L’armata Brancaleone verso la prossima bocciatura

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“Il progetto andrà avanti e lo realizzeremo, anche se c’è una parte della città incolta e analfabeta che gode di questa esclusione” – Leoluca Orlando

Non ci siamo, non ci siamo proprio.

Non mi stancherò mai di ripeterlo: questa città campa di chiacchiere. Chiacchierano i politici, chiacchierano i palermitani, chiacchierano i giornalisti, chiacchierano tutti. Nessuno sembra avere i piedi per terra, nessuno sembra aver la voglia di affrontare veramente i problemi.

Prima di avanzare nuove improbabili candidature, bisognerebbe cambiare la mentalità provinciale di questa povera città vittima di sé stessa.

A pochi giorni dalla prevedibilissima bocciatura dalla lista di candidature a “Capitale Europea della Cultura 2019” – arrivata ancor prima di poter gareggiare – è un continuo susseguirsi di polemiche sterili che tutto fanno trasparire tranne che si sia finalmente imparata la lezione. La prima domanda che mi sorge spontanea è: ma cosa vi aspettavate?

L’affetto da provincialismo cronico etichetta come “stupidi” o “traditori” quelli che se la ridono in questo momento…magari dimenticando che mentre tutti osannavano con la mani in cielo questa candidatura, in preda ad isteria collettiva, gli stessi che ora sono oggetto di aggressione erano quelli che mettevano in guardia e sollecitavano maggior concretezza.

L’affetto da provincialismo cronico non ha mai capito come funzionano veramente le cose nella società civile, perché è troppo abituato a vivere in questa città per rendersene conto. Pensava che potevamo vincere perché “il teatro Massimo è bellissimissimo” o perché “aviemu u pani ca meusa”, o perché in un passato di cui non esiste neanche più l’ombra, abbiamo avuto la fortuna di essere dominati da civiltà che oggi si rivoltano nella tomba a vedere come ci siamo ridotti.

L’affetto da provincialismo cronico si adagia sugli allori, non ha voglia né di analizzare i problemi, né di capire come possano essere risolti. Aspetta la manna dal cielo…forse, allora, è meglio rivangare nella memoria.

In questi anni Palermo è stata candidata a tutto e bocciata in tutto – GIUSTAMENTE. Questa città ha già dimenticato la ridicola candidatura alle olimpiadi avanzata da un improponibile governo Lombardo. Questa città ha dimenticato tutti gli arabi multimiliardari (o presunti tali) che avrebbero dovuto investire nel suo centro storico, nella sua squadra di calcio, etc. Ha dimenticato le comiche Universiadi, per le quali abbiamo perso la faccia in quanto a disorganizzazione: unico e triste esempio di come venga gestito questo genere di cose in una città di Pulcinella in salsa sicula. Dimentichiamo, e lo facciamo perché siamo accecati dalla superficialità: un catastrofico connubio di pseudo-orgoglio da sagra di paese, campanilismo spiccio, overdose di retorica e demagogia, fettazze di prosciutto davanti agli occhi, poca voglia di fare e tanta voglia che siano gli altri a fare per noi.

Mentre logica voleva che si chiedesse in che modo questa città disastrata sotto ogni profilo potesse mai ambire ad un titolo di rilevanza internazionale, candidandosi a diventare il punto di riferimento europeo della Cultura nel 2019, l’affetto da provincialismo cronico si eccitava e annusava il profumo di rivalsa.

L’affetto da provincialismo cronico non è diverso da un bambino paffuto che fissa un lecca lecca in cima al frigorifero. Più che chiedersi come arrivare al lecca lecca, prova a scuotere il frigorifero, saltare nella speranza di acchiappare qualcosa. Mentre sarebbe ovvio prendere una sedia, metterci sopra dei libri e costruirsi un percorso in verticale per raggiungere il lecca lecca, finisce che il bambino si stanca, si siede a terra e comincia a sperare che arrivi un soffio di vento a far cadere il lecca lecca a terra.

Qual è lo stato della cultura a Palermo? Parliamo di una città dove il teatro, il cinema, la musica, l’arte e non solo..la concezione stessa di cultura sono morti e sepolti. Parliamo di una città dove la sera non c’è nulla da fare, se non girare in continuazione tra pub e discoteche. Parliamo di una città dove gli artisti vengono considerati alla stregua di venditori ambulanti, costretti ad esporre le proprie opere per strada nella speranza di vendere qualcosa.

L’ostracismo nei confronti della cultura in questa città è stato programmato sistematicamente negli anni. La cultura è uno strumento pericoloso, perché crea ostacoli nel naturale percorso di corruzione e degrado sociale, che poi non sono altro che la base e il terreno fertile per il malaffare politico e mafioso.

Chi pensa che Palermo sia una città di “cultura”, vada a farsi un giro nel resto delle città italiane ed europee, e potrà tornare con la coda tra le gambe avendo in elenco almeno tre mila esempi migliori di noi.

Dov’erano tutti questi paladini quando la cultura di questa città moriva? Dov’erano quando i musicisti rischiavano di non poter più suonare? Dov’erano quando i nostri attori teatrali lanciavano grida di allarme? Dov’erano quando il nostro cinema moriva soffocato dal pizzo? Dov’era quando la Film Commission Sicilia abbassava di anno in anno il budget per la produzione audiovisiva? E ancora: i musei che muoiono, i teatri che muoiono, i cinema che muoiono, le biblioteche, le scuole…lasciamo perdere.

Non mi si fraintenda, la cultura a Palermo esiste eccome ed è un’eccellenza rara di questa terra. Abbiamo tantissime competenze che mettono in campo una qualità creativa senza pari. Il problema sono le politiche attuate a sostegno della cultura: inesistenti. La cultura a Palermo va avanti attraverso un processo di auto-produzione che arranca. Come se non bastasse, è quasi sempre costretta ad agire in sordina per non attirare l’attenzione di potenziali ostacoli di natura politica.

La cruda verità è questa. Poi però si lascia l’impressione di aver fatto qualcosa, magari perché si è preso un buco in centro storico, gli si appioppa l’etichetta di “spazio culturale”, si mettono quattro pannelli appesi e si aggiunge una tacca alla cintura; o perché magari metto un asino rovesciato in piazza Castelnuovo…

Penso che ogni tanto un po’ di schifoso realismo non possa che fare bene.

