Tragedia scampata alla Vucciria: cronaca di un’irresponsabilità diffusa

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foto di Repubblica Palermo

Quasi profeticamente, proprio ieri pubblicavamo una denuncia sul degrado di piazza Garraffello, quand’ecco che il giorno stesso crolla una palazzina proprio lì.

I vigili del fuoco stanno accertando che non siano rimaste persone sotto le macerie. Per fortuna, la tragedia sembra miracolosamente scampata. L’unico venditore ambulante, il cui furgoncino è rimasto travolto, si era allontanato un attimo.

Una tragedia scampata, ma comunque annunciata, che avrebbe potuto causare decine di morti se il crollo fosse slittato di appena 24 ore. Immaginate cosa sarebbe successo se la piazza fosse stata affollata di giovani. Il luogo è da anni una delle principali zone di movida della città, assolutamente fuori controllo e in totale abbandono e degrado.

La Vucciria è sì caratteristica e particolarmente suggestiva di notte, ma è anche un luogo fatiscente in mano alla criminalità organizzata, adibito allo spaccio di stupefacenti, dove a volte neanche i carabinieri entrano.

Siamo convinti che ora l’amministrazione comunale correrà ai ripari per “rassicurare i cittadini”. Il sindaco si prenderà probabilmente il disturbo di assicurare l’intervento “immediato” della sua task force per salvare la città dall’ennesima emergenza…ma questa volta c’è poco da essere “rassicurati”.

Dove sono state le amministrazioni sino ad ora? Cos’hanno fatto per evitare disastri del genere? E’ mai possibile che bisogna aspettare sempre i morti per intervenire? E aggiungerei, non sempre…a volte non si fa nulla a prescindere.

Si può definire politica una linea priva di qualsiasi strategia di prevenzione a lungo raggio, che affronta i problemi di questa città emergenza dopo emergenza?

Quante altre palazzine sono ridotte in quello stato a Palermo? Solo nel centro storico sono centinaia. Per ogni goccia di pioggia che cade, c’è da cominciare a pregare.

Chiederemo agli uffici del centro storico la mappa degli edifici pericolanti da rendere pubblica per mettere quanto meno al corrente i cittadini dei rischi che si corrono.

Abbiamo da un lato dei privati che non si pongono nemmeno lontanamente il problema di mettere in pericolo la vita delle persone, dall’altro invece tutta una sfilza di negligenze da parte di tutte le amministrazioni che ci hanno governato in questi anni.

Presumendo che la messa in sicurezza degli edifici competa al proprietario dell’immobile, sono mai state fatte pressioni da parte del Comune? Perché non è stato vietato il transito e l’accesso laddove c’è pericolo concreto di crolli? Queste irresponsabilità e omissioni sono inaccettabili!

Se penso che in quella piazza avrebbero potuto trovarsi mia sorella o miei amici al momento del crollo, non posso fare a meno di provare rabbia e rassegnazione nei confronti di una città incapace di reagire. E penso di non essere l’unico a pensarla così.

Un plauso pure a chi sentiva scricchiolare l’edificio da ore e non si è neanche disturbato a chiamare i vigili del fuoco per un controllo preventivo.

In compenso, mentre nessuno si occupava di questi problemi, per mesi di fila abbiamo sentito parlare di operai Gesip e RAP.

Ma d’altronde forse in tutto questo c’è una logica: i morti non parlano, non rovesciano cassonetti e non tengono in ostaggio la città…

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18 Thoughts to “Tragedia scampata alla Vucciria: cronaca di un’irresponsabilità diffusa”

  1. huge

    …e soprattutto non portano voti…

  2. Possiamo portare questo crollo come ulteriore esempio dello stato di degrado e abbandono del nostro territorio, che andrebbe messo in sicurezza e nella fattispecie valorizzato e reso fruibile ai turisti.
    Ma il comune di Palermo va in contro-tendenza. Non solo abbandona alla loro disgrazia interi quartieri, con le conseguenze che vediamo sotto i nostri occhi. Ma per giunta ora si fa promotore di un nuovo condono edilizio: “la circolare dell’assessore Lo Bello di fatto allarga l’ultima sanatoria edilizia anche alle aree a vincolo relativo (per intenderci: aree soggette a vincolo paesaggistico, a vincolo idrogeologico ecc.). Pare che l’espediente giuridico “resuscitato” all’occorrenza sia un semplice parere del Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) reso all’interno di un ricorso per una veranda!” (cit. Donato Didonna).

    Ecco da chi siamo amministrati!! Disastri del genere, dissesto idrogeologico, manutenzione del territorio, degli edifici esistenti. Niente, nulla! Si condona e si tira a campare, in attesa che ci scappi qualche morto e si ricominci con le solite promesse da marinaio o le solite dichiarazioni fasulle!

