Mezzi pubblici gratuiti al posto dei buoni pasto aziendali

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Lanciamo ufficialmente oggi un’altra nostra proposta sulla mobilità e su come incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico. Un’idea che sicuramente in qualche altra città ha trovato largo uso e che speriamo oggi possa essere adottata nelle piccole e grandi aziende ma soprattutto nella Pubblica Amministrazione.

Molte sono le grandi aziende (pubbliche e private) che ad oggi ricorrono ai cosiddetti buoni pasto per i propri dipendenti. Un vantaggio che offre un’alternativa alla mensa del proprio personale ed un vantaggio per i dipendenti che possono usufruire di questi ticket anche come spesa. E se anziché dei buoni pasto venissero offerti i mezzi pubbici in maniera gratuita? 

buoni_pasto_ticket

Un vantaggio per i dipendenti in termini economici e di benessere:
riduce lo stress quotidiano per la guida in mezzo al traffico, riduce lo stress per la ricerca di un posteggio, un risparmio economico per gli irriducibili del caffè al posteggiatore abusivo, e vantaggi sulla salute: siamo sicuri che l’aria all’interno dell’abitacolo sia effettivamente pulita?

Pensiamo quindi ad abbonamenti mensili bus, o tessere prepagate del carsharing o bikesharing, o abbonamenti alla metroferrovia (Passante Ferroviario) o ad altri servizi di mobilità sostenibile (carpooling)  che possano sostituire i ticket spesa emessi distribuiti dall’azienda. Sarebbe una rivoluzione ed una forma seria di incentivo all’utilizzo del mezzo pubblico. Con conseguente diminuzione del traffico veicolare privato per le nostre strade.

Ricordiamo anche che i buoni pasto hanno pur sempre una scadenza e non sempre gli affiliati che li accettano sono distribuiti in maniera capillare sul territorio.

Ovviamente tale proposta non deve necessariamente essere imposta dal datore di lavoro, altrimenti ci sarebbe da stravolgere contratti di lavoro ed altro ancora. Trovare un giusto compromesso o chissà,  aggiungere incentivi in busta paga per chi si sposta col mezzo pubblica. Le soluzioni sono svariate.

Ci sarà davvero coraggio ad attuare anche a Palermo (e  non solo) questa idea?

E voi cosa ne pensate?

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27 Thoughts to “Mezzi pubblici gratuiti al posto dei buoni pasto aziendali”

  1. gianlucatara

    mi sembra una cosa abbastanza inutile… sostituire beni di prima necessità a un servizio scadente… e poi cosa succede se io ho il lavoro sotto casa e mi danno questi buoni? oppure abito in un paesello e sono obbligato a venire in auto?… mi sembra una proposta fatta solo per riempire le casse di un azienda che non lo merita… ripeto INUTILE!

  2. Oppure si potrebbero dare dei bonus a chi va in mezzi “ecologici”. Solo che non ho la più pallida idea di come si possa riuscire a certificarlo

  3. Ma che proposta e’??? a pranzo cosa mangiomo mezzi pubblici? non scherziamo con le cose serie. Semmai riduciamo l’orario di lavoro e invece di uscire alle 14 si esce alle 13 cosi’ si va a mangiare a casa.

  4. Sta al lavoratore poter decidere e questo potrebbe avvantaggiare i pendolari. Come si risparmia coi buoni pasto, si può sempre risparmiare con gli abbonamenti. Ovviamente non esiste solo il bus e le ultime Olimpiadi della Mobilità lo hanno dimostrato.
    L’auto non è solo carburante.
    @francesco, ma pensi davvero che fra le 13 e le 15 non lavorerebbe nessuno? Ovunque sono garantiti servizi in questa fascia oraria.

  5. fabioc

    Non credo sia conveniente per il lavoratore. I buoni pasto valgono 100-150 euro al mese. I mezzi pubblici costano di meno.

    Semmai bisognerebbe incentivare gli abbonamenti fatti tramite l’azienda per esempio con uno sconto.

  6. peppe2994

    Non sarei assolutamente d’accordo. A pranzo si mangia, e chi a pranzo è a lavoro ha diritto ad un pasto oppure ad un buono pasto. E’ obbligatorio.

    Chi non riceve buoni pasto, avrà i soldi accreditati in busta paga come indennità mensa ( come accade per i dipendenti regionali ad esempio).
    Poi, potrei abitare sotto l’ufficio come dice gianlucatara o ancora marito/moglie/figli dei dipendenti AMAT che non pagano i bus cosa se ne fanno di un abbonamento.

