 4) Giusto preoccuparsi dei migranti che arrivano e accoglierli , ma sarebbe opportuno anche che il sindaco faciliti l’ingresso di investimenti stranieri (russi arabi americani europei ) non solo far arrivare gli ultimi del mondo, ma anche qualche primo ricco straniero o italiano 5) Migliorare l’immagine di palermo associata in tutto il mondo alla mafia e ai mafiosi,far comprendere a tutti che, come diceva eraclito l’unica cosa che permane è il cambiamento e che palermo è cambiata ,parlare della cappella palatina e di bike sharing e non solo del passato doloroso di palermo 6) Migliorare la qualità di vita delle periferie, ma lo si puo fare solo creando lavoro e il lavoro lo creano le imprese 7) Riaprire il parco cassarà 8) cose negative : Avevamo un grande ingegnere ( ingegnere Bevilacqua) come presidente dell’autorità portuale che ha fatto diventare la cala un pezzo di europa a Palermo sostituito dal sindaco con un anonimo ingegnere che non ha fatto assolutamente niente (almeno niente di visibile) e tutto questo forse perche l’ing bevilacqua era legato al centrodestra .Personalmente non m’importa niente che gli ingegneri siano di destra o di sinistra m’ importa che siano bravi e facciano progetti per palermo. Sindaco Orlando che fine hanno fatto i lavori dell stazione marittima iniziati con l’ing bevilacqua? Panormus vuol dire città tutto porto e il presidente dell’autorità portuale è importante per lo sviluppo della città.La prossima volta cerchi la competenza e non le simpatie di partito e glielo dice uno che si appresta a darLe il voto non un suo avversario politico.

  3. Orazio

    Impostazione condivisibile, quella di Andrea Baio, credo in nome di tutta la testata.

    Premesso che pure io limito il ragionamento ai temi sensibili per cui qui noi tutti siamo qui su questo sito impegnati. Purtroppo c’è da dire che la “continuità” inpositivo, quella che caratterizza i percorsi di civiltà, tutti ed ovunque e non solo quelli di Palermo, è “valore” che, nei programmi, contraddistingue solo il sindaco uscente, visto che il suo principale avversario si mette in luce nel senso di una “discontinuità” che sembra essere ritorno al passato e non viaggio nel futuro. Infine ci sono quelli “cronicamente impreparati” che a due mesi dalle elezioni dicono che il programma si deve ancora fare, lo faranno in rete, consulteranno on-line, apriranno votazioni, indiranno referendum, tanto il temo c’è ed è tanto 🙂 … insomma a mio avviso il quadro è delineato, poi certo ci sono tanti che pur di cambiare l’acqua sarebbero disposti a far morire il bambino.

  4. Templare

    …non ha importanza quali siano le priorità, salirà sempre Orlando, sia per mancanza di avversari (dal perdente nel DNA Ferrandelli, inciuciato con mezzo schifo politico palermitano, a quello che copia il programma del sindaco di Segrate, fino a campioni di firme a 5 stelle), sia perchè unico politico nel senso contemporaneamente migliore e peggiore del termine, con una rete acchiappa voti ormai collaudata da secoli di attività. Mi aspetto però almeno un assessore rom nella prossima giunta e un migrante come consulente ai problemi dei migranti…

