Alta Velocità, traghettamento e Corridoi Europei sullo Stretto di Sicilia

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C’è un progetto per abolire il traghettamento ferroviario nello Stretto di Messina? Però parte l’alta velocità ferroviaria nell’Isola.
Le prove generali del traghettamento a piedi fra le due sponde calabresi e siciliane erano state effettuate a Pasqua 2009, e dopo circa sei anni si ripresenta per i Siciliani lo spettro del definitivo traghettamento dei treni da e per il nord.

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Ritenevamo che il problema a distanza di tempo fosse rientrato ed invece no, si ripresenta in maniera molto più grave con il definitivo smantellamento della continuità territoriale. Smantellamento che non tiene conto ne dei servizi che devono essere assicurati ai cinque milioni di Siciliani ne delle cinquecento famiglie che vedranno scomparire le risorse finanziarie per il loro sostentamento, tenuto conto che c’è ancora aperta la questione degli ex dipendenti Ferrotel.
C’è un progetto per abolire i traghetti Fs? Siamo convinti di si!
Con un tempismo da record, mentre sono ancora in dubbio le sorti del traghettamento, il 23 gennaio alla Kore di Enna si teneva il tavolo tecnico per la presentazione della mega opera della Palermo-Catania che nel Contratto di programma 2012-2016 ha solo 829 milioni di finanziamento.

Tre stranezze. La prima:- quest’opera non ha tutte le coperture finanziare per l’intero percorso. La seconda:- quest’opera fa parte del cosiddetto Corridoio “Scandinavia-Mediterraneo” della Rete Trans-Europea di trasporto ferroviario e non è immaginabile pensare di chiudere lo Stretto al traghettamento dei treni. La terza:-che con la somma complessiva del finanziamento previsto per la realizzazione della sola Palermo-Catania (5.757 milioni) si potrebbero raddoppiare e velocizzare la Pa-Me (Castelbuono-Patti), la Me-Ct (Giampilieri-Fiumefreddo), la Catania Acquicella-Siracusa, la velocizzazione della Siracusa-Ragusa-Gela-Calatnissetta e per ultimo la velocizzazione della Trapani-Palermo.
Ma si continua a parlare solo ed esclusivamente della Palermo-Messina-Catania con un costo totale nel Contratto di programma 2012-2016 di 8.613 milioni di euro ma al momento le uniche e sole risorse previste sono 829 milioni di euro.
Ritornando sulle problematiche della dismissione del progetto di traghettamento, in pochi hanno il coraggio di prendere posizione nei confronti di un governo che sta finendo di affossare la Sicilia da tutti i punti di vista. Si ha la sensazione che il governo e RFI non giochino a carte scoperte, di certo un piano per la smobilitazione dello Stretto c’è, ma dipenderà di sicuro dalle prese di posizione dei governatori di Calabria e Sicilia, i quali assieme dovranno far sentire i loro bisogni di mobilità costringendo il governo a far mantenere il rispetto della continuità territoriale ferroviaria sullo Stretto.
Il nodo sta tutto qui e nei “Corridoi Europei della Rete TEN”.
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer

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33 Thoughts to “Alta Velocità, traghettamento e Corridoi Europei sullo Stretto di Sicilia”

  1. KINGDOM

    La Sicilia non è considerata italia! Non c’è nessuna stranezza! Ficcatevelo in testa. Noi siamo stati e saremo sempre una colonia tagliata fuori da qualsiasi progetto di ammodernamento e sviluppo come isola

  2. domtao

    Dove sono le associazioni: “No ponte” – “F.A.I.” – “WWF” -“Legambiente” – “Italia Nostra” – “M.A.N.”???????

  3. giannid

    Tutto quello che sta succedendo, secondo me, è la conseguenza della mancata realizzazione del ponte sullo stretto! Purtroppo, la sua costruzione è diventata una battaglia politica e adesso ne piangiamo le conseguenze…