Mentre i figli della logica si basavano sul realismo e annunciavano l’inevitabile fallimento di questa candidatura – non senza sollecitare l’attuazione di soluzioni concrete, anziché provvedimenti spot fini a se stessi – gli affetti da provincialismo cronico fiutavano l’ennesima occasione per sfoggiare finto orgoglio continuando a tenere le mani in tasca. Ma in fondo, non è questo che piace al palermitano? Cosa c’è di più bello che godersi un risultato senza aver fatto nulla? Poi però i traditori, quelli che tifano contro, curiosamente diventano proprio quelli che nel bel mezzo dell’isteria collettiva alzavano un dito per chiedere : “scusate, ma come pensiamo di poterci riuscire in queste condizioni?”.

Ma queste parole lasciano il tempo che trovano. La prossima bocciatura è già nell’aria, ed è un macigno dal nome “Palermo Capitale Europea dello Sport 2016”. Non penso che ci sia bisogno di un genio per rendersi conto delle condizioni disastrose in cui giacciono le nostre strutture sportive (o quello che ne resta). L’affetto da provincialismo cronico già si sfrega le mani leccandosi le labbra, pronto per un altro giro nella giostra del popolino che la politica ha confezionato per lui.


Palazzetto dello Sport di Palermo – foto di BlogSicilia


Velodromo di Palermo – foto di Repubblica Palermo

A questo punto perché non proporre Nairobi per il prossimo Expo o Kabul città per la pace?

Caro sindaco, esiste un piano che possa essere definito tale, che potrà consentirci prima di tutto di raggiungere un livello minimo di decenza per le nostre strutture sportive, ancor prima di candidarsi a diventare Capitale Europea dello Sport? O vogliamo come al solito gareggiare con una 500 scassata in una competizione tra Lamborghini e Ferrari?

Resto dell’opinione che i grandi obiettivi si possano raggiungere, ma lavorando sodo e soprattutto con costanza. Se non cambiamo la nostra mentalità non andremo da nessuna parte, e l’unica cosa che ci resterà sarà l’illusione di poter aspirare a qualcosa, mentre il resto del mondo continuerà ad andare avanti sino a doppiarci e triplarci. Se anziché destreggiarsi tra improbabili esercizi di retorica e propaganda, i cittadini e l’amministrazione si fossero adoperati per seminare, oggi avremmo già racimolato qualcosa in più rispetto a quello che avevamo ieri.

Così, giusto per curiosità: qualcuno sa dirmi quanti soldi sono stati spesi per questa armata Brancaleone?

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51 Thoughts to “L’armata Brancaleone verso la prossima bocciatura”

  1. ruggys

    articolo capolavoro…blackmorpheus quoto tutto

  2. KINGDOM

    Purtroppo non hanno ancora inventato le parole per descrivere la portata di questo fallimento. Non c’è nulla davvero da dire; c’è solo da mettersi la codina tra le gambe e sparire. Fallimento totale di tutto. Siamo una città che ha basato la sua politica degli ultimi 20 anni a campare i parassiti sociali, gli avanzi di galera, e a distruggere il teatro massimo, il teatro politeama, i cantieri culturali della zisa. La cultura storica-artistica-letteraria non vale una mazza se il contesto sociale e ambientale e fortemente e quasi irrimediabilmente degradato. La metà dei nostri concittadini a mala pena ha la scuola media, vivi in zone degradate, ed è fiera e contenta di viverci, e non sa parlare l’Italiano, non sa neanche esprimere logicamente e con parole compiute concetti semplici ed elementari; in poche parole, Palermo è una città in cui ampie fasce della sua popolazione non hanno istruzione! e L’istruzione è la base per la formazione di un contesto culturale non dico florido, ma almeno accettabile. Io sono tra quelli che pensa che è meglio ritirare mestamente la candidatura a capitale europea dello sport, per evitare ulteriori e deprimenti umiliazioni

  3. fabdel

    ahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahahaahahahahahaha 😀

  4. Dr Falco

    Due settimane fa ho fatto una segnalazione al Comune per illuminazione pubblica non funzionante e per fronde di alberi che “stricano” sui marciapiedi. Tutto è ancora lì fermo…non riusciamo a fare cose facili e ci parlano di cose impossibili…In una città in cui non funziona niente l’unica cosa che ha sempre funzionato è la produzione di fumo della politica…

  5. Bravissimo Andrea.
    Straquoto.

  6. Metropolitano

    ahuhuahuhuahuhahu 😀
    Articolo interessante. Per primi dovrebbero leggerlo i politici comunali.

  7. paolama73

    A tratti mi chiedo dove sia la differenza tra “scrivere”, per esempio su un blog, e chiacchierare e mi rispondo, a tratti, che pare non ve ne sia alcuna. Mi perdoni blackmorpheus se esordisco con fastidio ma dopo aver lavorato per mesi e mesi a questa cosa della candidatura mi sento colpita non poco, e certamente non dall’accusa di aver fatto poco, ovviamente, quanto dall’acredine che dimostri e da alcune osservazioni francamente superficiali.
    Forse nella lettura del dossier è sfuggito, a te e a tutti gli altri che perversamente ridono di questa bocciatura, come fosse una loro personale vittoria e non una sconfitta di tutti noi, forse vi è sfuggito che il dossier rappresenta un percorso. Dicesi percorso “qualcosa che porta da un punto a un altro” ovvero dallo stato attuale, evidentemente disastroso, a un miglioramento strutturale, sociale e culturale.
    Non simpatizzo con questa amministrazione, lo sanno tutti, ma “quando è sua è sua” a un certo punto si è detto:”Serve un piano strategico per risollevare la cultura e non solo” e lo si è chiesto ai cittadini che in molti, ma non tutti, gli altri intanto erano impegnati a lamentarsi, hanno risposto. Le proposte sono state accolte, considerate e convogliate in pagine e pagine di progetti CONCRETI che partendo dalle infrastrutture arrivavano al marketing. Poi si è cercato di capire quante risorse si potevano trovare ed è venuto fuori un piano di sviluppo in 5 anni. Ora io non so più di così come si poteva fare. Un conto è guardare con attenzione a anche con sospetto a quello che accadrà, altro è condannare senza appello quello che si è fatto come dimenticassimo tutti quanti 1 che questa amministrazione lavora da poco più di un anno 2 che il degrado lo ha trovato, non prodotto 3 che li abbiamo votati noi 4 che chiunque non abbia operato costruttivamente è direttamente colpevole.
    Mi stupisce che Mobilita che pure ha un atteggiamento costruttivo, correttamente critico, si esprima ora in termini così distruttivi e disfattisti.
    Last but not least, per il poco che ne so per questa candidatura si è speso poco e spiccioli, la maggior parte delle risorse ha lavorato volontariamente a titolo gratuito.
    Niente di personale, amici miei, ma francamente sono stufa di lavorare per questa città ed essere ripagata a fischi da quanti sono rimasti li, al varco, in attesa che il lecca-lecca cadesse così da poter decidere se bisognava lamentarsi perché era caduto troppo in avanti o troppo indietro.