  3. walter

    Salve a tutti, sarò ripetitivo come sempre, io mi chiedo cosa il sindaco ogni mattina? si fa mai un giro per il centro storico? sulla circonvallazione? domanda, ma quell’edificio restaurato direi meraviglioso che sorge sotto lo svincolo di via basile per intenderci dove si mette lo stigghiolaro che fine farà? viva…. Palermo……

  4. mdm

    Oltre ad esprimere indignazione per quello che è accaduto non sarebbe possibile organizzare una protesta (ovviamente pacifica), attirando l’attenzione dei mass-media anche a livello nazionale?? Mi piacerbbe fare qualcosa di attivo e propositivo insieme a tutti voi e non limitarmi ad uno sfogo tramite un messaggio su questo blog, come comunque è giusto che sia! Continuo a pensare che quanto accaduto non solo non sia accettabile, non solo occorrerà trovare le responsabilità di chi avrebbe dovuto vigilare e non lo ha fatto, ma, ed è quello che mi fa più paura, potrebbe ripetersi facilmente ed avere esiti molto più infausti.

  5. rasputin

    Purtroppo ci dobbiamo ancora una volta rassegnare.
    La situazione finanziaria del nostro comune e anche di quella delle altre città d’Italia è disastrosa, direi quasi sull’orlo del default.
    Gli interventi che si fanno sono solo un palliativo, in alcuni casi si previene mettendo in sicurezza con i ponteggi tubolari e restano lì per anni fin quando non si arruginiscono e le trincee poste a protezione si riempiono di spazzatura, dopo di che passa nel dimenticatoio. Si va avanti con il tamponare le emergenze (e ce ne sono un’infinità) ma non si fa nulla per la prevenzione. Le recenti piogge che si sono abbattute sull’Italia in questi giorni, hanno messo allo scoperto ancora una volta la debolezza del territorio da nord a sud. L’unica cosa che questi politici ladri e ignoranti sanno dire quando ci scappa il morto è “si deve fare un piano di prevenzione” , ma nessuno ci mette mano e si aspetta il disastro successivo per dire le stesse identiche cose che ripetono a memoria da 50 anni.
    Questa volta è finita bene, avanti al prossimo morto!

  6. zavardino

    dall’85 ad oggi Orlando e Cammarata.

    E’ arrivata l’ora di ristrutturare il patrimonio del centro storico, prima che scappi qualche morto.

    I soldi si trovano, se il comune mantiene migliaia di nullafacenti…

  7. marcopalermo70

    menomale che crollano cosi ( senza vittime) cosi almeno si pulisce un po da questi palazzi mostri! ( speranza di restauri non cè ne ) che crollino pure gli altri almeno si fa pulizia ( senza vittime)

  8. Athon

    L’indignazione su quanto avvenuto ci sta, così come ci sta pure il pressing affinchè gli interventi di recupero del centro storico procedano a ritmi più veloci.

    Sul pieno recupero della Vucciria esiste già un importante progetto. A questo punto l’amministrazione non può più temporeggiare (nel modo più assoluto!), ragion per cui oggi mi sento ancor più pieno di speranza rispetto ad ieri.

    Sulla Vucciria si è perso troppo tempo, e si tratta certamente di una colpa. Tuttavia non capisco chi scrive che speranza di restauri non ce n’è, considerato che invece va riconosciuto che a Palermo, negli ultimi decenni, ne sono stati fatti molti, col risultato che interi quartieri sono stati recuperati. Tattora molti palazzi sono in ristrutturazione.

    Col crollo di questo palazzo si è fatto ancor più evidente che è proprio arrivato il momento di portare a termine il recupero della Vucciria. Oggi non ci sono più scuse per procrastinare l’inizio dei lavori.

  9. MAQVEDA

    @marcopalermo70

    Il tuo commento non è nemmeno degno di risposta.

    Evidentemente i più di 800 restauri da me contati effettuati negli ultimi 10 anni ti sono giusto sfuggiti. Proprio una cosetta da niente. Non è vero che speranze di restauro non ce ne sono. Solo perché questo è crollato (e purtroppo qualche altro) non vuol dire che non ci si sia impegnati negli ultimi 10 anni,impegno principalmente dei privati. Le colpe del Comune sono evidenti. Non aver messo in sicurezza un edificio particolarmente fatiscente, e con questo tanti altri, ma da qui ad augurarsi il crollo di altri edifici, magari monumentali, per fare pulizia, è proprio roba da fare accapponare la pelle. Meno male che non hai nessun potere decisionale. Orlando deve darsi una smossa, non ha più scuse, l’edilizia pericolante va messa IMMEDIATAMENTE tutta in sicurezza. E in caso di edifici abitati, sgombero. Già evidentemente si sono messi comodi visto che sono passati mesi da via Bagolino.

  10. franz

    @MAQVEDA
    il sindaco lo sa come è la situazione nel centro storico e lo sapeva benissimo venti anni fa. Nessuna amministrazione ha mai fatto nulla e quello che più mi fa più incazzare è che hanno giocato e giocano sulla pelle dei nostri figli che, ignari del pericolo che incombe sulle loro teste, vengono invogliati a frequentare questi posti così servono a dare un ritorno di immagine ad un Centro Storico che si “risveglia”. Gli unici interventi fatti sono solo la dove qualcuno ha ed ha avuto interessi personali, per il resto se tutto crolla e la gente vi muore sotto non gliene può fregar di meno. Se c’è chi si propone per amministrare una città deve assumersi tutte le responsabilità che questo comporta e non cercare in altri capi espiatori.