  4. Benedetto Bruno

    Essendo la Sicilia un isola è consequenziale che la rete ferroviaria Siciliana sarebbe stata prima o poi tagliata fuori dalla rete Italiana. E il Ponte Dello Stretto mi sa che resterà solo sulla carta e sullo schermo. Da decenni la maggior parte dei treni che circolano qui offrono un servizio regionale, provinciale e locale. La percentuale di servizi nazionali è stata sempre bassina. Certo che palle dover traghettare a piedi ma è la geografia che ce lo impone.
    Non tutti i mali vengono per nuocere comunque e idealmente potremmo approfittare di questa situazione per dare vita all’azienda Ferrovie Siciliane distinta da FS/Trenitalia. Sì lo so. Ma non abbiamo i soldi. Ne’ la volontà. Ne’ questo. Ne’ quello. E’ solo un’idea.
    Punto a capo. Il Governo della Regione Sardegna in collaborazione con alcune compagnie aeree, inclusa Alitalia, permette ai residenti in Sardegna, ed in alcuni periodi anche a chi non ci risiede ma che comunque ci va, di comprare biglietti aerei a prezzo inferiore rispetto a quello applicato sulla maggior parte delle altre tratte aeree nazionali; tecnicamente chiamate Tariffe Aeree a Continuità Territoriale.
    Più di una volta ho sentito dire che il Governo della Regione Sicilia si era mosso per dare ai Siciliani Tariffe Aeree a Continuità Territoriale…ma…ehm… poi…cioè… si erano fatte le 11:00 e sono tutti andati al bar a prendere il caffè e poi un discorso tira un altro e il tutto è per sempre scomparso dalla loro memoria.
    Aeroporti di Catania Fontanarossa, Palermo Raisi, Trapani Birgi, Comiso. Più la proposta già esistente di un quinto aeroporto in provincia di Agrigento (picciotti! ma non nella Valle Dei Templi amunì!).
    Spingere sulla mobilità nazionale aerea invece che nazionale ferroviaria. Insistere per ottenere Tariffe Aeree a Continuità Territoriale. Istituire Ferrovie Siciliane. Avremmo davvero ancora bisogno di FS/Trenitalia?

  5. Benedetto Bruno

    un’isola.

  6. Calò

    Non vedo sinceramente dove sia il dramma. Parliamo di un servizio che aveva la sua utilità quando l’aereo veniva a costare cifre assurde. Oggi come oggi, l’aereo è quasi sempre più conveniente sia in termini di costi sia in termini di tempi di percorrenza.
    Le ferrovie in Sicilia devono servire per collegare i capoluoghi principali tra di loro e con gli aeroporti e i porti che sono le vere porte di accesso per la Sicilia.
    A tal proposito, quando finiranno i lavori sul passante ferroviario se la regione siciliana non si muove e non investe pesantemente sul trasporto regionale.

  7. Calò

    Il ponte sullo stretto comunque non c’entra nulla con tutto ciò. Non è per questo che stanno togliendo i treni a lunga percorrenza. Li avrebbero tolti probabilmente anche con il ponte sullo stretto di messina. Il problema è che questo servizio non è competitivo con altri mezzi di trasporto.

  8. peppe2994

    Intanto due giorni fa trenitalia ha dichiarato che lo stretto non si abbandona, poi in Sicilia abbiamo ben quattro aeroporti e tariffe per voli domestici decisamente inferiore ai tempi di percorrenza dei treni.

    Anch’io non ne farei tutto questo dramma. I soldi vanno destinati alla rete dell’isola!

  9. rasputin

    Sono al 100% d’accordo con Calò.
    Non vedo quale sia il problema, queste tratte sono in perdita giorno per giorno. I prezzi dei biglietti aerei sono calati notevolmente rispetto a dieci anni addietro, inoltre il risparmio di tempo è notevole e non dimentichiamo che il comfort dei treni è molto scadente. Piuttosto il governo nazionale e regionale si attivino per migliorare le tratte regionali, questo sì.

  10. Fulippo1

    Il servizio ormai non è competitivo proprio perchè c’è di mezzo il traghettamento.
    Poteva essere competitivo appunto, quando il traffico aereo non era cosi a portata di mano e quando la tecnologia ferroviaria non permetteva le alte velocità di oggi.

    Io ormai non punterei più un centesimo sul traghettamento dei treni passegeri (si per quelli merci invece) , avrebbe molto più senso puntare assolutamente sulla velocità in Sicilia e sull’ammodernamento dell strutture ferroviarie, si può trovare tranquillamente un sistema per l’attravrsamento a piedi dello stretto più veloce dell’attuale, che diminuirebbe tranquillamente anche i tempi di percorrenza.

    Tutto questo è ovvio in attesa di questo benedetto ponte che probabilmente mai arriverà.

  11. Roberto1

    Anni fa prendevo spessissimo il treno per arrivare a Paola e poi a Cosenza. Ce ne sono tante persone che dalla Sicilia devono spostarsi in Calabria, in Basilicata, in Puglia o in Campania. Mica per forza tutti devono andare a Milano o Torino! Il ponte sullo stretto, l’alta capacità ferroviaria, etc.. secondo me hanno un valore per la mobilità tra la Sicilia e il resto del Sud e non per forza con il Nord. E non ditemi che non c’è abbastanza domanda: se non si creano le condizioni per mettere in comunicazione il Sud con se stesso come pensate che questo possa crescere?