  8. angeloffire

    Mi chiedo perché Orlando ed i suoi ogni tanto (non dico sempre: lo so sono molto indaffarati!!!) non leggano un po’ i vari blog su Palermo tipo questo prima di venirsene fuori con queste trovate ridicole!!!!!

  9. paolama73

    Non c’è peggior sordo chi non vuol sentire. Ma perché ridicolo? Cosa c’è di ridicolo nel prendere le armi contro un mare di problemi e lottare per dissolverli? Dormire, forse. Ce lo meritiamo, il sonno della ragione (e anche della regione) ce lo meritiamo tutto.

  10. punteruolorosso

    @paolama73

    sono d’accordo con te.

    quanto al’amministrazione orlando, sta investendo sul bene pubblico. il lavoro da fare è tanto, ma pedonalizzazioni e altro fanno ben sperare. i gesip non vanno criticati che quando non lavorano. sono utili se utilizzati bene. in ogni caso non si può buttare in mezzo alla strada ventimila cristiani

  11. Normanno

    Concordo in gran parte con le critiche alla città dell’articolo, come tutti quelli come noi che vogliono una Palermo europea e moderna,ma chiedo anche a tutti di rispondere a queste due domande a)Mi dite una cosa,una sola cosa che c’è da vedere o fare a Cagliari?Io ci sono stato e sono andato via senza nemmeno un ricordo dico uno di qualcosa di storico o di artistico (sono ignorante?) 2)Avete idea di cosa vuol dire arrivare a Matera o anche a Lecce?Visto che si presuppone che una capitale europea deve essere visitata da milioni di turisti?Palermo ha tutti i difetti che vogliamo,ma ha anche un gigantesco problema di immagine e di rappresentatività politica (tradotto buoni solo per muos ,fiction infinite sulla mafia, per raffinare il gasolio allla padania e per vomitare insulti al sud)

  12. Sappiamo solo mettere a risalto le cose negative di queste città, e mai quanto di bello abbiamo. Questo a casa mia si chiama catastrofismo. Ci ridiamo sopra se veniamo bocciati in questa selezione (chissà se i veneziani rideranno pure, vista la loro esclusione). Poi però gettiamo la carta a terra, posteggiamo in seconda fila o davanti gli scivoli, se prendiamo la multa nelle strisce blu cerchiamo tutti gli escamotage per farla annullare. Tanto se fosse arrivato l’ok alla prima selezione, ci si sarebbe lamentati lo stesso o addirittura a parlare di giuria “comprata”. Guai togliere elementi che possano impedire di lamentarsi.
    Concludo dicendo che la bocciatura deve essere uno stimolo affinché ogni giorno sia Palermo 2019 e ognuno dia il suo contributo. non solo a parole.

  13. cirasadesigner

    Andrea un super articolo, che suona come un urlo di dolore educazione… Secondo me Palermo non è manco una 500 contro una Ferrari, ma piuttosto somiglia ad uno seduto su di una carrilola con il secondo che spinge… Rende meglio l’idea. Ho tentato lo scorso anno di portare avanti un progetto di dormitori studenteschi… Il risultato??? Investitori pronti a metterci i quattrini, le istituzioni assenti a tutti i livelli, e si parla di qualcosa di estremamente necessario per Palermo… 1000posti letto, ma sembra che il famoso ragazzino del lecca lecca aspetti che cada.
    Bisogna davvero fare una rivoluzione, un class action verso le istituzioni forse…

  14. MarcoC

    @kindom
    Sono perfettamente d’accordo con te. E’ inutile volersi metter in mostra quando non ci sono le condizioni. Neanche i bambini vorrebbero invitare i loro amichetti a casa se non è tutto in ordine.. figuriamoci se non è la stessa cosa per una città come Palermo.

    @antony977
    Anche il tuo punto di vista è giusto sotto certi aspetti ogni bocciatura dovrebbe essere uno stimolo a far di più. Ma quand’è che questi politici fanno di più? Sanno solo candidare Palermo ad eventi e manifestanzioni per farsi pubblicità e per ingannare i più “tonti”. Mi sembra ieri quando Raffele Lombardo e Nino Strano volevano candidare Palermo per ospitare le olimpiadi!!! Ma vi rendete conto? La storia si ripete!

  15. loggico

    Io proprio su quel concreto vorrei soffermarmi.. cos’è concreto occuparsi di un sovrapassaggio pronto con 18 mesi di ritardo? Lasciare decine di opere quasi finite nel dimenticatoio? E’ concreto non vedere mai un vigile urbano in giro a fronte di circa 2000 duemila unita di personale della polizia municipale? E’ concreto che milioni di turisti non trovano mai segnaletica adeguata? È concreto ciò che si vede e si fa’… sarà malconsigliato.. sarà non sufficientemente collaborato.. ma per me è un presenzialieta.. nulla più. .
    guardate i tg presenzia ovunque e su tutto..
    statti rintra e pensa alla citta!!
    Con progetti seri e visibili! Con con pose di ultima pietra non di prima..
    io ho 48 anni ho studiato giurisprudenza ho vissuto e visitato quasi tutte le capitali europee.. parlo quattro lingue.. lavoro nel mondo della giurisprudenza ma tutto ciò non vale niente davanti al fatto che sono fiero di essere nato e cresciuto a palermo ma sono stufo..
    il prossimo sindaco sarà un mafiosazzo.. il “merito”? di orlando.. la gente vuole fatti non parole. . Torneremo a sindaci.. della serie “u viristi” chi fici il sindaco xxx??
    Sara eletto e rieletto..
    ne ho visti sindaci di questa pasta. . Lo so qualcuno di voi dirà ma quelli erano sindaci che in un appalto si fregavano per loro il 50%.. ma secondo voi per il palermitano medio è meglio uno che non fa niente per la nostra città o che è della seriel.. e vabbe si futtiu i picciuli ma a cosa fici..

  16. Otto Mohr

    Ammetto che l’articolo neppure l’ho letto, dato che mi è bastato leggere le parole in grassetto e qualche parola qua e la per capire che è il solito articolo catastrofista. Potrei dire che quoterei parola per parola dopo averlo letto, e forse sarà vero, ma la posso dire la mia senza che nessuno si offenda? Gli articoli di black dicono sempre le stesse cose a ripetizione. Va bene che l’amministrazione fa schifo ecc ma se ci si lamenta sempre e soltanto non andremo mai da nessuna parte.

