Anello Ferroviario | Dal 5 Settembre chiusura parziale di via F. Crispi

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Da settembre tra i lavori del collettore fognario e i lavori per l’anello ferroviario la “Via Mare” sarà un itinerario molto ostico a parecchi pendolari


L’Ufficio Mobilità, nell’ambito dei lavori per la realizzazione dell’anello ferroviario, tratto di linea compreso tra le stazioni Palermo Notarbartolo e Giachery e proseguimento fino a Politeama ed in previsione della cantierizzazione in via Francesco Crispi per lo spostamento dei sottoservizi e la realizzazione di pali, jet grouting e solettone di copertura della galleria, ha emanato una ordinanza di chiusura al traffico veicolare e/o di modifica della circolazione in zona via Francesco Crispi suddivisa in tre fasi che andranno dal 5 settembre al 22 dicembre 2016, dal 9 gennaio 2017 al 30 giugno 2017 e dall’1 luglio 2017 al 30 novembre 2017.

Prima fase: 5 settembre / 22 dicembre 2016 o comunque sempre fino a conclusione dei lavori.

Via Francesco Crispi. Tratto compreso tra via Rosario Gerbasi e via Principe di Belmonte, carreggiata direzione piazza XIII Vittime: transito consentito sino a via Benedetto Gravina con obbligo di svolta sulla stessa. Il tratto successivo, sino alla via Principe di Belmonte, rimarrà interdetto alla circolazione veicolare e pedonale, garantendo però un percorso di almeno un metro per questa categoria, da e verso via E. Amari.

Il tratto iniziale di via Ammiraglio Gravina rimarrà aperto per i residenti e per il raggiungimento di via Michele Miraglia. Quest’ ultima strada, oltre la via Ammiraglio Gravina, col tratto finale di via E. Amari, carreggiata laterale di mare, diventa a doppio senso di marcia. Sui due tratti viene istituito il divieto di sosta con rimozione coatta 0-24 su entrambi i lati.

Carreggiata direzione via dei Cantieri: Istituzione doppio senso di marcia. Divieto di sosta con rimozione coatta 0-24 sui due lati della carreggiata. I cambi di carreggiata avverranno in corrispondenza della via R. Gerbasi / varco Santa Lucia, con rientro tramite un varco provvisorio da realizzare all’ altezza di via P.pe di Belmonte.

MAPPA_PRIMA_FASE

Seconda fase: 9 gennaio 2017 fino al 30 giugno 2017 o comunque sempre fino a conclusione dei lavori.

Via Francesco Crispi. Tratto compreso tra via E. Amari e via Rosario Gerbasi, carreggiata direzione via dei Cantieri: chiusura al transito veicolare, carreggiata direzione piazza XIII Vittime: istituzione doppio senso di marcia Divieto di sosta con rimozione coatta 0-24 sui due lati della carreggiata. Il cambio di carreggiata avverrà in corrispondenza della via E. Amari, con rientro all’ altezza del varco santa Lucia.

Terza fase: 1 luglio 2017 o comunque fino al termine della “seconda fase” fino al 30 novembre 2017 e comunque fino al termine dei lavori.

Via Francesco Crispi. Tratto compreso tra via Rosario Gerbasi e via E. Amari, carreggiata direzione piazza XIII Vittime: strada senza uscita, a doppio senso di marcia, sino al p.c. del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo. Carreggiata direzione via dei Cantieri: istituzione doppio senso di marcia. Divieto di sosta con rimozione coatta 0-24 sui due lati della carreggiata.I cambi di carreggiata avverranno in corrispondenza della via R. Gerbasi / varco Santa Lucia, con rientro all’ altezza della via E. Amari. Sarà ripristinata la circolazione in via E. Amari, ad eccezione della carreggiata laterale nel tratto iniziale.

Ma il cronoprogramma aggiornato dei lavori è stato consegnato dalla ditta all’amministrazione comunale? E’ possibile averlo per informare giustamente anche i residenti e i commercianti che vivono quotidianamente i disagi?

Come mai viene concesso all’azienda un ulteriore area se nell’area già assegnata non sono ancora state terminate le lavorazioni in corso?

Infatti nel tratto di Via E. Amari si è solo provveduto alla realizzazione dei pali di fondazione, ma non è ancora iniziata la realizzazione del solettone di copertura che permetterebbe la riapertura della strada.

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8 Thoughts to “Anello Ferroviario | Dal 5 Settembre chiusura parziale di via F. Crispi”

  1. peppe2994

    “Come mai viene concesso all’azienda un ulteriore area se nell’area già assegnata non sono ancora state terminate le lavorazioni in corso?”

    Altrimenti la Tecnis fa causa.
    Ennesimo frutto di un cronoprogramma osceno approvato in barba a qualunque regola di buon senso.

