Viale Regione Siciliana e i sogni di una tangenziale

Spread the love

E’ stato presentato qualche giorno fa lo schema di massima del PRG (Piano Regolatore Generale: è uno strumento urbanistico che regola l’attività edificatoria all’interno di un territorio comunale, di cui ogni comune italiano deve dotarsi, ai sensi di legge) che prevede l’eliminazione della tangenziale esterna progettata dall’Anas e che era pronta, almeno per quanto riguarda il progetto preliminare.
Posto quindi che il comune con l’adozione di questo piano ha deciso di abolire questo by-pass della città, in che modo vuole agevolare l’attraversamento della città e in particolare di Viale Regione Siciliana?

Analizziamo la situazione:

Viale Regione Siciliana è strada urbana di scorrimento (tipo D): strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali estranee alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate.
All’interno della suddetta strada troviamo però anche numerose intersezioni di collegamento tra la corsia centrale e le corsie laterali. Abbiamo anche otto svincoli principali: Via Oreto Nuova, Bonagia, Via Ernesto Basile, Corso Calatafimi, Via Giuseppe Pitrè, Viale Leonardo Da Vinci, Viale Lazio – Viale Michelangelo e Via Belgio.
La circonvallazione è dotata di due semafori a chiamata per l’attraversamento pedonale (Perpignano e Giotto) e di cinque semafori per l’immissione nelle corsie laterali dovute al transito del Tram.

Tra le priorità vi sono il raddoppio del ponte Corleone e la realizzazione dell’ulteriore svincolo di Via Perpignano che potrà sicuramente eliminare il semaforo e migliorare la viabilità.

Consideriamo anche che da alcuni studi effettuati da allievi ingegneri della facoltà di ingegneria dell’università degli studi di Palermo, solo una piccolissima parte (circa il 10%) dei veicoli che giornalmente attraversano Viale Regione compie il viaggio per oltrepassare la città, viene da chiedersi: ma è davvero necessaria una tangenziale? Una sopraelevata? O un tunnel di collegamento sotterraneo?

O basterebbero dei piccoli lavori per migliorare immediatamente la viabilità?

Sono assolutamente d’accordo alla realizzazione di un tunnel che permetta ai mezzi pesanti di recarsi direttamente da Viale Regione al porto di Palermo, ma se effettivamente vi è la volontà di spostare il traffico merci a Termini Imerese, tale tunnel sarebbe del tutto inutile.
Quindi quali soluzioni potrebbero essere utili a Viale Regione per permettere un attraversamento normale? E per normale intendo che la velocità media lungo l’arteria dovrebbe essere 59,5 km/h che vista la lunghezza di 12Km permetterebbero di oltrepassare la città in un quarto d’ora circa.

Prima di tutto raddoppiare il Ponte Corleone, il ponte ricordo che è in gravi condizioni strutturali tali da imporre al comune di limitare la velocità sullo stesso che deve essere inferiore a 30Km/h.

Altra priorità è quella di realizzare lo svincolo Perpignano, svincolo inizialmente appaltato alla ditta Cariboni (insieme al raddoppio del ponte Corleone) che è successivamente fallita senza nemmeno iniziare a muovere mezza pietra.
La realizzazione dello svincolo porterebbe all’eliminazione definitiva del semaforo e migliorerebbe sicuramente la viabilità della zona sopra la circonvallazione riducendo il carico del flusso di traffico che adesso è concentrato su Via Pitrè o Via L. Da Vinci.

Infine l’ultimo fondamentale intervento è la soppressione del semaforo Giotto con la costruzione di un sovrappasso pedonale.

In pratica stiamo parlando di riaggiudicare l’appalto per il ponte Corleone, appalto che era già ad uno stato di avanzamento del 20% con 4mln di € già spesi.
Trovare i fondi per ri-appaltare lo svincolo Perpignano e infine trovare una soluzione semplice, funzionale e in linea con le norme per l’abbattimento delle barriere architettoniche per la soppressione del semaforo di Piazzale Giotto.

E’ forse chiedere troppo? E’ semplicemente il sogno di un allievo ingegnere? O forse basta poco per migliorare la viabilità di questa città?

Post correlati

70 Thoughts to “Viale Regione Siciliana e i sogni di una tangenziale”

  1. thedoctor

    E lo svincolo per viale Francia? Con relativo collegamento con via Konrad Roentgen? Non è stato inserito nel PRG? Sembra non se ne parli più. Ma lo ritengo fondamentale in vista dell’apertura della stazione Francia

    1. Fabio Nicolosi

      Lo svincolo con Viale Francia verrà realizzato all’interno dei lavori del Passante Ferroviario, ma non interesserà Viale Regione in quanto collegherà Viale Francia con l’inizio di Via Ugo La Malfa

  2. peppe2994

    Pensandoci bene, effettivamente l’utilità di una tangenziale esterna è pressoché nulla. Il bacino d’utenza lato Trapani nonché la usa attrattiva è troppo poco per giustificare. a

  3. Fulippo1

    Non bisogna dimenticare, anche la collocazione delle varie uscite. Bisognerebbe anche pensare al corretto defluimento del traffico propio subito dopo le uscite. Problema non di poco conto se si pensa che in poco tempo si riescono a fare code di centinaia di metri.

    Comunque è la volontà che manca, perchè quando vedi che per raddoppiare un semaforo pedonale, nella fattispecie quello di p.le Giotto, ci vogliono 6 mesi (ed ancora non hanno finito, con contestuale proroga dell’ordinanza fino al 20 Ottobre), ti cadono le braccia…

    1. rasputin

      Beh se la vogliamo dire tutta vi ricordo che l’ordinanza n. 617 (lavori per lo sdoppiamento del semaforo pedonale di via Reg. Siciliana altezza p. le J. Lennon) è datata 21 maggio 2014 !!!

