La precoce riorganizzazione della rete Amat

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Il 2015 si è chiuso come un anno pieno di soddisfazioni per la mobilità della Città di Palermo, grazie alla alle pedonalizzazioni consolidate di Via Maqueda, Corso Vittorio Emanuele e delle piazze storiche che hanno permesso il riconoscimento UNESCO del nostro patrimonio artistico, grazie all’inaugurazione di ben 4 linee del tram, all’attivazione e ampliamento del bike/car sharing.

Un’altra novità è stata la riorganizzazione della rete Amat che si è andata ad integrare con il sistema TRAM e con il PASSANTE FERROVIARIO.Il problema che qui si vuole evidenziare è che, a differenza di come era stato supposto quando la nuova rete è stata progettata, il passante ferroviario non è ancora del tutto attivo, dato che la tratta B è chiusa, molte fermate non sono ancora inaugurate e il biglietto unico Amat/Trenitalia non esiste ancora.

Studiando nel dettaglio la rete Amat e notando alcuni particolari della mappa, si nota proprio che tutta la rete è stata progettata con l’intento di integrarsi al meglio sia con il tram che con il passante.

 

Cattura

Stralcio della mappa

Vediamo alcuni esempi:

  • Molte linee dirette nella zona di Brancaccio/Roccella e Borgonuovo/CEP sono state sospese, data la sovrapposizione con le linee 1,2 e 3 del tram;
  • La linea 122 è stata sospesa. La linea 122 collegava la stazione centrale con il parcheggio Emiri, passando dal tribunale. E’ stata sospesa perchè nella zona tribunale vi è la costruenda fermata Imera del passante e dal parcheggio Emiri passa la linea 3 del tram che lo collega alla stazione Notarbartolo e da qui alla stazione centrale;
  • Per quanto riguarda la linea 102, da un lato si è spostato il capolinea alla stazione Notarbartolo garantendo un perfetto interscambio fra tram e bus, dall’altro il suo percorso è stato limitato fino a piazza Politeama, garantendo il servizio di collegamento fra le due più importanti stazioni della città con il passante ferroviario (qui è stato dato per scontato che vi fosse il biglietto unico Amat/Trenitalia);
  • Il percorso della 118 è stato limitato fra il parcheggio Basile e la stazione Notarbartolo e non più fino a viale Francia. Questo è stato fatto perchè si è dato per assodato che il passante fosse attivo e che fosse garantito il collegamento ferroviario fra Francia e Orleans;
  • La linea 305 è stata sospesa. Anche qui il motivo della sospensione è da ricercarsi nella costruenda fermata Belgio del passante che permetterà un collegamento diretto fra la zona di viale Belgio e la stazione Orleans.

Data disegno mappa amat

Il disegno della nuova mappa è stato redatto a Maggio del 2015, quando probabilmente si pensava che si sarebbe raggiunta un’integrazione tariffaria entro fine anno (per l’attivazione delle fermate del passante i tempi erano già noti anche 7 mesi fa).

Questa è quindi una riorganizzazione che andrebbe bene (seppur con altre modifiche da fare che qui non si sono neppure accennate) a lungo termine, quando sarà possibile sfruttare tutte le potenzialità del passante. La colpa è quindi da ricercare dentro l’Amat che non ha saputo prevedere un altro piano di riorganizzazione da attivare nell’attesa di completare il passante ferroviario e nel CONSIGLIO COMUNALE che non ha approvato  un piano senza chiederne uno provvisorio da usare nel breve/medio periodo.

Altre accuse ci sarebbero da fare all’Amat.

  • E’ stata fatta si un’integrazione con il passante ferroviario, ma nella mappa non si sono segnalate le fermate del passante ferroviario;
  • Non so se ci avete mai fatto caso, ma a seguito della riorganizzazione degli anni ’90, i numeri delle linee sono stati portati a 3 cifre. La prima cifra ha riportato il numero del capolinea di pertinenza; ad esempio il 2 per la stazione centrale, il 3 per piazza Indipendenza, il 5 per piazzale Giotto, eccetera… Adesso sono stati stravolti i percorsi di molte linee ma non si è fatto attenzione a cambiarne il numero per dargli quello di pertinenza del capolinea.

Ma questi sono dettagli, date le cose ben più gravi di cui sopra…

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26 Thoughts to “La precoce riorganizzazione della rete Amat”

  1. fabio77

    Se fossimo stati al 1 aprile, mi sarei subito convinto che questo piano è una riuscita burla organizzata da quei buontemponi dell’Amat….

  2. Fulippo1

    Sono più che convinto, ed oggi ancor di più che debba saltare inevitabilmente qualche testa all’amat.