    1. friz

      Ciao Templare…fossi in te io sarei meno pessimista… non credo che sia così scontato che salirà Orlando… Ti faccio notare che 5 anni fa Orlando ha stravinto al Ballottaggio, ma al ballottaggio ci arrivò con una percentuale di voti normale…. Forse mi sbaglio, ma oggi, dopo 5 anni deludenti, se arriva al ballottaggio (e non è scontato che ci arrivi), secondo me perde…sia contro Ferrandelli…sia contro Forello… e contro chiunque altro…
      E dico queste cose, non certo perchè sono un profeta, ma capisco che il nome di “Orlando” sembra generare entusiasmo solo nelle persone che con lui sperano di guadagnarci qualcosa, ma tutti gli altri hanno voglia di cambiamento…
      Io ad esempio, 5 anni fa, fino all’ultimo ero indeciso su chi votare al ballottaggio, e poi votai per Orlando… oggi di certo voterei per l’altro, chiunque sarà…. e inoltre tieni presente che Orlando 5 anni fa era molto più ben voluto di quanto lo sia oggi… se oggi avesse il cattivo gusto di usare lo stesso slogan di 5 anni fa (Orlando il sindaco lo sa fare…) la gente scoppierebbe a ridere… Tieni presente che in giro per Palermo, anche per tutti i motivi giustamente evidenziati in questo articolo, c’è grande voglia di aria nuova… di facce diverse… di nuove idee…. troppa disoccupazione… troppa sporcizia… costa non valorizzata…. mezzi di trasporto pubblici lenti…. monumenti poco valorizzati… nessun tentativo di costruire edifici moderni… neanche uno…. giuro mi accontenterei di un solo monumento che provi a raccontare una Palermo diversa…. contemporanea… anche solo uno in 5 anni… uno però che abbia un qualche valore artistico… Perchè i nostri antenati ci hanno lasciato in eredità grandi monumenti e noi invece, nella Palermo contemporanea, sembriamo incapaci di costruire un solo edificio pubblico degno di nota??? ….e non mi riferisco solo agli ultimi 5 anni… mi riferisco agli ultimi 50 anni….

      1. Templare

        Ciao Friz, in effetti Orlando cinque anni fa prese più del 70% al ballottaggio, mi pare, ma con una percentuale di votanti inferiore al 40% basterebbe che i palermitani andassero a votare in massa per fare finire il suo triste regno. Mi chiedo però chi, francamente le alternative mi sembrano, per motivi diversi, impresentabili. Per questo dico che ha la strada in discesa, ha ancora dalla sua la stragrande maggioranza della Palermo radical chic, con i proclami su rom, clandestini e abolizione del permesso di soggiorno si tira i simpaticoni che vanno al porto con i cartelloni “refugee welcome”, al resto pensano decenni di politiche clientelari, non ti credere che i vari dirigenti, sempre gli stessi, messi lì non gli portino voti su voti. Spero finisca come Brexit e Trump, con quella stessa parte che appoggia Orlando che è passata dalla convinzione di avere già vinto alla delusione più cocente, ma onestamente ci credo poco.

        1. friz

          Ciao Templare…. capisco le tue riflessioni, logiche e razionali, ma dubito che in un’eventuale ballottaggio Orlando possa vincere…. sì, è vero che 5 anni fa al ballottaggio vinse con una maggioranza bulgara, ma è anche vero che 5 anni fa, Orlando veniva avvertito come un candidato apolitico, super partes e per assurdo come un candidato “nuovo”…. ma oggi non è più così… viene avvertito come un “panormosauro” e fortemente politico, politico nel senso peggiore del termine…. penso che se si riverificasse un altro ballottaggio con Ferrandelli la percentuale dei voti sarebbe invertita rispetto a 5 anni fa…. Personalmente conosco diversa gente che 5 anni fa votò Orlando, ed oggi giura di essersene pentita e sostiene che voterà in maniera diversa…. inoltre se Forello non dovesse arrivare al ballottaggio (ma secondo me ci arriva), tu ce lo vedi un elettore grillino che vota Orlando? Io no… così come oggi non vedrei un elettore di Ferrandelli che al ballottaggio poi vota per Orlando… Penso sinceramente che Orlando negli ultimi 5 anni, con o senza parte del PD (perchè ormai il PD si è diviso), sia comunque meno forte rispetto a 5 anni fa…
          P.S ….capisco le tue perplessità relative agli altri candidati… ma siamo sicuri che Ferrandelli e Forello non possano magari avere delle buone idee? ….a mio avviso di certo hanno più entusiasmo e più voglia del sindaco uscente…sì, è vero, conosco poco i loro programmi, ma qualche idea buona di certo l’avranno…
          Templare, affidiamoci alla democrazia e incrociamo le dita… speriamo che salga la persona che più di ogni altra riesca ad aiutare questa città a crescere… perchè Palermo ne ha un grande bisogno…

          1. Templare

            Affidiamoci alla democrazia, sono d’accordo, ma è veramente così? Se democrazia e alternanza fossero termini davvero presenti nel vocabolario elettorale palermitano, a maggio, dopo cinque anni di sindacatura che è sotto gli occhi di tutti, Orlando dovrebbe prendere le briciole e lasciare il posto ad un altro candidato. Staremo a vedere. Una buona giornata!