  17. @paolama73 se vede disfattismo nelle mie parole, allora dubito che le abbia comprese a fondo. Questa associazione non se ne è certo stata con le mani in mano, e spunta adesso così tanto per il gusto di criticare. Io stesso sono stato presente ai Cantieri Culturali alla Zisa, portando proposte concrete in fatto di mobilità quando sono stati organizzati i tavoli tecnici per Palermo Capitale Europea della Cultura 2019…sul fatto che l’amministrazione sia in carica da più di un anno e mezzo non ci vedo una giustificazione, anzi casomai rende più forte il mio discorso. Qui si sbaglia completamente metodologia, e l’unica attenuante, se mai ci fosse, potrebbe essere un grave peccato di ingenuità…ma io vedo più probabile che sia stato fatto a fini pubblicitari, perché di serietà ne ho vista ben poca. Disfattismo? Assolutamente no. Sono sempre stato il primo a sostenere che gli scogli si devono superare, ma lo si deve fare su basi reali, non dipingendo nuvolette bianche in un cielo che di azzurro non ha proprio nulla. Disfattista è perdere tempo e soldi in iniziative inutili quando bisognerebbe programmare una strategia politica a sostegno della cultura che guardi a questa città da qui ai prossimi 20 anni…ma questo non verrà fatto. Quindi di che stiamo parlando?

  18. @Otto Mohr sentenziare ancor prima di aver letto le argomentazioni esposte nell’articolo lo trovo sinceramente poco serio, e di certo non aiuta a dar credito a quanto dici

  19. pippobrutto

    il problema è che quello ceh si vanta di avere tra i suoi estimatori la parte più colta e milgiore della città, in realtà è sostenuto soltanto da quelle folle di “cannavazzi” che putroppo, otre ad essere la parte più ignobile e incivile della società cittadina, è anche la più prolifica, il che ci condanna a rimanere in questa condizione anche nel futuro.

  20. zavardino

    “Siamo una città che ha basato la sua politica degli ultimi 20 anni a campare i parassiti sociali, gli avanzi di galera, e a distruggere il teatro massimo, il teatro politeama, i cantieri culturali della zisa”.

    Aggiungo che ha fatto fuggire il meglio che aveva all’estero o al nord.
    Orlando è stato sindaco dal’85 al ’90, poi dal ’93 al 2000 e dal 2012. Quindi proprio esente da colpe non è.

    Di sicuro Lecce, Matera e Cagliari non hanno discariche sui marciapiedi con materassi, frigoriferi e materiale di risulta nelle strade del centro. Un saluto

  21. Donato Didonna

    Non ci sono pasti gratis e neanche scorciatoie. Se i palermitani hanno potuto ospitare l’esposizione universale a cavallo dei due secoli precedenti (oggi diremmo EXPO) vuol dire che non sono geneticamente incapaci: devono però tornare alle virtù civiche elementari e imparare dalle migliori pratiche altrui.

  22. Otto Mohr

    @black
    L’ho appena letto e purtroppo il mio giudizio non cambia. Sono si d’accordo ma sono le stesse parole che ho letto e riletto 10000 volte…per questo si partecon pregiudizio, perché si dicono e ridicono le stesse cose. Penso che non ti offenda, anzi ne sono sicuro, ma dovresti cambiare l’approccio, ovvero dovresti puntare più sull’aspetto propositivo piuttosto che su quello distruttivo. Consideralo come un consiglio giornalistico…

  23. thesearcher

    Bravo! @blackmorpheus
    La bocciatura era prevedibilissima.
    Ma anche se non ci fosse stata alla prima selezione, ma anche, per assurdo, Palermo avesse vinto in finale, il disastro sarebbe stato ancora più grande. Consideriamo questa sconfitta auspicata come un’altra vergogna agli occhi del mondo risparmiata!

    Si, perchè una città come questa non la rimetti a posto in pochi anni…prima di tutto la testa della gente che vi abita.
    Anche avendo rifatto l’asfalto delle strade, la segnaletica, riammodernato e costruito le infrastrutture necessarie, levato forzosamente gli abusivi, aperto e riaperto monumenti, chiese, musei, ecc. avremmo avuto i vandali, gli incivili, i disorganizzati, l’incuria, la mancanza di controllo, l’assenza costante della Polizia Municipale, l’indifferenza delle altre autorità, gli sprechi, le ruberie, gli scippi, le rapine, i commercianti pronti a caricare del doppio, triplo, quadruplo il normale costo di una bottiglietta di acqua, la maleducazione generale del commerciante palermitano e dei dipendenti pubblici, che hanno anche poca voglia e poca serietà nello svolgere il proprio lavoro…
    Palermo ha bisogno di un’amministrazione comunale che tiene per le palle i cittadini e spreme quelle di coloro che violano la legge, qualunque essa sia e a tutti i livelli…

    Si dovrebbe prendere questa sconfitta come monito dell’impossibilità di dimostrare di avere standard internazionali di civiltà, questo concetto astratto… se veramente ci fosse l’interesse a far uscire la dignità alla gente, si dovrebbe iniziare a multare la gente che cammina per strada anche per un pezzetto di carta gettato a terra, e su, su fino alle più alte dirigenze amministrative…

    Come al solito, la fuffa di una società fallita…

  24. tanino51

    il nostro caro Orlando sindaco , e Giambrone l’assessore alla cultura, pensavano che chiudendo al traffico due piazze e quatto strade definendole isole pedonali, senza nessun arredo urbano, anzi no un po di pedane del mercato ortofrutticolo le hanno messe a San Domenico e piazza Bologni, sarebbe bastato a fare candidare Palermo come capitale della cultura!!!! bisogna iniziare dal decoro della città, che sta cadendo a pezzi, dall’aiuto alle attività culturali come teatri, associazioni culturali, etc.

  25. tanino51

    a dimenticavo anche le attività sportive, guarda che impianti che abbiamo: palazzetto dello sport, diamante, velodromo etc etc certo potrebbero candidare Palermo come capitale europea dello sport!! vergogna!!!!!!!!!!!!!!!!

  26. francesco974

    e’ quello che dicevo io una settimana fa’. ma alcuni utenti mi hanno definito paranoico pessimista cronico e hanno detto che nutrivo odio verso la citta di palermo. ma scusate nell’articolo qui sopra cosa c’e’ di non vero? nel mio articolo di due settimane fa’ cosa c’e’ di non vero??? qui e’ tutto alla luce del sole. l’inefficienza del comune l’arroganza e l’incivilta’ dei palermitani, la presunzione della classe politica siciliana di destra centro o sinistra che sia e’ ormai assodata. chi sostiene che questa citta’ in questo momento ha una speranza di ricrescita’ o e’ un pazzo da catena o vive in un’altro mondo. non il nostro palermitano pero’. quello marziano!!!!!!