  4. peppe2994

    L’adeguamento di Viale Regione eliminando le criticità note è più che sufficiente, ma non vorrei che si commettesse lo stesso drammatico errore compiuto al tempo del sottopasso Einstein.
    Un aspetto da non sottovalutare assolutamente è il potenziamento delle modalità di attraversamento trasversale di Viale Regione. Abbiamo via Pitrè e Calatafimi al collasso.
    Qualunque progetto di riqualificazione dovrebbe prevedere almeno due attraversamenti ulteriori verso la parte alta della città. Uno potrebbe essere Perpignano, l’altro dovrebbe andare all’altezza del quartiere Villa Tasca ribassando il piano stradale di Viale Regione.

  5. Aggiungerei una numerazione ad hoc per gli svincoli sulle laterali, con tanto di indicazioni sulle principali aree urbane servite.

    1. Fulippo1

      Sarebbe ovvia come cosa, ma praticamente per chi non conosce la città o è poco pratico, è come camminare al buio…

    2. mdm

      Sarebbe una cosa necessaria. La cartellonistica dovrebbe essere di tipo autostradale. Ed invece continuano ad usare gli stessi segnali che ci sono nella strada sotto casa mia.

  6. loggico

    Il brutto è vedere il sovrappaso al forum..
    Vedere la velocità dei lavori per il tram..
    Questo mi fa fare il sangue marcio…
    in via perpignano qualcuno lo ricorderà io penso ad un sottopasso come quello fatto in via Ugo La Malfa
    Lo spazio c’è. . Unica opera per pedoni e auto..
    Lo spazio lato mare c’è in via ninna siciliana.. lato monte vicino la scuola. .
    Se si vuole fare si può fare
    Poi per piazza “giotto” da alcuni giorni non lavora nessuno. . Una vergogna.. doppi semafori e alberi che ostruiscono la visuale..
    se non si scappa il morto….
    e i nostri politici poi si presenteremo al funerale..
    anche li la stessa opera come al forum…
    in un mese pronto…
    ma non si fa… e purtroppo tutte le parolacce di milioni di utenti contro chi non fa niente non arrivano…
    se ci fosse Giustizia Divina qualcuno sarebbe morto da tempo..
    siccome a questo mondo campano i tinti.. lui si permette di ridere.. ridere ridere…
    Nel complesso una strada abbandonata..
    senza segnaletica orizzontale e con quella verticale nascosta dalla pubblicità abusiva..
    vigili urbani inesistenti…
    inciviltà diffusa…
    Viale del zoccu voglio fare Fazzu…

    1. Fulippo1

      Ormai è da metà settembre che sul semaforo di p.le giotto è aperto il cantiere per il rifacimento degli attraversamenti veri e propri, ci sono quasi ogni giorno operai di mattina, ma già alle 13.00 ogni giorno è tutto sgombero, e non c’è più traccia di operai fino all’indomani mattina.

  7. ivan306

    Credo che questo post sia tanto inutile quanto gli studi degli allievi di ingegneria di Palermo: come si può parlare sempre delle stesse cose sapendo che comunque qua a Palermo le cose non cambiano mai? Perché allora non eliminare il ponte Corleone (dal momento che è pericolante) e ripristinare l’attraversamento trasversale dei veicoli in via Perpignano? La paura del cambiamento attanaglia la maggior parte della cultura palermitana; per questo a volte vengono fuori articoli così pittoreschi nei quali si cerca di non far sembrare un problema quella che è una priorità per la città. Città minori hanno la tangenziale e qua non c’è manco una strada a scorrimento, non dico veloce, ma almeno decongestionata dal traffico…
    Ma in fondo noi qua discutiamo, ci arrabbiamo, e non otteniamo nulla invece di darle di santa ragione ai politici che si adagiano sulle loro poltrone aspettando che il tempo passi…
    Ha ragione Fulippo1: 6 mesi per sdoppiare un semaforo ma dove dobbiamo andare?

  8. Mr.Head

    La Tangenziale Esterna servirebbe solo a far girare i soldi per dare a mangiare ai politici… con il rischio che diventi una cattedrale nel deserto!!!! Sono d’accordo per l’adeguamento e il ripristino di Viale Regione Siciliana!!!!

  9. Roberto1

    Servirebbero anche dei guard-rail adeguati, magari alti in modo da scoraggiare i pazzi che attraversano in ogni punto.

  10. loggico

    Mi sono scordato che vista l assoluta mancanza di controlli molta gente attraversa la strada in via di Blasi. . Approfittando degli svincoli e della naturale coda di auto..
    Ma vi dirò di più. . circa venti metri più avanti in direzione trapani più o meno di fronte via de salita è stato creato un by pass che permette a moto e motorini di fare inversione di marcia.. .
    GENIALE!!!

  11. mdm

    Rimango davvero basito quando si afferma che a Palermo la circonvallazione è bastevole. Soprattutto in un sito che dovrebbe sostenere lo sviluppo infrastrutturale cittadino. L’attuale circonvallazione non è capace di reggere ai flussi di traffico che la interessano. Eliminando gli incroci a raso ed i semafori pedonali sicuramente il traffico sarebbe molto più scorrevole ma ciò non sarebbe bastevole perché costruita, in mezzo alla città, con un traffico asfissiante, non ideata e progettata per essere una tangenziale … E’ davvero singolare come a Palermo non si considerino necessarie infrastrutture che tutte le grandi città del mondo hanno. La mal, come scritto infinite volte, non è per moltissimi di voi necessaria, eppure non esiste grande città moderna che ne possa essere sprovvista. Adesso anche la tangenziale non è necessaria, con buona pace del traffico e dello smog. Quindi sono due le cose, o i cittadini delle altre città del mondo sono degli emeriti imbecilli e noi siamo i più furbi o evidentemente qualcosa mi sfugge… Vedo la circonvallazione, il traffico, lo smog, le due carreggiate non sufficienti per la mole di traffico, le file interminabili (e ciò non solo dove ci sono i semafori ma anche in corrispondenza di alcuni svincoli) poi leggo il comunicato del Comune: la tangenziale per Palermo è, cito testualmente, “un’opera inutile e dannosa”, e francamente rimango sbigottito e sconfortato.

