Amat | Mercoledì 13 Aprile sciopero di otto ore

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L’Amat informa che, in occasione dello sciopero di otto ore proclamato dalle segreterie territoriali Cobas-Tpl e Ugl-Tpl, mercoledì 13 aprile 2016, dalle 9.30 alle 17.30, potrebbero verificarsi ritardi o soppressioni di linee bus e tram.


Dura la nota del Presidente di Amat, Gristina che così commenta:

“Uno sciopero assolutamente inopportuno, che mischia strumentalmente questioni molto complesse, come la gestione della Ztl e i turni di lavoro sanciti da un accordo sottoscritto da tutte le altre sigle sindacali che rappresentano la maggioranza dei lavoratori”. Lo afferma il presidente dell’Amat Antonio Gristina che ribatte alle rivendicazioni sollevate da Cobas e Ugl, due delle sette sigle sindacali presenti in azienda, che hanno proclamato lo sciopero di otto ore per il 13 aprile.

“Chi parla della soppressione di 42 turni di linea sa benissimo che ciò è scaturito da una serie di cause concomitanti. Risultano infatti per quel giorno un numero di ferie giustamente concesse ai dipendenti e un maggior numero di lavoratori in permesso sindacale rispetto alla media. Inoltre, cinque operatori d’esercizio sono stati sottoposti alla necessaria e obbligatoria visita per la verifica dell’idoneità alla guida – afferma Gristina – Siamo di fronte a un palese caso di mancanza di collaborazione da parte di Cobas e Ugl, in un momento in cui l’azienda ha bisogno del supporto di tutti, e non certo di uno sciopero strumentale. L’Amat ha cercato fino all’ultimo di mediare con le due sigle sindacali, che però continuano a disconoscere l’accordo firmato da cinque sindacati, cioè dalla maggioranza dei lavoratori, sul sistema di turnazione degli operatori d’esercizio”.

Sul fronte della situazione economica “L’azienda – dice Gristina – sta lavorando a 360° per trovare ed ottenere le necessarie risorse ed i recuperi di produttività necessari alla realizzazione del quadro economico finanziario che dovrà reggere l’Amat anche per il futuro. Abbiamo ben chiaro che solo con i nostri sforzi riusciremo ad ottenere autonomamente risorse in aggiunta a quelle che l’amministrazione comunale ha deciso e deciderà di versare, a conferma della stretta sinergia con il socio unico. Forse Cobas e Ugl hanno dimenticano che l’Amat ha subito nel tempo il taglio di circa 30 milioni di contributi regionali. Il nostro obiettivo è quello di essere un’azienda sana. Vogliamo essere ciò che la gran parte dei lavoratori di questa azienda dimostrano di essere quotidianamente, come ad esempio quelli che ieri, dopo il gravissimo sinistro avvenuto sulla linea 4 del Tram, hanno reagito prontamente all’emergenza, risolvendo il problema in poche ore, riconsegnando alla città un servizio efficiente – conclude il presidente dell’Amat – Tutto questo perché hanno compreso che in questo momento vale di più l’orgoglio di essere un autoferrotranviere e dipendente dell’Amat, piuttosto che l’arroccarsi su posizioni che non tengono conto dell’interesse dei lavoratori e della collettività, ma che serviranno soltanto a tenere il gioco di pochissime persone”.

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15 Thoughts to “Amat | Mercoledì 13 Aprile sciopero di otto ore”

  1. max23

    quindi dove sta la notizia…… ritardi soppressioni di linee….. scusate ma questa non è la normalità?

    1. Fabio Nicolosi

      I ritardi saranno maggiori dei normali giorni

  2. basilea

    Condivido il pensiero del Presidente dell’AMAT, Dott. Gristina.
    Pochi scansafatiche riescono a creare solo disagi all’utenza senza ottenere un ca**o ! VERGOGNA !!!

  3. basilea

    Queste mele marce andrebbero cacciate dall’AMAT con un LICENZIAMENTO !!!

  4. peppe2994

    basilea, io comprendo la tua amorevole foga verso il trasporto pubblico, ma devi capire che i lavoratori non hanno tutto questo piacere di vedersi tolti i soldi in busta paga e se si fa lo sciopero, è perché la situazione è nera.

    La situazione dell’AMAT è gravissima. Un utente esterno se ne può accorgere tranquillamente contando i bus in circolazione, ovvero 170 in media la mattina con drastica riduzione il pomeriggio. Questo ha già annullato l’utilità dell’AMAT come azienda per il trasporto pubblico, e se si sciopera è anche per questo.

    Passando all’altro lato della faccenda, non ci sono i soldi per continuare a garantire che l’AMAT resti in piedi. Con il tram si viene a creare un buco di bilancio di 14 milioni non coperti in alcun modo. Al momento non c’è neanche il sentore di una soluzione. A questo aggiungi il costante declino generale e spero tu riesca a capire in che situazione ci troviamo.

    Quelle del direttore sono solo parole di circostanza. Può mai dire da presidente, che le cose vanno malissimo? Non può.
    Te ne dico un’altra fresca fresca. Ti ricordi il bando per lo smaltimento di 80 vetture? Andato in fumo. La cifra stanziata si riferiva allo smantellamento dei bus in loco, poi si è scoperto che questa cosa era illegale e gli 80 bus sono lì a marcire. Quelli arrivati dalla chiusura della rimessa di Brancaccio, stanno così in mezzo alla strada senza un posto dentro la rimessa.