    Al di là della qualità del riassetto delle linee, c’è da sottolineare la più assoluta disorganizzazione dell’azienda, non capace di poter gestire un servizio del genere.

    Per un azienda di trasporto pubblico la comunicazione deve essere una delle cose principali, ed invece abbiamo:

    -Sito internet non raggiungibile per problemi di migrazione server in concomitanza dell’attivazione del nuovo piano e dell’attivazione delle linee tram
    -Completa assenza di illustrazioni o comunicazioni scritte all’interno delle vetture ed alle fermate.
    -Personale più disinformato dell’utenza (sabato sui tram i controllori parlavano per sentito dire e di guardare sul sito…).
    -Mancanza di avvisi a mezzo stampa video e radio (locali), per avvisare del subentro del nuovo piano e della riorganizzazione.

    Noi cittadini forse siamo poco abituati a tenerci infomati di quanto accade, però questo credo sia l’esagerazione del menefreghismo e dell’incapacità. In un azienda normale il responsabile marketing e della comunicazione verrebbero cacciati a calci.

  3. Fulippo1

    p.s dimenticavo di menzionare il sito internet che quando funziona, è degno dei siti internet anni 90

    1. Palerma La Malata

      Dato che la graficamente primitiva ed incompleta mappa bus che vediamo è redatta da un Geometra, Giuseppe Montedoro, invece che da un grafico, mi suggerisce che forse l’A.M.A.T. non ha grafici o se ne ha, essi non hanno sufficienti capacità di fare il loro lavoro. Questo mi spiega la scarsa qualità grafico-informativa del loro sito (che mi fa pensare agli anni 50 se in quel decennio fosse esistito internet) e mi spiega anche l’assenza di mappe alle fermate tram. E bus.

      P.S.: Avrebbero potuto approfittare delle modifiche alle linee bus per riportare la numerazione bus a 2 cifre e invece ci hanno lasciato l’inutile, barocca e stucchevole numerazione a 3 cifre.

  4. alvarezlimao

    È un piano fatto per far cassa: Non tiene conto del tram basti pensare che le linee 422, 462 esistono ancora mentre le linee 923 e 978 ( che avrebbero acquistato una funzione strategica con l’entrata in funzione dei tram) sono state soppresse.

  5. lumilit

    Sarebbe bello sentire la voce di qualche operatore AMAT!!!

  6. Salvo68

    Assolutamente d’accordo. Analisi equilibrata e lucida. A questo punto bisognerebbe proporre in modo costruttivo le modifiche da operare prima che sia troppo tardi, ovvero prima che molti palermitani abbandonino il servizio pubblico a favore dell’auto.

  7. Fulippo1

    Io il piano di per se non lo vedo tragico.
    In pratica hanno creato degli hub di interconnessione, facendo in modo che gli stessi siano collegati tra di loro con alte frequenze, questa secondo me è una cosa ottima.
    Le periferie sono collegate con le linee che si attestano all’hub più vicino, per poi da li proseguire con tram, passante/anello, o continuare con il bus.
    A me pare più una semplificazione, certo le correzioni sul campo andranno sicuramente fatte, ma non mi pare male come linee generali.

    Riguardo al cambio di numerazione, già è stato un grosso impatto sostituire linee e tragitti, pensate a cambiare il “nome” delle varie linee. Avrebbe causato il delirio più di quanto non lo è. Per fortuna la terza cifra non si paga, a me non cambia nulla.

    1. giuseppe70

      Bisogna vedere tu dove abiti. Io abito a Pallavicino precisamente dalle parti di via Mater Dolorosa, bene la situazione a seguito di questa razionalizzazione e’ notevolmente peggiorata. Prima di questo piano avevamo diverse linee che ci collegavano il quartiere allo Stadio (vedi 614-615) o addìrittura che ci portavano direttamente in centro vedi 704; ora con la soppressione della linea 615 e lo spostamento della 704 ad altro percorso, l’unica linea che ci porta allo Stadio e’ la 616 che ha una frequenza di circa 30′ così come dichiarato da Amat. Se questo piano di razionalizzazione non verrà corretto, siamo messi male.

  8. fabio77

    Certo che vi sono linee completamente strampalate: ditemi voi ad esempio a quali extraterrestri servirà la 241 che da via Aloi arriva alla punta di via Oreto…..