  12. matteo O.

    Concordo con Roberto, Il ponte serviva proprio a questo… senza il ponte nn ci sarà mail l’alta velocità tra Salerno e Reggio. Questa infatti sarebbe economicamente giustificata solo dalla presenza del ponte. Pensate quanta gente andrebbe a Roma o Napoli in treno anziché in aereo! E poi ricordatevi che se non lo realizziamo ci costerà un miliardo… Farlo costa allo stato 1.5mld

  13. Fulippo1

    @Roberto1 hai pienamente ragione, non c’è la richiesta perchè manca copmpletamente l’offerta, o per lo meno, quella che c’è è ridicola.

  14. Calò

    L’alta velocità fino a reggio calabria richiederebbe linee ex novo, con raggi curvatura e pendenze che non sono di certo quelle delle linee normali. Servirebbe quindi un investimento semplicemente mastodontico, anche considerando l’orografia che c’è da Salerno a Reggio calabria. Semplicemente utopia. Peraltro non ci sono grandi città che tra Reggio calabria e Salerno, sono tutte cittadine e paesini.

    Se volete sognare fate pure, se vogliamo essere realisti, la Tav non ha alcun senso di esistere a sud di Napoli.

  15. Calò

    Matteo O., ma che stai a dì? il ponte sullo stretto, verso cui non ha nulla in contrario per carità, costerebbe 8 miliardi di euro.

  16. Di tutto il post, francamente la parte dei traghetti e’ quella che mi lascia meno sgomento. Era prevedibile e sinceramente, dopo che per decenni ci siamo opposti al ponte, ce lo meritiamo…
    La cosa che mi stupisce di piu’ invece e’ quanto scritto:
    “con la somma complessiva del finanziamento previsto per la realizzazione della sola Palermo-Catania (5.757 milioni) si potrebbero raddoppiare e velocizzare la Pa-Me (Castelbuono-Patti), la Me-Ct (Giampilieri-Fiumefreddo), la Catania Acquicella-Siracusa, la velocizzazione della Siracusa-Ragusa-Gela-Calatnissetta e per ultimo la velocizzazione della Trapani-Palermo.”

    1) E’ ovvio che e’ tutta una presa per il culo. Non si fara’ mai nulla del corridoio Scandinavia-Mediterraneo, assolutamente insensato se si pensa che non ci sara’ continuita’ fino alla sicilia.
    2) le considerazioni del post, e virgolettate qui, andrebbero poste ad altri livelli, per capire perche’ mai si voglia privilegiare un’opera enormemente costosa che non avra’ mai lo stesso impatto delle numerose opere qui elencate.

  17. Roberto1

    @Calò: sono d’accordo con te. La TAV da Napoli in giù, almeno per il momento non è necessaria. Ma un miglioramento delle linee per arrivare ai 250Km/h, ossia quella che viene detta l’alta capacità, si. Purché si realizzi il ponte sullo stretto, però.

  18. matteo O.

    @calo’ ho parlato di costo per lo Stato, non di costo totale. Adesso non ho il tempo ma più tardi ti posto degli articoli a sostegno

  19. Fulippo1

    Si infatti la TAV sarebbè allo stato attuale un sogno, però considerando che arriva a Salerno, ed a Reggio C. invece mi pare arrivi la frecciabianca, che non è alta velocità ma ha uno standard di servizio un attimo migliore rispetto ai regionali ed intercity, una velocizzazione del servizio per abbassare notevolmente i tempi in alcuni casi della metà credo che faccia notevolmente aumentare la richiesta.

    Attualmente il collegamento Roma- Villa S. Giovanni è percorribile in circa 5 ore e 45 minuti, con non chissà quali modifiche si potrebbe arrivare a molto meno, senza utilizzare la TAV.

  20. Calò

    Matteo, sono curioso di leggerli questi articoli, io dubito fortemente che la quota di competenza dello stato sia solo di 1,5 miliardi.

    Comunque non è dal ponte sullo stretto che dipende il successo o meno di questi collegamenti, ma dalla scarsa competitività rispetto all’aereo. Anche eliminando le due ore per il traghettamento non si risolverebbe il problema.

