La storia e i dubbi sul limite 30km/h in Viale Regione: il Comune ci risponde

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Giusto ieri riportavamo la segnalazione di molti utenti che, spinti dalla presenza improvvisa di un autovelox, si sono interrogati sull’esistenza di un limite orario di 30km/h lungo Viale Regione Siciliana, nei pressi del ponte Corleone.

Sempre ieri avevamo ipotizzato che la causa potesse essere ricondotta alla tenuta strutturale del ponte stesso. Avevamo ragione. Ma c’è dell’altro e vogliamo raccontarvelo.

Intanto dopo l’inoltro della segnalazione alla Polizia Municipale e al Comune di Palermo, abbiamo registrato una pronta risposta da entrambi gli enti e vogliamo sottolinearlo per sfatare ogni tanto il mito che la pubblica amministrazione non risponde mai.

Entrando nel merito, questa la ricostruzione dei fatti che ci è stata fornita (documenti alla mano):

già nel 2005 si nutrivano dubbi circa la tenuta strutturale del Ponte Corleone. Dubbi che indussero il Comune di Palermo a commissionare un incarico al Prof. Ing. Luigi Palizzolo (Consulenza del 23 Febbraio 2005 su Determinazione sindacale n.347/DS del 29/12/2003) per verificare lo stato dell’arte e porvi rimedio.

mmmm

Da questa relazione dell’Ingegnere Palizzolo si ribadiva la carenza infrastrutturale e si proponevano 4 tipi di interventi per salvaguardare la sicurezza della collettività. Fu scelto il CASO 1, che nella fattispecie recita: “La struttura è quella attuale, si impone il divieto di sorpasso dei mezzi pesanti e si mantiene la riduzione del limite di velocità a 30 km/h. In tale caso si consente il passaggio di un veicolo il cuo singolo asse abbia peso non superiore a 11 tonnellate.

Alla luce di questa relazione, venne emanata un’ordinanza (n°294 del 24/02/2005) da parte del dirigente del settore “Mobilità e Traffico” del Comune di Palermo che, viste tutte le indicazioni e le note ricevute, compresa la relazione di Palizzolo, che ordinava quindi:

a. L’istituzione del divieto di transito ai veicoli con asse di peso maggiore a 11 tonnellate (così come suggeriva Palizzolo nella relazione).

b. L’istituzione del divieto di sorpasso nei predetti tratti stradali (prima e dopo il ponte, ndr) per i veicoli con carico superiore a 3,5tonnellate

c. L’istituzione del limite di velocità 30km/h nel tratto di 100 metri del viale Regione Siciliana a monte ed a valle del predetto ponte.

Inoltre le fermate AMAT venivano confermate laddove già erano presenti nei pressi del ponte. Infine, sempre l’AMAT era incaricata di provvedere a collocare la necessaria segnaletica stradale.

Da quel lontano 2005, tutto è rimasto invariato, ovvero questa ordinanza è ancora vigente. Soltanto con un’ordinanza nr. 832 del 2015 si è introdotto un limite di velocità intermedio 50km/h tra i già esistenti 70km/h e i 30km/h del ponte per favorire una riduzione graduale della velocità.

Questo è quanto, tutto è formalmente in regola. Ma non vi risulta strano qualcosa?

Ad esempio, il fatto che dal 2005 sia vietato il transito a veicoli di peso asse superiore alle 11 tonnellate significa che da più di dieci anni da Palermo verso Catania e Messina non “dovrebbero” uscire (ne entrare) da questa arteria stradale autocarri o macchine che superino questo limite di carico: tale limite comprende varie tipologie di mezzi ma evidentemente nè esclude altri (ad esempio alcune macchine operatrici hanno capacità di carico molto elevate che vanno oltre). Considerando la struttura stradale del capoluogo, ci risulta davvero difficile pensare altri vie alternative dove far transitare questi mezzi. Forse via Messina Marine…. ma sarebbe una follia. Per cui: o in questi anni questo limite non è stato rispettato e fatto rispettare da nessuno, oppure questa tipologia di traffico è stata dirottata su via Messina Marine (e ripetiamo, sarebbe stata una follia) o su altre arterie che al momento non riusciamo ad immaginare.

