Quando il palermitano è al volante

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Ciao a tutti, mi chiamo Annibale e pur non essendo palermitano lo sono di fatto perché domiciliato qui da 15 anni per lavoro e perché qui ho conosciuto mia moglie. Vado subito alla segnalazione.
La mia patente, i primi anni di guida, li ho vissuti a Napoli, in giro per la città, per la regione e spesso con amici nei weekend a Roma, e pensavo di avere visto tutto in quanto a disordine e caos, ma mi sbagliavo.

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Oggi volevo porre l’attenzione su un fenomeno che penso sia davvero tutto panormito, o almeno, non ricordo d’averlo riscontrato altrove. Mi riferisco all’abitudine di non rispettare alcune segnaletiche “non per dolo”, ma per semplice abitudine, ignoranza (nel senso di ignorare), nell’immettersi da una corsia verso un’altra di un incrocio, senza rendersi conto di effettuare una manovra errata, vietata.

Dico senza rendersene conto perché mi sono accorto che parlandone con amici, parenti, colleghi, vicini, tutti restano sorpresi e/o increduli della cosa e convinti di avere seguito sempre con cura le indicazioni stradali.
Prendo spunto da 3 incroci che frequento quasi giornalmente a bordo della mia vespa, ma di esempi ce ne sono diversi:
1) incrocio via Duca della Verdura – via Libertà: Quanti sanno che venendo da via Duca della Verdura non si può girare a sinistra?
2) incrocio via Pignatelli Aragona – via Mariano Stabile: quanti sanno che per andare diritto bisogna prima fermarsi allo Stop sulla destra (sempre intasato di moto e auto posteggiate), inserirsi in via Mariano Stabile e poi girare a destra? Aggiungo, lasciamo pure perdere che da via Pignatelli Aragona non si può andare diritto e lo si fa (perché magari sulla destra è appunto pieno di mezzi posteggiati), ma perché quasi nessuno si accorge dello STOP?
3) incrocio via dei Cipressi – Piazza Cappuccini, detta da me “imbuto infernale”: nessuno, dico nessuno che sappia che venendo da via dei Cipressi non si può girare a sinistra in via Pindemonte, ma bisogna fare il giro di piazza dei Capuccini per accodarsi ordinati verso via Pindemonte.
Tutto questo nonostante cartelli stradali ben chiari.
Quando lo faccio notare, qualcuno basito mi dice di non essersene mai accorti in anni e anni.
Questi sono solo semplici usanze, o consuetudini, anzi direi prassi che insieme ad altre ben più gravi rappresentano lo schema mentale dell’autista tipico di questa città, rendendola dal punto di vista della mobilità, tra le più disorganiche e sconclusionate d’Europa.

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28 Thoughts to “Quando il palermitano è al volante”

  1. Angelo64

    Hai detto bene: “per semplice abitudine”. Infatti a Palermo si guida (ma si fanno anche tante altre cose) “per abitudine”, cioè senza osservare e pensare.
    Il pensiero e l’osservazione vengono riservate ad altro, come se nel nostro cervello non ci fosse abbastanza spazio per tutto.
    Lo sanno tutti, perfino i vigili urbani, tanto che quando ci sono nuovi sensi di marcia c’è un presidio che dura il tempo necessario a creare l’abitudine nella maggioranza degli automobilisti.
    Dopo quanche mese, nessuno si ricorderà più dei vecchi sensi di marcia.

  2. Fulippo1

    Condivido tutto in pieno!