  11. MAQVEDA

    Non condivido questa analisi. Non è assolutamente vero che non si è fatto nulla. Ottocento restauri e più, ma il numero vi pare davvero così misero? E vedo cantieri aprire ogni settimana. Interessi personali? e di che genere? magari di tipo immobiliare? embé? sono immobili. Stiamo a fare le solite chiacchiere da bar. I recuperi sono ovunque. Non voglio difendere il Comune perché qui l’ha scafazzata alla grande. Anche se ho visto moltissimi edifici essere messi in sicurezza negli ultimi due anni. La colpa è anche dei privati che se ne fottono. Il Comune ha più volte sollecitato in caso di pericolo, e più volte se ne è avuta notizia, ma niente. Hai presente quanta gente conosco che vive nel centro storico e non può restaurare il palazzo dove abita perché i condomini non si mettono d’accordo? O recuperi per cui è stato presentato il progetto impantanati nella burocrazia? Sempre a vedere teorie del complotto e loschi interessi sotterranei ovunque. L’unica colpa seria in questo caso è che il Comune non si è adoperato (e come questo in tantissimi altri casi) di mettere in sicurezza ruderi disabitati. In caso di palazzi abitati invece dovrebbe imporre lo sgombero, immediato.
    C’è comunque anche una certa logica nel fatto che certe zone risultino meno “interessanti” (i mercati storici) nel fatto che la Vucciria sia ancora così poco recuperata. Sono per lo più edifici vuoti, e probabilmente nessuno ha voluto fino ad ora rischiare di investire nel recupero di edifici in una zona che di sera diventa una discoteca all’aperto. Chi ci andrebbe mai a stare lì? Per quanto la trovo bellissima preferirei spararmi piuttosto che andare a vivere in quel posto con quel bordello serale. Ovvio che non è una giustificazione. Ma c’è una logica.
    E’ vero che bisogna velocizzare, è vero che il Comune dovrebbe essere ricettivo verso le emergenze, cosa che non c’è stata sino ad oggi. E’ crollato un edificio è vero, l’abbiamo scampata stavolta, ma nonostante questo, e nonostante le colpe di Palazzo delle Aquile questo non toglie che da dieci anni e più il centro storico di Palermo è in recupero.

  12. mars 76

    Dal gds:
    Si apprende che oggi già ci sarà una riunione della commissione urbanistica per parlare della situazione del centro storico e varare misure urgenti
    In ballo ci sono 15 milioni di euro di fondi residui da destinare ad un ulteriore bando per i privati, che però dovrà passare dal consiglio comunale

    La Bazzi comunque dichiara che almeno l’80% degli edifici del centro storico è messo in sicurezza e questo effettivamente può corrispondere ai numerosissimi cantieri di restauro documentati dal nostro Maqueda in questi anni
    Il 20% a rischio vede però il solito problema dei proprietari che pur diffidati non intervengono
    E’ questo il caso del crollo della Vucciria
    I proprietari erano stati diffidati, sarebbe quindi dovuto intervenire il comune in danno loro, ma non ci si è arrivati tra un ritardo e l’altro. Bisognerebbe aggirare tale problema ed intervenire prima.

  13. […] immortalano piazza Garraffello interamente murata in corrispondenza degli accessi, a seguito del crollo verificatosi giorno 5 febbraio 2014. Non sappiamo quali siano le reali intenzioni del Comune, fatto sta che suscita sicuramente […]

  14. Athon

    Sono del tutto d’accordo con MAQVEDA.

    E’ crollata una palazzina ed è molto grave. Indigniamoci “senza se e senza ma”. Continuiamo a denunciare le tante cose che non vanno e che potrebbero essere migliorate.

    Tuttavia negare che negli ultimi decenni sono stati fatti molti lavori di recupero e tanti altri sono tuttora in cantiere, col risultato che sta venendo fuori un centro storico spettacolare, rivela un atteggiamento così negativo, estremo e scorretto da non riuscire a spiegarmene le ragioni.

    Il buon senso presuppone che vengano riconosciute anche le buone cose che hanno interessato e continuano ad interessare Palermo.

  15. Irexia

    Un articolo sullo stato del centro storico:
    http://livesicilia.it/2014/02/08/centro-storico-228-edifici-in-pericolo-ecco-la-mappa-dei-rischi-del-comune_440790/

    Domanda, ma non era di qualche giorno fa la notizia della chiusura dell’ufficio centro storico? O sbaglio?

  16. MAQVEDA

    Questa mappa è già vecchia, a dimostrazione che i cambiamenti nel centro storico sono continui. Ho trovato almeno 7 edifici che oggi sono in recupero, e uno che lo è da pochissimo. E alcuni altri invece sono già stati messi in sicurezza, come l’unico edificio rosso in via Alloro alla Kalsa.

  17. […] proseguono i lavori di messa in sicurezza degli edifici attorno piazza Garraffello, vi mostriamo alcune immagini dalla piazza interessata dai lavori. Non solo degrado ma tanta tanta […]

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