Altra osservazione: in questi anni il limite orario di 30km/h non è stato rispettato pressochè da nessuno, e non occorre alcuna rilevazione scientifica per dimostrarlo. Basts recarsi sul luogo e verificare che in quel tratto di strada si procede spediti come d’altronde la stessa struttura rettilinea invita a fare. Quindi, anche qui: se davvero c’è un rischio, un pericolo strutturale concreto tale da imporre questo limite di velocità così forte, come mai nessuno lo ha mai fatto rispettare in tutti questi anni? Stiamo veramente rischiando grosso oppure l’amministrazione non reputa attendibile la relazione che nel lontano 2005 l’ing. Palizzolo redigette?

Notiamo insomma una discrepanza tra le prescrizioni contenute in questi documenti ufficiali e quanto avviene nella realtà.

Pertanto chiediamo al Comune di fare chiarezza: se c’è davvero un pericolo su quel ponte, è preoccupante che nessuno sino ad ora se ne sia occupato e occorrerebbe prendere tutte le precauzioni del caso (rinforzare la segnaletica, verificare il passaggio di autoarticolati con peso superiore al limite, etc.) consci del fatto che un limite di 30km/h in quel punto causerebbe code interminabili di auto nell’arteria stradale più importante della città. Viceversa, che si rivaluti quella ordinanza e le limitazioni applicate.

 

 

 

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38 Thoughts to “La storia e i dubbi sul limite 30km/h in Viale Regione: il Comune ci risponde”

  1. Garrone71

    a. L’istituzione del divieto di transito ai veicoli con asse di peso maggiore a 11 tonnellate (così come suggeriva Palizzolo nella relazione).

    Non so se piangere o ridere visto che proprio ieri c’e’ stato un trasporto “eccezionale” di non so quante tonnellate !!!

    Con “trasporto eccezionale” intendo uno di quei trasporti effettuati da quei mostri che viaggiano a 20 km l’ora per intenderci e che sono scortati da una “scorta tecnica”.

    Visto che presumo che per tali trasporti vi siano autorizzazioni speciali, mi chiedo se chi la ha data, ha violato l’ordinanza e la legge.

    Davvero sono senza parole, se Vi e’ un pericolo di crollo allora dovrebbe essere limitata la percorrenza alle sole auto.

  2. mdm

    I problemi strutturali del ponte sono per la verità noti da tempo. Occorrerebbe intervenire immediatamente alla ristrutturazione ed al raddoppio del ponte. Magari si potrebbe pensare prima al raddoppio, onde incanalare il traffico sulle nuove corsie e permettere la ristrutturazione di quelle già esistenti, evitando in tal modo il caos più totale che si verrebbe a creare qualora si chiudesse il ponte senza possibilità di altro sbocco per il traffico. Ma da quanti anni stiamo a parlare del raddoppio del ponte in questione? Il fatto che la circonvallazione, nonostante versi in tali condizioni, rappresenti l’arteria più importante della città, fungente anche da tangenziale (la costruzione della quale, per inciso, qualcuno incredibilmente si ostina a credere non necessaria), è uno degli esempi più lampanti del degrado di Palermo.

  3. Fabio Nicolosi

    Il raddoppio del ponte Corleone DEVE essere una priorità, se non vogliamo che Palermo venga isolata.
    Bisogna chiedere al comune a che punto è la riattivazione delle procedure burocratiche per il raddoppio del ponte, considerando anche che i lavori erano già in buona parte realizzati.

    1. peppe2994

      Fabio, la vecchia ditta non ha fatto un tubo.
      Non c’è traccia visibile di fondamenta da nessuna parte. Potrebbe essere che la vegetazione li abbia abbondantemente ricoperte, ma dopo tutti questi anni sarà tutto da rifare.
      L’unica cosa che ancora resiste e la strada sterrata di discesa a valle.