    1. mrp

      Credo anch’io che qualcosa ti sfugga…

    2. Mr.Head

      Hai ragione nel dire che siamo più furbi… infatti volevo fare una considerazione: ogni progetto ha un costo… quindi è opportuno studiare prima come non fregarsi soldi pubblici e poi iniziare a lavorare ad un progetto!!!! Altrimenti rischiamo di avere dei progetti su carta, mai realizzati, destinati ad essere dimenticati!!!!

    3. Fabio Nicolosi

      Il progetto bocciato dall’amministrazione comunale era di una strada che by-passasse Viale Regione e quindi avrebbe permesso di transitare da Oreto a Belgio. E tutto questo solo per quel 10% di veicoli… Non credi sia eccessivo spendere milioni di euro per una semplice strada che avrebbero percorso solo pochi veicoli?
      Come fai a dire che l’attuale circonvallazione non riesce a reggere i flussi di traffico? Io ci transito più di una volta a settimana e fatta eccezione per le ore di punta, è difficile trovare una coda, se non proprio in corrispondenza dei semafori.
      Purtroppo Viale Regione è così, non possiamo allargarla perché ci sono palazzi costruiti e non possiamo interrarla perché il costo sarebbe esorbitante, possiamo però con una piccola spesa migliorarla

      1. mdm

        Orlando a marzo 2014 proponeva una nuova circonvallazione per la quasi totalità interrata, dalla lunghezza di 15km, dall’ospedale Cervello sino a Cruillas. Ci sono delle nuove su questo progetto? Non so se questa sia una soluzione più economica. Siamo d’accordo che l’attuale circonvallazione sia inadeguata e che occorrono nuovi ed importanti investimenti per migliorarne la sicurezza, eliminare gli incroci a raso ed i semafori. Tu credi che ciò sarà sufficiente. Io nutro dei dubbi.

    4. punteruolorosso

      le opere si progettano tenendo conto dei costi-benefici. genova ha la tangenziale perché serve l’entroterra padano, napoli perché è il maggiore porto del sud e ha un interland di 3 milioni di abitanti. roma e milano sono capitali. palermo come hinterland serve al massimo trapani e agrigento. siamo il capolinea, non la stazione di passaggio.

    5. Athon

      Mdm,

      Condivido in pieno le riflessioni dell’articolo.

      Una tangenziale pedemontana, al di là del fatto che non sarebbe l’unica soluzione possibile, avrebbe il forte svantaggio di arrecare un ulteriore danno al paesaggio. Oggi non possiamo permettercelo. La totale insensibilità alle questioni ambientali, che fino a qualche decennio fa tanti danni ha prodotto, non solo nella Conca d’oro ma in tutta Italia, è qualcosa che ormai sembra appartenere in buona misura al passato. Per fortuna oggi, quantomeno, sembra esserci un maggiore senso critico e una più spiccata sensibilità rispetto certe questioni. Il contesto naturale in cui è inserita Palermo, con i Monti, la pianura e le vie d’acqua, va recuperato e non deturpato ulteriormente.

      Anche l’idea di una sopraelevata urbana è pessima. È un un’idea antica, vecchia, anacronistica, superata, anni ’60. Siccome ancora capita che qualcuno torni talvolta a tirarla fuori, ho più volte sentito la necessità di portare l’esempio delle città di Napoli e Genova. Queste, quando ormai 50 anni fa le sopraelevate andavano di moda, si dotarono di tali infrastrutture. Oggi, soprattutto a Genova, si pentono amaramente di averla realizzata. Si sono resi conto del danno estetico che hanno prodotto e non hanno la minima idea di come potersene liberare. Palermo oggi ha possibilità di non commettere gli errori-orrori di altre città.

      Se anche con i “piccoli lavori” per migliorare la viabilità di Viale Regione, dovessero persistere delle criticità, soltanto l’idea di un tunnel di collegamento sotterraneo mi troverebbe del tutto d’accordo. È moderna, in linea con le attuali tendenze europee. In Germania, per esempio, ormai tanti interventi di questo tipo sono già stati realizzati. I costi sono importanti, ma non più di quelli che richiederebbe la realizzazione di una deturpante tangenziale.

      1. punteruolorosso

        chissà quando si partirà di rimboschimento dei monti. non con i pini, ma con le piante che c’erano un tempo lontano.
        il parco dell’oreto, fondo luparello, parco turrisi…potrebbero essere la rampa di lancio verso le montagne

        1. Athon

          Punteruolorosso, noto che io e te siamo sempre d’accordo su tutto. Mi sa che di Palermo abbiamo la stessa visione 😉

  12. ligeiro

    sono pienamente d’accordo con la proposta, l’importante e che la cifra stanziata copra lo svolgimento dei lavori per il più breve periodo (tecnico) possibile H24, altrimenti le ditte appaltatrici faranno fare il lavoro a 10 operai per finire nel 2030 ( con la giusta quantità di operai i tram sarebbero già circolanti). Già siamo al collasso da tutti i punti di vista, immaginate la situazione attuale con l’aggravio dei lavori sul ponte corleone, sottopasso perpignano, sovrappasso giotto… un incubo senza fine.

