Università Palermo, in arrivo i parcheggi a pagamento. Ma…

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Sembra che prossimamente verrà istituito il parcheggio a pagamento all’interno della cittadella universitaria di viale delle Scienze. A testimonianza di ciò, sono attualmente in corso i lavori di adeguamento degli attuali varchi di accesso da via E.Basile. Verranno regolamentati gli accessi con barre, telecamere e un distributore di card magnetiche con la quale si potrà pagare la sosta in apposite casse automatiche. Lo stesso funzionamento che avviene per entrare/uscire presso l’aeroporto di Punta Raisi.

 

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Ci si potrà abbonare e accedere anche attraverso delle apposite tessere. In dirittura d’arrivo anche una postazione bike sharing e car sharing a cura dell’Amat.

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Ma all’interno della cittadella universitaria cominciano a crescere i malumori; mancano anche dei servizi essenziali e che non possiamo non evidenziare.

Manca anzitutto una navetta interna che possa coprire il tragitto dall’ingresso lato Orleans fino alla facoltà di Biologia.

Manca un varco di accesso diretto fra l’Università e il terminal di via Basile. C’è un cancello ma perennemente chiuso. A maggior ragionesi rende necessario questo collegamento dopo le intenzioni di Regione e Comune di voler far attestare le linee extraurbane all’interno del parcheggio. Oggi però si è costretti a uscire fuori su via Basile per raggiungere quell’area.

Mancano idonee rastrelliere lungo il viale dove poter lasciare tranquillamente la propria bicicletta. E mancando le rastrelliere, di conseguenza non c’è idea sulla realizzazione di una piccola ciclo-officina collettiva.

Sempre in ambito sicurezza, c’è un limite di velocità di 20km/h, perennemente violato. Pensare a realizzare una zona 30?

Mancano apposite corsie ciclabili lungo viale delle Scienze per consentire il transito dei ciclisti in piena sicurezza.

Mancano delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici (auto o bici), tali da poter invogliare all’uso di mezzi a basso impatto ambientale.

Mancano dei pannelli informativi che diano le informazioni basiliari sui vari mezzi di trasporto in città o su come raggiungere viale delle Scienze (orari metrò, percorsi bus urbani ed extraurbani, titoli di viaggi, etc.). Molti sono infatti gli studenti fuori sede che hanno difficoltà a reperire le informazioni.

Manca la segnaletica verticale che dia chiare indicazioni sull’ubicazione della stazione metrò Orleans o del terminal di via Basile. Cose elementari va…

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Siamo pretestuosi? No, semplicemente una chiara constatazione di come al momento l’Università non può esportare un modello di mobilità sostenibile verso la città di Palermo.

Mancano tanti servizi, e speriamo che qualcuno possa dare risposta ai nostri quesiti.

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17 Thoughts to “Università Palermo, in arrivo i parcheggi a pagamento. Ma…”

  1. Angelo64

    Forse la navetta c’è.

  2. docvic

    Ma i rappresentanti cosa fanno dormono?
    Cioè è senza senso questa cosa…ogni anno si pagano delle tasse allucinanti è adesso vogliono pure lucrare su i parcheggi??

    Si devono fermare i lavori al più presto!

  3. saverioragusa

    Siamo davanti all’ennesima messa in scena dell’università di Palermo, paghiamo tasse esagerate per stare in aule di almeno 50-60 anni fa, non ci sono laboratori a disposizione, non ci sono tirocini perché “siamo troppi”, manchiamo di servizi essenziali e ora vogliono pure questi altri soldi!!!è vergognoso!io utilizzo la metro ma molti ragazzi fuori sede sono costretti a venire in macchine e oltre alle esorbitanti tasse accollarsi pure questa spesa è sarebbe veramente troppo.

  4. peppe2994

    Assolutamente vergognoso, come se le tasse che pago non bastassero.
    I rappresentanti hanno fatto l’impossibile. Si sono messi pure a ridipingere le strisce di bianco.
    Purtroppo c’è un contratto firmato già da tempo e l’università non può tirarsi indietro.

    L’unica vera forma di protesta è quella di lasciare l’auto a parcheggio Basile e fare due passi a piedi.

    Ma faranno pagare pure i motori???

  5. huge

    Forse così gli studenti palermitani impareranno a lasciare l’auto a casa. Forse… Sono però d’accordissimo con l’articolo nel pretendere una serie di servizi che definirei quasi essenziali. Un’università dovrebbe essere in prima fila rispetto al tema della mobilità sostenibile.

  6. ruggys

    scusate ma pagheranno pure i motorini?? la cosa mi farebbe sbellicare davvero

  7. docvic

    Si certo pagheranno pure i motori… 50 cent / ora…
    L’università vuole solo aver più entrate non dando però in cambio nessun servizio….

  8. medoro

    Impareranno a lasciare l’auto a casa… certo tanto che ci vuole, che so, da viale michelangelo ad arrivare in viale delle scienze con i mezzi pubblici.. giusto giusto qualche minuto…

  9. medoro

    Ma del resto, che vuoi, neanche in ospedale (pure se ci vai per motivi di salute e non per andare a trovare qualcuno) devi pagare il parcheggio alle lobby dei parcheggiatori “regolari” all’interno, o abusivi all’esterno… città di c@cc@ sempre più di c@cc@.

