Dal 26 gennaio parte il nuovo modo, vero, di occuparsi del verde a Palermo

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Novità in vista sul fronte manutenzione verde pubblico in città. Piazza Campolo, piazza Amendola, piazza Sant’Oliva, piazza San Francesco di Paola, piazza Kalza, piazza Zappa, piazza Lolli, piazza Florio, piazza Valdesi e il giardino Rosario Di Salvo in via Nazario Sauro saranno infatti le prime aree da dove partirà il modo più razionale di assicurare la manutenzione del verde.

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Questi i primi risultati ottenuti grazie soprattutto agli incontri periodici promossi dal gruppo “Cittadini per Palermo più verde e pulita”. Quindi addetti e responsabili appositamente destinati alla cura di questi spazi al posto di grandi squadre che finora hanno procurato soltanto abbandono e trascuratezza.

Per il Prof. Raimondo si parte da lunedì 26 gennaio. Inoltre partecipazione dei cittadini alla definizione in tempi rapidissimi del nuovo regolamento per gli affidamenti degli spazi verdi a cittadini e associazioni che ne faranno richiesta.

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11 Thoughts to “Dal 26 gennaio parte il nuovo modo, vero, di occuparsi del verde a Palermo”

  1. Leonardo

    La gente sporca! ma è anche vero che mancano i cestini in molte aree, ho segnalato la cosa, non è successo niente.

  2. gaspare giuseppe

    E’ vero i palermitani sporcano in maniera indicibile. E’ pur vero però che si dovrebbero mettere in atto le sanzioni previste. Ho segnalato, per esempio, più volte che in via Sammartino dal civico 78 al 90 i signori condomini preferiscono abbandonare i sacchetti di immondizia sul marciapiedi a tutte le ore del giorno, e anche alla domenica. Ma nessun provvedimento è stato preso sino ad oggi. Perché?

  3. friz

    …è una buona cosa… una battaglia vinta per il bene di Palermo!
    Però rimango dell’idea che dall’Assessore Raimondo e dal Sindaco Orlando mi aspetto molto di più:
    Spero, che quanto prima, si possa aggiungere qualche nuovo parco a questa città… qualche nuovo spazio verde nel centro storico…
    Fino ad ora si è commesso l’immane errore di “pensare” gli ex Gesip solo per fare manutenzione ordinaria, invece potrebbero essere “usati” anche per radere al suolo catapecchie di proprietà comunale (non abitate da nessuno) e poi costruire nuovi spazi verdi da zero…ovviamente seguendo il progetto di qualche architetto da esterni del comune… E il tutto avverrebbe a costo Zero!
    Speriamo che il Sindaco Orlando nel presente possa essere all’altezza della sua fama passata… e speriamo che l’Assessore Raimondo possa passare alla storia di questa città come un Assessore creativo, propositivo, e nel suo ambito rivoluzionario…

  4. CinoMedium

    ennesima promessa, l’articolo precedente dice tutto sulla gestione del verde pubblico e del territorio in generale

    http://www.mobilitapalermo.org/mobpa/2015/01/23/parte-il-progetto-ripuliamo-lalbero-addobbato-nel-tuo-quartiere-dalla-iv-circoscrizione/#more-36434

  5. huge

    @giuseppe gaspare: piazzateglieli dentro l’androne del condominio. Così vediamo se capiscono la lezione o no.

  6. Benedetto Bruno

    Non è per voler fare u sconzaiuocu ma vorrei che qualcuno indirizzasse gli ammirevoli sforzi di
    Cittadini Per Palermo Più Verde E Pulita verso un’altra direzione. Forse potrà realmente capirmi solo chi di voi ha vissuto come me in altre città ricche di piante, fiori, alberi, giardini e parchi ma io ho il sentore che la maggior parte dei Palermitani non riesce a fare l’importante distinzione fra quello che è il verde vivibile, quello nel quale ci puoi entrare dentro, ampi giardini e parchi dove ti puoi sdivacare, rilassare, leggere, disegnare, mangiare, giocare e pomiciare, e le aiuoluzze grandi 100 metri quadrati di Piazza Amendola o Piazza Florio che sembrano avere la sola funzione decorativa in piazze abbondantemente incementate e asfaltate dove il girotondo di auto dura più di 12 ore al giorno.

