L’Assemblea cittadina finisce MALE ! Ma le ZTL ritorneranno. Parola di sindaco

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Avevamo il timore che finisse male, ma il risultato finale forse è stato pure peggio delle previsioni. L’epilogo è stato triste, l’avvio è stato carico di tensione, nel mezzo tanta superficialità da parte di tutti gli intervenuti.

presupposti:

quando si indice un evento e lo si etichetta con una precisa forma di svolgimento, si crea negli uditori un’aspettativa. E’ stata annunciata più volte come un’assemblea cittadina. E’ stato una conferenza, anche tediante, accademica, neanche tanto strutturata.

I primi 30 minuti sono stati caratterizzati da continue interruzioni di alcuni cittadini contrari alle ztl che, innervositi dalle lunghe presentazioni e dalle slides piene di tabelle, dati minuziosi e preamboli molto scientifici, hanno urlato più volte il loro disappunto direttamente verso i relatori e gli organizzatori dell’evento. Contestavano le modalità dei lavori, che prevedevano gli interventi del pubblico solo dopo la fine di tutte le presentazioni.  D’altronde, se si pubblicizza una assemblea cittadina…. Si è presto creato un coro “quasi” unanime anti interruzione.

Ma chi c’era in sala? 

Il 50-60% dei presenti era in qualche modo un relatore, un funzionario del comune, un assessore, un tecnico, un docente universitario. Poi qualche giornalista, che ha abbandonato l’evento in anticipo in quanto richiedeva soltanto l’intervista al sindaco, e qualche cittadino sparso qua e là.

Gli interventi ?

Niente da dire sulla scientificità dei contenuti. Si sono succeduti medici per spiegare gli effetti dell’inquinamento sul corpo umano, restauratrici per denunciare le croste nere sui monumenti, ex assessori al verde (per ribadire tutte le cose che erano state fatte, autocelebrazione), ingegneri universitari con tanto di grafici e analisi.

Tanti contributi messi in fila che non avevano un filo conduttore e che saltavano di pala in frasca in base alla professionalità del relatore di turno. Mentre montava la rabbia e la noia in sala, venivano mostrate decine di foto sull’ inquinamento dei monumenti o si spiegava l’alveolizzazione… la fotosintesi clorofilliana e la disposizione dei venti in città che favoriscono l’inquinamento. Dalle 16.00 alle 18.15 soltanto slides, parole e accademia. 

La moderazione degli interventi?

Inesistente. Ognuno parlava quanto voleva, dilungandosi anche oltre la soglia dell’attenzione umana. Dopo due ore di interventi, già alcuni avevano abbandonato la sala, compresi quei cittadini che avevano interrotto all’origine e chiedevano di parlare e avanzare la loro proposta. Il chiacchiericcio aumentava con il passare dei minuti.

Al tavolo siedono il sindaco, l’assessore all’ambiente Marino, e il moderatore (?) Gianfranco Rizzo.

Tra gli spalti si annoveravano gli altri assessori, tra cui Catania (mobilità e partecipazione), Evola, Ciulla, Arcuri (vicesindaco) etc. Poi tanti funzionari e alcuni consiglieri comunali, che hanno partecipato agli interventi “dal pubblico”.

Qui si apre un’altra pagina triste: il pubblico, i cittadini.

Ma partiamo dai consiglieri comunali che sono intervenuti: dopo preamboli di ammiccamento verso le politiche comunali, qualcuno ha cercato di sedare i toni con parole di circostanza e apprezzamenti decontestualizzati. Qualcuno ha avanzato qualche critica. Nel frattempo erano quasi le 19.00 e l’attenzione diminuiva sensibilmente.

Poi i cittadini….

Che tristezza: interventi vuoti, conditi di ignoranza in materia, richieste impossibili e accuse per problemi non a carico dell’amministrazione comunale. L’effetto è stato immediato, con sindaco, assessori e funzionari che sorridevano per le inesattezze che venivano diffuse. Se mai ci fosse stata l’occasione di avanzare delle richieste puntuali, si è dissolta davanti ai “lavori del tram che stanno distruggendo piazza Politeama” o delle lamentele al sindaco per la maleducazione di un autista dell’AST (che è di competenza regionale).

Tutti comunque hanno fortemente contestato la forma dell’evento, lontano anni luce da un’assemblea cittadina. Orlando ci ha scherzato su nel suo monologo finale “come la chiamiamo? Assemblea, conferenza, incontro? Chiamatela come volete!

Qualche cittadino si è distinto per riflessioni acute sull’evento e sull’argomento, altri per domande che ovviamente non hanno ricevuto risposta! Si perchè, era fin troppo facile prevedere che le risposte non sarebbero mai state date. Si è lasciato sfogare i presenti, raccogliendo appunti nei block notes del sindaco, che poi, per tutta risposta, ha fatto la sua arringa finale in cui ha ribadito che il Comune se la prenderà con chi..

costruisce finte difficoltà di pagare 100 euro l’anno e ha Porsche e macchine costosissime e magari dà 100 euro ai posteggiatori abusivi. Di questi non mi voglio occupare. È un problema di coscienza: il Cga ci ha detto di far pagare al singolo il danno che produce alla collettività, danno illustrato da medici ed esperti. La Ztl si farà, ma mi pongo il problema di chi ha una Euro 0 e non ha i soldi per cambiare la macchina, e ha diritto al trasporto pubblico. È un problema sociale e come giunta lo affronteremo, perché io rappresento anche chi non può pagare. Utilizzeremo i fondi del Pon Metro per acquistare autobus a metano, abbiamo scommesso sul tram e andiamo avanti”

Quindi, nel merito della ZTL: prima era una tassa per sostenere il tram, ora è un indennizzo alla città per chi reca danni alla collettività con la sua auto. A precisa domanda su quanto costa il tram all’AMAT, non c’è stata risposta. Non sapremo da loro se davvero il pagamento della ZTL servirà per salvare l’azienda di via Roccazzo. Se così fosse, si faceva prima a chiarirlo subito. In molti avrebbero compreso e tollerato.

