I dettagli del nuovo servizio Bike Sharing Palermo

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Alcuni numeri di quello che sarà ufficialmente il servizio bike sharing di Palermo, e che questo mese andrà in gara d’appalto. Il progetto bike sharing prevede  complessivamente:

  • n.8 pensiline fotovoltaiche per il bike sharing;
  • n.30 cicloposteggi attrezzati per il bike sharing con sistema di gestione per 10 colonnine ciascuno;
  • n.20 biciclette elettriche;
  • n.400 biciclette tradizionali;
  • n.10 scooter elettrici.

Qui di seguito vi mostriamo alcune immagini delle pensiline fotovoltaiche che verranno installate in città (foto by A.Mazzon).

Ogni pensilina sarà munita di un impianto di videosorveglianza.

 

Ovviamente il progetto comprende anche il potenziamento del servizio di car-sharing e mobilità con mezzi elettrici, attraverso l’acquisto di veicoli a metano ed elettrici, e l’incremento degli stalli di sosta riservato alle auto del carsharing. Ne parleremo in un altro articolo.

 

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9 Thoughts to “I dettagli del nuovo servizio Bike Sharing Palermo”

  1. peppe2994

    Inutile dire che senza la giusta vigilanza sparirà tutto in poco tempo, speriamo che il comune abbia pensato a questo.

  2. Irexia

    Molto bene! Un po’ di Europa anche a Palermo!
    Tuttavia mi piacerebbe che accanto a queste pensiline fornite di sistema di sorveglianza ci fossero anche rastrelliere per potere usare la propria, di bicicletta!

  3. frenki_80

    @Irexia…concordo (y)
    io ho la mia di bici…e di rastrelliere a palermo…neanche a parlarne!!!

  4. palermoimprenditrice

    un’informazione, un progetto di bike sharing deve sempre passare attraverso il comune? con relativa gara d’appalto?

  5. peppe2994

    Non con la gara d’appalto ma dal comune si. Ci vuole l’autorizzazione per l’utilizzo del suolo pubblico per attività commerciale, che nel caso specifico effettuato da un privato (a differenza del bike sharing in gestione all’AMAT) è noleggio bici.

  6. mediomen

    secondo me l’autorizzazione necessita anche per l’AMAT, in quanto è una SpA

  7. palermoimprenditrice

    grazie

  8. massimiliano.G

    Seguo da un pò questo importantissimo progetto…speriamo arrvi presto in città.
    In tutte le città, anche le più “nordiche”, si sono registrati numerosi furti all’inizio, ma non può essere motivo ostativo per una modalità che concorre alla formazione della “cultura della bici”. Spero si capisca presto che le bici sono nostre …e tutti dovremo “guardarcele” e custodircele (a proposito, spero che non molti esagerino e decidino di custodirle a casa propria).
    Un dubbio … ma i numeri citati nell’articolo, sono sbagliati? 30 cicloposteggi x 10 posti sono = a 300 stalli. Le bici sono 400 … come funzione? Per 400 bici occorrono (credo) più di 700/800 stalli, al fine di non “intasare il sistema” nelle zone centrali.
    Auguri

  9. guarino1

    A Bologna, capitale delle ciclabili in Italia, le piste ciclabili si trovano tra il marciapiede e le strisce del parcheggio. Se si trapiantasse ciò a Palermo, a mio avviso sarebbe utile non solo per la creazione di possibili piste sicure in tutta la città, ma riducendo lo spazio della carreggiata si eviterebbero auto in doppia fila! http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/be/Pista_ciclabile_a_Bologna.JPG

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