Lavori tram Notarbartolo, variazione linee Amat

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In vista dei prossimi lavori per il capolinea della linea tranviaria che si attesterà proprio di fronte l’ingresso principale della stazione Notarbartolo, l’Amat ha disposto alcune variazioni per le linee che transitano da piazza M. Boiardo.

 

 

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Verrà pertanto spostato dalla parte opposta il capolinea della linea 103 (al suo posto vigerà il divieto di sosta). Le linee in transito 118 e 704 invece anziché svoltare su via Antonino Pecoraro, proseguiranno diritto rispettivamente per via Terrasanta (linea 118 con istituzione di nuove fermate) e via Notarbartolo (linea 704).

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2 Thoughts to “Lavori tram Notarbartolo, variazione linee Amat”

  1. mic

    Il cantiere di Piazza M. Boiardo è fermo non si capisce cosa stanno facendo a parte avere divelto il manto stradale. Nel frattempo le attività commerciali stanno subendo danni gravissimi addirittura con il rischio chiusura…..e questa idiozia si aggiunge a quella della viabilità che vede già da tempo la piazza trasformata in rotonda con la creazioni di ingorghi pazzeschi tasso di inquinamento altissimo ….ma l’utilità qual è? E’ la solita idiozia palermitana da parte di qualche genio messo a occuparsi di qualcosa di cui non capisce nulla con idee deleterie…..ma la cosa gravissima è che si aprono cantieri fermi per mesi danneggiando gli esercizi commerciali e nessuno se ne preoccupa….la città è ai margini del fallimento generale ma a chi vive di stipendio e compensi vari cosa importa? vergogna

  2. zavardino

    gli esercizi commerciali chiudono ESCLUSIVAMENTE per due ragioni:
    l’apertura di numerosi centri commerciali e la crisi economica nera che riguarda la realtà di Palermo.
    Si fallisce per l’incapacità di rinnovarsi. Se il PIL si contrae del 4% annuo, come si pretende di mantenere gli affari come prima? Mi stupisce che il livello del traffico automobilistico sia ancora consistente. Penso ad un futuro in stile brasiliano. Strade percorse da rapinatori sfacciati (vedi San Giovanni degli Eremiti) e solo pochi centri commerciali strapieni di gente che in relativa sicurezza spende quei pochi soldi rimasti a tutto vantaggio di aziende estere o settentrionali. Sarebbe auspicabile un presidio costante di monumenti e mezzi di trasporto per lo meno su rotaia.

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