TRAM | Riaperte Via Tintoretto e Via Migliaccio

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L’ultimo “tappo” dei lavori su Via Leonardo da Vinci è saltato, e di fatto sono state riaperte al transito sia la Via Tintoretto, che la Via Migliaccio. Sono stati gli ultimi incroci a essere stati interessati dai lavori e pertanto la definizione della sede tranviaria si può dire completata.

Ringraziamo Mediomen per gli scatti:

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L’ingresso alla pompa di benzina

 

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Si nota il palo grigio dove verrà installato uno dei numerosi semafori che regoleranno il transito del tram e, garantendogli la cosiddetta  “onda verde”

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Via Migliaccio

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19 Thoughts to “TRAM | Riaperte Via Tintoretto e Via Migliaccio”

  1. Mi aggancio a questo post per chiederVi se avete qualche motivazione per la quale l’asfalto del ponte Notarbartolo è stato lasciato “distrutto” per qualche motivo?
    Il passaggio dei lavori del tram su quel tratto ha distrutto il manto stradale senza che nessuno si occupasse di ripristinarlo….e li ci sono buche profonde anche 10 cm.

    Inoltre vorrei capire…come il comune intende risolvere il TAPPO che si viene a creare ( per la maggior parte del giorno) alla stazione Notarbartolo per le auto che vogliono girare e immettersi sul ponte Notarbartolo…….Lasciando stare i costi….secondo me si è persa l’occasione per coprire una parte di trincea e allargare la strada e il relativo ponte….

  2. Fabio Nicolosi

    @La Maglia Rosanero: Sisi è stato lasciato distrutto perché ancora non sono stati completati i lavori nei pressi della Stazione Notarbartolo e il continuo passare di mezzi pesanti deteriorerebbe il nuovo manto in poco tempo, quindi si aspetta di terminare i lavori per posare il nuovo tappetino bituminoso.

    Sul discorso del tappo, non credo che il comune stia studiando una soluzione, perché c’è ben poco da studiare.. La situazione sarà destinata ad essere quella che è, l’unica alternativa, proposta dalla Sis, ma bocciata perché troppo costosa era quella di allargare il ponte. Purtroppo ora saremo costretti a “sopportare” quei 10 minuti di attesa prima di girare l’angolo

  3. saverioragusa

    Una soluzione più semplice e meno costosa potrebbe essere quella di ridurre il marciapiede nella curva, che è eccessivamente grande considerando la ridotta mole di persone che vi passa

  4. huge

    Che si allarghi il marciapiedi lato stazione fino a ridurre la carreggiata a una sola corsia, della stessa larghezza della corsia sul ponte.
    Le auto svoltano in piazza Boiardo da via Notarbartolo bassa una alla volta. Non si capisce perché si debba venire a creare un tappo dopo, se non a causa dell’incivile modo di guidare dei palermitani.

  5. Effettivo

    Andava allargato il ponte, si risparmia nelle cose utili e poi si spreca nel superfluo….

  6. thedoctor

    Quoto huge. Credo sia assurdo passare dalle 4 corsie che si vengono a creare nella pratica in piazza boiardo alla singola del ponte notarbartolo. Tantovale vista l’impossibilità di allargare il ponte, credo sia opportuno allargare i marciapiedi e creare una fila singola di auto (o al massimo due) evitando così questo improponibile imbuto!

  7. KINGDOM

    In effetti la situazione del traffico in quel punto è molto molto critica; soprattutto negli orari di punta puoi impiegarci anche 20-25 minuti per superare quell’imbuto. Onestamente io avrei ricavato spazio spostando la sede del tram più verso la parte della corsia a scendere del ponte, visto che in quella direzione il traffico è minore e non ci sono curve a gomito e percorsi tortuosi da affrontare; cosi facendo sicuramente la corsia destinate alle macchine che imboccano il ponte verso piazza Ziino sarebbe stata più larga e quindi più scorrevole. Non so se mi spiego

  8. Angelo64

    Una possibile soluzione POTEVA ESSERE il passaggio del tram da piazza ziino al ponte su un solo binario. Con i mezzi di regolazione del movimento esistenti tale “strozzatura” sarebbe stata facilmente gestibile.

  9. peppe2994

    Non è zona che frequento di solito, dunque vorrei capire esattamente il punto della congestione.
    Il tram si trova al centro della carreggiata da piazza O.Ziino in poi.
    Dove sarebbero esattamente queste quattro corsie che si riducono ad una?
    Insomma di preciso la strettoia dov’è?

  10. moscerino

    Si poteva allargare la sede stradale del ponte fino all’attuale parapetto alto pedonale e realizzare due ampi ponti pedonali, in acciaio, posti lateralmente (mt. 4,00 l’uno) sulla falsa riga di quelli realizzati su Viale Regione Siciliana, realizzando una rotatoria, per gli automezzi, su tutta la piazza includendo il parcheggio.