    Il problema è proprio che la maggior parte delle volte il dolo non è voluto. Nel senso che tantissima gente che ha la patente non conosce neanche cosa significhi un semplice e banale cartello stradale come l’obbligo di svolta o un divieto di sosta. Questa situazione credo sia addirittura peggio dell’infrazione involontaria.
    Questo grazie alla marea di patenti comprate, di cui tutti conosciamo l’esistenza ma si fà come se niente fosse…

  3. medoro

    Abitudine per abitudine (sbagliata), guidando su una doppia corsia sulla tua destra ovviamente c’è un’altra automobile, magari è un po’ più indietro e quindi non la vedi (MA nel 99% dei casi C’E’ comunque), quindi mi chiedo: ma perché quando si arriva ad un incrocio con un’altra strada (sempre a doppia corsia di marcia) e si deve svoltare a destra per immettercisi, a parte che si dovrebbe accendere la freccia a destra (la cosa dovrebbe essere ovvia, ma a Palermo pare di no..), non si mantiene la propria corsia (appunto quella di sinistra) ed invece si invade sistematicamente la corsia di destra, tagliando quindi la strada a chi è in detta corsia, costringendole a brutte frenate anche se magari anche loro dovevano svoltare a destra? E’ così difficile mantenere la propria corsia anche quando si svolta? Bruttissima e pericolosissima abitudine e purtroppo comunissima a Palermo.

  4. peppe2994

    Più che altro sono manovre dettate dalla disperazione nello stare imbottigliati nel traffico.
    Allo stato attuale l’unica soluzione sono le barriere fisiche. Solo così un segnale stradale non rispettato potrebbe diventare efficace.

    Dico potrebbe perché ci sono anche i casi eclatanti. A piazza Indipendenza hanno messo le barriere gialle che sulla carta impediscono la svolta diretta in corso Re Ruggero, eppure la gente continua a girare da lì.

  5. Mr.Head

    Una frase ricorrente – “chi sa guidare a Palermo è in grado di guidare dappertutto” – 🙂

  6. pipopipo

    per non parlare della segnaletica orizzontale.Chissa’ in quanti sanno cosa essa sia.. senza entrare nel merito del rispetto. Come se non ci fosse!!! oppure vogliamo parlare delle strisce pedonali ai semafori regolarmente invase da motorini in pole position o da automobili ?? A palermo ci vorrebbe un olocausto di patenti!!

  7. Mr.Head

    Comunque il palermitano ha una capacità di adattamento e di arrangiarsi alla guida che non esiste in nessun’ altra parte del mondo…

  8. loggico

    L’ho letto più volte.. come quando ho studiato per dare l’esame di criminologia..
    non riesco a capire il motivo di questo post.. ma di strano, nuovo, eccezionale. . cosa c’è??
    sbaglia chi non si adegua.. il “diverso” é chi é sempre pronto a puntare il dito.. la realtà di palermo è questa.. selvaggemente anarchica.. tutto col bene placido di sindaco e di gente che ha la sede ” lavorativa” in via dogali..
    Va tutto bene.. circolare abusivamente sulla corsia preferenziale? (regione siciliana) Sostare in quarta fila? (pomeriggio via sanfilippo) ecc ecc ecc
    Ceeerto che si può. .
    Questa è la città della libertà. . Dove tutto si può. .

  9. Fabio Nicolosi

    Il motivo di questo post è quello di far riflettere su come spesso diamo per scontato degli atteggiamenti che non lo sono affatto, che a volte percorriamo decine di metri senza neanche accorgerci che hanno cambiato il senso di marcia, perché siamo abituati ormai a farlo e non facciamo invece caso alla segnaletica.

  10. lillopa

    E’ vero, il traffico a Palermo è pazzesco, ma tengo a precisare che gli automobilisti siamo vittime di tre mega appalti in corso e contemporanei, per il Tram sono interessate Piazza Scaffa, corso dei Mille, Via L. Da Vici, via reg. siciliana, corso Calatafimi e altre. per la Metrò sono interessate le zone del Politeama, via E. Amari, Ucciardone e altre. Per il collettore per la rete fognaria sono interessate le zone di via Cavour e foro italico. Fermatevi per un istante e pensate tutte queste zone e cercate di individuare un’alternativa per non trovare traffico(impossibile). Poi mi chiedo, ma chi organizza e da il via per i vari scavi, doveva riflettere e attendere che la S.I.S (tram) finiva il ponte in corso dei Mille, per dare il via agli scavi al Foro Italico(rete fognaria), ecco perché i 200.000 cittadini e non che abitano al di la del fiume Oreto sono costretti non avendo altre alternative a percorrere la via messine marine, paralizzando tutta la zona cha va da Acqua dei Corsari a via dei cantieri. Pertanto dico che la colpa non è solo dei palermitani indisciplinati alla guida, ma principalmente di chi viene pagato per organizzare la viabilità in questi casi.