  5. friz

    Condiviso al 90% quanto detto in questo articolo…”solo” al 90% perchè non condivido le considerazioni fatte relativamente al tram….sono straconvinto che se per assurdo si ricoprisse la città di tram si creerebbero più problemi che altro…e in ultimi analisi avremmo marciapiedi più stretti, ingorghi più frequenti, meno piste ciclabili…. …non ritengo che in una città come Palermo il tram possa essere considerato un valore aggiunto… a mio avviso, considerando le problematiche di questa città (mancanza cronica di parcheggi e strade spesso strette) sarebbe opportuno investire in maniera seria nella Metropolitana… Detto questo, per il resto condivido i contenuti dell’articolo… ma voglio puntualizzare ancora un paio di cose:
    Cosa mi aspetto dal prossimo sindaco?
    Mi aspetto che se, come fece Orlando 5 anni fa, il nuovo sindaco promette di fare della Favorita qualcosa che ricordi Central Park, poi in realtà si facciano dei passi concreti in tal senso….e non il nulla assoluto visto negli ultimi 5 anni…
    Dal prossimo sindaco mi aspetto che se promette, come fece Orlando 5 anni fa, di far qualcosa di Serio e Grande per via Messina Marine, questo poi venga fatto… e non vorrei assistere di nuovo al nulla, o quasi nulla, che è stato “fatto” da Orlando per quella zona negli ultimi 5 anni….
    Vorrei che il prossimo sindaco di Palermo possa mantenere le promesse mai mantenute da orlando relative ai mercati storici… Vucciria…Ballarò… lo vogliamo capire o no che quei mercati, con un pò di investimenti, potrebbero attrarre tantissimi turisti???
    E poi vorrei che la costa POSSA VENIRE REALMENTE VALORIZZATA… e non solo a parole…. e che venga valorizzata tutta…
    P.S …sì…le pedonalizzazioni sono state una buona cosa… ma è l’unica cosa che salvo degli ultimi 5 anni… e in ogni caso è ora che le pedonalizzazioni vengano fatte BENE!!!!

  6. fabio77

    Cosa mi aspetto dal nuovo sindaco?
    Che nella Palermo da lui amministrata, non accadano più fatti vergognosi come questo:
    http://livesicilia.it/2017/02/27/mercato-abusivo-e-rifiuti-in-fiamme-corso-tukory-danni-e-paura-al-museo_831192/

    1. belfagor

      Il mercatino del “rubato” è una delle più gravi sconfitte del sindaco Orlando. Tale “mercatino” a due passi dal tanto “decantato” , percorso Arabo-normanno è il simbolo del degrado e dell’illegalità diffusa di questa città. Eppure c’è qualcuno che vuole essere riconfermato. Forse vuole “completare l’opera”.