  21. La verità è che i ferryboat non si sarebbero mai dovuti acquistare. Non hanno senso. Invece di buttare tutti quei soldi potevano fare il ponte, quando i soldi c’erano. Avrebbe portato maggior sviluppo e non avremmo aspettato decenni la Palermo Messina. Questa terra, abitata da gente che invidia il nord Europa, le infrastrutture americane e si stupisce del progresso raggiunto da queste cività, non ha nessuna voglia di ingranare una nuova marcia davvero.

  22. giuliano_93

    Ragazzi ma cosa dite… I treni extra-regionali che passano per lo stretto sono spesso affollati! Sono anche molto utili. Per esempio, io ho utilizzato questo servizio per recarmi a casa di parenti in Calabria. È stato un viaggio molto comodo perché abbiamo fatto tutto con un solo treno, senza cambi!
    Avete mai provato a prenotare un treno per Milano? Beh, esiste il treno Palermo Centrale – Milano Centrale che parte ogni giorno da Palermo alle 12:57 in esattezza, questo treno è sempre pieno. Per trovare posto su questo treno ci tocca prenotare addirittura mesi prima. Quindi, non dite che le tratte ferroviarie sullo stretto sono poco utilizzate, è palesemente falso.
    P.S. voi continuate a parlare di Aereo, ma non considerate che esiste una percentuale non indifferente di popolazione che ha paura di volare. Conosco persone che hanno la fobia dell’aereo, quindi usano il treno.
    Spero proprio non interrompino mai il traghetto di FS, sarebbe un duro colpo per la mobilità dell’Isola.

  23. trenoazzurro

    Qui ancora c’è chi crede in un un mito: la concorrenza dei voli low-cost . Mito costruito ad arte dai quadri dirigenti delle Ferrovie per giustificare il dirottamento dei finanziamenti sulla AV. Vorrei capire allora perché le autolinee a lunga percorrenza sono sempre frequentatissime. Sempre più frequentate a causa dei tagli sulla qualità del servizio ferroviario a LP.
    La “paura di volare”, cari signori, c’entra ben poco. Per acquistare un biglietto aereo a prezzi accettabili bisogna prenotare molti mesi prima!!!! Io voglio poter partire prenotando 10 o 15 giorni prima senza dissanguarmi, senza dover trasbordare 4 o 5 volte, voglio partire senza essere costretto ad esibire in aeroporto la biancheria intima perché devo aprire (tra centinaia di persone) il mio bagaglio troppo pesante , e soprattutto voglio arrivare in città!!! Ancora oggi, nonostante i mirabili sforzi di Trenitalia, i treni a LP sono strapieni; Evidentemente non basta tagliare numero e composizioni dei treni per convincere la gente a rinunciare. Che si può fare ??? Ecco l’idea geniale. Sopprimiamo il traghettamento! a Messina, costringiamo la signora Concetta, settantenne, a portar giù il bagaglio da 30 kg – situato a fatica in treno alla partenza – salire su un aliscafo, scendere, salire sul treno a Villa e risistemare il suo bagaglio. La signora Concetta, per ben 6 dovrà sottoporsi ad un disagio che è quasi una tortura.
    Ma la mia opinione conta ben poco, io sono contro il progresso evidentemente….

  24. Calò

    giuliano_93, con tutto il rispetto le persone che vanno dalla Sicilia alla Calabria sono quattro gatti. E se fanno un cambio a villa san giovanni non credo che sia una tragedia.
    Sulla paura di volare, è un problema superabile. In ogni caso si perdono un sacco di opportunità,anche perché il mondo non finisce a Roma o a Milano.

    Matteo O., e chi lo dice? Matteoli ministro del governo berlusconi e Salini dell’Impregilo, multinazionale che ha ottenuto l’appalto? Ma si due persone molto imparziali. Il ponte sullo stretto costerebbe otto miliardi di euro, quasi tutti a carico dello stato.

    Treno azzurro, certo, mi sembra tutto logico. Trenitalia taglia un servizio che li fa guadagnare. Rientra tutto nella logica. Soffrono sol odi masochismo.