  7. friz

    …Si Benedetto ti capisco…ti capisco perchè a Londra ci sono stato anch’io…
    Mi viene in mente il parco di Finsbury, che non è certo il parco più bello di Londra…e non è neanche il più grande o il più attrezzato…eppure, nonostante tutto, nel parco di Finsbury c’erano centinaia di panchine…qualche statua… prati immensi… parco giochi per bambini… decine di campi di Basket…decine di campi da tennis… e anche qualche campo di pallavolo…. e una pista per fare skateboard… e ovviamente si potevano praticare tutti questi sport senza dover pagare nulla…
    E ricordo anche, che in molti parchi di Londra, c’erano delle zone in cui chi aveva il computer portatile si poteva collegare ad internet gratuitamente…
    Noi invece viviamo in una città dove il tennis è considerato uno sport per gente benestante…e dove, nel secondo parco più grande della città (Ninni Cassarà), non c’è neanche un campetto di Basket o di Pallavolo o di calcetto… …ma in compenso abbiamo l’amianto… sì, quello l’abbiamo solo noi…in Inghilterra se lo sognano…

  8. mariconcept

    Vorrei segnalare e mi chiedo come mai non sia stata già annoverata nella lista degli spazi verdi pubblici che verranno prese in carico, la bellissima quanto vituperata piazza Principe di Camporeale, chiusa da più di un decennio da transenne e pannelli metallici (come quelli dei lavori in corso) lasciata nell’oblio dell’abbandono, di grande valore storico e della quale quella zona della città avrebbe grande bisogno…perché se ho capito una cosa vivendo in altre grandi Città, è che restituire spazi verdi, belli e vivibili, ha anche un grande valore educativo-civilizzante per i cittadini. E penso che Palermo abbia proprio bisogno di questo.

  9. Benedetto Bruno

    Friz,
    bell’idea quella di abbattere proprietà disabitate e rinverdirle invece che ricementarle con altre forme. Inoltre io abbatterei anche le palazzine irrecuperabili di Capo, Ballarò, Kalsa e Vucciria; non sono spazi sufficientemente ampi per ottenere giardini o parchi, ma mettendoci 1 o 2 alberi e 2 -3 panchine si creerebbero una serie di mini-piazzette molto pittoresche in tutti e 4 quartieri.

    Ah! Le aiuole di Piazza Amendola nominate Villetta Solidarnosc! Ragazzi togliamo subito quella bottiglia d’acqua, il cartone del succo di frutta, il Giornale Di Sicilia e la vaschetta di polistirolo degli anelletti al forno, nel caso ci passasse e ci inciampasse Lech Wa??sa. No, picciò non possiamo fare la figura r’ingrasciati pure con lui.

  10. Benedetto Bruno

    Lech Walesa. Il programma si era mangiato i caratteri polacchi della L e della E.

  11. friz

    …si Benedetto…sarebbe un grande cosa sia per la Kalsa, sia per Ballarò, sia per la Vucciria, sia per il Capo… Attualmente sono quartieri troppo grigi… occorre del verde…
    Oltretutto non sarebbe un danno per nessuno, nel senso che qui stiamo parlando di catapecchie di proprietà comunale (prive di alcun valore artistico), e ovviamente non abitate da esseri viventi, eccezion fatte per topi e scarafaggi…
    La cosa assurda è che probabilmente ad impedire una soluzione di questo tipo sia il dato di fatto che il Comune non sa con precisione quali sono tutti i suoi beni immobili, e in ogni caso, anche se lo scoprisse, attualmente non saprebbe bene che cosa farne… Mettiamola così: siamo governati da brave persone, brave persone che in passato hanno dimostrato di essere in gamba…brave persone che però oggi si dovrebbero dare una mossa… diciamo che dovrebbero dare di più… si dovrebbero svegliare e prendere decisioni veloci… perchè Palermo ha bisogno OGGI di gente che prenda decisioni coraggiose e rapide…

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