    Gli stipendi dell’ultimo mese? Arrivati con 10 giorni di ritardo…

    Quindi evitiamo di sputare sentenze sui lavoratori che sono solo vittime di tutta questa situazione.

    1. enriker

      Per la maggior parte dei casi e come dici tu. Ma ci sono gli “imbucati” che non fanno niente, non si può negare. Ho visto quando prendevo la 111 di frequente un tizio con la giacca dell”Amat che stava al capolinea con gli autisti e poi si faceva le corse con la 111 parlando con l’autista e basta, non ha mai controllato neanche i biglietti Poi ho visto una volta uno in Via Giusti che vendeva solo i biglietti del bus e basta e non faceva altro. Non neghiamolo, l’Amat ha assunto anche persone per motivi clientelari senza che siano utili all’azienda, come anche altre municipalizzate.

      1. peppe2994

        L’AMAT non ha assunto proprio nessuno per motivi clientelari. Gli attuali dipendenti sono tutti e sottolineo tutti vincitori del concorso pubblico del 1994, ex gesip che effettuavano servizio scuolabus, passati all’AMAT che adesso effettua servizio scuolabus. Poi ci sono un paio di disabili e 5 donne assunte dopo una legge di qualche anno fa sulle pari opportunità.

        Infatti adesso stanno andando tutti in pensione senza essere sostituiti da nessuno causa conti in rosso e tutte le situazioni note.

        Quello che hai visto tu vendere i biglietti era un responsabile di nodo quarto livello il cui compito è segnare gli orari di transito delle linee al quale hanno affidato un doppio lavoro, ovvero vendere i biglietti.

        Se invece vedi qualche dipendente AMAT su un mezzo che non controlla i biglietti, ti è venuto in mente che magari aveva finito il suo turno e stava tornando a casa?

        Facile vedere quello che si vuole eh? Ma la musica é un’altra.

    2. enriker

      E poi non è vero che tutti i dipendenti delle PA (pubblicazione amministrazione) e municipalizzate sono tutti santi e solo i funzionari sono il problema. Basta vedere i casi di cronaca, sui cartellini timbrati, come quello di San Remo e tanti altri. E’ giusto non generalizzare ma neanche negare che nelle PA (pubblicazione amministrazione) e municipalizzate c’è gente che non svolge il suo dovere ed è solo un costo per la collettività e per i lavorati onesti che sono costretti a lavorare per aziende pubbliche sempre in rosso e disorganizzate.

    3. basilea

      Desidero precisare che ritengo che la maggior parte dei dipendenti AMAT (tranvieri o conducenti autobus e maestranze varie) siano persone eccellenti che lavorano con serieta’ e impegno: osservo spesso la grande serieta’ e correttezza dei tranvieri in tutte le 4 linee, ma…….. come in tutti i posti di lavoro ci sono ,anche se in minoranza, persone che se ne strafottono del lavoro e impongono abusivamente la loro volonta’ agli altri. Mi ricordo che anni fa ci fu un gruppo che impedi’ l’uscita degli autobus….all’epoca i tram non c’erano. Costoro andavano LICENZIATI e perseguiti penalmente per interruzione di servizio e abbandono del posto di lavoro. Invece avranno avuto i loro “santi protettori” e continuano a fare i loro porci comodi…..

      1. peppe2994

        E invece no. Quei tipi sono stati denunciati e non hanno preso un mese di stipendio. Però sono ancora in servizio. LaLa vicenda risale alle calende greche quando L’AMAT andava benino. La cosa non è attinente.

  5. omega

    ignoro come sia la situazione attuale all’AMAT, ma io ho sprecato la mia “meglio gioventù” degli anni ’70 ad aspettare per ore alla fermata di periferia gli autobus che non passavano mai! Mi rendo perfettamente conto che il pensiero non è né gentile né urbano, ma il mio personale rancore è tale che quando vedo un autobus, il mio istinto è di pernderlo a calci e sputarci addosso, non di salirci.

  6. bevi38

    Ma non sarebbe il caso di pensare ad una privatizzazione?
    Gli autobus non si gusterebbero così spesso.
    Una parte deI personale, che adesso lascia a desiderare, cambierebbe idea.
    Basterebbe un contratto di servizio che assicuri un servizio certo e decente.

    1. peppe2994

      Non ci sono i soldi. In teoria il trasporto pubblico è finanziato dalla regione. In quanto totalmente sul baratro (non paga nemmeno i dipendenti regionali stessi) ha tagliato di netto e senza possibilità di ripresa i finanziamenti al trasporto pubblico urbano.

  7. milicia88

    con un buon contratto di servizio tra comune e privato si risparmierebbe, ma i dipendenti AMAT brucerebbero la città.

  8. peppe2994

    Ma che stai dicendo?

    La categoria degli autoferrotranvieri in quanto appartenete a lavoro usurante e protetta a livello nazionale con leggi e contratti ad hoc. Ai dipendenti non frega nulla se si passa in mani private, perché i conducenti hanno ottime garanzie sempre e comunque. Da poco è stato rinnovato il contratto nazionale per gli aumenti in busta paga, così come vi ricordo che prendono sempre per legge 14 mensilità.

    Il fatto è che nessun privato sano di mente si accoglierà mai la gestione di un servizio per la quale la regione non ha alcuna intenzione di uscire soldi

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