Tra il dire e il pedonalizzare, c’è di mezzo il mare!

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Su segnalazione di Alessandro Graziano, riceviamo queste immagini oscene di una piazza San Domenico nuovamente profanata dal panormosauro, che non manca mai occasione per posizionarsi in fondo alla catena evolutiva.

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Piazza storica, pedonale, oggetto di mille battaglie tra la PALERMO CIVILE (non parliamo di amministrazione per favore, questa piazza l’hanno voluta prima di tutto i cittadini…la politica si è adeguata alla volontà della maggioranza) e i commercianti, nuovamente punto e a capo.

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Si perché quando si parla di pedonalizzazioni a Palermo, in guardia che ci si perde la salute! Neanche il tempo di girarti, neanche un secondo per distrarti che già la parte peggiore di questa città è pronta a mettere i tentacoli su qualsiasi provvedimento possa renderci migliori, più civili, più europei.

Ma la colpa non è certo solo del panormosauro, ma specialmente di chi si riempie la bocca di belle parole, e poi nei fatti le traduce al 10% sì e no.

Parlo del nostro sindaco Leoluca Orlando e dei nostri assessori di competenza, che avevano “nobilmente” sposato la causa della città di Palermo il 26 Luglio del 2013 (vi ricordate?) ma di fatto, andati via giornalisti e raduni vari, hanno dimostrato di non avere alcuna volontà oggettiva sul tema.

Al di là della retorica spiccia, che può andare bene per un trafiletto sui giornali locali, vediamo di analizzare la questione in modo serio e approfondito come abbiamo sempre fatto.

Riteniamo che un piano per le pedonalizzazioni che sia credibile, debba anzitutto tenere conto di un’approfondita analisi del contesto territoriale: non si chiude una piazza con due piante e un cartello, ma lo si fa studiando un “percorso”, utilizzando dei mezzi dissuasivi, o meglio ancora, dei mezzi che incentivino il pedone, anziché spronarlo all’uso dell’auto.

Un piano serio per le pedonalizzazioni non è una mappa con tanti puntini sparsi per la città, che vogliono dire tutto e niente, ma uno studio approfondito sulle logiche commerciali, di intrattenimento e svago che potrebbero giustificarne la presenza. Per fare questo, si istituiscono tavoli tecnici tra le istituzioni, i tecnici e i comuni cittadini allo scopo di individuare le soluzioni migliori.

In realtà, il Comune sinora ha prodotto sostanzialmente “fuffa”. Si bada più alla forma che alla sostanza. Si deve dare l’impressione di star facendo il più possibile e nel minor tempo possibile. Ma ovviamente non è credibile che ci si venga a dire che dall’oggi al domani questa città possa diventare un paradiso pedonale…vuoi perché ci sono gravi problematiche territoriali da risolvere propedeuticamente – vedi il trasporto pubblico, i parcheggi, etc. – vuoi perché c’è un grosso limite culturale che deve essere valicato.

L’amministrazione questo lo sa, a maggior ragione crediamo – forse in malafede – che non ci sia una volontà seria di pedonalizzare, perché di contro non vogliamo pensare che si tratti di un problema di scarsa competenza.

Piazza San Domenico è stata oggetto di un’accanita battaglia tra commercianti, posteggiatori abusivi e cittadini. Al centro di questa battaglia ai tempi assunse una posizione ferma e autoritaria il sindaco Leoluca Orlando, che lasciò ben sperare per il futuro delle pedonalizzazioni in questa città. Di fatto?

Di fatto di pedonalizzazioni si è continuato a parlare, ma i provvedimenti presi non sono risultati efficaci. Ricordiamo che dopo l’installazione delle panchine in piazza San Domenico, era prevista la chiusura del varco attraverso il prolungamento dei marciapiedi, proprio per impedire l’accesso alle auto. Non si è fatto più nulla.