  7. gianlucatara

    io sono assolutamente in disaccordo… i buoni devono essere per la prima necessita! il pasto appunto! un buono dato per gli autobus è inutile! se ho dei figli da prendere a scuola che faccio? ci vado con l’autobus? o se devo portare una persona anziana? senza parlare delle “olimpiadi della mobilità”………….. l’autobus è arrivato prima dell’auto perche l’auto ha fatto un tragitto improponibile e chiaramente non succederà mai che un auto parte nello stesso istante in cui parte l’Autobus, la bici è chiaramente destinata ad un pubblico ristretto… e non adatta ad orari di lavoro… per non parlare dello stesso parcheggio per le bici… e se questa cosa dei buoni per mezzi pubblici venisse fatta, il car sharing diverrebbe una comunissima auto che gira in città.. anzi sarebbe di intralcio agli autobus…

  8. Orazio

    Va però precisato che i buoni pasto non sono “regali” ma si corrispondono in caso di rientro pomeridiano, vuol dire in parole poverissime “tu una volta finito il lavoro di mattina devi rientrare anche di pomeriggio e io ti do un contributo per il pasto, visto che non ho la mensa e che tu che non puoi tornare a casa”.

    Il buono trasporti pubblici? Beh… che i lavoratori debbano essere agevolati è corretto, basterebbe rilanciare le tessere per lavoratori dell’AMAT ad esempio, che sono ridotte solo per i residenti fuori città, però il buono trasporti francamente non vedo che appiglio giuridico possa avere. E poi uno su due va in ufficio a piedi…

  9. Michele79

    è da studiare bene ma si potrebbe fare … magari si potrebbe chiedere alle società di trasporto di accettare i buoni pasto per il pagamento di abbonamenti biglietti e servizi di trasporto.
    Sarebbe auspicabile che le grandi aziende pubbliche e privati che dessero gli aumenti salariari sotto forma di Benefit, come Buoni per Acquisto libri, Buoni per l’aquisto di Abbonamenti per il trasporto, Buoni abbonamenti palestre ecc…
    ad esempio caro dipendente della ditta X quest’anno per adeguare il tuo stipendio al tenore della vita ti diamo un aumento €. 240 annui in buoni spesa da spendere presso le societa convenzionate di trasporto XYZ, di fitness ABC, ecc… ecc..

  10. lorenzo80

    Allora, io in genere sono sempre d’accordo su tutto ciò che può togliere automobili dalle strade, ma questa proposta mi sembra assurda oltre che antieconomica. Un abbonamento all’autobus (e a Palermo è il più caro d’Italia) costa circa 400-500 euro l’anno. Io ho 7 euro di buoni pasto, per 20 giorni lavorativi fanno 140 euro al mese, per 12 mesi sono 1680 euro contro 500? Chi me lo fa fare? E poi il diritto al pasto è una cosa stabilita per contratto. Senza contare che c’è chi abita vicino l’ufficio e va a piedi o, al contrario, abita fuori città ed è costretto (povero lui) a usare l’auto ogni giorno… No non sta proprio in piedi…

  11. lorenzo80

    @gianlucatara: perché la bici non è adatta agli orari di lavoro? Io sono andato in bici in ufficio ogni giorno per anni!

  12. gerry69

    Ma chi ha fatto questa proposta?
    Posso anche decidere di non pranzare per fare dieta ed utilizzarli per fare la spesa per la famiglia, ma di certo non si possono barattare per un servizio pubblico.
    Sono previsti dal CCNL delle varie categorie per chi non usufruisce di un servizio mensa.
    Dietro il buono pasto ci sono altre categorie di lavoratori che vivono anche e grazie alle convenzioni con i vari distributori di Ticket. Bar, tavole calde, ristoranti supermercati etc etc….
    poi il valore di un buono pasto è di circa 6 euro (credo perchè io ho il servizio mensa al lavoro)… quanti biglietti AMAT ci acquisto?

  13. gianlucatara

    @lorenzo80 per me non è adatta agli orari di lavoro perche la mattina non è facile pedalare… e la sera potrebbe essere pericoloso tornare con le strade al buio…. senza contare che “all’ufficio” bisogna tenere un determinato abbigliamento, e usare la bici puo provocare una sudorazione eccessiva…

  14. Di fatti ho evidenziato i vantaggi e svantaggi del buono pasto.
    Non deve necessariamente essere imposto dal datore di lavoro, altrimenti ci sarebbe da stravolgere contratti di lavoro ed altro ancora.
    un compromesso si può sempre trovare: c’è anche gente che regala i buoni pasto.
    A questo si potrebbero aggiungere incentivi in busta paga per chi si sposta col mezzo pubblica. Le soluzioni sono svariate.