    2. belfagor

      Signor Nicolosi, concordo con lei sul fatto che la ristrutturazione dei ponti sul fiume Oreto dovrebbe essere l’intervento prioritario di qualunque amministrazione comunale. La situazione del ponte di Corleone, del ponte di via Oreto e di ponte di mare, sotto vari aspetti , e molto critica. Se il comune non è in grado o non ha la volonta politica di intervenire, la magistratura dovrebbe intervenire commissariandolo.

  4. mediomen

    come in tutte le Amministrazioni Pubbliche si fa tutto per scaricarsi le responsabilità. Istituire il limite non dovrebbe essere una soluzione del problema. La comanda è: cosa è stato fatto per rendere il ponte in sicurezza? perchè non sono stati rimossi gli ostacoli che impediscono la soluzione, Quanto tempo è previsto per la risoluzione? Chi è il responsabile alla risoluzione. Il Comune deve solo rispondere.

  5. pietrox90x

    A me sinceramente un po’ di paura viene quando passo da lì. Ma fare qualcosa tipo una raccolta firme almeno per lanciare un segnale all’amministrazione comunale. Qua si rischia grosso. In caso di problemi al ponte davvero Palermo rimarrebbe isolata dal mondo

  6. peppe2994

    La situazione del ponte è gravissima.
    La verità è che il pericolo è reale, dunque hanno emesso le ordinanze a suo tempo, ma è IMPOSSIBILE fare rispettare una cosa del genere.
    Quel ponte costituisce l’unico collegamento con la sicilia occidentale. Vi faccio notare che l’articolo sarebbe da modificare. Sul ponte di via Messina Marine vige il divieto di transito ai mezzi sopra le 11 tonnellate da sempre con un bel cartello tra l’altro sostituito di recente!
    Il ponte Oreto si sgretola a vista d’occhio. Rimane il nuovo ponte di Corso dei Mille, ma non so quanto sia il limite di peso massimo.

    Logisticamente parlando non è possibile impedire il transito ai mezzi molto pesanti.
    Una valanga di autocarri superano quel limite. I trasporti eccezionali sono frequenti. L’altro giorno poi ho visto passarci sopra un camion con trivella destinata credo alla stazione Francia.
    Altro che 12 tonnellate…

    Siamo tutti in pericolo. Da notare come la ristrutturazione richiede 20 milioni, che equivale ad un rifacimeto visto che è la stessa cifra necessaria per il raddoppio.

    Ancora più sfortunato è il ponte di via Messina Marine dove transitano tutti i trasporti eccezionali provenienti dal porto, oltre che una sfilza di autocarri pieni di merce dal peso astronomico.
    Per dirne una, i tram hanno passato quel ponte. Stiamo parlando di 50 tonnellate di trasporto. 5 volte il consentito.

    Accadrà come il ponte Imera. Quando crollerà ci sarà il solito scarica barile e la città collasserà perché l’economia crollerà di un 80% minimo. In tutto questo si spera sempre che nessuno si faccia male.

    1. Peppe,
      hai detto bene, certi provvedimenti sono impensabili da far rispettare. Però intanto hanno fatto l’ordinanza che a questo punto sembra più un salvagente per eventuali disastri. Oppure ancora queste dichiarazioni di instabilità strutturale erano propedeutiche alla sola progettazione del nuovo ponte, altrimenti se il rischio era concreto, avrebbero fatto rispettare subito il limite. Figuriamoci… se penso che al Parco Cassarà per qualche ritrovamento di ethernit lo hanno chiuso per intero…. se qui c’era davvero il rischio chi si prendeva la responsabilità di non far rispettare i limiti?!
      Io non ci credo molto onestamente.

  7. Credo che il comune debba prendere in seria considerazione il rifacimento del ponte con le stesse modalità del ponte di piazza Scaffa

  8. Perchè non provvedono alla costruzione dei due passanti laterali ? Immagino cosa succederebbe se il ponte venisse chiuso per un problema. Anni or sono avevano aperto un cantiere sulle sponde, e cominciato a costruire delle strutture in cemento poi abbandonate sul posto. Si conosce il motivo ?

  9. fabio77

    Sia la Magistratura ad approfondire il caso. Non vedo altra soluzione.