    1. peppe2994

      La 241 è fondamentale tanto quanto la 209 e la 210.
      Rivedento i percorsi delel tre linee si potevano tranquillamente portare a 2 ma tant’è…

      1. Salvo68

        D’accordo sull’importanza della 241 a condizione che sia collegata con un nodo (stazione o parcheggio Basile). Sull’abolizione del 209,pienamente d’accordo. Bastava prolungare opportunamente la 237

      2. fabio77

        Concordo sull’importanza del 241, ma con il vecchio percorso diretto alla Stazione, o come propone Salvo68, con il capolinea al parcheggio Basile… ma costringere le persone che desiderano recarsi in centro, a scoppare alla punta di via Oreto, ove troveranno ad attenderle il nulla cosmico, non mi sembra una cosa seria.

        1. peppe2994

          D’accordo. E questo vale anche per 209 e 210.

  9. peppe2994

    Conosco l’AMAT come le mie tasche e come se non si sapesse già l’incompetenza di chi vi lavora raggiunge livelli astronomici.
    Lo si nota in ogni aspetto.

    Il piano bus è una grande cretinata, (ancor di più senza l’integrazione tariffaria) che scoraggia all’utilizzo del mezzo pubblico per chi proviene dalle periferie costringendo ad un cambio in più oltre al non aver aumentato le frequenze.
    l’AMAT delude sempre e chi non abita nelle zone maggiormente interessate dal taglio linee non può capire quanto la situazione sia drammatica ed insostenibile.
    In centro bene o male, a parte grandi cretinate tipo il taglio della 102 si può chiudere un occhio, ma per il resto solo veli pietosi.

    Non è concepibile che una città come Palermo sia coperta solamente da 200 autobus, vale a dire oltre la metà del minimo sindacale come indicato dalle leggi.
    Chiaramente visto che parliamo di azienda pubblica nessuno paga per questo.

    Intanto i 50 ingegneri dell’AMAT continuano a percepire stipendi ed a progettare linee senza mai aver sperimentato in prima persona i tragitti, con le rispettive utilità e criticità.

  10. giuseppe70

    Confermo come ho scritto giorni fa’ la situazione disastrosa a Pallavicino a seguito di questa razionalizzazione delle linee Amat. L’unica linea che passa da via Mater Dolorosa e porta allo Stadio e’ la 616, con una frequenza alta. Basterebbe a questo punto per risolvere la situazione far cambiare leggermente tragitto alla linea 544; una volta arrivato in via Duca degli Abruzzi da Mondello, farlo proseguire per la stessa via in direzione Stadio, per poi continuare su via A. De Gasperi e riprendere l’originario percorso, fino al piazzale Lennon. Così’ si avrebbe un doppio vantaggio, collegare i due nodi di interscambio (mi riferisco allo stadio e al capolinea del 544 e cioè piazzale Lennon), ed assicurare agli abitanti di Pallavicino una frequenza maggiore, in quanto i tempi di attesa alle fermate sono notevolmente inferiori rispetto alla linea 616. Altra soluzione potrebbe essere quella di far passare da via Dolorosa la linea 606 che attualmente da Mondello, prosegue per viale Ercole fino ad arrivare a piazza Leoni ed infine allo stadio. Come si vede le soluzioni ci sarebbero attuandole con poco e si renderebbe un servizio più funzionale.

  11. bevi38

    credo che ci sia un intasamento fra la stazione Notarbartolo e piazza Einstein.
    Forse sarebbe opportuno eliminare la linea 4 e lasciare la 2 fra Borgo Nuovo e la stazione Notarbartolo e la 3 fra il CEP, corso Calatafimi e ritorno senza raggiunger la stazione Notarbartolo .

  12. jovan123

    Ho letto tanti commenti, ma ci sono un paio di cose che non vanno benne sulla nuova modulazione della rete amat :
    In primis come si fa ha non far più transitare la 906 visto che la 365 è stata soppressa e la 364 sospesa a tempo indeterminato??!! La 122 e la 139 due linee principali soppresse rendendo complicato l’arrivo a Vergine Maria dalla stazione sino li due bus e non più uno diretto è un percorso utile come la 122 non affiancato da nessuna altra linea nel nuovo piano amat. La 226 è stata ridotta come una linea inutile, che senso c’ha il nuovo percorso D’aosta-Pomara? Ho visto che nella linee del centro sulle tabelle delle vetture l’aggiornamento delle nuove destinazioni mentre nelle periferie ancora non aggiornate. Esempi la 231 da ora Zona Ind Brancaccio- Stazione Centrale mentre ancora appare Stazione-Brancaccio, che poi dovrebbe essere zona industriale, perchè a Brancaccio residenziale non arriva. Il ridicolo percorso della 237 non più a Brancaccio, che ora ci sono solo 4 vetture della 212 perchè no 5-6 visto che la 211 è stata soppressa? Le tabelle delle fermate e dei capolinea non c’è traccia del nuovo percorso delle linee e della soppressione delle altre. esempio gli ex capolinea Balsamo 226-221-231-250 non c’è traccia della soppressione e del nuovo percorso ne li ne nell’interi intinerai dei mille e Messina Marine, cosa aspettano ad aggiornare le tabelle delle fermate? Altri esempi in via Albanese nessuna traccia delle Fermate della 721, In via Archirafi direzione Lincoln nemmeno quelle della 231, e ancora quelle vecchie della 221, prendendo la 107 nessuna traccia delle fermate lungo la via Sampolo escludendo le ultime due della ex 837, e dove faranno fermate? A San Filippo neri idem, perchè non mettere ulteriori vetture della 619 unica che raggiunge il quartiere? Perchè non tolgono le pensiline le fermate dove non passano più bus tipo zona Romagnolo- P Giraldi? Hanno fatto tutta la premura della rimodulazione senza occuparsi del resto e degli aggiornamenti dei nuovi percorsi alla fermate.