  27. Fulippo1

    Io con questo genere di critiche purtroppo non riesco più ad essere d’accordo.

    Purtroppo una delle cause che secondo me non ci ha aiutato, anzi ha remato contro la nostra candidatura, è proprio il disfattismo e il disinteressamento che ha avvolto la candidatura di per se.

    Ho letto in giro nei vari siti e blog di altre città candidate un entusiasmo collettivo, il venerdi della pubblicazione era visto come una finale dei mondiali per certe città. E che non mi si venga a dire che le città scelte hanno le stesse qualità/capaità di Palermo.

    Ecco secondo me sta qui il vero provincialismo di cui parli, non averci creduto fino in fondo davvero! E’ un atteggiamento degno della peggiore cultura.
    Quindi scusatemi ma non riesco a considerare ne valido ne costruttivo questo articolo.

  28. Orazio

    Personalmente credo che, oltre ad una buona dose di disfattismo, ci sia anche un elevato grado di compiacimento riguardo all’eliminazione della candidatura. In stile tifo contro e compiacimento della sconfitta, cupio dissolvi. Stile palermitani juventini per intenderci.

    Questa amministrazione sta partendo da sotto terra per cercare di fare qualcosa di buono. I primi risultati si vedono, pare ci si stia muovendo nell’ottica delle pedonalizzazioni ad esempio, si è ripresa la manutenzione dopo 10 anni di abbandono, si è evitata la tragedia rifiuti etc.

    Il tutto lottando contro una fetta di palermitani a cui lo sfascio sta bene.

    Da quel che trapela il vero motivo della bocciatura consiste nel fatto che il territorio co-finanziava l’evento con una percentuale ritenuta troppo bassa o comunque insufficiente e non per tutti gli in parte veri motivi esposti dall’autore. Sono pronto a subire una smentita, se l’autore ne sa più di me ed in maniera documentata. Per ora l’articolo risulta fragile rispetto ai presupposti di fatto, risultando il solito sfogatoio per le frustrazioni urbane del palermitano medio (il web ormai serve a questo). Del resto è stata bocciata Venezia, sede di un festival internazionale del cinema mentre Matera, che forse ha a malapena un teatro, resiste, come resiste Lecce che in quanto a buzzurri non è seconda a nessuno.

    A parte ciò si critica per principio una candidatura che, se fosse andata in porto, avrebbe portato alla riqualificazione della città. E’ andata male, non ci è costato niente provarci, credo. Non vedo il motivo di criticare il Comune. Paragonare questa candidatura alle Olimpiadi lombardiane è barare sapendo di farlo.

    O si criticano i palermitani? Sai che novità, allora… ma magari finiamola con questa solfa e diamo una mano come peraltro già fatto (vedi San Domenico).

    Oppure sono gli incolti e gli analfabeti che godono, come da orlandiana definizione? Che discolo il professore eh… 🙂 mi è sempre piaciuto per questo. Del resto quest’uomo qualche competenza sui palermitani credo ce l’abbia.

  29. Metropolitano

    @Orazio
    Si vede che tu non vivi a Palermo per capire i motivi della sua esclusione dalla candidatura.

  30. peppe2994

    E quali sarebbero questi motivi? Sicuramente nessuno più di alcune città passate avanti che trovo assolutamente deprimenti.

    A me non interessa perché Palermo è stata esclusa, è una parentesi che aiuta a crescere.
    Più che altro come mai Lecce, Matera e Cagliari sono andate avanti?
    Città una più insignificante dell’altra nell’ottica di capitale della cultura.

    Quindi mi trovo d’accordo con Orazio, le motivazioni vanno oltre ciò che è materialmente tangibile altrimenti avrebbe vinto Venezia immediatamente.

  31. Meriti il mio plauso.
    Paolama73, prima si porti la città all’uso quotidiano, poi dopo possimao ambire ai grandi progetti. Anzi, sono sicuro verrebbero da soli. Capitale europea della cultura? perché no. Nel 2033 ci sarà un’altra chance. 20 anni di tempo per un cambio generazionale, per un cambio di mentalità, per dire che si, Palermo è unica. Ma in questo momento, me lo lasci dire, Palermo è unica nel calpestare se stessa. Applaudiamo ad un’isola pedonale a Piazza San Domenico e taciamo davanti ad un fiume di merda che le passa davanti tutti i giorni. Siamo la quinta città al mondo per congestione del traffico: è agghiacciante, come il vento e il freddo che mi prendo io in vespa o in bici tutte le mattine, proprio per non addizionarmi a quei pazzi che ogni giorno sembra che abbiano auto che vanno ad acqua. Ed è agghiacciante che si facciano le solite chiacchiere. E infatti, come già ho avuto maniera di esprimere più volte, siamo tutto chiacchiere e ricerca d’immagine, ma in quanto a concretezza siamo meno di zero. non sappiamo curare l’ordinario e partiamo per fare l’extra-ordinario. Munnizza e Capitale, disagi e Olimpiadi. come dice Blackmorpheus, mettiamo i piedi per terra. Una volta per tutte.

  32. Francesco81

    in fondo hanno ragione i 2 fronti…per quanto mi riguarda invito il Sindaco di Palermo a cominciare a lavorare dalle periferie ed appianare le differenze….personalmente Settecannoli prima del tram e del forum nessuno sapeva nemmeno che esistesse.. nel mio quartiere tra i mille problemi resta il fatto che il verde già pressochÈ inesistente è addiritura diminuito dagli anni 80 ad oggi (consigli di guardare l articolo di Repubblica su Google Heart. La costa di romagnolo È ancora una fogna così il fiume Oreto. Il fiume Oreto È peraltro il fiume più importante della città, caro Sindaco venga a farsi un giro nel nostro quartiere e poi decida se candidare Palermo a certi eventi, a meno che non si riferisca solo al centro cittÀ in quel caso non a che da lavorare solo sull`asse Notarbartolo-libertà. Venga anche tutta la provincia e la regione a farsi un giro e si vergognino tutti. Personalmente mi batto e mi batterò per sensibilizzare certe tematiche, invito come proposi anni fa a creare una sezione per quartieri in modo da evidenziare nel dettaglio le tematiche, un saluto la lotta continua!

  33. Fabion54

    Io non concordo del tutto con gli argomenti trattati nell’articolo…
    Ho visto ultimamente una città che ha voglia di riscattarsi, sono sempre più i cittadini che si indignano, che postano foto di abusivi, che creano gruppi sui posteggiatori, che mandano sms alla rap… Insomma una città e una cittadinanza che vuole crescere e migliorare. Quello che vedo invece è un amministrazione che si fa grande davanti la stampa, ma che in concreto potrebbe fare sicuramente di più. Ancora di più, perché se è vero che Orlando si è trovato a partire da sotto zero, molte volte ha dimostrato anche di non essere all’altezza di situazioni importanti.