  10. r302

    Giulio, chiudere il parco Cassarà non è stata una decisione difficile, si è causata solo la delusione della cittadinanza che lo frequentava, oltre che lasciare disoccupato il venditore di palloncini. Prova un po’ a chiudere il ponte sull’Oreto e vedi che succede…

    1. Facevo riferimento a quei casi delicati in cui occorre prendersi delle responsabilità difronte a dei rischi per la collettività: nel dubbio, il giudice ha chiuso l’intero parco, paventando anche il minimo rischio, proprio per non rischiare personalmente.
      Per cui, se qui ci fosse stato un serio pericolo, avrebbero fatto uguale, ovvero precauzioni a non finire. Invece è passato tutto nel dimenticatoio, motivo per cui penso che a quel limite lì non ci crede nessuno, nemmeno al Comune. Personale parere.

      1. fabio77

        Nel caso in questione la Magistratura non e’ ancora intervenuta. Se interviene la Magistratura, vi faccio vedere che chiudono subito il ponte.

  11. r302

    Inoltre non ho capito il “balletto” dei limiti. Ad un certo punto, uno o due anni fa sono stati rimossi entrambi i cartelli con il limite dei trenta all’ora (nelle due direzioni). Io ne avevo dedotto che avessero fatto nuovi accertamenti o lavori di consolidamento, ma adesso emergerebbe di no…

    1. peppe2994

      Non furono rimossi. Li fecero sparire.

  12. giovanni7

    Tutti commenti interessanti, ma vorrei far notare che si parla di un limite di 11 tonnellate PER ASSE. Cosa ben diversa dal peso complessivo di un carico. Non a caso i mezzi per trasporti pesanti (ad es. trasporto terra) hanno svariati assi; idem per i trasporti speciali. Avete presente su quanti assi poggiano quei rimorchi? Nel link un esempio (http://www.ferrisystem.it/wp-content/gallery/trasporti-eccezionali-e-legali/cimg0866.jpg)

  13. fabio77

    La cosa piu’ inquietante riportata nell’articolo e’ la seguente frase: “Da quel lontano 2005, tutto e’ rimasto invariato”. Quindi deduco che dal 2005, anno in cui il ponte era gia’ considerato a rischio, ad oggi (sono trascorsi dieci anni), non sono state effettuate ulteriori indagini per appurare la situazione strutturale del ponte. In altre parole, tutti noi transitiamo ogni giorno su un ponte a rischio che da oltre dieci anni non viene controllato. Signori miei, un babbiamu chi cosi seri, come si dice in vernacolo toscano….. Ripeto ancora una volta: intervenga subito la Magistratura, incarichi un consulente tecnico, un professore universitario, uno strutturista con i contro pilastroni, e si faccia immediatamente luce sulle attuali condizioni del ponte.

  14. Buongiorno il limite di velocità che si deve rispettare per non prendere la multa, visto la posizione in cui si mettono è di 50 km\h, in quanto si posizionano una decina di metri prima del segnale di limite di velocità ( 30 km\h).E’ giusta l mia supposizione?

  15. Garrone71

    Si Samuele Gigante,
    il limite da rispettare per evitare la multa e’ di 50 Km/h, che in quel punto e’ anche un limite corretto per quel punto.

    Assurdo invece il punto di 30 km/h e ancora piu’ assurdo le motivazioni date (rischio crollo).

  16. Purtroppo siamo nel paese dell assurdo e pur notando e suggerendo interventi urgenti che non si possono rinviare siamo inermi dinanzi ad una amministrazione apatica.

  17. loggico

    Non essendo gay. . zingaro.. extracomunitario.. palestinese.. greco.. questa opera può aspettare..
    In Quella strada c’è pure chi purtroppo ci ha rimesso la vita.. dovrebbe essere il primo pensiero del sindaco.. non è manco l’ultimo. .
    Io ci butto sangue da 16 anni.. forse morirò sul ponte..
    continuate a difenderlo.. lui..assessore al traffico.. ecc ecc
    Mi disse un prete una volta.. fare del male è peccato.. ma anche non fare del bene è peccato..