  7. Palerma La Malata

    L’elezione di Barack Obama, il primo presidente nero U.S.A., sembrava indicare un passo avanti nella società globale, ma paradossalmente la sua antitesi, Donald Trump ha poi preso il suo posto.
    Il Regno Unito si sta preparando a disassociarsi dall’Unione Europea che sembra vacillare sempre di più e che dimostra fatica a rimanere Unione, se lo era veramente mai stata.
    Il Medio Oriente si sta sgretolando sotto le bombe dell’I.S.I.S.. mentre i Musulmani che arrivano a flotte in Europa e in Nord America danno l’impressione di voler musulmanizzare l’Occidente, come se fosse loro dovuto.
    Automobilisti impazziti che si schiantano contro passanti innocenti sono entrati a far parte del quotidiano così come lo sono gli adulti e i ragazzini che si fanno autoesplodere.
    Grandi aziende stanno chiudendo battenti nell’Europa Ovest per aprirli in Europa Est per guadagnare di più, pagando stipendi più bassi ai lavoratori.
    Anche se non ne abbiamo veramente bisogno, i supermercati si stanno moltiplicando come funghi causando allargamento dei girovita e diffusione di malattie cardiovascolari.
    Moltiplicazione non necessaria ma ormai incontrollata anche dei centri scommesse che mettono mano dentro le tasche di chi soldi ne ha già pochi.
    Una grossa fetta della popolazione è ormai inguaribilmente ipnotizzata dai propri smartphone dai quali non riesce più a staccare i propri occhi neanche quando attraversa una strada affollata di macchine.
    In questa putrida cornice che avvolge il Pianeta Terra del 21° Secolo è totalmente e completamente impossibile aspettarsi, o sperare, che il prossimo Sindaco di Palermo possa avere i mezzi o la possibilità di migliorare il quotidiano che conosciamo e al quale siamo abituati. Quei pochi cambiamenti che lui riuscirà ad implementare avranno un impatto sostanzialmente irrilevante sulla qualità della vita che ognuno di noi percepisce e che probabilmente continuerà lentamente a peggiorare.
    Su quella Poltroncina dentro il Palazzo Delle Aquile siederà il culo A, forse il culo B oppure il culo C, ma quasi sicuramente fra 2 anni noi saremo tutti qui a scrivere i nostri commenti su questo sito e a piangere per questa Palermo che non riesce ad essere quella che sogniamo ne’ quella che vorremmo. E daremo la colpa, ancora una volta al Sindaco di Palermo.

    P.S.: Andrea Baio, io non sono uno studioso del dialetto Siciliano ma nella tua frase “il Comune sa fa a sulu” io avrei aggiunto una lettera “s”.
    “Il Comune sa fa a ssulu”; qui, il suono di una doppia S mi sembra che rifletta meglio la pronuncia reale.

  8. belfagor

    Francamente non ho più voglia di dare suggerimenti ai candidati sindaci. Tali programmi o sono dei “copia e incolla” o , ancor peggio, delle prese in giro. A tutto questo aggiungo che anche la stampa non scherza. Secondo ” Repubblica” il raduno del movimento 5 Stelle si sarebbe svolto sabato nell’istituto di Padre Messina, adiacente al porticciolo di …..Romagnolo . Tutto questo sotto gli sguardi ironici dei ROM che hanno trasformato il Porticciolo di Sant’Erasmo in un loro bivacco.

  9. danyel

    bravo Fabio … hai fatto bene a riportare questa notizia … era inevitabile che succedesse una cosa del genere, causata dal famoso mercatino dell’usato-rubato che si appropria dell’intera zona, sotto gli occhi di tutti e con il consenso di tutti … sommergendo le strade e i cassonetti di rifiuti, mobili, vestiti e quant’altro … ora vediamo cosa dirà Orlandino! E’ una vergogna, altro che Capitale della cultura!

  10. rastan

    A Palermo serve un sindaco forte e che sia in grado di farsi odiare dai panormosauri (che sono in maggioranza purtroppo), in pratica come nell’ultimo film di Ficarra e Picone, fare rispettare ad esempio ogni virgola del codice della strada, appena uno suona il clacson senza motivo, tipo i deficienti in ora di punta su via pacinotti, multe multe multe, il palermitano deve essere talmente sommerso che tutto si risolverà in due modi:
    – chi proprio non ne può fare a meno prenderà la macchina e righerà dritto
    – chi può farne a meno sceglierà alternative, che adesso magari non funzionano causa megatraffico cittadino ma vedrete che dimezzando le auto tutti gli autobus come per magia diverranno velocissimi e in orario…
    Ovviamente questo ragionamento legato al problema della mobilità può essere esteso a TUTTO, insomma se Palermo diventa una città austriaca le entrate ci saranno, turismo alle stelle, contro una situazione attuale di ENORME crisi per un offerta di alloggi che stra-supera la domanda, pubblicità positiva in tutto il mondo, investimenti dall’estero, insomma un nuovo periodo dorato.
    Se tutto resta com’è saremo sempre derisi dal mondo, parlo da un punto di vista della vivibilità (agli ultimi posti in europa), non certo da un punto di vista umano o delle bellezze storiche

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