VIDEO | Ragazzi scavalcano all’interno del cantiere di Via Maltese

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Vi riportiamo questo breve video che documenta come un gruppo di ragazzi, pur di evitare di fare il giro dalla strada, preferisca mettere a repentaglio la propria vita attraversando un cantiere, sotto lo sguardo di chi li vede compiere questo atto e non impedisce nulla.

L’episodio è molto particolare in quanto essendo usciti da scuola, preferibilmente dal Marco Polo, invece di utilizzare il comodo e sicuro passaggio di Via Stazione San Lorenzo preferiscano imboccare Via Della Ferrovia San Lorenzo e attraversare un cantiere in attività.

Vista la naturalezza con cui i ragazzi compiono il gesto, sembra che sia un episodio che quotidianamente si ripete, speriamo che non sia così.

Ecco il video, ringraziamo Mr T.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=F0T7dGeT7i4&w=560&h=315]

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7 Thoughts to “VIDEO | Ragazzi scavalcano all’interno del cantiere di Via Maltese”

  1. peppe2994

    Questa categoria di persone fa parte della stessa classe di quelli che normalmente ogni giorno camminano sul tracciato ferroviario tra Ficarazzi e Bagheria piuttosto che utilizzare la strada.

    Qui c’è pure l’aggravante dell’alternativa a disposizione senza allungare percorso.
    Poi se ogni tanto muore qualcuno tutti a piagnucolare e nessuno a dire quello che tutti pensano.

    Comunque non è il caso di puntare il dito contro gli operai. Probabilmente erano pure in pausa, magari non li hanno visti, ed anche se fosse cosa dovevano fare?

  2. Templare

    Per inquadrare il “Palermitano tipo” basta un ipotetico titolo di film o libro: “La scorciatoia”. Una scorciatoia non solo fisica, come nel caso dei ragazzi nel video (che poi alla fine chi da ragazzo non ha fatto sciocchezze simili?) o di quei coglioni che per non fare 100 metri di strada in più in macchina, escono dall’ARD di via Marturano e si fanno tutta la strada in controsenso (questi li prenderei a boffe fino a dovermi fermare per il dolore alle mani), ma soprattutto metaforica, quella che ti permette di scavalcare una coda al panificio o una lista di prenotazione all’ospedale, quella che ti fa rientrare in una categoria “protetta” di un concorso solo perché l’amico all’ASL ti ha fatto avere un’invalidità per un ginocchio sbucciato, passando per l’impiegato dell’INPS di via Laurana con il posteggiatore di fiducia che gli conserva il posto, pubblico, a discapito di chi posteggiatori di fiducia non ne ha perché non ne vuole e potrei, potremmo continuare all’infinito.

    Al “Palermitano tipo”, che è la maggioranza, piace la scorciatoia. C’è picca i fari.

    1. Fotografia perfetta di una situazione radicata nel nostro DNA, purtroppo difficile ma estirpare!
      Ma è tutto vero ciò che dice, quel che è peggio è che se provi a farglielo capire, ti guadano come per dire “dov’è il problema?” A me è successo quest’estate al mare all’addaura: ultima domenica di agosto e fila di 20m per le docce, due tizii, con aria da “palermitano DOC”, si infilano come se nulla fosse con aria svampita per saltare la coda. Glielo faccio notare, e con aria di sufficienza si lamentano, e mi dicono pure: Fattilla tu a dddoccia uora ca parrasti!!?? Inutile spiegargli che non era per la doccia in se, ma per il fatto che avevano mancato di rispetto a me e alle altre 40 persone in coda!! Ma una signora si avvicina al mio orecchio, dicendomi : “non continuare, hai capito con che genere di persone parli?” Lì mi son cadute un po’ le braccia, primo perché aveva ragione e secondo perchè nessuno delle persone in fila ha DETTO NULLA! Come se fosse messo in conto che devi sistematicamente fare i conti ogni giorno con gente del genere, che è la maggior parte.

  3. Giovanni

    ora inaspriranno la vigilanza in zona e sarà sempre più difficile fare foto da quel punto… pazienza…

  4. Orazio

    Gli mandiamo l’antiterrorismo? 🙂

  5. basilea

    Vorrei capire per quale motivo gli operai dovrebbero essere responsabili dell’incoscienza di simili IDIOTI !

  6. huge

    Immancabili quelli che non mancano occasione per potere dire che Palermo è il peggio del peggio usando un episodio che sarebbe potuto avvenire e probabilmente avviene in qualsiasi altra città italiana.

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