    Vorrei anche sapere ad esempio, riguardo questa bocciatura come si è presentata Palermo, aveva una presentazione? Un video? Cosa c’era all’intero e cos’ha Palermo che avrebbero dovuto convincere la giuria a mandarla avanti?
    Perché non aspettare ancora qualche mese e candidarla per l’anno prossimo quando dopo due anni e mezzo di governo Orlando?

    Quoto il commento di Antony977: Bisogna vedere sia le cose negative, ma anche quelle positive. Bisogna valorizzare tutto ciò di positivo che la città offre. Bisogna fare pubblicità e rendere la città partecipe di ciò che la città offre e può offrire.

  34. Lancio una provocazione: dato che si parla di programmazione, pubblicità e dei tanti problemi che affliggono la città, voglio usare lo stesso metro di misura che in tanti hanno usato per criticare la candidatura.
    Ci sta il degrado…….ma che senso ha fare il tram???
    Che senso ha realizzare il passante ferroviario se c’è monnezza per le strade?
    Rispondetemi grazie 😀

  35. Metropolitano

    @peppe2994
    La realtà può cambiare negli anni, o decenni a seconda dell’interesse politico, non credi ? Intanto è stata esclusa, tralasciando i motivi per cui i giudici hanno dato il verdetto iniziale.
    Non sappiamo quale sia il livello di cultura delle altre città che procedono a meno che ci siamo stati, ma la realtà di Palermo parla chiaro. Che importano le altre città a noi ? Tanto la reale questione sulla bocciatura non cambia di una virgola. Bisogna saper perdere specie quando i problemi sono noti a tutto.
    Accade analogamente nello sport: un vero atleta si misura solo con quelli del suo livello, mentre alle paralimpìadi si misurano gente con simili handicap per competere e gareggiare in maniera equilibrata. L’importante è partecipare. Ma se non vi basta non siate delusi dopotutto. Non sempre si vince. Prenditela con chi ha rovinato la città piuttosto.

  36. rosanero81

    va beh dai gente, scusate, ma siete troppo polemici con un sindaco e un’amministrazione che è al loro primo mandato da 1 anno e mezzo…..ahhhh, ops…scusate…non è al primo mandato il sinnaco ollanno???è al 5 mandato ??? e solo ora pensa ai “percorsi” per Palermo capitale della cultura…ahahahahahhaah ….
    ahhhahahhahhah sinnaco ollanno…ma va scassacci…, che manco hai saputo gestire la pioggia, sei stato degno del peggior cammarata…DIMETTITI BUFFONE e appena ci bocceranno anche da capitale dello sport spero avrai la dignità (se sai cosa sia) di dimetterti…

  37. huge

    Non capisco perché si voglia fare passare l’idea che la candidatura sarebbe stata bocciata per le condizioni in cui versa la città.
    Non c’entra assolutamente nulla. E’ stato bocciato un progetto. Evidentemente non ritenuto all’altezza, o incompleto, o non adeguatamente sostenuto. Metteteci anche per manovre politiche, se volete. Ma non certo perché a Palermo c’è la munnizza per strada o si posteggia selvaggiamente in doppia fila.
    L’articolo fa secondo me alcune considerazioni giuste, come quelle sul provincialismo e la falsa voglia di rivalsa che molti palermitani hanno, ma sbaglia completamente tiro nel giudizio sulla candidatura.
    E lo sbaglia ancora di più quando tira in ballo quella a capitale dello Sport, visto che le due candidature non hanno nulla che le accomuna. La prima era, a mio parere, una candidatura assolutamente credibile, la seconda è talmente velleitaria, visto lo stato di disastro postnucleare in cui verso lo sport in città, che può venire solo da ridere a pensare che Palermo si possa candidare. E non per il 2019, tra 5 anni. Ma per il 2016, ben tre anni prima. Ma a questa candidatura secondo me non ci credono neanche loro. E non credo si stia facendo granché in tal senso.

  38. tanino51

    per alcuni allora la colpa e di chi critica le condizioni della nostra città, ma chi ci governa che cosa fa o ha fatto, i progetti prima di pubblicizzarli è meglio constatare se possibili realizzarli e francamente non ci vuole molto a capire che prima , bisogna programmare la riqualificazione, urbana, culturale, sportiva della città che da anni è stata governata da gente incapace!!!!!!!!!!!!

  39. manu70

    Personalmente penso che visto la situazione attuale della città , le opere oggetto della candidatura vanno realizzate a prescindere per la ns città , per goderne in primis noi palermitani.
    Poi in merito ai grandi eventi tipo le Universiadi , vorrei segnalare che in talune riusciamo lasciando almeno un buon ricordo tipo la Luis Vitton Cup dove Trapani ha preso spunto per un rilancio di cui gode ancora oggi.

  40. Il problema, a mio modesto parere, non e’ solo il progetto, che e’ stato bocciato dalla commissione. Su questo argomento in realta’ c’e’ chi parla di auto-celebrazione e auto-referenzialita’ dell’amministrazione, giusto per farsi pubblicita’ (io sono di questa opinione) e c’e’ chi invece chi parla di un tentativo giusto ed apprezzabile per attrarre finanziamenti a Palermo.

    Ho letto un ottimo pezzo a riguardo da parte di Gery Palazzotto, del quale vorrei riportare un passaggio eccellente, a mio modesto parere:
    “Perché cultura non significa solo leggere, scrivere, dipingere, scolpire, innovare, ma significa anche apprezzare chi legge, chi scrive, chi dipinge, chi scolpisce, chi innova. E significa soprattutto aiutare chi crea, circondarlo di attenzioni, dargli credito, farlo sentire profeta in patria”.

    Quello che credo e’ che il punto chiave sia comprendere come la cultura sia percepita nella cittadinanza Palermitana. PRediamo ad esempio la vucciria. Il centro storico e’ assolutamente in mano alla malavita, una discoteca a cielo aperto, un gazebo abusivo, un covo di illegalità, sporcizia e degrado, tristezza e pericolosità.
    Tante aree del centro storico Palermitano, ristrutturate e riabitate, oggi sono altrettanti punti di riunioni selvaggie, caotiche, discoteche, monnezzai, ambienti stracolmi di gazebo abusisivi e posteggiatori che ti impediscono persino di posteggiare la tua macchina sotto la tua casa. Ecco come e’ percepito il centro storico da moltissimi palermitani. Scempio.

