I disagi presso la biblioteca di Villa Trabia

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“Salve, volevo porre il seguente problema. Di recente ci si è interrogati sui motivi che hanno portato alla bocciatura della città di Palermo a “Capitale europea della cultura 2019”. Le ragioni suppongo siano le solite: assenza di infrastrutture, limitati servizi e una programmazione di eventi scarsamente rilevanti o quantomeno dubbiosi quantitativamente. C’è chi se lo aspettava, chi invece ci credeva e ha visto sfumare un sogno. A questo punto racconto dunque la mia piccola esperienza.

 

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Da qualche mese ho ricominciato a frequentare, da studente, la biblioteca di Villa Trabia, che attualmente segue il seguente orario: apertura al pubblico ore 09.00, chiusura ore 14.00. Senza mezzi termini, è chiaro a tutti che l’orario non è certo dei più flessibili né tantomeno dei più lunghi (se dovessimo calcolare il “fabbisogno di studio” di uno studente sarebbe del tutto insoddisfacente); ma ciò che più mi preme far presente è che quando, insieme ad altri ragazzi, ho chiesto le motivazioni che hanno portato alla copertura del seguente orario, mi è stato risposto dagli stessi impiegati che la causa è da ricercare in una carente pianificazione organica.

 

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 E’ triste però contare ogni mattina almeno 10 impiegati che, per sorvegliare 3 ambienti studio e una sala computer sono più che sufficienti, e che alternandosi all’accoglienza, passano il loro tempo a godere di letture private, navigare sul web o sonnecchiare sulle poltrone. Non è mia intenzione accusare nessuno né sollevare un vento di polemica (anche se sarebbe opportuno), ma più che altro chiedere se fosse possibile organizzarsi in maniera differente per assicurare un servizio migliore (che poi gli impiegati, in assenza di necessità da parte del pubblico, dormano o leggano non mi interessa, ma che almeno continuino a farlo anche nel pomeriggio, cosicché chi ha bisogno, possa beneficiare comunque della biblioteca). Mi pongo dunque delle domande. Davvero una città come Palermo non riesce ad assicurare la continuità di un servizio che a mio avviso non comporta un aggravio eccessivo di oneri? Davvero restiamo attoniti se Palermo viene esclusa dalla suddetta candidatura (2019 Palermo candidata Capitale Europea della Cultura) se non riusciamo ad assicurare la semplice apertura di una biblioteca comunale? Davvero ci indigniamo se Palermo configura al penultimo posto nella recente classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita in Italia (tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero)? La gran parte delle città studentesche italiane (ad esempio Pisa, Siena, Sassari, Padova e tante altre) assicurano un servizio a supporto dello studente nettamente migliore, con biblioteche che chiudono anche alle 12 pm o rimangono aperte durante la notte! E sono sicuro che queste stesse città non contano lo stesso numero organico del comune di Palermo. Spero che lo sfogo arrivi a chi di competenza.

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3 Thoughts to “I disagi presso la biblioteca di Villa Trabia”

  1. Massi

    Caro Comitato,

    da quello che scrivi, mi sembra che tu sappia già come stanno le cose. Non esiste al momento una volonta politica di utilizzare in maniera efficiente le risorse umane del comune di Palermo per aumentare il benessere dei cittadini. A chi lavora alla biblioteca comunale fa comodo lavorare fino alle 14 in maniera da avere il pomeriggio libero e di conseguenza il pomeriggio si chiude. Il problema e” che non esiste un modo per difendere i tuoi diritti di utente della biblioteca. Teoricamente dovrebbe essere il voto ma negli “ultimi” anni non ha funzionato molto bene.

  2. Fabrivit

    Frequento la Biblioteca di Villa Trabia dalla sua apertura. Diversi anni fa, vista la lenta decadenza che la stessa stava vivendo, decisi con un amico di creare un Comitato. Ovviamente, visto l’interesse dell’allora amministrazione comunale (nullo), le richieste allora portate avanti si persero nel nulla. Anche io da poco sono tornato a Villa Trabia per motivi di studio. La situazione è diventata drammatica, carenze tecniche mostruose dovute a 10 anni se non più di abbandono. Gli impiegati, che ormai ovviamente conosco da una vita, hanno sempre avuto problemi dovuti alla loro natura di ex lsu. Ci sono vertenze e cause pendenti sul punto che non mi pare il caso di approfondire in questa sede. Circa un mese fa ho avuto modo di parlare con l’Ass. Giambrone, il quale (mi sembra doveroso dargliene merito) ha reso possibile l’apertura della biblioteca più di 15 anni fa. Secondo lui il problema dell’impossibilità temporanea a prolungare l’apertura è colpa di alcuni procedimenti davanti il giudice del lavoro portati avanti da dipendenti e sindacati, con i quali dovremmo prendercela (e quando mai!).
    Ci sono problemi di carenza di fondi per le indennità di turnazione, dovute per legge e per contratto, essendo gli impiegati dei part-time. L’Assessore mi ha assicurato che si sta impegnando per trovare una soluzione e prolungare l’orario di apertura. Spero e mi auguro di vedere delle novità nel 2014.

  3. MX

    Caro comitato, mi viene da pensare che tu non ti sia accorto dei veri disagi della biblioteca, che per essere equiparata alle biblioteche di una capitale europea è lontana anni luce.Il vero problema non è la durata dell’orario di apertura ma l’assenza dei servizi essenziali.Nella biblioteca di Villa Trabia mancano degli armadietti adeguati con chiavi, il parquet è rotto e si rischia di cadere, i computer sono obsoleti, le luci dei tavoli sono sprovviste di lampadine e ti assicuro che se fosse aperta la notte sarebbe davvero dura studiare!!!!!Prima di ambire all’apertura pomeridiana o addirittura ad una notturna si dovrebbero, a mio avviso, risolvere questi problemi che sono molto..ma molto più gravi di quelli a cui tu fai riferimento!Una struttura comunale dovrebbe garantire tutto ciò!!!!
    Il tuo problema è come dici tu “la continuità del servizio” evidentemente non il servizio stesso che è assolutamente carente..e lo diventa sempre di più giorno dopo giorno!!!!
    E dire che anni fa era un vero gioiello…

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