  11. Jerax

    @Mr. Head…non proprio… perche quando ti ritrovi al nord e non rispetti uno stop con il cavolo che gli altri si fermano. Diciamo che siamo piu furbi. Ma ti assicuro che nel rispettare i segnali si fa parecchia fatica e ne faccio ancora adesso dopo 3 anni.

    Cmq il problema è che giù non si conosce il codice della strada, io ero uno dei pochi che da via duca della verdura facevo il giro della piazza per immettermi in via liberta e passavo per idiota visto che nessuno lo faceva…ed in tanto il cartello era presente.

  12. renard

    A Palermo nessuno rispetta i cartelli, è vero, ma Napoli è 100 volte peggio, almeno qui non suonano se ti fermi al semaforo rosso… ?

  13. drigo

    State attenti a scrivere certe cose dei palermitani, senza ironia per di più… Chè qualcuno potrebbe risentirsi e darvi dei tronfi, presuntuosi e palloni gonfiati che si sentono i depositari della verità… 😀

    P.S.: ovviamente, tutta questa fenomenologia del traffico panormita sarà peggiorata dal tram. (per farla completa, la tirata retorica).

  14. Fulippo1, lo scrivo ora, quando faccio notare che la manovra fatta è errata qualcuno quasi ha detto che ero in torto. Anche davanti l’evidenza di un segnale.
    peppe2994, hai centrato un altro snodo importante. E’ l’abitudine, che vuoi farci 🙂
    Mr.Head, anche “chi sa guidare a Napoli è in grado di guidare dappertutto”, ma la Sicilia primeggia in tutto! 😀
    loggico, ed è anche per quel senso di libertà che la adoro. Magari un po’ meno anarchica sarebbe il massimo…
    renard, non volevo paragonare le 2 città, così diverse. Tante cose che si dicono su Napoli sono vecchi luoghi comuni, a partire dal passaggio a semaforo rosso. Napoli è una enorme realtà, che non paragono a Palermo, che vive di tanti problemi, ma sul traffico si sono fatti progressi grazie all’apertura delle nuove linee di metropolitana e alla chiusura al traffico di diverse strade. Ma anche lì, in fin ei conti, non si scherza.
    drigo, amo Palermo, il mio è un punto di vista, guai ad essere portatori di verità, in questa città ce ne sono 700.000 diverse 😀 😀

  15. drigo

    Annibalec: ci sono 700.000 verità diverse ma almeno 400.000 “cornadure” tutte uguali 😀

    Anche io amo Palermo, solo che negli ultimi anni sono i palermitani che mi piacciono sempre meno 😐

  16. joyce973

    non troviamo giustificazioni deboli, non c’entra nè il traffico nè i lavori in corso. E’ la mentalità: il palermitano non vuole regole, anzi prende in giro chi le osserva, sentendosi più scaltro, specialmente quando è in madrepatria: quando si trova “in trasferta” diventa un lord, perchè “si scanta”. E’ questo il punto: a palermo “non si scanta”, perchè non c’è un politica seria della repressione delle infrazioni.

