L’acquario di Palermo sorgerà alla Bandita

Spread the love

Ricordate la presentazione dell’acquario avvenuta lo scorso 14 Febbraio? Un progetto molto suggestivo e ambizioso da parte di Confindustria ed altri imprenditori (realizzazione in project financing) sottoposto alla Giunta Comunale e con la seria volontà di proseguire verso questo percorso. Da quel giorno ci si è dati 60 giorni di tempo per ricevere una prima indicazione dal Comune in merito l’individuazione dell’area, visto che le ipotesi riguardavano la Cala e la Bandita. Bene, qualcosa comincia a muoversi e vi riportiamo il comunicato stampa del Comune circa l’individuazione dell’area:

La Giunta comunale e la Commissione consiliare urbanistica concorda sull’indicazione di collocare il futuro acquario nella Costa sud di Palermo. L’orientamento è emerso da una riunione della Giunta e della Commissione consiliare presieduta dal sindaco Leoluca Orlando.  “Abbiamo condiviso con il Sindaco – ha detto Alberto Mangano, presidente della commissione urbanista del Comune – che l’acquario potrà essere un volano della riqualificazione di quella zona della città”

3S0B2268


La Commissione formulerà diverse ipotesi dove poter far sorgere l’acquario sulla base dei sopralluoghi che si effettueranno e in seguito al confronto che si cercherà con le varie espressioni del territorio e con i suoi abitanti. Alla riunione si è anche dato mandato alla Commissione urbanistica di studiare una procedura per tutte le  iniziative di partenariato pubblico-privato da sottoporre all’approvazione dell’amministrazione comunale prima del definitivo passaggio di progettazione. 

Post correlati

20 Thoughts to “L’acquario di Palermo sorgerà alla Bandita”

  1. piero68

    Posso essere d’accordo se verra’ riqualificata tutta la zona da Sant’Erasmo alla Bandita, senno’ sara’ solo una cattedrale nel deserto.

  2. punteruolorosso

    @è quello che sperano tutti. intanto il parco di acqua dei corsari resta chiuso, il giardino di romagnolo, davanti al mare, è recintato.

  3. sapi

    avete sentito che il ministro Brambilla chiuderà tutti i delfinari in Italia . Questo nuovo progetto sarà compatibile con le prossime normative ?

  4. cuter

    Ministro Brambilla???

  5. matteo O.

    Secondo me è un errore… La Cala era il posto migliore. Comunque se si fa un progetto di riqualificazione vero e non solo “da campagna elettorale” potrebbe veramente essere il volano della rinascita della costa sud… però questo progetto di riquslificazione vorremmo vederlo prima o poi…

  6. thedoctor

    Secondo me sarebbe perfetto nel tratto prima della foce del fiume Oreto, dal lato opposto l’eco museo del mare e dopo sant’erasmo… Quel punto oggi è pessimo, ma sarebbe vicino l’orto botanico, e tutta l’area di via tiro a segno… Peccato solo per quegli orribili casermoni lì di fronte…

  7. ligeiro

    MADORNALE ERRORE!!! le migliaia di crocieristi come faranno a raggiungere la bandita??? via messinamarine è già impraticabile ora figuriamoci dopo… la brambilla era ministro anni fa adesso forse è una deputata.. i delfini come tutti gli animali grandi devono vivere in libertà… ci sono tantissime specie di pesci che vivono tranquilli in un acquario grande..
    cmq se non si farà alla cala sarà un disastro…. ma lui il sindaco lo sa fare…

  8. @ligeiro a scanso di equivoci, lo stesso architetto Piras ha parlato di dubbi per quanto riguarda la presenza dei delfini, a fronte di nuove normative. La vasca grande sarà dedicata agli squali, alle cernie e ad altre specie di pesci grossi come razze, etc. Infine, ribadisco l’improbabile paragone tra acquari e zoo…l’acquario è un ecosistema chiuso che deve garantire condizioni di vita ottimali per consentire la salvaguardia dei pesci. Le stesse condizioni difficilmente vengono rispettate negli zoo. I pesci sono animali molto più delicati che necessitano di una riproduzione perfetta delle condizioni chimiche che trovano in natura per poter vivere in cattività. Certo, fosse stata solo un’attrazione per bambini anche io sarei stato contrario, ma qui si parla di ricerca scientifica…pertanto penso che una struttura del genere possa portare benefici sia economici che di prestigio alla città. Per quanto riguarda l’area scelta, è vero che è molto degradata e mal collegata, così come è vero che Orlando ha detto che verranno investiti 100 milioni di euro sulla riqualificazione della costa sud. Se queste cifre venissero realmente investite per il recupero di quell’area, allora il progetto dell’acquario si sposerebbe benissimo. Infine, lo stesso architetto Piras, pur rimarcando le maggiori difficoltà legate ad una progettazione della struttura in area Bandita, dall’altro lato ha rimarcato i vantaggi di quell’area, che consentirebbe futuri sviluppi della struttura in termini di espansione, cosa che alla Cala non sarebbe stato possibile. Tra l’altro si discuteva pure di eventuali collegamenti marittimi dal porto di Palermo all’acquario, attraverso un porticciuolo

  9. thedoctor

    In ogni caso personalmente sono contrario a farlo alla Cala in quanto il luogo deve ancora essere riqualificato a pieno abbattendo mercato ittico e palazzo Brancagel in modo da valorizzare i resti del Castellammare!! Non cancelliamo la nostra storia!! L’aquario si può fare un po’ più avanti, ma non troppo lontano

  10. ing.giacomo

    L’idea della Bandita è ottima, sarà un volano per la riqualificazione vera della costa Sud. Leggo molte critiche basandosi che è lontano ma mi permetto di dire 2 parole:
    1)Immagino che verranno creati dei collegamenti dal centro, sia autobus pubblici sia tram(via laudicina è a due passi dalla Bandita) sia altri sistemi.
    2) In quasi tutte le città europee le navi da crociera sono molto distanti dalle città, e ci sono bus ad hoc che collegano le navi al centro, e nonostante la distanza i turisti scendono.