  11. Enrico57

    Tanto per dire una stupidaggine anch’io: Visto che non c’erano i quattrini per allargare il ponte, si poteva fare il capolinea in Via Cimarosa, oppure su quello spiazzo dove sorge una specie di mercatino con tanto di gazebo vari. Comunque credo che qualche cosa di dovrà fare, perché così proprio non va.

  12. bevi38

    Invece di allargare il ponte si potrebbero coprire le due zone estreme, lato Trapani e lato Messina, lasciando libera la parte centrale della stazione. Li potrebbero nascere posteggi e strade.

  13. bevi38

    Penso che in questo modo le Ferrovie ci guadagnerebbero pure.

  14. Benedetto Bruno

    Anch’io penso la penso come Enrico57. Se avessero costruito il capolinea sullo spazio di Via Umberto Giordano attualmente usato per parcheggi e per gazebo, il Ponte Notarbartolo non avrebbe dovuto subire modifiche.

    Bevi38
    Se coprissero e chiudessero le trincee nord e sud, io, invece di strade e parcheggi, preferirei vederci due parchi uno dei quali con uno stile in armonia con la bella Chiesa di San Francesco Di Sales.

  15. drigo

    Io invece credo che il problema sia progettuale e riguardi l’intero tratto tra Piazza Einstein e Piazza Boiardo. Nello specifico, non capisco il senso di una linea che invece di impegnare il centro della carreggiata ne impegna gli estremi. O meglio, capisco che è la soluzione che riduce la necessità di interventi di media entità per la viabilità, e quindi i costi. Ma a naso ho paura che non sarà per nulla razionale e in più sarà pure permanente.
    Nello specifico:
    facendo scorrere la linea al centro della carreggiata si sarebbe potuto alterare intelligentemente la configurazione degli incroci Da Vinci – Malaspina e Da Vinci – Pacinotti, eliminando i semafori e creando delle piazze tipo questa ( https://goo.gl/maps/Lb5G6 ).
    La svolta finale verso il capolinea Notarbartolo avrebbe potuto essere concepita, con la linea sempre al centro, con un semaforo asservito, consentendo così il transito come una volta da Via Notarbartalo verso Da Vinci senza la necessità del giro da P.zza Boiardo. In questo modo poi, sarebbe stato possibile portare a livello marciapiede tutto il tratto compreso tra il capolinea e il piazzale della Stazione FS. Ma quest’ultimo passo andrebbe studiato veramente bene e a fondo.

  16. giannid

    E se, a partire da piazza O. Ziino, invece di fare la corsia centrale si fosse fatta a sinistra, per intenderci lato trapani, e il capolinea a ridosso della stazione e non al centro della piazza? Così il tram non avrebbe intralciato i percorsi del normale traffico.

  17. Io sono dell’idea che una soluzione il Comune la DEVE trovare.
    Ok che il flusso delle auto sarà minore per la presenza del TRAM ma non puoi togliere l’auto a tutti quei pendolari che per forza di cose hanno bisogno dell’auto per lavorare.
    Io avevo proposto di allungare via RAPISARDI fino a coprire la trincea e arrivare fino a via Umberto Giordano…così da fare il senso unico sia in via Notarbartolo che nell’allungamento di via rapisardi.
    Doveva essere fatto prima…così la sede del tram si spostava tutta lato TRAPANI e lasciava la discesa da via leonardo da vinci libera su due corsie!!

  18. Fulippo1

    Concordo con chi dice di allargare il marciapiede della stazione. Si incanalerebbero meglio le autogià verso una corsia sola, anzichè creare l’imbuto alla fine.

    Ma non è l’unico punto focale in quel tratto. C’è anche l’incrocio di via Pacinotti, che secondo me necessita di modifiche.
    Credo vada rimodulato il semaforo in tre tempi per permettere a tutti e tre i flussi di auto provenienti rispettivamente da via Pacinotti da via Da Vinci e da via G. Galilei, di liberare al momento del verde l’incrocio. Cosa che attualmente non avviene visto che le auto provenienti da via Pacinotti e dirette verso via Da Vinci devono fermarsi al centro dell’incrocio per non incrociare le auto provenienti da via G. Galilei.

  19. Benedetto Bruno

    Non avrei dovuto dire “parchi” perché il sottile spessore del terreno non permetterebbe libera crescita di radici di alberi.
    Giardinetti però sì, con prato all’inglese, alberelli e piante dentro vasi.
    Comunque per chi non lo sapesse ancora, Singapore e Londra hanno due esempi di giardini non poggiati sulla terra.
    Singapore: 3 palazzi con sopra giardino e piscina. Per me una delle costruzioni più orribili del nostro pianeta ma eccovi il link: https://www.google.it/search?q=singapore+skypark&espv=2&biw=1366&bih=643&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=NWkaVdKLE8SksAG0w4HIDw&ved=0CAYQ_AUoAQ
    Molto più carino e decente il ponte-giardino di Londra: https://www.gardenbridge.london/

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