  2. emmegi

    Sicuramente lo spostamento dei sottoservizi, come già avvenuto nei vari tratti di via Emerico Amari, richiederà parecchio tempo. E’ intuibile che in via Francesco Crispi passano reti primarie di qualunque cosa.
    In questo periodo, oltre alla Tecnis che scaverà, interverranno AMAP (acquedotto e fognature), ENEL (bassa, media ed alta tensiome), TIM, Fastweb, Vodafone, TRE, AMG (Illuminazione e gas), oltre ad altri Enti che hanno le loro reti.
    Il fatto che si apresente la Guardia di Finanza a pochi passi e la Prefettura, alcune centinaia di metri oltre, potrebbe far pensare alla presenza di linee dedicate alla sicurezza.
    Dopo aver liberato tutto questo ambaradan, si potrà pensare ai pali.

  3. punteruolorosso

    alla fine quest’anello andrà solo in un senso? o alternato?

    1. peppe2994

      Alla fine solo in un senso,… ma prima lo devono finire.
      La chiusura fino a Notarbartolo al momento non è nient’altro che un’idea.

  4. Roberto Palermo

    La consegna all’impresa di un’ulteriore area consente alla stessa di procedere con le palificazioni, utilizzando le trivelle che ha a disposizione. Se dovesse finire i lavori soltanto nel tratto attualmente recintato, passando al getto del solettone, dovrebbe tenere le trivelle di cui sopra inattive fino alla conclusione si queste lavorazioni. E questo, nell’economia di un cantiere, è assolutamente da evitare. Logico, pertanto, ancorchè legittimo, che l’impresa necessiti di nuove aree per mettere in produzione le macchine disponibili.
    Ciò detto, spero che i ritmi lavorativi siano più accettabili di quanto abbiamo visto in passato, anche se nutro molti dubbi….

    1. “La consegna all’impresa di un’ulteriore area consente alla stessa di procedere con le palificazioni, utilizzando le trivelle che ha a disposizione. Se dovesse finire i lavori soltanto nel tratto attualmente recintato, passando al getto del solettone, dovrebbe tenere le trivelle di cui sopra inattive fino alla conclusione si queste lavorazioni. E questo, nell’economia di un cantiere, è assolutamente da evitare. Logico, pertanto, ancorchè legittimo, che l’impresa necessiti di nuove aree per mettere in produzione le macchine disponibili.
      Ciò detto, spero che i ritmi lavorativi siano più accettabili di quanto abbiamo visto in passato, anche se nutro molti dubbi…. ” Carissimo Signor Roberto ma quali macchine sarebbero inutiilizzate?! La trivella che dal 10 Marzo si trova in area 4 ha fatto, ad oggi, 70 Pali a fronte dei 638 che deve fare in detta area! più che dell’impossibilità di utilizzare il macchinario per mancanza di areee dove utilizzarlo ci si dovrebbe preoccupare del perchè non sia efficente per portare avanti l’opera , bisognerebbe concedere nuove aree solo se si dimostrassero capaci di compiere l’opera per la quale siamo costretti a soffrire,come cittadini, la contrazione di diritti costituzionalmente garantiti.Se nonostante l’inefficenza mostrata nell’esecuzione dell’opera si concedono nuove aree non si fà altro che aggevolare l’appaltatore nell’ottenere i SAL senza la certezza che l’opera venga mai portata a termine e rendendosi quindi complici di un reato che verrebbe commesso da committente(ente beneficiario ) in concorso con stazione appaltante e appaltatore (sono in tre e si configura Associazione). Associazione amari cantieri , il presidente Francesco Raffa

  5. Roberto Palermo

    La frequenza dei passaggi in una linea a binario unico è data dalla “tratta critica”, vale a dire la tratta più lunga tra due stazioni in cui può effettuarsi l’incrocio. Nel nostro caso, tale tratta dovrebbe essere quella compresa tra Notarbartolo e Fiera. Il tempo di percorrenza di tale tratta, raddoppiato, è il minimo intervallo temporale teorico che può esserci tra due convogli nello stesso tempo; a tale tempo va aggiunto un periodo di sicurezza per consentire recupero ritardi, etc.
    Se consideriamo che tra Notarbartolo e Fiera la percorrenza (orario alla mano) oscilla tra i 6 e gli 8 minuti, quindi una media di 7, ci rendiamo conto che il minimo teorico sarebbe 7×2= 14′, ma, nella pratica, ciò comporta almeno 16′ tra un treno e l’altro. Vale a dire, più della frequenza prevista con servizio unidirezionale (1/15′) peraltro con molti più problemi di circolazione.

  6. Attenzione i pali di fondazione in via Amari sono solo una settantina a fronte dei più di 600 previsti nell’area 4 ( quella sottoposta ad intervento per palificazione e solettatura!). Dovrebbero cercare di mettere fine all’intervento in quest’area ( l’O. D. prevede la riapertura della strada entro il 20/12/2016) prima di cominciare in altre aree!

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