  18. Orazio

    Loggico sei farneticante. Forse moriremo. Tutti. Esci e sbaria che ti fa bene.

  19. loggico

    Prima o poi abbandonerà mobilità Palermo
    Sempre critiche..
    Io cito fatti concreti.. realtà. ..
    Mi si offende gratuitamente..
    Booo

  20. kersal

    Da quanto avete scritto, se è vero, ci sono i presupposti per una denuncia per omissione d’atti di ufficio. Non basta, infatti, fare un’ordinanza, ma occorre anche farla rispettare anche perchè in entrata su Palermo non esiste alcuna indicazione circa il peso limite (obbligatorio per il CdS). Immaginate un camionista di Dusserldorf che arriva a Palermo: che ne può sapere di un’ordinanza del 2005???? I cartelli stradali servono a questo (e vanno collocati nella prima uscita utile…non li puoi mettere davanti al ponte perchè altrimenti il camionista che fa? marcia indietro fino a Villabate?)

    Dunque che si fa? Si va in procura a denunciare la cosa o ci fermiamo qui a lamentarci fino al prossimo scandalo?

    1. fabio77

      Continuare a fare commenti inter nos, non basta; a mio avviso, considerato anche che parecchi sostengono di possedere le prove, di tipo fotografico, attestanti la precaria situazione strutturale del ponte, ci sono tutti i presupposti per richiedere il sollecito intervento dell’Autorita’ Giudiziaria..

    2. belfagor

      La sua osservazione è corretta.. Non basta, infatti, fare un’ordinanza, ma occorre che l’utente sia informato . All’ingresso della circonvalazione dovrebbero essere collocati dei cartelli che informino gli automobilisti circa il peso limite per attraversare il ponte Corleone (come previsto dal CdS). Infatti appare assurdo che, come fa notare lei, il camionista di Dusserldorf sia a conoscenza di un ordinanza del 2005 che nemmeno i palermitani conoscono. I cartelli stradali servono per informare in tempo e non messi davanti al ponte perchè in questo caso il camionista, non potendo tornare indietro è costretto ad infrangere il limite e , teoricamente, ad essere multato.
      Questo del limite è l’ennesimo esempio di dilettantismo e di scarsa professionalità dei nostri amministratori, vecchi e nuovi.

  21. belfagor

    La disposizione del 2005 non è stata mai fatta rispettare, neanche dallo stesso Comune. Infatti vietare il transito a veicoli di peso superiore alle 11 tonnellate significa che da più di dieci anni non dovrebbero transitare nessun mezzo pesante, bus compresi, con un peso superiore. Considerando la carenza struttura stradale di Palermo appare evidente che il rispetto di tali regole avrebbero bloccato e diviso in due la città. Infatti le uniche altre vie di transito sono Via Oreto, dove il ponte omonimo è in condizioni ancora più problematiche del Ponte Corleone, e via Messina Marine dove la strada non può sopportare , per limiti evidenti, tutto il traffico pesante,merci e passeggero, in entrata e in uscita da Palermo.
    Quindi, se davvero c’è un rischio, un pericolo strutturale concreto tale da imporre questo limite di velocità così forte, perché permettere il passaggio di mezzi pesanti e di mezzi pubblici pieni di passeggeri?
    Il Comune di Palermo pensa che mettendo gli autovelox, di pulirsi la coscienza per il decennale mancato intervento strutturale, e in caso di crollo scaricare sulle eventuali vittime le responsabilità, penali e civili.
    Il sindaco Orlando e l’assessore Catania ci spieghino, in parole semplici , come vogliono intervenire, prima che Palermo venga isolata dal resto del mondo.