    1. Salvo68

      Pienamente d’accordo con lei tranne che per due aspetti:
      1) l’eliminazione della 139 e’ giusta perché anche se diretta era una linea a bassa frequenza, quindi e’ più conveniente prendere il 731 e poi il 101 (o la 107).
      2) il percorso della 226 e’ stato limitato ad Amedeo d’Aosta perché il tratto da Amedeo d’Aosta alla Stazione Centrale si sovrapporrebbe al tram. Anche per esperienza personale, se si proviene da Pomara conviene cambiare all’altezza del Forum e prendere il tram.

  13. Orazio

    Quanto al 118 limitato, da Notarbartolo a Francia corre in parallelo al 704, quindi può anche essere considerato inutile a fronte di un esercizio regolare del 704.

    Il 102 limitato fa emergere il grosso problema di un nodo di scambio (Giotto) non servito direttamente dal tram e di una distanza di almeno 700 metri da piazza Gentili alla stazione Notarbartolo.

    1. Salvo68

      La 704 potrebbe essere eliminata se si prolungasse la 118 fino al nodo Stadio. Rispetto al problema relativo al 102 che condivido si potrebbe ovviare prolungando la 103 che parte da P.le Giotto fino alla Stazione Centrale

  14. se68

    PalermoLaMalata,
    concordo, è incredibile come questi aspetti vengano poco considerati. Ed è incredibile che a pochi importino davvero. Credo che una nuova immagine sia indispensabile se si vuole incentivare la gente ad utilizzare l’autobus, ad esempio partendo dalle fermate che oggi si trovano in condizioni pietose corredate spesso da doppie pensiline quelle vecchie verdi e quelle “nuove” rosse ( urgono nuove fermate moderne!) , assenza totale di display informativi luminosi, assenza di una mappa in stile metro, con la planimetria della città, che renda chiari i tragitti..insomma cose ben note in altre realtà.

  15. Salvo68

    Non si capisce perché il 309 debba fare capolinea al Parcheggio Basile, visto che dal parcheggio a piazza Indipendenza viaggia vuoto. Molto più logico farlo partire da Piazza Indipendenza.

    1. VAIA-2015

      anche allora sarebbe rindondante, diventerebbe la copia esatta e quindi inutile della 389, quindi farei prima a sopprimerla.

  16. fabio77

    Con l’entrata in vigore dell’attuale piano bus, da più parti motivatamente criticato, e con il sito che ancora oggi presenta lacune e funziona a singhiozzo, l’Amat sta incentivando (si badi, involontariamente) l’utilizzo del mezzo privato da parte dei cittadini, di fatto sminuendo la grande novità rappresentata dalla messa in esercizio delle linee tramviarie (che ahimè riguardano però soltanto alcune zone della città). Tafazzi docet.

  17. Questo piano è stato fatto da gente che non testa le linee. Questi geni dovrebbero seriamente, con umiltà, sondare i pareri di chi in prima linea vive la quotidianità e le criticità dei tragitti, ovvero gli autisti, che raccolgono anche le opinioni dell’utenza.
    Con questo piano stanno vanificando gli entusiasmi del tram. Per andare dal Michelangelo alla stazione centrale ho impiegato un’ora all’andata e un’ora al ritorno. Il 101 è stato inutilmente sovraccaricato, persino quelli a 2 elementi sono stracolmi e costringono ad attendere il successivo.
    Dico solo che prima del tram, lasciavo l’auto nei pressi di piazzale Giotto (6-7 minuti di tragitto) e con il 102 arrivavo a centrale in 27 minuti. Come pensano di incentivare l’uso del mezzo pubblico in questa maniera?

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