  13. Gr.685

    Una sola considerazione. L’attuale circonvallazione ha tutte le uscite sottodimensionate per gli attuali flussi di traffico. Sono state progettata negli anni 70 quando non si prevedeva gli attuali volumi di traffico. Nelle ore di punta si intasano immediatamente. Se si adeguano le uscite (cosa che ritengo quasi impossibile per gli spazi a disposizione) e se ne realizzano altre nuove indispensabili solo allora l’attuale circonvallazione può diventare una vera tangenziale. Altrimenti è preferibile declassarla a strada urbana. L’attuale schema di massima del PRG non farà altro che rallentare la realizzazione di una tangenziale sotterranea che prima o poi (speriamo prima) qualche altra amministrazione realizzerà!

  14. giuseppe70

    Sono d’accordo con un potenziamento ed un miglioramento di viale Regione Siciliana, mi riferisco al raddoppio del ponte Corleone, del sottopassaggio di via Perpignano e dell’eliminazione dei semafori, ma mi sorge un dubbio; dobbiamo anche pensare al futuro e pensare che fra 20 anni il traffico veicolare dovrebbe forse raddoppiare, basterà la sola viale Regione? Certo non sono d’accordo su una nuova tangenziale ma un’altra soluzione necessita.

    1. mrp

      Magari tra 40 anni 4 volte di più, fra 80 anni 8 volte di più fra 100 anni 10 volte di più… quante strade pensi di costruire? In alternativa, prendi 100 automobili con una persona a bordo per ogni vettura e metti queste persone su un: autobus, tram, metro o gli dai una bici ciascuno e forse hai risolto un po di problemi. Oppure più semplicemente costruiamo una strada che ci porti fino ad un altro pianeta da colonizzare perché questo non ci basta più.

    2. Fulippo1

      In linea quanto meno teorica, il traffico tra 20 anni dovrebbe essere praticamente dimezzato.

  15. loggico

    A proposito di viale Francia..
    La parte corrispondente di viale regione siciliana nelle sole corsie centrali è già predisposta..
    Praticamente il sotto passo già esiste.. occorrerebbe solo scavare la corsia laterale lato mare e collegarla a via Ugo La Malfa ( dagnino)
    I lavori nella costruenda fermata vanno avanti in maniera spedita.. ho visto il fossato della nuova stazione a buon punto

  16. fabio77

    Ma coloro che a Palermo hanno il potere di fare e di agire, li leggono questi dibattiti? Perchè l’immobilismo regna sempre sovrano? Perchè non si realizza nulla? E non mi venite a dire che è solo problema di carenza di fondi! Si parla sempre delle solite opere che non si realizzano mai. Il ponte Corleone è da decenni che deve essere raddoppiato, lo svincolo Perpignano idem, per cambiare un semaforo ci stiamo mettendo più tempo di quello impiegato dagli Egiziani per costruire le piramidi, non si riesce nemmeno a gestire quattro sottopassaggi eternamente luridi e fetidi, il Comune non si premura nemmeno di chiuderli per evitare che qualche bambino possa farsi male, in moltissime zone a cavallo di viale Regione i cittadini sono di fatto impossibilitati di passare a piedi da una parte all’altra, alla faccia della mobilità sostenibile. Ultima ciliegina sulla torta, anche se non appartiene al viale Regione: lo svincolo Brancaccio eternamente incompiuto. Qualcuno, commentando prima di me, ha detto: ma dove dobbiamo andare?

  17. Guarino1

    Ottimo articolo! Orlando ha affermato che i costi di miglioramento della circonvallazione sono stimati in 200 milioni. Una possibile tangenziale oltre un miliardo. Mi piacerebbe sapere come andrebbero investiti questi 200 milioni oltre a quelli già citati in articolo

  18. Benny S

    Entro quest’anno avremo notizie riguardo il raddoppio del Ponte Corleone 😉

  19. dado

    dimenticate lo svincolo zona brancaccio e via oreto

    1. fabio77

      Li ha dimenticati da tempo l’amministrazione comunale (mi riferisco in particolare allo svincolo brancaccio, su cui pesa da almeno un anno un assordante silenzio)

  20. drigo

    Quei 200 milioni sono a copertura del raddoppio del ponte Corleone e della realizzazione del sottopasso di Via Perpignano. E’ scritto tanto nel PRG quanto in tutti gli articoli giornalistici a proposito del PRG Palermo 2025, basta leggere.
    Sui costi dell’interramento, mi permetto di fare un appunto. A Nord di Milano è stato interrato un tratto di Viale Lombardia lungo 2 km per poco meno di 100mln di €, a totale copertura Anas. Il tratto di Viale Regione Siciliana che, secondo me, andrebbe interrato è quello che va da Belgio a Corso Calatafimi,che si estende per poco più di 6km. Comunque vada, sono sempre meno del miliardo previsto.
    Il problema reale è un altro: Viale Regione Siciliana è accatastata come strada comunale e,quindi, l’Anas non c’entra proprio niente.

  21. Valerio

    Uno dei problemi più grossi si riscontra in uscita dalla città, specie lato Trapani. Sarebbe utile una “tangenziale” che baypassasse tutta la zona che va da Sferracavallo a Carini, magari con una galleria che dalla zona dell’ospedale cervello (o comunque della zona alta della città) giungesse fino a Carini, per poi ricongiungersi con l’autostrada.
    Nel periodo estivo, si risolverebbero gran parte dei problemi del rientro domenicale lato nord. Ma siamo a Palermo….