Perché quanto meno non pedonalizzare definitivamente piazza San Domenico attraverso dei dissuasori in ghisa difficili da rimuovere? O almeno, sicuramente più difficile di quattro vasi con le piante? Non ci si venga a dire che non c’erano i soldi, perché si tratta di una spesa RIDICOLA.

Perché non pedonalizzare definitivamente la zona champagneria sino ai candelai attraverso tutta quelle rete di viuzze parallele all’arteria di via Maqueda? Che senso ha tenere certe strade aperte, quando si prestano benissimo alla chiusura?

Si ha come la sensazione che l’amministrazione voglia fare la sua parte, lavandosene di fatto poi le mani e additando il palermitano incivile che non rispetta le regole.

Eh, ma non è così che le cose funzionano caro sindaco! La politica deve assumersi le proprie responsabilità, in primis del ruolo di educatore primario del cittadino al rispetto delle regole!

Se pedonalizzi una piazza con le piante e non ci metti i dissuasori VERI, allora non solo dimostri che hai tutta l’intenzione di rendere reversibile un giorno la pedonalizzazione, ma che non ti interessa se poi di fatto i cittadini maleducati o i parcheggiatori invadono quello spazio.

Discorso a parte per i controlli dei vigili urbani, sempre osannati dall’amministrazione, ma oddio che si facessero notare a parte i soliti sporadici episodi.

Quindi, su chi dovremmo contare perché un provvedimento che sia uno possa essere considerato credibile?

– Su un’amministrazione che riempie di retorica la città? Magari supportata da un giornalismo servile che anziché fare domande si beve tutto quello che viene detto?

– Su forze dell’ordine che passano il giorno a fare non si sa cosa, quando ci sarebbe una città da riempire di multe?

– Su una buona fetta di cittadinanza oscena, che dovrebbe auto-educarsi al rispetto delle regole?

– Sulle associazioni di volontari che si spaccano la schiena per arrivare a trovare soluzioni, con la disponibilità assoluta a cedere persino i propri meriti a soggetti terzi, pur di vedere qualche risultato utile? Magari fosse così, ma purtroppo l’enorme risorsa delle associazioni sul territorio non solo viene completamente ignorata, ma spesso ostacolata.

Sulla base di questa riflessione, vorremmo chiedere all’amministrazione: cosa ne sarà tra un anno dell’isola pedonale di via Maqueda? Aspettiamo che le acque si calmino e poi torna tutto come prima? Oppure dobbiamo attenderci ulteriori pedonalizzazioni spot – come quella fallimentare del Cassaro durante il periodo delle festività natalizie – giusto per avere l’illusione che qualcosa si stia veramente facendo?

Quando si avranno intenzioni serie sulla questione, battete un colpo. I palermitani civili sono sempre in attesa di poter dare il loro contributo…

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17 Thoughts to “Tra il dire e il pedonalizzare, c’è di mezzo il mare!”

  1. Peccato, non ho nulla da aggiungere. E’ stato detto tutto.
    Il problema centrale che vorrei ribadire e’ la reversibilita’ della soluzione stessa, che induce a considerare precaria la pedonalizzazione stessa, oltre a rendere valicabili e innocui tutti i deterrenti all’invasione di quegli spazi.
    In aggiunta, direi che pedonalizzare singole aree isolate, non congiunte da un’unico percorso pedonale rende la pedonalizzazione disgregata e difficilmente fruibile a chi decide di farsi una passeggiate per certe vie. E’ il concetto di area stessa o percorso a mancare.
    Non a caso, quando si parla di percorso, lo si riferisce solo alle auto. Francamente, a parte i residenti, non mi preoccuperei piu’ di tanto circa i posteggi. Ne esistono abbastanza intorno al centro storico. E’ solo una questione di farsi due passi a piedi o di prendere i mezzi pubblici.

  2. alex72

    L’unico modo per pedonalizzare piazza San Domenico è quello di realizzare in tutta la piazza una pavimentazione a livello di marciapiede, difficile da oltrepassare per le auto. Solo così si pedonalizza realmente, altro che vasi con fiori o paletti rimovibili….