In merito alle modalità di ieri, stendiamo un velo pietoso. Non c’è stato dialogo, non ci sono state risposte alle domande, nessun verbale, nessuna moderazione, nessuna assemblea. Rimane solo la nostra registrazione video che trovate qui e quei cittadini che sono andati via ben prima che iniziasse il finto dibattito.

 

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9 Thoughts to “L’Assemblea cittadina finisce MALE ! Ma le ZTL ritorneranno. Parola di sindaco”

  1. Il giudizio nell’articolo è severo e poteva esserlo ben di più.
    Le Istituzioni sono convinte di sedere su un trono dal quale possono giudicare e sfottere i cittadini ignoranti e che segnalano “problemi non a carico dell’amministrazione comunale”? Hanno tanto da ridere?
    Il Sindaco dovrebbe organizzarsi per farsi carico di queste richieste ed inoltrarle alle amministrazioni competenti, come fanno comitati ed associazioni in maniera del tutto gratuita!
    In questa classe politica manca del tutto qualsiasi spirito di servizio. In questa città, se non si muovo le associazioni, come anche Mobilita Palermo, non si muove proprio niente.
    E loro se la ridono. E questa notizia la do per vera anche perché questi particolari sorrisi e risate sono riferite da molte fonti.
    Come si permettono? Chi si sentono? Non hanno compreso il loro ruolo. Sono rappresentanti dell’intera città non soltanto della Palermo bene o di coloro, come chi sta scrivendo, che hanno avuto fortuna e voglia di studiare.
    Questa città deve cambiare soltanto in questo e già avrà fatto un bel balzo in avanti.
    Questi amministratori sono dinosauri della politica. (dall’altro lato dobbiamo stare attenti ai bamboccioni della politica per trovare un giusto equilibrio)

  2. “a da passa a nuttata” che inquesto caso nn dura purtroppo una notte ma un anno…
    x ora stringiamo i denti e cerchiamo di sopportare la loro arroganza e la loro inadeguatezza, tra un anno si vota e finalmente ci si potrà liberare di questi dinosauri della politica

  3. Templare

    Ora i Santi non possono ridere? E che siamo ai tristissimi tempi di Cammarata? Ieri poi c’era tutto il pantheon orlandiano in platea, la tristezza non si accordava col momento…

    Del resto, pensando al bilancio di questo ultimo (ma speriamo non ultimo, che ne vengano altri dieci di questi sfavillanti quinquenni!) mandato, ci sono solo due possibilità, ridere o piangere e San Leo ha scelto la prima.

    Amen. E tre Ave Arcuri, come sempre.

  4. katet

    Sono quasi d’accordo con quello scritto da Giulio. Ero presente è non mi è piaciuta l’organizzazione dell’incontro. Interventi tecnici adeguati ma inutili perché cose già viste e riviste. Dispiace per quattro incivili che interrompevano gli interventi prendendosela con i prof secondo me senza colpe. La platea soli piena di assessori e consiglieri che prendevano in giro cittadini scambiandosi anche SMS divertenti. Giornalisti pietoso che visti che il sindaco non si concedeva a loro se la sono svignata. Cittadini assenti però non capisco perché m5s e noiconsalvini erano presenti e sono intervenuti senza nessun risultato magari ma almeno si sono fatti sentire.
    Capisco che la modalità degli interventi dei cittadini è stata mal fatta perché non c’erano risposte dal sindaco però secondo me bisogna saperli fare, come l’imprenditore che ha chiesto degli open data è stato ascoltato e il sindaco si è interessato e ha internevuto. Se poi n si sa parlare o si dicono idiozie non è colpa del sindaco come hanno fatto alti cittadini.

  5. punteruolorosso

    appunto, la gente non sa nemmeno che lavori ci sono al politeama, perché non s’informa. normale che si faccia ironia. perfino i rappresentanti politici 5stelle e salvini ignorano la natura di quei lavori. e voi alle prossime elezioni volete votare questi?

    1. gnazzino70

      Sì, e non vedo che c’entra Salvini

      1. punteruolorosso

        dice che c’erano quelli di noi con salvini. cosa aspettarsi da questi qua?

  6. Sizilianisch

    In queste occasioni sarebbe opportuno filtrare i partecipanti accogliendo solo individui preparati sui temi all’ordine del giorno e soprattutto propositivi: con proposte costruttive. Questi eventi così strutturati servono solo a metter in luce l’ignoranza della cittadinanza o di parte di essa.

  7. Orazio

    Sinceramente mi aspettavo da parte di Mobilita Palermo una maggiore mobilita(zione) a favore delle ZTL invece sull’argomento mi pare non ci sia stata e non ci sia nè unitarietà di posizioni e nemmeno sintesi unitaria delle stesse.

    E’ un tema che forse infastidisce qualche anima costruttiva anche qui.

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