Amat | Security a bordo dei bus, un ritorno al passato?

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Apprendiamo dalle varie testate giornalistiche cittadine che è attivo un nuovo servizio che prevede l’utilizzo di guardie armate a bordo dei bus Amat


Riportiamo il seguente articolo del Giornale di Sicilia:

L’Amat da un segnale concreto contro le aggressioni agli autisti degli autobus.

Un investimento da tremila euro da parte dell’azienda per fronteggiare l’emergenza aggressioni ai danni degli autisti. Il servizio di sicurezza sarà attivo tutte le domeniche e nei giorni festivi di luglio e agosto.

L’obiettivo di questa misura è di scongiurare le aggressioni ai danni degli autisti che, nella maggior parte dei casi, sono attaccati perché hanno la «colpa» di invitare a scendere chi è sprovvisto di biglietto.

I protagonisti di questi atti di violenza sono spesso gruppi di giovani che in alcuni casi pren dono a calci e pugni i dipendenti dell’azienda dei trasporti della città, mentre in altre circostanze hanno anche lanciato delle pietre, danneggiando i mezzi e ferendo gli autisti.

Ovviamente lo scopo dell’Amat è anche quello di garantire la sicurezza dei passeggeri a bordo che a volte, loro malgrado, si trovano ad assistere a queste scene di violenza con la paura di essere coinvolti.
E non è un caso, inoltre, che sia stata scelta la linea 806 che in estate è senza dubbio la linea più utilizzata dagli utenti perché porta verso la località balneare ed è, quindi, frequentata da tanti gruppi di ragazzini.

Le guardie saranno all’interno degli autobus per tutta la mattinata e anche per buona parte del pomeriggio. Si parte dagli autobus, dunque, ma la speranza dell’Amat è che il provvedimento in futuro non debba essere allargato anche ai tram, dove anche qui si sono verificati episodi di violenza.
In particolare, alcune settimane fa, lungo la linea 1, che dalla stazione centrale porta a Brancaccio, un controllore è stato preso a pugni, quando ha chiesto a un passeggero di mostrare il biglietto

E voi cosa ne pensate? Siete favorevoli o contrari a questa “novità”?
Novità tra virgolette perché già nel 2009 era stata introdotta una misura simile, ma dopo pochi mesi venne tutto abbandonato senza effettivamente causa opposizione di alcune sigle sindacali per i costi.

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21 Thoughts to “Amat | Security a bordo dei bus, un ritorno al passato?”

  1. Orazio

    I minorenni sono penalmente non imputabili fino a 16 anni, però se non è possibile nemmeno dare due ceffoni ben assestati – all’antica per intenderci – si finisce per essere alla loro mercè. Le guardie giurate? Ripeto, sarebbe meglio la libertà di ceffone, ma in mancanza che ben vengano.

    P.S.: una volta sono intervenuto a fermare tre puttanelle che avevano manomesso la porta posteriore di un bus provocando il blocco della linea, ma oddio che uno ma uno solo dei passeggeri mi abbia dato man forte…

    1. Irexia

      In verità l’art. 97. Minore degli anni quattordici, del codice penale, recita “Non è imputabile chi, nel momomento in cui ha commesso il fatto, non aveva compiuto i quattordici anni.”; il successivo dice “E’ imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, aveva compiuto i quattordici anni, ma non ancora i diciotto, se aveva capacità d’intendere e di volere; ma la pena è diminuita.”
      Ti inviterei ad apostrofare donne o ragazze che si comportano in maniera delinquenziale con altri termini piuttosto che con l’autodeterminazione sessuale…

      Al di là di queste puntualizzazioni, purtroppo la paura di ritorsioni è tanta; proprio l’altro giorno appena sono scesi i delinquentelli stronzetti di ritorno dal mare e ovviamnete saliti senza biglietto, tutti quelli che sono rimasti sul mezzo hanno preso a lamentarsi del loro pessimo comportamento, l’autista ha commentato dicendo: perché tutti insieme non parlavano quando erano a bordo?
      Ripeto, la paura è tanta perchè non sono soltanto maleducati, sono proprio delinquenti

      1. Orazio

        Si 14. Il mio post sul mancato gradimento non e’ riferito a te, lo preciso anche se credo fosse chiaro.

    2. Orazio

      Visto il mancato gradimento devo aver inconsapevolmente pestato i piedi a qualche auto-proclamato psico-terapeuta dell’età evolutiva formatosi su “Donna moderna”. I figli credcono come li crescete voi. Ridicoli come padri e madri. O seri come loro.

  2. Enrico57

    Iniziativa lodevole ma non risolutiva, visto che per ovvie ragioni di costo non può essere estesa a tutta la rete.

  3. lumilit

    Ma non si potrebbero utilizzare gli agenti della Municipale e/o della Polizia di Stato o dei Carabinieri?

    1. peppe2994

      No. Non rientra tra i loro compiti minimamente. I carabinieri è un no tassativo, la municipale invece andrebbe pagata in modo assolutamente equivalente alle guardie private.