  17. FuoriDalCoro

    Eccala li!
    Ma che è il blog “denigrare il Palermitano”?
    Per carità non voglio affermare che non sia vero che si commettono un sacco di inflazioni, ma scusate conoscete solo Palermo?
    Mai vista la televisione, documentari di altri paesi, mai stati in altre città?
    Certo che un non Palermitano (quindi perfetto) che si trovasse a leggere certi reply, e si rende conto che sono scritte da Palermitani (i pochi perfetti) penserà “se parlano così dei loro stessi concittadini, devono essere delle vere m3rd3!”
    Premetto che io (lo si voglia credere o no) rispetto il codice stradale, tanto che fin da piccolo ho sempre avuto la nomina che “guido come un vecchio”, quindi NON è una difesa personale. Ma sono certo, che se si facessero analisi più logiche sui comportamenti degli automobilisti, ci sarebbero parecchie sorprese, ed i denigratori ad ogni costo dei Palermitani, avrebbero molto da riflettere prima di scrivere.

  18. joyce973

    @fuoridalcoro apprezzo il tuo spirito campanilistico, ma è un dato oggettivo, il palermitano medio è fortemente indisciplinato, magari non il più indisciplinato al mondo, ma tra i peggiori. Basta viaggiare un po’ per capirlo.
    Dirlo non significa denigrare, se poi vogliamo nascondere la polvere sotto il tappeto, cantiamocela pure… Diciamo che siamo nel mondo perfetto, ma questo non aiuta a risolvere il problema.

  19. FuoriDalCoro

    @joyce973
    Ma quando mai ho voluto nascondere la polvere…..
    E’ pure vero che da questo blog sembra che il Palermitano sia l’ombelico del mondo del negativo, invece non è così, certo non siamo perfetti, ma nemmeno i peggiori.
    Sarò campanilista, ma la maggior parte di chi scrive non fa altro che buttare fango ad ogni costo sui suoi concittadini, e lo trovo veramente triste, che poi se guardassimo negli armadi di ognuno che straparla chissà quanti scheletri.
    Mi sembra come quelli che si battono il petto in chiesa, e poi una volta fuori……………………..a buon intenditore.
    PS: Se scrivo quello che scrivo, è appunto perché ho viaggiato, vedo le cronache in tv, vedo programmi ad hoc, e mi sono reso conto che tutto il mondo è paese, invece tanti mi sa che denigrano tanto per usare il classico “luogo comune”, ma ribadisco, predicare bene è facilissimo, ma poi come si razzola?

  20. joyce973

    @fuoridalcoro se non ricordo male il blog si chiama MobilitaPALERMO, quindi qui si parla di palermo e palermitani. Magari potremmo proporre agli admin, di creare sezioni ad hoc per i napoletani, i romani, i milanesi, così.. per consolarci un po’… Detto questo ognuno ha pregi e difetti.
    Scusami, ma non capisco il senso del tuo discorso. Vero è che denigrare per denigrare è sbagliato, ma qui parliamo di cose concrete, non di luoghi comuni! Se vuoi ti faccio un reportage completo di quello che ogni giorno mi capita di riscontrare nel traffico palermitano: quasi nessuno rispetta le strisce pedonali, se ti fermi o ti tamponano o ti maledicono; i pedoni attraversano alla cieca dove gli pare, alle rotatorie la precedenza è un’opinione; parcheggi pubblici vuoti e macchine sopra i marciapiedi; discariche a cielo aperto, quasi a ogni angolo di strada. Allego foto?
    Certo, mi dirai che a Napoli è peggio, che non si fermano al rosso, che a Roma corrono come i pazzi, ma se vai al nord è quasi sempre un’altra storia, mi dispiace dirlo. Sono Palermitano e me ne vanto, ma ti assicuro che scheletri nell’armadio non ne ho, altrimenti non starei qui, credo come la maggiorparte di chi frequenta il blog: sta nei termini stessi… Chi legge e scrive qui forse è un po’ stanco della situazione…
    A margine: al di là dei luoghi comuni, credo che non sia solo un fattore culturale: l’ho detto tante volte, il popolo va educato, a volte anche duramente e con criterio, cosa che qui non viene fatta: si preferisce fabbricare multe perchè fanno cassa, ma non è sufficiente. In Inghilterra o in America, ad esempio, per certe infrazioni ti fanno rifare pure gli esami della patente, o peggio ancora (per gli eccessi velocità) finisci davanti a un giudice… Guarda, grosso modo, l’essere umano è abbastanza lo stesso a ogni latitudine…
    Ti faccio un altro esempio un po’ diverso: hai presente il fenomeno Hooligan? Bene, in Inghilterra e Olanda il fenomeno è sparito.. Ti sei chiesto come mai quando questi disgraziati vengono in Italia fanno i loro porci comodi distruggendo tutto? Secondo me perché sanno che qui la passano liscia, mentre al loro paese rigano dritto.