  15. altro articolo “evitabile”

  16. peppe2994

    Qualcuno può fare un esempio di dove adottano questo sistema? Perché un abbonamento per il trasporto pubblico al massimo è un benefit aggiuntivo al sacrosanto buono mensa o compenso aggiuntivo.

  17. Ho trovato qualcosa 😀
    Lo fanno già a Milano
    http://www.greenstyle.it/mezzi-pubblici-gratis-con-pass-mobilityalternativa-ai-buoni-pasto-72762.html

    Ripeto: la proposta può essere modulata e migliorata. Ma da qui a dire che è una sciocchezza, me ne vedrei bene dal dirlo 🙂

  18. cirasadesigner

    Ragazzi credo che al di la delle proposte che vedono comunque coinvolte solo le persone che dispongono dei buoni pasto, non credo che si risolvano in questa maniera i problemi di mobilità di Palermo.
    Io ero un dipendente regionale e del famoso buono pasto credetemi era poca cosa visto che il contratto dei regionali al 90% prevede solo un rientro pomeridiano e quindi sono solo 4 buoni pasto al mese… eccetto straordinari
    Ritornando all’intervista incontro con il Sindaco, credo sia meglio pensare alla proposta di rendere i mezzi pubblici gratuiti, solo cosi si potrà davvero incentivare l’uso.
    Dico “a gratis” perche anche se costassero pochi centesimi i portoghesi ci sarebbero sempre.
    Se è vero che il costo e il ricavo del servizio, sono dell’ordine dei 6 milioni di Euro… Solo con una tassazione inserita nella TARSI si potrebbe davvero fare una rivoluzione, coi mezzi gratuiti credo che davvero tantissime persone potrebbero utilizzarlo magari rendendo l’uso dell’auto ancora più oneroso in città. Riguardo un articolo apparso qualche giorno fa, sulla metropolitana leggera, spero si possa davvero puntare alla realizzazione di questa opera che una città come Palermo non può certo pensare di non avere, ma invito gli internauti di mobilitapalermo di dare una occhiata su google alle immagini del premetro di Bruxelles, anche questa potrebbe essere una valida soluzione, pensando di far passare il tram in sotterranea, la dove attraversa le aree più centrali ed uscire in superficie nei tratti periferici, con gli stessi soldi si potrebbero realizzare molti più km e sopratutto linee di connessine centro periferia.

  19. lorenzo80

    @gianlucatara
    Di tutte le scuse che ho sentito per non prendere la bici per andare in ufficio la tua è in assoluto la più originale! 😀 Perché non è facile pedalare la mattina!?!? Al contrario, sei fresco e pieno di energie e pedalare tranquillamente ti fa arrivare in ufficio ancora più sveglio ed energico! Sul discorso sera basta dotarsi di luci potenti, io ne ho due che sono delle bombe, luce led da 60 lumen dietro e un mostro da 750 lumen davanti, ti assicuro che mi vedono da 1 km di distanza! Sulla sudorazione sono stati scritti fiumi di parole, basta portarsi un cambio e darsi una rinfrescata in bagno, so che può sembrare “strano”, ma quando ti abitui a farlo poi non ci fai più nemmeno caso!

  20. emanuele262

    quindi l’idea del genio di turno sarebbe togliere cibo alle persone e dare abbonamenti gratuiti….20 giorni lavorativi per 5 euro=100 euro, un abbonamento=30 euro(?)…naaa, forse è una ca***ta

    Piccolo appunto, cito: “Un’idea che sicuramente in qualche altra città ha trovato largo uso…” ma che frase è? Dove è stato sicuramente utilizzato questo metodo?

  21. peppe2994

    Leggere attentamente, il link di sopra non parla di abolizione totale dei buoni pasto anche perché illegale.

  22. Scusate ma non è che esiste solo l’abbonamento al bus. Ci sta anche il car sharing che vale molto più di un semplice abbonamento mensile.
    L’articolo (che ho scritto personalmente) non parla nemmeno di risolvere definitivamente il problema della mobilità a Palermo, ma di INCENTIVO all’utilizzo del mezzo pubblico.
    Fra l’altro, fra i commenti ho anche evidenziato il fatto che questa modalità non potrà essere mai imposta perché ci sarebbe da stravolgere contratti di lavoro e accordi sindacali. Ma un giusto compromesso non è così difficile trovarlo.
    Quindi leggiamo attentamente prima di fare della facile ironia.