  11. joyce973

    Io preferivo la cala, ma se effettivamente verrà riqualificata la zona della bandita, sono più contento. Ci passo raramente, ma quando ci passo mi viene la depressione. Penso sia una delle zone più trascurate della città ed è un peccato per le potenzialità che ha.
    Peccato però per la funivia per Monte Pellegrino, chissà che non si possa fare lo stesso.

  12. Templare

    @blackmorpheus 100 milioni per la costa sud di cosa? Infrastrutture? Bonifiche su edilizia abusiva? Nulla di utile, solo la fantascienza di luci in una zona degradata al massimo. Ora pure l’acquario.

    Come pensare di costruire una casa e comprare sanitari, mobili, lampadari, tappeti dimenticandosi il cemento armato…

  13. @Templare sebbene in altre circostanze sarei sicuramente prevenuto come te, per questa volta intendo aspettare…e il motivo è che, essendo un investimento totalmente privato, dubito che chi ci mette dei soldi non si sia fatto bene i conti in tasca prima di proporre un’opera simile. Si parla di un investimento da 50 milioni di euro, non certo bruscolini. Se si farà alla Bandita, di certo adotteranno tutte le misure necessarie affinché una struttura del genere possa funzionare anche lì…tra l’altro trattasi di finanza di progetto, pertanto non è da escludere la costruzione di opere accessorie a favore della viabilità

  14. Templare

    …che dirti, speriamo bene, speriamo soprattutto non rimangano solo buone intenzioni.

  15. Athon

    Sono sollevato dal fatto che alla fine Sala delle Lapidi abbia indicato la Bandita e non la Cala.

    E’ proprio con questo genere di interventi che poco per volta si potrà arrivare al rilancio della Costa Sud, che come sappiamo è un pallino fisso di Orlando. In questo sembra sincero perchè è qualcosa su cui torna a parlare spesso. Spero ci riesca.

    Quell’area, su cui grava il peso di un’ingiustizia storica, da imputare alla delinquente miopia politica di 50 anni fa, ha davvero un grande potenziale; un potenziale che potrà esplicarsi attuando un bel numero di interventi urbanistici. La realizzazione dell’acquario sarebbe un bell’inizio.

    Per quanto riguarda la Cala, anziché costruire nuove strutture, bisognerebbe semmai abbattere quelle che fanno da muro sul mare, e finalmente liberare e valorizzare l’area archeologica del Castello a mare. A quanto pare lì c’è ancora dell’altro da portare alla luce. Ad esempio, proprio sotto il Mercato ittico c’è una chiesetta.

    Costruire una grande struttura proprio sull’area archeologica, sarebbe stato irragionevole, non meno miope rispetto i grandi errori criminali che decenni fa sono stati fatti a Palermo.

    Dal passato si dovrebbe imparare.

  16. peppe2994

    Io inizialmente preferivo la Cala, ma ogni giorno che passa l’ostinazione di Orlando (lodevole) nel voler riqualificare la costa sud aumenta, e dopo aver visto iniziare i lavori del collettore fognario per rendere balneabile la costa comincio a credere veramente che ci sta mettendo buona volontà, o quantomeno stia cominciando il lavoro.

    Tralasciando le condizioni dell’intero tratto costiero e concentrandosi solo sull’acquario i problemi principali da affrontare sono l’estetica e la raggiungibilità dell’area.
    E’ chiaro che i privati non ci pensano minimamente ad investire in una location oscurata da palazzine (molte delle quali fatiscenti) ed accanto ad un porticciolo che allo stato attuale consiste in barche in legno di 50 anni fa accatastate tra la spazzatura.
    Leggendo le varie dichiarazioni del comune, emerge la volontà di trovare un compromesso in modo da inserire opere pubbliche nel progetto.
    Bisogna vedere come si svilupperà la cosa, speriamo ci si accordi altrimenti c’è ben poco da fare. Un privato non costruirebbe mai una struttura super moderna senza garanzie.

  17. Irexia

    @ Athon
    Finalmente qualcuno che si trova d’accordo con me sulla risistemazione della Cala! Perchè, badiamo, non è mica finito là il lavoro di riqualificazione!

    Quanto all’acquario nello specifico, a malincuore accetto che a Palermo debba esserci una struttura in cui animali di grossa taglia come gli squali, seppure in un habitat ottimale ma pur sempre artificiale, debbano stare rinchiusi in una vasca per motivi scientifici (chi svoglerà questi studi, l’Univeristà di Palermo? O chi altri?)… Ma almeno ringrazio che non si distruggerà quel che rimane del Castellammare dove oggi ci sono il mercato ittico e il palazzone Brancagel!

  18. rasputin

    Secondo me la scelta della Bandita è la più sensata, farlo alla Cala avrebbe presentato diversi problemi logistici come la mobilità e gli spazi liberi. La zona della Cala attualmente è raggiungibile solo dagli autobus, mentre alla Bandita avremmo autobus, tram e passante ferroviario, inoltre, per chi viene dalla provincia, con i costruendi svincoli sarà più agevole raggiungerla dalla circonvallazione.
    p.s. spero che al più presto trasferiscano a Bonagia il mercato ittico e ortofrutticolo, e poi vediamo se si può avere un pò di tranquillità in via Montepellegrino e Cantieri.

  19. gaetano73

    correggete quel “Da quel giorno si ci è dati 60 giorni di tempo” che non si puo’ leggere!!!!

Lascia un commento