  21. FuoriDalCoro

    @joyce973
    Ma scusa, e perché questo blog si chiama MobilitaPALERMO, la parola più usata deve essere “Panormosauro”?
    Perché non si fa come dici te, che le istituzioni preposte facciano il loro dovere?
    In un altro post mi è stato risposto che le barriere dei tram sono state messe anche per evitare che il “PANORMOSAURO” ne invadesse gli spazi, quindi si ergono muri invece di educare la popolazione invece di fare lavorare chi è pagato per fare un certo lavoro, si creano barriere, invece di fare come giustamente dici te, fare lavorare le istituzioni preposte, per questo a mio parere la colpa è più di chi ci governa che dei PALERMITANI (io li chiamo così) che purtroppo devono essere rieducati, ma questo significa che ad ogni post e/o reply ci debba essere il “linciaggio” del Palermitano, linciamo invece chi ci governa e non fa il proprio dovere, anzi tutto il contrario, da per primo il cattivo esempio, (Striscia la notizia insegna) chi preferisce le barriere invece di fare lavorare la Polizia Municipale & co.
    Dici che chi partecipa a questi scambi di opinione (io li chiamo linciaggi gratuiti) non ha scheletri nell’armadio, o scrive perché stufo, a me sinceramente ricorda più la situazione di una vecchia canzone di Bennato (io ormai sono diversamente giovane) “Dotti Medici e Sapienti.
    PS: Guarda che vivo a Palermo pure io, eppure con la mia “tigna” riesco ad attraversare dai passaggi pedonali, costringendo anche quelli che se ne fregano a fermarsi (o si fermano o mi prendono), ed addirittura almeno il 60% degli automobilisti si ferma senza bisogno di questo espediente, ma questo non fa notizia, e se capita ad altri, stai sicuro che non lo scrive nessuno, è più “alla moda” parlare solo del negativo.
    Non facciamo di tutta l’erba………..

  22. joyce973

    @fuoridalcoro, ok … va tutto bene.

  23. @Fuoridalcoro se vuoi ti spiego il termine “panormosauro”, nato proprio in un contesto ironico…

  24. drigo

    “linciamo invece chi ci governa e non fa il proprio dovere, anzi tutto il contrario, da per primo il cattivo esempio, (Striscia la notizia insegna) chi preferisce le barriere invece di fare lavorare la Polizia Municipale & co.”

    Una frase che spiega tutto.

  25. FuoriDalCoro

    @joyce973
    Vedi di non compatirmi, che non stai “scambiando” con un rinco, ok?!

    @antony977
    Vuoi spiegarmelo perchè credi che sia davvero complicato poter arrivarci da soli a capirlo, o perchè credi che io non sia all’altezza?

    @drigo
    …….e quindi?
    Spiega pure a me cosa “avresti” capito. (se estrapoli una frase da tutto un contesto, la puoi fare diventare ciò che vuoi)

    Come ho già avuto modo di scrivere: che tristezza………
    E ribadisco, quanti “Dotti, Medici, e Sapienti”