  22. fabio77

    Se non ricordo male, nel 2008, quando l’Anas e la Provincia lanciarono l’idea della nuova tangenziale di Palermo, si parlò anche di una seconda tangenziale, la cosiddetta tangenziale esterna. Preso atto, ed anch’io sono d’accordo, dei motivi che non rendono conveniente la realizzazione della tangenziale interna, sarei personalmente più possibilista sulla tangenziale esterna, che servirebbe a smistare il traffico proveniente da Mazara – Marsala – Trapani, in generale dal trapanese, e diretto oltre Palermo e viceversa; servirebbe anche a smistare il traffico da e verso l’aeroporto, se consideriamo tutti coloro che usano l’aeroporto provenienti da parte del messinese, del palermitano, del nisseno e dell’agrigentino.. A mio avviso tale arteria, considerando anche l’orografia del territorio e minimizzando le spese per ponti e gallerie, dovrebbe innestarsi sulla Palermo-Mazara all’altezza di Partinico, costeggiare il lago Poma, incrociare la Palermo Sciacca a sud di San Cipirello, incrociare la SS 118 Corleonese-Agrigentina nei pressi Marineo, ricalcare il percorso della SS 121 da Bolognetta a Misilmeri, ed infine deviare verso Bagheria allacciandosi alla PA-CT. Questa è l’unica tangenziale sensata che mi sento di proporre.

    1. Mr.Head

      Niente male come ipotesi!!! Credo che non si possa più definire tangenziale ma diramazione autostradale!!!!

  23. Analisi giustissima.
    A complemento, credo che la terza corsia tra Bagheria e Palermo e tra Carini e Palermo siano i tasselli mancanti che ahime’ sembrano sempre al di fuori di ogni ragionamento.

    1. thedoctor

      Lato Trapani magari fino all’aeroporto

    2. mdm

      Anni fà scrissi proprio un articolo su Mobilita Palermo sulla necessità della terza corsia nei tratti di autostrada da te citati. Nel progetto di ammodernamento dell’autostrada PA-CT da poco citato, leggendo gli articoli dei giornali, non se ne fa alcun cenno. Se così fosse sarebbe ancora una volta il segno evidente della miopia (meglio cecità) della politica.

  24. cirasadesigner

    Credo che la proposta fatta da Fabio77 sia davvero interessante.
    Considerando le immense difficilotà che si avrebbero nel realizzare un collegamento dal Cervello a Carini, tracciato che dovrebbe correre quasi tutto in galleria e con soluzioni non semplici per il riallaccio con la A29 prima di Punta Raisi.
    Si potrebbe invece pensare al potenziamento della SS624 fino a San Cipirello San Giuseppe Jato, da un lato e con una rimodulazione dello svincolo Pagliarelli, dall’altro…
    Questa credo che sia la soluzione più fattibile e meno cara, considerando poi quanto detto da Fabio riguardo il tracciato che costeggia il Lago Poma, SP2 e la SS113, fino allo svincolo di Partinico.
    Il secondo tracciato quello passante per Marineo e collegato con la SS121, che presto sarà potenziata in vista del completamento della super strada fino ad Agrigento, potrebbe essere propedeutica alla prima, ma di fatto costituirebbe un vero tracciato alternative per tutti quelli che non devono passare da Palermo… Con queste condizioni, si alleggerirebbe molto il traffico dei villeggianti, visto che è praticamente impossibile fare una terza corsia tra Palermo e Punta Raisi… Cosa invece possibile almeno fino a Bagheria dal lato di Catania….

  25. se68

    io invece sono d’accordo con mdm….non capisco…questa ultima idea di bretella autostradale o tangenziale esterna, costerebbe molto meno della tangenziale interna? cementificherebbe il territorio in forma minore?
    Pur comprendendo le argomentazioni di ordine economico a sfavore della tangenziale, faccio alcune considerazioni: forse quel 10% di automobilisti costituisce una percentuale minima perchè chi abita dal lato messina sceglie di andare all’aeroporto di Catania pur di non attraversare viale regione..
    Poi, non pensate che la Palermo che si sviluppa al di sopra di viale regione non abbia bisogno di una strada che in orizzontale colleghi i vari quartieri? Attualmente vi è la misera conigliera….L’idea di una tangenziale credo inoltre che nasca insieme all’ipotesi del centro direzionale a fondo Luparello..allora quel 10% aumenterebbe vistosamente. L’idea di un centro direzionale moderno, immerso in un grande parco, con la tangenziale a servizio credo che possa avere un senso e che possa costituire un grande incentivo di sviluppo e riqualificazione per quei quartieri posti al di sopra di viale regione che attualmente costituiscono un’altra città. Certo se poi qualsiasi opera nuova viene vista come cementificazione del territorio o peggio speculazione, non penso si possa discutere più di tanto. In realtà quei quartieri avrebbero bisogno come il pane di essere inglobati nella città, e non credo che quattro ponticelli su viale regione possano risolvere la situazione. Una tangenziale con un centro direzionale come nuovo polo urbano invece si.
    In fondo poi, anche Menfi ha una tangenziale…

    1. punteruolorosso

      ma quale centro direzionale immerso nel verde? dov’è scritto che ci facevano un parco? l’idea era solo quella di un grattacielo e di una tangenziale scavata dentro le montagne. comunque la regione ci ha già rinunciato. si farà a notarbartolo. la città non ha bisogno di ulteriori centri. si deve concentrare tutto sulle stazioni servite dai mezzi pubblici, mica costruire nuove tangenziali a servizio di quei porci dei regionali.
      che si tratti di speculazione è chiaro. nessuno si è opposto a grandi opere come passante, anello e tram.
      i quattro ponticelli della circonvallazione andranno a ricucire una città letteralmente divisa in due. chi abita nelle periferie a monte potrà raggiungere più facilmente il centro.

  26. drigo

    A guisa di un Don Chisciotte, continuo a sostenere che per ricucire i due lembi di città l’unica soluzione è interrare il tratto di Viale Regione Siciliana che scorre tra via Belgio a Corso Calatafimi.

