Facciamo il punto sulla mobilità elettrica

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Si è svolto qualche giorno fa a Roma l’ultimo meeting sulla mobilità elettrica al quale erano presenti cento tra inventori, aziende e start-up che si occupano di disegnare il futuro del mondo dei trasporti.

Tra questi, un team di studenti del Politecnico di Milano sta lavorando alla trasformazione di un motore termico in elettrico.

Un inventore di Padova ha creato un sistema senza fili per ricaricare la batteria dell’auto senza scendere; un gruppo dell’Università della Tuscia sta studiando un sistema roaming di ricarica internazionale (come per i telefonini); un’azienda di Reggio Emilia ha realizzato il cuore di un minibus elettrico che porta in giro i turisti in Svizzera;  un’azienda friulana ha realizzato stazioni di ricarica mobili e condivisibili; un’azienda di Teramo ha ideato un sistema di sostituzione rapida tra batterie scariche e batterie cariche. Erano presenti anche gli inventori dell’unica app al mondo per registrarsi contemporaneamente a più sistemi di car sharing.

L’Italia è indietro nelle vendite, ma è avanti nel campo della ricerca.

Le auto elettriche in giro per l’Italia sono soltanto 6000, pari allo 0.01% del parco veicolare circolante, numeri di gran lunga inferiori a quanto avviene in Norvegia (lì 1 auto su 4 è elettrica) ed in Olanda (1 auto su 10), Paesi che, assieme alla Cina ed agli Stati Uniti costituiscono il 70% del mercato mondiale.

Alla fine del 2015, nel mondo circolavano soltanto un milione di auto elettriche.

Si tratta di un mercato ancora di nicchia, poiché vi sono dei punti deboli ancora da superare, come la durata delle batterie, la velocità di ricarica e la bassa presenza di colonnine di ricarica.

I ricercatori inventano, mentre le aziende – in attesa delle vendite – scommettono e rilanciano.

L’Enel, secondo quanto afferma il suo AD, punta a diffondere il numero di colonnine di ricarica anche nei pressi delle case dei proprietari di auto elettriche, in modo da ricaricare le batterie e operare come centri di stoccaggio e di trasformazione di energia sulla rete e costituire un vantaggio economico per i proprietari.

Per maggiori informazioni, potete consultare il video pubblicato al seguente link: http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/multimedia/ContentItem-dcca289d-8996-46f5-879c-53289edc20b4.html (dal minuto 10:28 al minuto 12:57)

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