  26. drigo

    Te lo spiego e poi la chiudo definitivamente.
    Hai ragione quando sostieni che le istituzioni democratiche sono le prime a dovere formare la coscienza civica dei cittadini che governano, e che se queste sono un fulgido esempio di corruzione, incapacità, indolenza, allora non ci si può lamentare che il comportamento dei cittadini sia il riflesso di quel fenomeno.
    Non sono d’accordo invece sul tuo difendere a spada tratta i palermitani, sulla base del ragionamento che finchè gli “optimates” sono indegni, al di sotto di loro nessuno è passibile di “reprimende”.
    Ognuno, al di là dei vincoli legali di cittadinanza e giurisdizione, è responsabile di fronte alla comunità ed a se stesso dei suoi comportamenti. Ci sarà un motivo se tra i palermitani, a parità di cattivo governo, una metà si comporta civilmente e l’altra metà alla stregua di animali. E attenzione: l’inciviltà, nella nostra città, è una caratteristica interclasse. Vuol dire che si manifesta trasversalmente nei ceti sociali, indipendemente dal reddito e dal livello di istruzione.
    Palermo e i palermitani ERANO splendidi. Negli ultimi trent’anni, con una bella accelerata durante i dieci anni di Cammarata, si sono imbarbariti usi e costumi. La mentalità mafiosa è dilagata in qualsiasi strato sociale. La logica della prevaricazione è pratica quotidiana. Quella dell’arroganza è ben consolidata.
    Usiamo una metafora: la cittadinanza è il terreno in cui si pianta il seme dell’istituzione democratica eletta. Se il terreno è fertile e ricco di minerali, il seme germoglierà bene e senza problemi, dando una pianta robusta da cui anche il terreno trarrà giovamento.
    Ma se il terreno è marcio, contaminato, sterile, i semi non potranno che dare aborti (pensa alla terra dei fuochi, il triangolo della morte dove germogliano piante deformi).
    Ecco il punto su cui batto insistentemente: che a questo punto, è inutile puntare il dito contro le istituzioni, perchè il corpo vivo della democrazia, che è la cittadinanza, ha delle parti in cancrena.
    E continuando a fare finta che la cancrena non esista, l’intero corpo prima o poi verrà contaminato.
    E rimarrai da solo a rispettare il codice della strada.
    Io non sono nè un dotto, nè un medico, nè un sapiente.
    Ritengo, molto modestamente, di essere un cittadino che, come tanti altri, mette in evidenza dei dati di fatto estremamente scomodi.
    Sono scomodi perchè ci chiamano direttamente in causa come individui che vivono in una comunità. Nel momento in cui ci rendiamo conto di questa situazione, non aspetteremo più che siano le istituzioni a fare rispettare le regole, ma saremo noi in prima persona a farlo quotidianamente e nel nostro piccolo, senza avere la presunzione di sostituirci ad un potere come fanno tanti movimenti politici oggigiorno.
    E ti assicuro, se non lo sai già, che è estremamente sgradevole e rischioso (rischi le mazzate pesanti, per intenderci, anche se fai notare al proprietario di un cane che la merda del suo animale va raccolta).
    Basta superare la sindrome della “grandeur” Panormita, descritta e documentata da giganti della letteratura nostrana scomodati qui tante volte a sproposito.
    Detto senza rancore e con sincera preoccupazione.

  27. rudi gi

    Cambio argomento. Invito gli utenti di MOBILITA PALERMO a far arrivare all’ orecchio della direzione ANAS SICILIA, la necessità di far dipingere di bianco le pareti interne delle gallerie autostradali Sferracavallo e Isola delle Femmine sulla A 29, per aumentare la luminosità interna e quindi la sicurezza. Nelle stesse non sono piu visibili nemmeno le tabelle rifrangenti, coperte dal fango.

  28. joyce973

    @fuoridalcoro: scusa ma non volevo offenderti, cmq per smorzare i toni e sorridere e forse riflettere un po’ Vi consiglio questo articolo a mio avviso molto carino sul perché dei nostri problemi: http://m.palermotoday.it/blog/una-finestra-sulla-palermo-che-fu/perche-i-palermitani-sono-di-indole-prepotente-mille-anni-di-storia-per-capirne-le-ragioni.html

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