  27. se68

    ..ecco, secondo voi interrare viale regione costerebbe molto meno di una tangenziale? e se si realizzasse il centro direzionale a fondo luparello, interrare viale regione non risulterebbe inutile visto che occorrerebbero altre infrastrutture e strade per raggiungerlo? …per ricucire i due lembi di città, viale regione dovrebbe diventare strada urbana a tutti gli effetti: io la immagino da sempre come la gran via di Barcelona, moderna, di Palermo, con nuova edilizia di qualità ai lati per riqualificarla, con la tangenziale più in alto. Oggi abbiamo di fatto una strada urbana con tanto di orrendi guardail ai lati…..e dovremmo potenziare tutto ciò?

    1. punteruolorosso

      non diventerà mai una strada urbana, nasce come autostrada ed è troppo larga per favorire il commercio, gli attraversamenti a piedi e le comunicazioni fra le due sponde. due complanari e due carreggiate centrali. questa è una pista di atterraggio! non ti basta? va interrata almeno in alcuni tratti, e in superficie strade libere di entrare e uscire dal centro. l’interramento costa meno della tangenziale, dovendo quest’ultima distruggere milioni di metri cubi di roccia viva e andare a impattare su un contesto orografico molto complicato. le borgate a monte utilizzino le strade di accesso al centro. basta con il consumo di suolo, lo ha detto anche il papa.

      1. mdm

        Viale della Regione Siciliana non nasce come tangenziale… E mai lo potrà essere, anche se si eliminassero gli attuali incroci e semafori (non esiste tangenziale in cui agli svincoli passa una rete tramviaria), almeno che non si progetti un interramento che avrebbe evidentemente costi ingenti. Su questo ogni ulteriore dibattito sarebbe oltremodo inutile. Diverso è a dirsi se ritieni che viale Regione Siciliana possa essere sufficiente per Palermo, con gli opportuni adeguamenti. E’ una tua opinione che non condivido ma rispetto.

  28. Mr.Head

    Quoto quanto detto da punteruolorosso!!!! Viale R.Sicilana nasce come autostrada e posso dire che in alcuni tratti e molto più larga delle nostre autostrade! ancora potenzialmente conserva la struttura di una tangenziale e basterebbe poco a renderla tale!

  29. se68

    invece la circonvalllazione nasce come tangenziale….solo che nel frattempo la città si è allargata oltre…ed è diventato un viale urbano…
    ecco perchè una nuova tangenziale secondo me servirebbe…tutto qui. Oltretutto ribadisco, sarebbe una grande occasione, insieme ad un centro direzionale moderno ed integrato nel verde di luparello ( definire porci tutti quelli che lavorano alla regione mi sembra che risponda alle logiche di “facciamo di tutta un erba un fascio”), per ricucire la città. Punteruolorosso, Spiegami perchè fare un centro direzionale nel cuore di una città ( assurdo a mio parere) non costituisca speculazione edilizia mentre farlo a luparello sì. Poi vatti a misurare la Diagonal di Barcelona, pensi sia di tanto più stretta di Viale Regione?

    1. Athon

      se68, il motivo per cui l’idea di un centro direzionale in zona Notarbartolo non scandalizza mentre farlo nel Fondo Luparello giustamente accende gli animi è semplice.

      Nel primo caso si tratta infatti di un’area già urbanizzata, che interessata da possibili cantieri potrebbe diventare ancora più bella e funzionale, nel secondo invece dell’ultimo lembo intatto della Conca d’Oro, patrimonio immateriale della comunità palermitana. È un’area di circa 60 ettari dallo straordinario valore storico-paesaggistico ed ambientale, un vero e proprio polmone verde. Ecco il motivo per cui nel momento stesso in cui qualcuno suggerì di realizzare un Centro direzionale nel Fondo Luparello insorsero all’unisono Italia Nostra onlus, il Forum delle associazioni (Anisa, Amici dei Musei, Associazione Dimore Storiche, Fai e Salvare Palermo) il WWF, Legambiente, giornalisti, politici coscienziosi, intellettuali e una miriade di altre persone.

      Tra l’altro il Fondo Luparello, come tra l’altri ha sottolineato il WWF, oltre ad essere un’area verde dal grande valore storico in sé, conserva «reperti archeologici, il Convento dei Frati minori francescani, una chiesa del XII secolo, la Grotta Luparello, il vivaio foreste regionali, una sezione operativa del Cra (Istituto sperimentale floricoltura di Sanremo) nonché orti e frutteti privati».

      Inoltre sempre il Wwf ha spiegato che «La privazione nella Conca d’oro di ulteriore terreno agricolo che funge da particolare spugna per le acque piovane rende alto il rischio di inondazioni per il centro di Palermo».

      Oggi, per fortuna, rispetto qualche decennio fa, c’è un’attenzione più diffusa per i valori ambientali e i rischi idrogeologici che quantomeno funge da deterrente per chi, non avendo imparato nulla dai danni prodotti in passato, continuerebbe a cementificare senza sensibilità e criterio come si usava fare fino a 30 anni fa, spesso in nome della “modernità” e “contemporaneità”, come si diceva pure allora.

      Fermo restando che comunque anch’io sono per la “contemporaneità” e il rendere tutto più funzionale, ma soltanto laddove è opportuno e sempre con spirito critico.

      1. aledesign

        D’accordo con l’autore dell’articolo, anzichè aggiungere è meglio analizzare ciò che abbiamo e migliorarlo quanto più possibile, se possibile e dove possibile, sempre nell’ottica del miglior risultato con la minore spesa. Interrare alcuni tratti di viale regione è un’ipotesi affascinante, oltre che in termini di mobilità, per ragioni di coesione territoriale quindi sono favorevole più ad interventi di questo tipo che ad una tangenziale nuova di zecca. Per quanto riguarda il centro direzionale è comprensibile chi sostiene che le grandi opere portano riqualificazione per le zone più degradate. Vero. In questo caso però il fondo Luparello non può competere con l’area della stazione Notarbartolo per i motivi scritti da Athon. Oltre alla questione verde, a livello logistico la superiorità è schiacciante anche se non gode di una circonvallazione come a uditore. Tutta la mobilità pubblica passerà da notarbartolo ed è anzi un motivo in più per potenziare quella. Pensiamo a far crescere il fondo Luparello per quello che è: un polmone verde.