    Capitale culturale significa anzitutto, a mio parere, un messaggio dalla citta’, dai suoi cittadini, come questi vivono una svolta nella loro cultura e come questa si trasmette nel quotidiano e nella quotidianita’. Il post la dice tutta su come gli artisti vengono trattati in questa citta’ dalle amministrazioni e dai concittadini. Non mancano gli artisti, manca il terreno sul quale fare fiore la cultura a Palermo. Manca la gente.
    Contrariamente a quello che avvenne anni fa, quando la gente penso’ che sarebbe stato bello ripopolare il centro storico. Quello fu un periodo stupendo per Palermo, la primavera di Orlando. Molti professionisti investirono sul centro storico. Quel centro storico era percepito da tutti noi con grande amore e come qualcosa da preservare e rinnovare, valorizzare e rivivere.
    Oggi e’ percepito come quello che scrivevo sopra.

    Anni fa mi pare che fu una citta’ tedesca della Ruhr colma di industrie siderurgiche a fare da capitale della cultura. Il motivo fu semplice. Era una trasformazione culturale anzitutto dei suoi cittadini, che guardavano ad un nuovo modo di vivere non piu’ industriale e sostenevano un modello di sviluppo diverso, verde.
    Prendete Bilbao.
    Anche Palermo ha tanta cultura, ma questa cultura non si manifesta nei suoi cittadini. Bisogna cambiare l’approccio della gente alla vita culturale della citta’ se si spera di vincere certe competizioni.

  41. Antonio73

    Grande Paolama73

    continuiamo a lottare insieme, molti ci godono e ridono ma non ti curar di loro, questa città ha bisogno di gente che lotta, non di gente che sa solo criticare e basta..continuate

  42. Antonio73

    “Sappiamo solo mettere a risalto le cose negative di queste città, e mai quanto di bello abbiamo. Questo a casa mia si chiama catastrofismo. Ci ridiamo sopra se veniamo bocciati in questa selezione (chissà se i veneziani rideranno pure, vista la loro esclusione). Poi però gettiamo la carta a terra, posteggiamo in seconda fila o davanti gli scivoli, se prendiamo la multa nelle strisce blu cerchiamo tutti gli escamotage per farla annullare. Tanto se fosse arrivato l’ok alla prima selezione, ci si sarebbe lamentati lo stesso o addirittura a parlare di giuria “comprata”. Guai togliere elementi che possano impedire di lamentarsi.
    Concludo dicendo che la bocciatura deve essere uno stimolo affinché ogni giorno sia Palermo 2019 e ognuno dia il suo contributo. non solo a parole.”

    grande anthony977

  43. Antonio73

    “Non capisco perché si voglia fare passare l’idea che la candidatura sarebbe stata bocciata per le condizioni in cui versa la città.
    Non c’entra assolutamente nulla. E’ stato bocciato un progetto. Evidentemente non ritenuto all’altezza, o incompleto, o non adeguatamente sostenuto.”

    STRAQUOTO

  44. Una candidatura vincente infatti doveva partire proprio dalla condivisione, da parte della cittadinanza, di un progetto, che non fosse solo un’inziativa del comune ma che coinvolgesse tutti i cittadini.
    Ecco che cosa mancava al progetto. Coinvolgere i cittadini, renderli partecipi, renderli ;portatori di quello spirito di rinnovamento culturale e artistico di cui la citta’ ha bisogno.
    A mio modesto parere, questo mancava al progetto.

    Per il resto, le polemiche su chi gode e chi no su questa bocciatura mi sembra la solita futile propaganda di alcuni.
    Indipendentemente dalla promozione o dalla bocciatura, occorre agire sulla coscienza e sulla partecipazione dei Palermitani per cambiare Palermo. Altrimenti ogni iniziativa resta fine a se stessa.

  45. volpe972

    Sono totalmente d’accordo con l’articolo, è una caratteristica della classe politica della nostra città essere parolaia, inconcludente, colpevolmente disorganizzata, sterilmente sognatrice fatta su misura per palermitani ignoranti e creduloni ( non tutti per fortuna ) che prendono tutto questo seriamente convinti che ci siano le condizioni per volare su grandi progetti irrealizzabili, da una rappresentanza delle istituzioni che vive perennemente di propaganda e di campagna elettorale e malata di cronica incapacità di organizzazione e di progettazione

  46. fabio23

    Non sono d’accordo con chi critica la candidatura di Palermo, o meglio sarei stato il primo a criticare una candidatura alle olimpiadi (per il semplice fatto che una giuria non avrebbe nessun motivo logico per votare Palermo e bocciare città completamente diverse per peso specifco internazionale come Madrid, Roma, Parigi, ecc…) ma non a ruoli seppur importanti ma di portata inferiore come le manifestazioni oggetto di questo articolo.
    Detto questo, portare avanti delle iniziative/progetti non è reato ma atto lodevole, l’importante però è evitare che si sperperino soldi pubblici per imprese titaniche (del tipo candidatura alle olimpiadi….) che difficilmente si concretizzeranno.

  47. liberoilverso

    @blackmorpheus Bhè, ovviamente sottoscrivo le parole del Sindaco. Se parto dal presupposto che amo questa città non posso che augurarmi che il progetto vada comunque avanti. Al contrario, se fossi disfattista e politicamente schierato contro tutto e tutti scriverei il tuo articolo.
    Detto ciò per la sintesi, aggiungo qualche parola.
    Il primo concetto, che sottoscrivo in quanto rappresenta fedelmente il mio pensiero, stranamente, è lo stesso tuo ed è il seguente:
    “Non mi stancherò mai di ripeterlo: questa città campa di chiacchiere”. Aggiungo: “come quelle che potrebbero leggersi sui post.”
    Troppo facile, caro @blackmorpheus, scrivere le solite cose. Chissà che data riporta il tuo articolo veramente. Probabilmente l’avrai scritto ai tempi di passate amministrazioni. Il perché è presto detto:

    1. Le tue sentenze fanno capire che sei a conoscenza delle motivazioni dell’esclusione della candidatura. Ti prego di renderle pubbliche ufficialmente, grazie. Se così non fosse, pecchi di arroganza. Nessuno, infatti, le conosce; nessuno ci ha rivelato le ragioni dell’esclusione. Potrebbero esserci ragioni politiche, ad esempio, che tu non ti preoccupi di prendere in considerazione; e chissà quante altre. Nessuno ha spiegato se la scelta è stata combattuta o scontata. Eppure, tu che ti elevi a giudice, dall’alto della sua esperienza e conoscenza appari così saccente! Sai tutto e di più. Più di quello che è stato reso noto, incredibile.