  10. Una cittadella universitaria dovrebbe (dovrebbe) essere un modello di tecnologia e di avanguardia. Le mancanze elencate qui sopra mostrano ancora una volta quanto chi amministra o gestisce non abbia la minima idea di cosa vuol dire costruire un futuro o modello sostenibile di futuro.

    Off topic:
    Sono passato la scorsa settimana da quella zona, c’e’ da mettersi le mani nei capelli per lo stato di degrado, abbandono, sporcizia. Il parcheggio basile era una discarica a cielo aperto, vuoto. E non immagino quanto troveresti della tua auto se la lasciassi in loco.
    Siamo in una zona che dovrebbe essere uno dei cuori pulsanti della citta’, come succede ovunque nelle zone universitarie: bar, pub, vita notturna, piste ciclabili, riciclaggio dei rifiuti, servizi telematici innovativi e sperimentali, etc etc etc, invece a Palermo e’ il bronx.

  11. kalef

    L’università non incasserà nulla dai parcheggi. La ditta appaltatrice in cambio degli introiti garantirà altri servizi tra cui videosorveglianza, navetta interna (e forse pure collegamento stazione centrale/cittadella), carro attrezzi per panormosauri e non ricordo se c’è altro.
    Spero che ci sia molta vigilanza affinché tali servizi siano effettivamente validi e giustifichino l’esborso subito da studenti e lavoratori.

  12. grillo79

    Non per fare polemica, ma – come già fatto notare da altri – si paga pure per andare in ospedale…ma anche in via Archirafi dove si trovano altre facoltà si paga il pizzo ai parcheggiatori (storici…uno è sempre lo stesso dal 1997…oramai credo avranno pure diritto alla pensione)…
    e comunque la lamentela credo sia sterile in quanto non vedo il nesso tra le tasse (che si pagano per usufruire di un servizio di studio) e il parcheggio auto…nelle altre università italiane è compreso il parcheggio del proprio mezzo nelle tasse? Purtroppo le Unievrsità hanno sempre meno fondi da parte del Ministero e devono inventarsi nuove foti di introito…in questo caso ne pagano le spese gli studenti, da un’altra parte saranno impiegati di un ufficio pubblico…
    Chi sceglie di usare il mezzo privato deve sapere che sta diventando un “lusso” e se ne deve accollare tutte le spese (bisognerebbe lamentarsi anche per le assicurazioni, bollo, benzina etc)…altrimenti si fa “malavita” come da altre parti (un’ora di autobus, pedalare in bici etc etc)…
    Purtroppo chissa è ‘a zita

  13. peppe2994

    Un attimo, qualora dovessi vedere vigilanza, navetta e videosorveglianza sarò il primo ad abbonarmi al parcheggio (sempre che sia una cifra ragionevole).
    Sono tre servizi fondamentali nei quali speravamo da tempo.

  14. robky69

    Buongiorno a tutti voi,
    parlo da docente dell’università, utente del Parco, membro di commissioni e organi di controllo e programmazione di UNIPA.
    C’è un po’ di confusione: il servizio dovrebbe partire a breve a valle di una (sciagurata) gara conclusasi diversi anni fa che prevedeva l’attivazione di alcuni servizi a fronte della cessione dei parcheggi, incluso tariffe e loro gestione. Posso informarmi sui termini (e sul termine) della convenzione, ma non applicarla costerebbe a UNIPA diversi soldini di penale che (quelli sì) ricadrebbero inevitabilmente sulle tasse. Quindi, UNIPA non vedrà un centesimo.
    Sì, la navetta verrà attivata riattivando le fermate che faceva sino a qualche anno fa quando fu interrotta. Partirà dal parcheggio a ridosso dell’Ed. 1 fino all’area di parcheggio degli Ed. 17-18, Scuola di Scienze di Base e Applicate, la Facoltà di Biologia non è mai esistita.
    Sono previsti costi orari, giornalieri ma anche abbonamenti a lungo termine. Non dovrebbero essere previste tariffe differenziate ISEE. Il pagamento darà diritto all’accesso ma non garantirà che il parcheggio ci sia, tanto meno nella zona che ci è gradita (solitamente davanti le scale del Dipartimento di appartenenza).
    Sì le moto pagheranno, con una tariffa ridotta, ovviamente.
    Ricordo che oltre l’Ed. 18 vi è una vastissima area parcheggio di pertinenza unipa perennemente vuota.
    Valutazioni personali:
    – è stato un grande autogol
    – il parcheggio si paga, ok, ma lo devi garantire (es. numerato)
    – se lo studente parcheggia e io no aspetterà in un’aula vuota
    – io (e molti colleghi) non sto in zone adeguatamente servite da mezzi pubblici (nel mio caso solo un bus per la stazione) né posso usare la bici (200 m di dislivello in Gennaio o in Giugno ve li fate voi)

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