  30. Fabio Nicolosi

    Vorrei ricordare che parte delle proposte avanzate da voi, in particolare da fabio77 riguardano competenze esterne al comune. La tangenziale esterna infatti, se non ricordo male, interessa proprio una piccola porzione del comune perché passerebbe proprio dietro le montagne della città. Direi a sentimento che invece interebbe sicuramente il comune di Monreale e tanti altri. Quel progetto sarebbe interamente realizzato da Anas, ma con quali fondi?

    Per quanto riguarda il centro direzionale, l’idea di realizzarlo a Notarbartolo è legata al fatto che sarà il nuovo Hub di interscambio tra Tram – Passante e Anello e si è dunque pensato che fosse più semplice da raggiungere sopratutto con i mezzi pubblici invece che con i mezzi privati.

    1. fabio77

      I fondi, l’Anas, se vuole, li trova…. cosi come ha trovato gli 840 milioni per riqualificare la Palermo – Catania.
      Si veda al riguardo questo articolo: http://livesicilia.it/2015/10/05/non-solo-himera-lanas-investe-sulla19-pronti-840-milioni-per-la-palermo-catania_670866/

  31. se68

    Fabio Nicolosi, riguardo al centro direzionale senza dubbio è come dici tu, ma, pensi che uno spazio del genere,se pur allargato con la futura copertura della trincea, possa sopportare l’afflusso di migliaia di dipendenti e utenti. Non credi che delocalizzarlo in una zona molto più ampia inserendolo in un grande parco urbano, consentirebbe, ripeto fino allo sfinimento, di ricucire e riqualificare grandi porzioni di città che attualmente versano nel degrado urbanistico-architettonico? Inoltre, scusa, ma la linea 1 del tram non arriva già,praticamente, lì?

    1. punteruolorosso

      la linea 2 del tram non regge al confronto con anello, passante e tram di notarbartolo. evidentemente fare il centro direzionale a fondo luparello serve solo a chi lo raggiunge in macchina. chi viene dalla provincia, lasci la macchina in un parcheggio e continui coi mezzi pubblici fino a notarbartolo. è così che funziona in tutte le città serie

  32. aledesign

    D’accordo con l’autore dell’articolo, anzichè aggiungere è meglio analizzare ciò che abbiamo e migliorarlo quanto più possibile, se possibile e dove possibile, sempre nell’ottica del miglior risultato con la minore spesa. Interrare alcuni tratti di viale regione è un’ipotesi affascinante, oltre che in termini di mobilità, per ragioni di coesione territoriale quindi sono favorevole più ad interventi di questo tipo che ad una tangenziale nuova di zecca. Per quanto riguarda il centro direzionale è comprensibile chi sostiene che le grandi opere portano riqualificazione per le zone più degradate. Vero. In questo caso però il fondo Luparello non può competere con l’area della stazione Notarbartolo per i motivi scritti da Athon. Oltre alla questione verde, a livello logistico la superiorità è schiacciante anche se non gode di una circonvallazione come a uditore. Tutta la mobilità pubblica passerà da notarbartolo ed è anzi un motivo in più per potenziare quella. Pensiamo a far crescere il fondo Luparello per quello che è: un polmone verde.

  33. aledesign

    scusate, ho erroneamente postato due volte lo stesso commento, prego gli amministratori di rimuoverlo

  34. se68

    bè, al momento questo eden, residuo della conca d’oro non riesco proprio a vederlo….nè a viverlo ( se non durante i mercatini del contadino del sabato) Io, almeno provo ad andarci..chi di voi c’è mai stato? Credo che comunque una trasformazione in parco urbano sarebbe opportuna, visto che il fondo si trova in città…Solo che: chi ci va in un parco periferico se non vi è alcuna infrastruttura a servizio? il centro direzionale là ( ovviamente prediligendo progetti che conservino grandi porzioni di verde) sarebbe l’occasione per fare una linea del tram in via pitrè e “allargare” e riqualificare la città (vissuta) verso sud-ovest, costituendo un nuovo polo di attrazione. Credo che siano argomentazioni plausibili, al pari delle altre…ma evidentemente qualcuno qui sa meglio di me come funzionano le città “serie” ed è certo che dette considerazioni siano dettate solo da volontà speculative..:)

    1. aledesign

      Per l’acquario non credo che si tratti solo di questo. Cioè la riqualificazione è un effetto ma non il motivo per cui hanno scelto alla fine la bandita, mi pare che la cala sia venuta meno per qualche motivo che adesso non ricordo, se sbaglio correggetemi. Ma infatti quello che dici non è sbagliato. E’ chiaro che tutta la zona ne gioverebbe e con un progetto serio si rispetterebbe il verde (anche se ancora non sappiamo di che si tratta di preciso, tutto da vedere). Se l’opzione notarbartolo non fosse esistita probabilmente si starebbero muovendo per fondo luparello. Ma mettendoli sul piatto della bilancia, considerate le politiche di oggi e tutto il resto, senza parlare di speculazione, mi sembra ragionevole preferire la stazione.

  35. se68

    ..si potrebbe fare un parallelo con l’acquario alla bandita. Si è scelto di farlo lì per riqualificare quella zona. Ed è una scelta, a mio avviso, corretta. Sarebbe stato facile farlo alla Cala, ma credo che avrebbe congestionato una zona già ricca di rilevanze..Quando e se si realizzerà, Palermo si allargherà verso sud e sarà un bene.

