Foto | Passante Ferroviario: In completamento la nuova viabilità nei pressi della stazione di Tommaso Natale

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Vi mostriamo qualche scatto che testimonia l’avanzamento dei lavori tra la stazione di Tommaso Natale e l’ex passaggio a livello di Via Sferracavallo.


Proseguono i lavori per completare il muro di contenimento che permetterà dall’allargare la strada sulla sinistra.

Il muraglione di contenimento è suddiviso in due parti sovrapposte. Quella inferiore di spessore maggiore che vediamo armata in primo piano, e quella superiore, leggermente più stretta, che in foto vediamo in fondo, circondata dai ponteggi e dalle cassaforme.

L’altezza della porzione inferiore del muro decresce man mano che ci si avvicina all’ex PL di via Sferracavallo, in accordo con la variazione di quota della vecchia strada sulla sinistra.

A lavori conclusi questa dovrebbe diventare una strada di collegamento tra Via Sferracavallo e la fermata di Tommaso Natale, dove al posto dell’attuale fermata sorgerà un grosso parcheggio, visto che i binari verranno interrati.

Ringraziamo giovanni75 per gli scatti:

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2 Thoughts to “Foto | Passante Ferroviario: In completamento la nuova viabilità nei pressi della stazione di Tommaso Natale”

  1. cirasadesigner

    Piu volte mi è capitato di commentare delle foto che danno una idea dei lavori, purtroppo anche stavolta devo dire che siamo davanti l’ennesima occasione persa e non faccio solo riferimento a questo tratta del passante, penso ad esempio al tratto interrato che interessa il Comune di Capaci che, finito l’armamento, viene adesso interessato da lavori di completamento della viabilità stradale.
    E cosa vediamo ? Il nulla!!!!. Non so quante volte abbiano cambiato idea, facendo e rifacendo cordoli di marciapiedi, non avendo nessuna idea su come invece sistemare una parte importanissima della futura viabilità e non solo di Capaci.
    Anche stavolta, è evidente, manca del tutto un progetto e questo è davvero un peccato se si pensa che poteva essere una valida occasione per ridisegnare la viabilità del paese da sempre divisa in due dalla linea ferrata e sopratutto dall’occasione persa di realizzare opere indispensabili per il paese, zone verdi, parcheggi e piste ciclabili.
    Capaci più che Tommaso Natale è un esempio lampante di questa miopia che persiste nel realizzare le opere pubbliche in Italia.
    Eppure ci stanno leggi che ci impongono di pubblicizzare con tanto di pannelli i rendering di cosa stanno facendo… Leggi da sempre disattese per permettere che il sistema dei rincari in corso d’opera possa fare la sua strada, ma malgrado l’opera stia costando il doppio di quello che si era stato preventivato, non abbiamo ottenuto niente che si possa definire bello…
    Perche???
    Perche mi chiedo in Italia, culla dell’ arte e della cultura da milenni abbimo perso questa attitudine al bello?

  2. huge

    Chi l’ha detto che l’opera stia costando il doppio di quanto preventivato? Non mi sembra ci sia alcun incremento di costi rispetto ai progetti finali approvati, fatta salva la situazione di vicolo Bernava per la tratta A, che chiaramente non rientra nella tipologia di casi cui ti riferisci tu.
    Non so come stiano le cose nel dettaglio a Capaci, ma dalle ultime foto mi sembra stiano completando la nuova viabilità sul vecchio sedime ferroviario, da via degli Oleandri fino a via Kennedy da un lato, e da via Kennedy a via Onorato dall’altro, di fatto creando una nuova strada che attraverserà per intero il paese. Per cui non capisco a cosa sono rivolte le tue lamentale in questo caso.
    E anche per Tommaso Natale il progetto per la riqualificazione in superficie esiste e si sta attuando, come mostrano proprio le foto di questo articolo.

    Sono altre le zone di cui ci dovremmo preoccupare, in primis l’intero sedime ferroviario lasciato libero a fianco della via Monti Iblei, da via De Gasperi fino a Francia. E oltre fino a San Lorenzo. Per quell’area si aspetta ancora che il comune si attivi per l’accordo con RFI con i vari uffici comunali che vergognosamente si rimpallano la responsabilità senza che ad anni dall’inizio dei lavori sia stato mosso un dito a livello progettuale.

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