    1. fabio77

      Signor Belfagor, esiste anche la possibilita’ di deviare tutto il traffico sul ponte di Villagrazia…. Sto scherzando naturalmente ….. Sdrammatizzo un situazione che in realta’ e’ davvero deprimente, a fronte della pervicace e persistente inerzia di chi ha la competenza ad intervenire. Concordo con quanto da lei riportato. Dubito che l’Amministrazione comunale comunichi nei prossimi giorni qualcosa su questo argomento. La situazione e’ veramente delicata e le responsabilita’ sono molto, molto grosse. Ad oggi l’A.G. ancora non interviene; forse e’ necessario che qualcuno, sulla scorta di idonea documentazione probatoria, La metta ufficialmente a conoscenza dell’attuale situazione di pericolo. Rimane sempre l’auspicio che gli Enti competenti diano positivamente prova concreta della loro esistenza, prima che si verifichi un eventuale rovinoso patatrac.

  22. huge

    La risposta è molto semplice. Il comune, mettendo il limite di 30km/h e vietando il passaggio di mezzi pesanti, si è semplicemente preoccupato di pararsi il culo… sulla carta. Per il resto liberi tutti, tanto se un giorno dovesse accadere qualcosa, l’amministrazione sarà pronta a dichiarare “Ah, però noi il limite l’avevamo messo. Se poi non lo si rispetta mica è colpa nostra”… E’ esattamente lo stesso motivo per cui lungo le autostrade spesso trovate limiti di velocità ridicoli senza alcun apparente motivo. Il motivo c’è, magari l’asfalto in non perfette condizioni o delle barriere danneggiate. E allora per pararsi il culo da future sicure cause in caso d’incidenti, si piazzano divieti e limiti ampiamente sovradimensionati. Comportamenti tipicamente italiani. Mai osservato robe del genere all’estero.

  23. peppe2994

    ATTENZIONE.
    Come un utente ha fatto notare, abbiamo preso tutti quanti una cantonata allucinante.
    Il divieto di transito è per mezzi con non più di 11 tonnellate per asse. Per un normale mezzo gli assi sono 2, quindi il peso limite è di 22 tonnellate, ampiamente rispettato da tutti i camion.
    Gli altri più pesanti hanno sempre più di due assi, portando il limite a 33,44,55,66 tonnelate…

    Stando così le cose tutti i mezzi rispettano tale limite. In ogni caso all’uscita di Bonagia, c’è il cartello di divieto 🙂
    Le carenze strutturali sono quelle, ma abbiamo scritto 50 commenti inutili.

  24. fabio77

    Peppe, permettimi di dissentire. I commenti non sono inutili perche’ ci hanno permesso di mettere a fuoco il seguente dogma di fede:
    Secondo la vetusta ordinanza, mai aggiornata, se sul ponte Corleone passa un quattro assi con carico complessivo di 44 tonnellate a 30 km/h, non v’e’ nessun rischio; se sul ponte passa una motocicletta a 35 km/h, allora il rischio c’e’ e il motociclista si becca pure una bella fotografia dall’autovelox con conseguente multa….. Ma in quale caspita di repubblica delle banane viviamo ????….

  25. belfagor

    Come ha giustamente fatto notare lei, se è più pericoloso per la stabilità del Ponte di Corleone una moto o un auto che lo percorrono a 35Km/h rispetto a un mezzo pesante a 4 assi con carico complessivo di 44 tonnellate a 30 km/h, allora c’è qualche cosa che ci sfugge. Può il nostro assessore alla mobilità spiegarci questo mistero.