    1. punteruolorosso

      sul fatto di allargare palermo non siamo d’accordo.
      l’acquario alla bandita e’ un’idea per recuperare un’area gia’ fortemente urbanizzata, mica un lembo vergine di conca d’oro

  36. se68

    Perchè una città non dovrebbe allargarsi ed evolversi? Palermo tutta è concentrata all’interno della circonvallazione…come se la parte a monte non esistesse…..inoltre, riguardo la bandita, ti sbagli di grosso: non è affatto un’area fortemente urbanizzata, guarda su maps..poi, proprio alle spalle vi sono i mandarineti del tardivo di ciaculli…vero residuo della conca d’oro.

    1. Athon

      La città deve evolversi. Su questo siamo d’accordo. Evolversi però non significa necessariamente allargarsi. Palermo ha infatti una situazione simile a quella di Agrigento: sono due città in cui l’esplosione verso l’esterno si è accompagnata allo spopolamento del centro storico. Non ha senso continuare ad allargarsi quando il centro è pieno di immobili vuoti. Per il resto sono d’accordo con l’idea di fare dei lembi di Conca d’oro ancora esistenti delle aree protette, con vincolo di inedificabilità assoluta, nonché di migliorare le infrastrutture e i servizi al di là della circonvallazione. Nonostante le criticità, Palermo è una città in cui ville e parchi urbani da viversi non mancano, e molti ancora se ne potrebbero ricavare all’interno della città stessa, ragion per cui non credo si ponga la reale esigenza di realizzare parchi urbani ai piedi dei Monti. Riserve e aree protette sì, magari anche con rimboschimento dei Monti e su questi aree attezzate, parchi urbani no.

  37. Irexia

    Fabio, nello scrivere questo articolo mi hai anticipato! Stavo giusto scrivendo un articolo anch’io su questo argomento individuando anche altri “piccoli” interventi volti a rendere più scorrevole l’attraversamento o, più in generale, l’utilizzo, di viale Regione Siciliana. Ci vorrebbero tanti micro interventi in tal senso e la situazione, ne sono certa, migliorerebbe di sicuro!

  38. cirasadesigner

    Ho già fatto dei commenti al post, ho trovato molti dei quali parecchio interessanti, soprattutto quelle che vedono la possiblità di un parziale interramento dell’asse urbano, nei tratti più urbanizzati, so che ci vogliono parecchi milioni, se se si era disposti a spenderne 900 per la nuova circonvallazione, si potrebbe immaginare uno sforzo per migliorare quelle esistente ed eliminare tutti gli incroci che ancora sono presenti.
    Poi in riferimento al progetto della Cittadella Amministartiva della Regione mi augiuro che tutti gli sforzi vengano puntati sul Polo Notarbartolo che potrebbe davvero dare il LA ad una rinascita urbana della città, contribuiendo nello stesso modo a liberare dal traffico parte di essa.
    Se poi consideriamo la possibilità di collegare Notarbartolo con il centro, attraverso la trasformazione di quel grande Boulevard che sarebbe la contunuazione della copertura della stazione, si può vedere che in poche misse si potrebbe ridare un aspetto completamente nuovo a tutta la città. Una linea tranviaria che passi in superficie ricalcando il percorso della vecchia linea, sarebbe del tutto utile, servirebbe una grande porzione del centro cittadino, servirebbe per mettere in comunicazioni i tracciati del Tram che stanno per essere terminati e quelli che si stanno immaginando di mettere in opéra e si darebbe un impulso davvero concredo ad un tipo di mobilità sostenibile che vedrà correre sullo stesso sedime tram, piste ciclabili e grandi passeggiate pedonali…
    Anche nelle grandi città, che tutti citiamo, spesso nei nostri commenti, siano esse Barcellona, Bruxelles, Berlino, Parigi o Londra, si sono fatte di queste trasformazioni e le stesse sono sempre partite per andare incontro ad esigenze che mettevano insieme il Pubblico con il Privato…
    Anche qui sarebbe lo stesso.
    Poi concludo con un lancio che potrebbe essere l’occasione per rilanciare il dibattito su queste pagine.
    Che ne è stato del Progetto di Boccadifalco, li… Considerao lo spazio già a dispozisione non si potrebbe immaginare qualcosa che vada outre la cittadella della Polizi???,
    Credo che ci siano tutte le condizioni per risflettere su questa possibilità.
    Tra le altre cose, immaginando uns soluzione tecnica diversa, si potrebbe trasformare il canale di gronda di Bocacdifalco in qualcosa di diverso che potrebbe aiutare tantissimo la stessa attuale circonvallazione, senza inficiare più di tanto sull’attuale tessuto urbano… Che ne pensante?

  39. se68

    cirasadesigner,
    premesso che il tuo commento mi ha un pò fatto sognare su una possibile trasformazione dell’area notarbartolo che dunque auspico, centro direzionale o no, proprio ciò che hai detto successivamente mi fa pensare che il luogo giusto per costruirlo sia quell’area enorme e vuota costituita da luparello-boccadifalco. In realtà proprio l’area dell’aeroporto sarebbe perfetta… anche se credo non sia di competenza comunale, mi sono sempre interrogato sulla presenza di questa enorme area con potenzialità immense da un punto di vista urbanistico, nel cuore di una città. Tu ne sai qualcosa? e poi non conosco lo sviluppo e il sedime del canale di gronda di Boccadifalco; esistono immagini? e cosa immagini potrebbe ospitare? Inoltre, una cosa non comprendo delle argomentazioni a favore del centro direzionale a Notarbartolo: La superficie è immensamente più ridotta rispetto all’area luparello-boccadifalco; provate a immaginare un ipotetico progetto realizzato a notarbartolo ( presumibilmente una torre, visto l’esiguo spazio) trasportato a luparello-boccadifalco….credo che lo spazio residuo per il verde rimarrebbe enorme…di contro, a notarbartolo..altro cemento su cemento.

  40. se68

    ……………..io ancora aspetto………………….

Lascia un commento