  23. huge

    Certo che si sentono di quelle assurdità…

    “la bici non è adatta agli orari di lavoro”… ma che vuol dire?
    “la mattina non è facile pedalare”… ??????
    “la sera potrebbe essere pericoloso”…

    immagino che la persona in questione non abbia mai usato una bici in vita sua come mezzo di trasporto.

    Per non dire della cultura, da panormosauro medio:

    “se ho dei figli da prendere a scuola che faccio? ci vado con l’autobus?”.

    Sì, ci va con l’autobus. Non vedo cosa ci sia di male.
    A parte il fatto che non vedo perché bisogna andare a prenderli i figli. Sono incapaci di prendere un bus da soli??

  24. gianlucatara

    @huge
    si hai ragione, non ho mai usato la bicicletta come mezzo di trasporto,
    ma resto dell’idea che “la mattina non è facile pedalare” (o almeno per me) perche la mattina ci metto un po a carburare, io sono universitario e abito in zona borgonuovo, quindi significa che per arrivare puntualmente alle 8 all’università dovrei svegliarmi alle 6 se usassi la bici…
    sul fatto che andare in bici la sera POTREBBE essere pericoloso o meno lo dimostrano i fatti, fino a tre giorni fa un ciclista è morto nel ragusano investito da un furgone…

    Inoltre… io forse non ho mai preso la bici come mezzo di trasporto ma tu l’autobus a palermo non hai idea di cosa sia, come si fa ad andare a prendere il proprio figlio (dai 3 ai 13 anni) a scuola con l’autobus se quest’ultimo lo devi aspettare dai 15 ai 45 minuti? a meno che tu non abbia niente da fare tutto il giorno la vedo un po dura fare coincidere gli orari…

    altresì concludo dicendo che chiedo venia della mia CULTURA DA PANORMOSAURO MEDIO, bisogna avere doti invidiabili per saper giudicare una persona cosi facilmente, ti invito a riflettere su quello che hai detto della mia cultura e su quello che diceva il buon seneca…
    aliena vitia in oculis habemus a tergo nostra sunt…

  25. lorenzo80

    @gianlucatara
    http://goo.gl/maps/LB7Or

    Sono più o meno 10 km, certo non è vicinissimo, ma di sicuro non ci vogliono due ore… L’andatura media da essere umano non professionista e senza problemi fisici è di circa 18 km/h, diciamo che in una 40ina di minuti ci arrivi. Al ritorno forse un po’ di più perché è più in salita… Comunque, nessuno ti obbliga! Prima di tutto deve piacere, io lo dico sempre. Ma non ti offendere, il pensiero che la mattina è “difficile pedalare” mi fa troppo troppo ridere! 🙂 E poi, ti ripeto, pedalare di buon mattino è in assoluto il modo migliore per carburare! 😉

    Sul discorso autobus ti do ragione, è attualmente impensabile, pero’ a 13 anni io a scuola ci andavo da solo…

  26. gianlucatara

    @lorenzo80

    non ho detto che ci vogliono 2 ore… ho detto che dovrei svegliarmi alle 6… dall’alto della MIA CULTURA DA PANORMOSAURO MEDIO posso affermare che… “appena susutu ra u liettu, un mi metto in capu a bici” 😉 … e quindi una buona mezz’ora per i bisogni di prima mattina piu i tuoi 40 min per il tragitto piu , come suggerisci tu, il tempo per darsi una rinfrescata in bagno appena arrivati… forse non saranno due ore, comunque… e tornando alla questione dei buoni non ha senso scambiarli con una bici… la bici si puo comodamente comprare apparte..
    penso che nessuno qui si sognerebbe mai di scambiare i propri buoni pasto con i mezzi pubblici gratuiti… questo articolo è stato forse scritto troppo frettolosamente… ho letto molti articoli di antony977 ed erano tutti impeccabili, credo che lui volesse dire che alcuni datori di lavoro potrebbero offrire questi ulteriori buoni cosi da incentivare la mobilità…

    ad ogni modo @lorenzo80 e a tutti quelli che si muovono con la bici avete tutta la mia stima!

  27. lorenzo80

    @gianlucatara
    Guarda io ti ringrazio della stima 🙂 però in realtà non ce ne dovrebbe essere bisogno, quello che ho capito da quando uso la bici per andare in ufficio è proprio questo, dovrebbe essere una cosa normale in una città con un clima splendido e relativamente pianeggiante come Palermo! Specialmente per percorrenze brevi tipo 5 o 6 km, che sono la maggioranza degli spostamenti infracittadini per andare in ufficio. Ma purtroppo c’è ancora gente che prende l’auto anche per fare molta meno strada, cosa che ho fatto anche io per anni prima dell’illuminazione e che quando ci penso mi darei testate al muro…

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