  25. huge

    @giuliano93, trenoazzurro: stracolmi, affollati… se c’è un solo treno al giorno (o giù di lì) per forza che è affollato. Ma non significa che c’è grande richiesta. Come dice Calò, ormai la necessità di treni LP è limitata. E per quei pochi che ancora decidono per una sfacchinata del genere (comodissimo farsi 24 ore in treno) non credo dovere cambiare treno a Messina/VSG sia una tragedia… a parte per le decine di migliaia di vecchiette 80 che quotidianamente si sobbarcano 24h di viaggio da sole. LOL

  26. Benedetto Bruno

    Heeellooooooooo European Union? Are you there? Can you hear us?
    Kobenhavn > Oresund Bridge > Malmo
    Calais > Channel Tunnel > Dover
    Reggio Calabria >… splash

  27. KINGDOM

    commento nel modo seguente:

    1) non è assolutamente vero che i treni ormai sono superati rispetto agli aerei; vado molto spesso in Veneto per motivi miei affettivi, e vi posso garantire che i treni regionali e quelli per il friuli e le altre regioni confinanti, sono sempre, e dico sempre stracolmi. Gli aerei sono effettivamente più convenienti soltanto se prenoti con almeno 15-20 di anticipo; ma mettete che io domani voglio andarmi a fare il weekend nella bella puglia, a reggio calabria o a napoli; nelle condizioni in cui siamo mai mi sognerei di farlo, perchè con i treni attuali, e soprattutto senza il PONTE SULLO STRETTO, ci starei minimo minimo 9 ore all’andata e altrettante al ritorno. Se viceversa avessimo il ponte sullo stretto e l’alta velocità, io penso che tantissime persone andrebbero a napoli o in puglia se sapessero di essere li in 2-3 ore.

    2) ho visto che molti di voi hanno scritto che l’alta velocità è inutile perchè tanto per andare al nord è più conveniente l’aereo. verissimo, ma infatti chi l’ha detto che si debba per forza andare al nord??!! il PONTE SULLO STRETTO E LA TAV servono prima di tutto al sud! Agli scambi turistici e commerciali tra le regioni del sud. Pensate che città come reggio calabria, lecce o salerno meritino di meno rispetto a Padova, Trento o Ravenna??

    3) questo nostro modo di pensare ci è stato inculcato da questa sopravvalutazione mediatica che ci viene spiattellata ogni giorno in faccia. Dobbiamo sempre fare tutto in funzione del nord, come se dovessimo spostarci e produrre solo in funzione del nord. Pensiamo a come velocizzare e incrementare i rapporti e gli scambi tra sicilia e calabria ad esempio, o tra campania e puglia.

    4) ergo, IL PONTE E LA TAV SERVONO PRIMA DI TUTTI A NOI DEL SUD! chi se ne frega del nord

  28. trenoazzurro

    Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire..

  29. Sicilianopazzo

    La verità è che c’è la ferma volontà di smantellare la rete ferroviaria sia in Sicilia che nel resto del Sud perché, come sempre, da noi le infrastrutture arrivano sempre “dopo” e “meno” da buona colonia interna quali siamo e in Sicilia a volte non arrivano proprio. A riprova di quello che dico, fino a Napoli c’è l’Alta Velocità, dopo Napoli è prevista (quindi “dopo” rispetto al resto del paese dove già c’è) l’Alta Capacità (quindi “meno” rispetto al resto del paese); in Sicilia invece tagliano i servizi di traghettamento e le linea Catania – Gela e Palermo – Trapani via Milo, a distanza di anni, sono ancora chiuse e probabilmente non verranno mai riaperte. Ditemi voi se tutto questo è normale. Dunque non vi affannate a urlare per il Ponte o per la linea Palermo-Catania-Messina, perché sono solo slogan illusori ma sia il governo che RFI non hanno la benché minima intenzione di fare investimenti qui da noi, soprattutto di questa portata. Comunque a livello teorico, io proporrei di puntare sulle cosiddette “Tariffe Aeree a Continuità Territoriale” per quanto riguarda i collegamenti da e per il Nord, in quanto sicuramente più veloci, e mi batterei invece per avere collegamenti ferroviari verso la Puglia e la Calabria, che sono qui vicine a noi ma quasi irraggiungibili; il tutto integrato ovviamente con collegamenti tra le città e gli aeroporti, sia tramite treno, sia pullman. Infine, attenzione a chi dice di evitare le grandi opere per per puntare su più investimenti; quando il governo propose di non fare il Ponte e di dirottare i soldi relativi all’opera in investimenti infrastrutturali in Calabria e Sicilia, alla fine non vedemmo ne l’uno ne l’altro perché oltre un 1 miliardo di euro di quei fondi fu dirottato per abolire l’ICI e detassare gli straordinari (in tutta Italia ovviamente). La storia insegna.

  30. matteo O.

    @calo’
    Certo se tu dici che per lo Stato costa 8mln di euro ti credo. Sei certamente più affidabile di chiunque altro. D’altronde si sa che ne i privati ne l’Europa finanziano queste opere…

  31. Calò

    Rispetto a Matteoli e a Salini ci puoi mettere la mano sul fuoco che sono più affidabile caro mio.

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