  26. Dredd

    Al di la delle mie personali convinzioni sulla reale necessità (o pretestuosità) di tale provvedimento, rimangono alcun fatti incontestabili su cui sarebbe bene riflettere:
    1) questo limite di velocità a 30 km/h e la relativa segnaletica sul ponte Corleone esistono da dieci anni;
    2) generalmente nessun veicolo ha mai rispettato tale limite di velocità (tranne forse le biciclette), né in passato né adesso;
    3) posso affermare con ragionevole certezza che nessun veicolo è stato mai multato in quel tratto di viale Regione Siciliana per aver superato il limite di 30 km orari, né in passato né adesso.
    Detto questo, e tralasciando le considerazioni tecniche sul fatto che il ponte non è crollato negli ultimi dieci anni, e sulle reali probabilità di un suo cedimento, a me preme fare un’altro discorso su questa faccenda.
    E cioè che se una Pubblica Amministrazione emana un provvedimento (obbligo o divieto che sia) e poi non lo fa rispettare, perde autorevolezza e credibilità. Non solo in merito a quella prescrizione, ma in toto, in ogni espressione della propria attività e per ogni atto emanato.
    In altre parole ogni singolo cartello di divieto di sosta, per esempio, che venga violato impunemente, fa perdere credibilità a tutta la segnaletica stradale. E lo stesso vale per ogni semaforo rosso, direzione obbligatoria, limite di velocità, obbligo di dare precedenza, ecc. ecc., che vengano violati costantemente e senza conseguenze sanzionatorie.
    Gli effetti sono devastanti, perché a perdere credibilità non è solo la segnaletica stradale, ma anche il Codice della Strada che la prescrive (che è legge dello Stato), e così perde pure autorevolezza e credibilità l’amministrazione comunale che ha emanato l’ordinanza in base alla quale quel determinato cartello stradale è stato posizionato.
    E mentre nella cittadinanza si diffonde la cultura del “sì vabbé” e del “niente ci fa”, perdono autorevolezza tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Anche e sopratutto quei poveri disgraziati in divisa che sono mandati da un capo all’altro della città in un cronicamente fallimentare e vano tentativo di controllo del territorio.
    Così, mentre si fa a pezzi il concetto stesso di “rispetto delle regole” che è il fondamento irrinunciabile di qualsiasi civile convivenza, nello sfascio e nella confusione totale si crea un mefitico terreno di coltura dove nascono e affondano le radici ben altri poteri, ben altre “istituzioni”…
    Ora, a me sembra il massimo del’ipocrisia se alcuni pubblici amministratori che mantengono questo stato di cose vanno poi in giro a cercare un’investitura più o meno mediatica come paladini dell’antimafia!
    Ecco, da questo punto di vista i quattro bellissimi cartelli stradali col limite di 30 km/h in viale Regione Siciliana, dove tutti passiamo ad almeno 40 chilometri orari, sono proprio un esempio emblematico nella sua massima espressione di questa devastante gestione del controllo del territorio e del rispetto delle regole.
    E per me, credetemi, sono un vero pugno nello stomaco!

  27. Dredd

    Io non so, non posso, e non voglio fare considerazioni sulle reale instabilità del ponte Corleone, perché non sono né ingegnere né architetto, e all’università non ho mai dato Pontologia come i miei amici Ficarra e Picone.
    Quello che faccio io è un altro discorso, un discorso di rispetto delle regole, rispetto delle Istituzioni, e buona amministrazione.
    Concludendo io penso che questa amministrazione comunale, se vuole guadagnarsi un minimo di credibilità e decenza istituzionale, DEVE provvedere con effetto immediato a rimuovere quei cartelli di limite d velocità a 30 km/h. Oppure, in alternativa, DEVE farli rispettare. Punto.

    Io da parte mia ho deciso di godermi gli strombazzamenti dei veicoli alle mie spalle, quando già da qualche giorno con la mia macchina percorro amenamente il tratto incriminato alla incredibile velocità di trenta chilometri orari!

  28. nicox86

    Bene…stamattina autovelox, e anche se mi sembrava di andare come una formica, andavo si e no a 55km/h …tralasciando il fatto che altre macchine sorpassavano me, compresa una macchina dei carabinieri…ora mi chiedo io…ma perchè rallentare così il traffico creando code inutili che ammassano le macchine su quel ponte creando un pericolo maggiore?…ma poi che furbata…mettono l’autovelox di sabato mattina quando c’è poca gente per strada…ed ora quanto mi devo aspettare di multa!??? Non si può lasciare quel limite così!!

  29. nicox86

    ma ho capito bene ma il limite da rispettare per non prendere la multa è di 55km/h orari? se io andavo anche a 60km/h sottratta la tolleranza viene 55km/h ..quindi la multa scatta? su molti siti sta scritto che per 50km/h di limite se si cammina fino a 55km/h non prendono multa…mi sbaglio? perchè se è così…allora uno non deve superare i 60km/h effettivi.

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