Piano Battaglia: deboli spiragli di luce dopo una tempesta di incompetenza

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Riceviamo e pubblichiamo un nuovo aggiornamento dal nostro amico Andrea Di Piazza di www.pianobattaglia.it sulla situazione del polo invernale madonita, che vede spiragli positivi dopo il rischio concreto di veder svanire i fondi comunitari a dicembre 2013. L’accurata ricostruzione dei fatti non può che farci rammaricare per l’inadeguatezza totale dei nostri apparati amministrativi. Resta da chiedersi come sia stato possibile che la Regione abbia concesso una proroga sino a febbraio una volta che la data di scadenza per la presentazione dei progetti era stata fissata a dicembre 2013, e che gli stessi fondi provengono dalla comunità europea. Nessuno ha avuto nulla da ridire?  Misteri di Sicilia!

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Il 2014 potrebbe finalmente essere l’anno della nascita della nuova stazione sciistica di Piano Battaglia. Facendo un breve riassunto della vicenda, per i più distratti, nel 2013 viene bandita la gara d’appalto per la costruzione della seggiovia e di una nuova sciovia a Piano Battaglia, Madonie. Ente appaltante è la Provincia Regionale di Palermo, mentre l’ente regionale che si occupa delle gare d’appalto è l’UREGA.

La prima gara, espletata a marzo 2013, va deserta: nessuno è riuscito a presentare un’offerta conveniente, a scanso di equivoci comunque nel bando è richiesto un investimento significativo da parte del soggetto che si sarebbe aggiudicato l’appalto.

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Così si predispone un secondo bando di gara, che viene pubblicato il 15 luglio. Il 16 settembre 2013 si insedia la commissione per la valutazione delle offerte. Questa volta c’è un’offerta: è quella della Piano Battaglia s.r.l., società di imprenditori palermitani e madoniti, in cordata con la CCN-Finotello, un’importante impresa di costruzione di impianti di risalita con sede in Piemonte. Incredibilmente (e inspiegabilmente) la seduta viene sospesa e rinviata al 13 novembre. Questa famigerata seduta, tenutasi presso l’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e Mobilità (sede dell’U.R.E.G.A.), dura circa tre ore – com’è possibile leggere dal verbale di gara, finalmente, riesumato – ed è “riservata”.

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La seduta si arena su alcune note pervenute in Commissione, la quale rimanda tutto al R.U.P. ed al Capo dell’Amministrazione Appaltante. Tra queste, com’è noto, la denuncia alla Procura della Repubblica di Palermo di un’Associazione Ambientalista di Messina (la MAN, che, per inciso, si occupa prevalentemente di bracconaggio), su presunte irregolarità. La seduta viene rinviata a data da destinarsi. Il tempo però stringe perché, com’è scritto, la trasmissione del progetto deve avvenire entro il 31 dicembre 2013.

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Una terza seduta si insedia all’UREGA ad inizio dicembre 2013, con un ennesimo nulla di fatto. Questa volta la seduta è seguita da uno scarno comunicato datato 14 dicembre, con cui si comunica “il rinvio a data da destinarsi delle operazioni di gara”. E’ la fine.

Sul web si mobilitano le associazioni e gli appassionati, la notizia vola di bocca in bocca, fino ad un incomprensibile intervento di un giornalista di Repubblica Palermo, che sembra posare la pietra tombale su Piano Battaglia e le attività sportive. Fortunatamente, il 18 dicembre, alla presenza della Quarta Commissione Ambiente, riunitasi presso l’Assemblea Regionale, l’Assessore Regionale al Turismo, l’Assessore Reegionale al Territorio, il Commissario della Provincia, il Sindaco di Petralia Sottana in rappresentanza della Città a Rete Termini Imerese Madonie, il Presidente della Società Sviluppo Madonie (So.Svi.Ma.) e accreditate associazioni ambientalistiche, si riuniscono per fare luce ed intervenire sulla vicenda, allontanando la possibilità che i fondi europei stanziati per la stazione sciistica vengano perduti.

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Si arriva finalmente a questi giorni, Palermo (e per Palermo ci si riferisce anche e soprattutto ai pubblici uffici) si risveglia dal torpore delle feste e si rispolverano i fascicoli, probabilmente sepolti dallo zucchero a velo dei dolci natalizi.

Il 17 gennaio, un mese dopo l’ultimo intervento in merito, con una riunione presso il Dipartimento della Programmazione della Regione Siciliana a cui erano presenti, tra gli altri, il commissario della Provincia Regionale di Palermo, l’Assessore al Turismo e l’Assessore al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, si passa in esame il “caso Piano Battaglia”. In questa riunione si decide che entro febbraio 2014 (in questi casi è bene specificare l’anno) si insedierà nuovamente, presso i locali dell’U.R.E.G.A. di Palermo, la commissione che valuterà l’unica offerta pervenuta per l’aggiudicazione della gara d’appalto per la “Realizzazione di infrastrutture per la fruizione turistico sportiva di Piano Battaglia-ammodernamento degli impianti di risalita”.

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Nel frattempo però nessuno ha pensato di stralciare dal bando la gestione del tapis roulant, il tappeto installato dall’Amministrazione Provinciale guidata da Francesco Musotto, nel lontano 2005, che permette di utilizzare il campo scuola e di organizzare la stagione delle poche, ma impegnate, scuole sci di Piano Battaglia. In poche parole quest’anno non si scierà a Piano Battaglia.

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One Thought to “Piano Battaglia: deboli spiragli di luce dopo una tempesta di incompetenza”

  1. punteruolorosso

    sono stato là quest’estate, piano zucchi è un deserto, i rifugi sono vandalizzati e gli hotel abbandonati. l’unico posto vivo si trova a piano sempria, sopra castelbuono.

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