    2. A Londra questo servizio era affidato alla polizia metropolitana che in borghese sorvegliava i bis soprattutto nelle ore notturne. Inoltre non stavano mai nello stesso mezzo ma ad ogni fermata/coincidenza cambiavano per non dare nell’ occhio. Diverse volte ho assistito al blocco di alcune teste calde che davano fastidio, il tutto fatto con la massimo discrezione ed efficienza. Ma siam sempre li… li era Londra…qui è Palermo…

  4. daniele80

    L’iniziativa in sé e per sé è buona ma come sempre a Palermo le cose le dobbiamo fare male,spero che questo sia solo l’inizio e soprattutto spero che continui dato che un vigilante sopra un solo autobus mi sembra molto poco e sincermante poco efficace,considerando che altre linee sono nella stessa situazione dell’806. Il fenomeno dei portoghesi purtroppo è ormai radicato nella popolazione,scommetto che i genitori di questi ragazzetti sono i primi a dire ai propri figli di non pagare il biglietto perchè per loro è tutto dovuto,il comune deve a loro un servizio efficente senza che loro sborsino una lira quindi per arginare seriamente il problema servono controlli FISSI ,due poliziotti e due controlli mattina e pomeriggio su tutte le linee sia dei bus che dei tram. Solo con le maniere forti si ottengono risultati.

    1. peppe2994

      Paghi tu? L’AMAT vive di stenti e di elemosine e secondo te si possono permettere una cosa del genere?

      Comunque è solo per la sicurezza, non per l’evasione dei biglietti.

      1. gnazzino70

        Beh, magari su tutta la rete no, ma almeno su 101 e 806 (in estate) occorrerebbero i controllori e la vigilanza fissi; questo si potrebbe fare, sarebbero ripagati dai biglietti obliterati

        1. peppe2994

          I biglietti obliterati rendono la misera cifra di 6 milioni annui, che è un nulla raffrontato con i costi di gestione di bus e tram.
          Ogni costo evitabile viene evitato per scongiurare il tracollo. Da notare in fatti la cifra della sperimentazione, 3000 euro. Sufficienti a pagare un solo vigilante per un mese.
          Spero non abbiate frainteso con una capillare presenza su tutte le vetture, perché leggo diversi plurali nell’articolo.

      2. Irexia

        Sì, ma la presenza della guardia è finalizzata a garantire il controllore durante il suo lavoro, quindi la cosa ha inevitabilmente ricadute sul piano delle obliterazioni dei biglietti…
        Certo, hai ragione anche tu quando dici che le entrate dai biglietti costituiscono un piccolo valore positivo, contando che la Regione sembra sia in forte debito con l’AMAT, ma anche incrementarlo male non farebbe

  5. belfagor

    Come capita spesso in questa città, si confonde il sintomo con la malattia. Questi fatti sono il segnale di un degrado diffuso , civile e morale, della società palermitana. Questi teppisti , indigeni o immigrati, sono il frutto della mancanza di regole e di un grave lassismo . Questi ragazzi non possono essere perseguiti , perché minorenni, e i loro genitori ( quando si trovano) sono nullatenenti e nullafacenti ( anche se hanno i Phone più costoso e il ” macchinone” ) . Sono il frutto di anni di cattiva amministrazione e di politiche demagogiche. Se non si cambia radicalmente clima politico, se non si fa capire che chi sbaglia paga e se è un immigrato se ne ritorna a casa , sarà difficile rendere questa città vivibile.

    1. Irexia

      Rimandare un immigrato a casa sua, non è una risposta corretta per molti motivi: i costi (pensa che ogni immigrato rimpatriato deve essere scortato da 2/3 poliziotti, in più mettici il costo del trasporto); il paese da dove proviene potrebbe non riconoscere il reato e quindi non tenerlo in carcere; il paese da dove proviene non rispetta la dignità umana.
      Piuttosto dovrebbe applicarsi come si deve l’articolo 27 della Costituzione: la pena deve essere un’occasione di rieducazione alla vita sociale e al rispetto di tutto e tutti, in modo da riavere tra noi, a pena scontata, un cittadino non pericoloso

  6. Quindi vi si mette una guardia giurata (che non è un pubblico ufficiale) da sola contro la massa indegna di teppistelli ed altro che ogni giorno assale i mezzi pubblici….

    1. peppe2994

      Vogliamo mettere 10 militari armati su ogni bus?

      La situazione maleducazione generale ed adolescenti animali é diffusa ovunque. Non è una prerogativa della nostra città, assolutamente. Il problema piuttosto é che gli adulti non rimproverano.

  7. Garrone71

    Autobus gratis per tutti…
    …si risparmia sui costi dei controllori e adesso anche delle guardie giurate.

    La gente corretta (la poca che paga i biglietti) sarebbe incentivata ulteriormente a non usare i mezzi privati.

    In altre città e’ stata sperimentata con buoni risultati, i guadagni vanno presi dalla pubblicità.

    1. Irexia

      Ne sentii parlare anni fa, come di una sperimentazione in piccole città, mi sembra Modena e Asti, ma non ho saputo come andò a finire… Ricordo però che consisteva nel riconoscere un abbonamento a tuti i residenti a fronte di un pagamento a titolo addizionale IRPEF

      1. Garrone71

        Nella realtà i buchi dell’amat li paga il comune quindi noi cittadini.

        Ne e’ prova l’ennesimo disastro finanziario dovuto al tram che verrà pagato con le ztl.
        Tantovale mettere le corse ovunque gratis…

        Ovviamente parere personale 😀

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