  3. bobangel

    Purtroppo blackmorpheus ha detto tutto quello che c’era da dire!! ma ha fatto un piccolo errore ( e lo dico da palermitano doc di 50 anni):
    non siamo “in fondo alla catena evolutiva”, ma fuori dalla catena evolutiva!!!
    E lo vediamo tutti i giorni dalle piccolo cose:
    macchine comodamente posteggiate sopra i marciapiedi, o in zone vietate, in doppia o tripla fila, o peggio allegramente parcheggiate nelle aree destinate ai DISABILI, oppure in corrispondenza agli scivoli dei marciapiedi. Io che ho una madre disabile in carrozzina a rotelle, quando usciamo a fare una piccoa passeggiata, devo costantemente fare i salti mortali!!! E guardate che spesso è la cosidetta “gente perbene” che se ne frega!! Adesso comincio a fare lo stronzo e a postare gli esempi di provata inciviltà!!

  4. Normanno

    La soluzione è semplice:Per i luoghi pedonali ad alto interesse collettivo (Piazza bologni,piazza san domenico ,Piazza Verdi la multa è di 250 euro per le macchine posteggiate con le ganasce che impediscono di rimuoverle se prima non si effettua il pagamento e per i motocicli che attraversano la piazza invece è prevista la confisca per tre mesi e il pagamento di 100 euro e non si cercano i Panormosauri per fare spostare le macchine si fa la multa e basta.La soluzione è semplice ripeto,voglio vedere quanta gente posteggia ancora in queste condizioni.ABBIAMO BISOGNO DI UN SINDACO SCERIFFO DI SINISTRA O DI DESTRA NON IMPORTA BASTA CHE ABBIA AL PETTO LA STELLA DELLO SCERIFFO.Lo facciamo un comitato antipanormosauro?

  5. Andrea Bernasconi

    articolo memorabile

  6. piero68

    Ma io dico,possibile che non si sia ancora capito che in questa citta’,una larga parte dei suoi abitanti e’ irrecuperabile,che ognuno fa quello che vuole e pensa e se ne infischia degli altri, a dispetto di regole di sana e civile convivenza?Le vogliamo fare qualche decina di multe,qualche controllo, non dico costante, ma almeno sporadico, se non e’troppo disturbo per chi se ne deve occupare,li vogliamo piantare i dissuasori a 2 metri di profondita’, cosi sta manata di trogloditi non possono arrecare danno? Soluzioni radicali signori, ci vogliono come il pane, il palermitano si redime solo cosi’, con le bastonate.Mi sono stufato di questa gente,della politica e di chi ha responsabilita’ specifiche poi, ne ho la nausea.

  7. xemet

    A Palermo l’unica soluzione sarebbe l’Esercito.

  8. thesearcher

    come indicato da Normanno, l’unica soluzione sono multe e ganascie e sequestro per 3 mesi dei veicoli. Quando si tocca il portafoglio tutte le libertà che la gentaglia si prende se le scorda subito.
    Non si capisce il perchè il Comune non riesca a capirlo dato che in una città normale basta il solo cartello a impedire la violazione mentre appunto a Palermo, che non è Stoccolma, bisogna andarci pesante. Per quanto riguarda la PM, siamo veramente allo scandalo. Non fanno un emerito c***o. Li vedi girare per la città però in piazza politeama i ragazzini dentro le recinzioni delle statue imbrattate ci stanno e le auto della PM passano davanti senza fare nulla…complimenti per il servizio reso.

  9. panormitano

    Segnalarlo alle autorità competentino? ( vigili urbani) scriverò poche righe, e non leggetele come un attacco… seguo questo sito da tanto tempo ormai.. è impostato come homepage nel browser del mio pc, ma non vorrei che questo sito si trasformi nell’ennesimo striscia la notizia / iene .. cioè che si denunci pubblicamente qualcosa ma non a chi può risolverla.. voi di MP siete la nostra voce,,, non limitatevi a pubblicare le nostre lamentele… siate la nostra voce.. rappresentateci li dove nessuno vuole ascoltare le nostre necessità.. (ripeto,, questo non è una critica al vostro egreggio lavoro, ma un incitamento) . Voglio credere in questa comunity.. Detto questo avrei una proposta (perchè le comunity servono a questo) credo che i problemi di questa città siano risolvibili gradualmente…cioè.. svolgere azioni di repressione di alcuni fenomeni partendo dal centro e via via allargando l’area di azione.. esempio: fenomeno della sosta slvaggia .. una città grande e culturalmente arretrata come palermo non avrà mai i mezzi per reprimere tutti i comportamenti sbagliati dei palermitani.. quindi meglio cominciare da un’are ristretta come il centro storico, con azioni repressive giornaliere, e severe , ovvero multe e ancorea meglio rimozione forzata dei veicoli.. azioni da protrarsi per almeno 8 /12 mesi, in questo periodo i palermitani avranno maturato l’idea che in centro quel tipo di comportamento non è tollerato, pena la rimozione del veicolo e multa… pian piano allargare il campo d’azione e quindi spostare le risore (vigili e mezzi)nel primetro esterno e quindi guadagnare aree bonificate… una pausa di altri 8/12 mesi nel 2° step sarà sempre più facile far rispettare determinate regole.. anche perchè una volta che il panormosauro si abituerà alla nuova regola,, la seguirà .. (ovviamente man mano che le autorità si spostanto verso l’esterno dovrebbero “lasciare delle “unità” di controllo.. in modo da sanzionare i comportamenti errati di quei pochi che potrebbero istigare un ritorno all’illegalità).. Questa mia ipotesi nasce dall osservazione del comportamento dei palermitani dopo l’introduzzione delle sanzioni dovute all’obligo del casco.. (adesso il 70% dei motociclisti lo indossa con regolarità; il restante 20% lo indossa nella maggior parte dei casi ; e il 10% restante? bhe sono quelli recidivi, ma diciamo che sono poca cosa rispetto alla totalità della popolazione dei motociclisti)…. forse non sono state poche righe, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli altri palermitani.. 🙂

  10. alvarezlimao

    Il fallimento della giunta Orlando è sotto gli occhi di tutti, Palermo sembra una città italiana degli anni 80: viuzze con macchine posteggiate a doppia fila, bus di 12 metri percorrere vicoli(vedi Partanna Mondello o Sferracavallo) e panormosauri a volontà. Mentre le altre città del mediterraneo in questi ultimi anni si sono evolute qui si è andati verso,la catastrofe. Ricordate il semaforo fra corso dei mille e via Lincoln? Dagli anni 90 inaugurato e mai fatto funzionare. Vergogna

  11. Lucka90

    Sono molto scoraggiato, ma non voglio arrendermi. E se si organizzasse una nuova manifestazione dei cittadini??

  12. peppe2994

    L’articolo dice tutto.
    Ci vogliono barriere fisiche inamovibili (leggasi dissuasori oleodinamici che permettono il passaggi o soltanto delle targhe registrate).

    Che mentalità retrograda…

  13. Metropolitano

    Ci sarà mai un’amministrazione seria e con dignità in questa città ??

  14. […] con metodi e strumenti facilmente reversibili. Giusto qualche giorno fa vi abbiamo documentato di piazza San Domenico e della situazione in Piazza Verdi, oggetto anch’essa delle nuove pedonalizzazioni del […]

  15. […] mettendosi dietro a un dito. I precedenti non mancano, e sono persino di recente verifica (vedasi piazza San Domenico o piazza […]

  16. […] A parte poche piazze come Bellini e Bologni, nella maggior parte dei casi ci sono zero controlli, fioriere rimosse all’occorrenza per fare entrare le auto, poca pianificazione a lungo termine degli interventi, etc. Non è di questo in realtà che ci […]

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