    2. L’affetto da DISFATTISMO cronico non è diverso da un bambino paffuto che fissa un lecca lecca in cima al frigorifero. Più che chiedersi come arrivare al lecca lecca, NEPPURE prova a scuotere il frigorifero, NEPPURE salta nella speranza di acchiappare qualcosa. Mentre sarebbe ovvio prendere una sedia, metterci sopra dei libri e costruirsi un percorso in verticale per raggiungere il lecca lecca, finisce che il bambino si stanca, si siede a terra e NEPPURE comincia a sperare che arrivi un soffio di vento a far cadere il lecca lecca a terra. PERO’ SI LAMENTA, “mamma, mamma voglio che il lecca lecca voli da me! E tu, che mamma sei che non sai fare volare il lecca lecca!”; Allora la mamma prova a spiegare al bambino che gli oggetti non volano e che non esiste in commercio la bacchetta magica e che neppure i soldi crescono negli alberi ma che, facendo un passo per volta, può riuscire a prenderlo con le sue manine.” Per esempio.

    3. Affermi A: “Qual è lo stato della cultura a Palermo? Parliamo di una città dove il teatro, il cinema, la musica, l’arte e non solo..la concezione stessa di cultura sono morti e sepolti.”
    Affermi B: “Non mi si fraintenda, la cultura a Palermo esiste eccome ed è un’eccellenza rara di questa terra.”
    Affermo io, C: “deciditi”

    4. Probabilmente hai ragione, gli operatori culturali (d’Italia) stanno attraversando anni difficilissimi. I tagli alla cultura-istruzione sono ormai una costanza. Dall’istruzione, ai teatri e via dicendo si sta soffrendo di tutto questo. E’ palese.
    Il problema del tuo post è proprio questo, è talmente palese che tu fai finta non sia così.

    Due esempi geograficamente italiani:
    1. Nella culturalissima Torino, saprai senz’altro che nel 2011 si svolse la protesta dell’orchestra del teatro Regio di Torino; oppure, più di recente, saprai che la Cavallerizza Reale di Torino, verrà presto abbandonata dal Teatro Stabile a causa del taglio dei contributi. Tutte cose che sicuramente conosci.
    2. A Roma, ti dico solo il nome, il resto lo conosci. Teatro Valle occupato.

    Questi esempi, solo per rendere palese ciò che lo è per tutti tranne che per te. La cultura deve essere finanziata; non è una banca, non è una SPA che fa uso di capitale di rischio in borsa. Per buona parte dallo stato, dalle regioni, dalle province (se esistono ancora da noi) ed in minima parte dai comuni. E’ tutto in ordine di grandezza. Conosci bene anche lo stato delle casse di questi enti. Trai le ovvie considerazioni (che nulla hanno a che vedere col tuo post).

    5. Infine, giusto perché tu ti travesti da giudice della Suprema Corte, io mi vesto da avvocato (non mi viene difficile per fortuna). Dai dell’ “armata Brancaleone” a concittadini e, perfino a cittadini stranieri; persone che probabilmente neppure conosci e di cui non sai nulla. Giusto per essere chiaro, tale espressione si usa per definire un gruppo “mal assortito, incapace, che fallisce i suoi obiettivi” (cit).

    Hai letto il cartello di persone, associazioni che, pur nella consapevolezza di avere la strada in salita ci hanno messo, oltre che la faccia, il proprio apporto alla causa?

    Ti agevolo il lavoro:

    A. Comune di Palermo: Roberto Albergoni, Giuseppe Marsala, Moni Ovadia, Ferdinando Siringo
    B. Comitato promotore Palermo 2019: Egle Palazzolo
    C. Università di Palermo: Maurizio Carta
    D. Regione Siciliana: Dora Piazza
    E. 40 enti istituzionali: http://www.palermo2019.it/chi-siamo/comitato-istituzionale/
    F. Comitato internazionale:
    1.Veronika Ratzenböck, direttrice del centro di documentazione della cultura, Vienna.
    2.Hedwig Fijen, fondatrice e direttrice di Manifesta, Festival europeo di arte contemporanea che si svolge ogni due anni in una città Europea.
    3.Chris Torch, direttore di Intercult/Stockholm.
    4.May Shehab, fondatrice e direttore del DARB 1718 – Contemporary Art and Culture Centre – Cairo, Egitto. Docente di Economia del Turismo all’Università del Cairo.
    5.Chérif Khaznadar, fondatore e presidente de La Maison des Cultures du Monde – Centre Francais du Patrimoine Culturel Immatériel – Parigi.
    6.Georges Zouain, fondatore e direttore della GAIA – Heritage, Beirut. Economista, esperto internazionale per il Cultural Management.
    7.Filipe Themudo Barata, Direttore del Cidehus – Università di Evora (Portogallo). Direttore della Unesco Chair sul Patrimonio Immateriale. Storico ed esperto di cooperazione culturale.
    8.Besnik Mustafaji, Scrittore. Già Ambasciatore dell’Albania in Francia e Ministro degli Esteri. Tirana
    9.Thierry Fabre, Direttore del Dipartimento dello Sviluppo Culturale e delle Relazioni Internazionali del MUCEM, il Museo del Mediterraneo di Marsiglia.
    G. La bellezza di 301 associazioni, comitati cittadini: http://www.palermo2019.it/chi-siamo/partecipazione-cittadina/

    Considerazione finale:
    Male assortito? Non credo. Incapace? Sarebbe quantomeno ingeneroso. Hanno fallito l’obiettivo? E’ stato più volte ribadito il concetto che la candidatura era più uno strumento che un obiettivo.

    “L’armata Brancaleone”, come tu amorevolmente la definisci, ti chiede scusa per avere peggiorato con il loro apporto, le sorti della città; la prossima volta, sono certo, ti chiederanno di presiedere i lavori, così vinceremo di sicuro.

    Saluti, Rosario

  48. Fenil

    Articolo esemplare ! Condivido tutto. @antony977, non si chiama “catastrofismo” ma “realismo” !

  49. Fabrivit

    Nei giorni seguenti la bocciatura ho avuto modo di parlare e confrontarmi sui motivi che hanno portato all’esclusione. Io ritengo che per dare una risposta sia sufficiente dare uno sguardo ai dossier presentati dalle città. Ritengo ad esempio che quello di Matera, se confrontato con quello presentato da Palermo, aveva qualcosa in più, una grafica accattivante e innovativo già nella presentazione. Ovviamente un occhio superficiale si sarebbe fermato all’apparenza anche se, in tutta onestà, l’occhio culturalmente estetico vuole la sua parte. Andando ai contenuti: ho trovato delle pecche nell’identificazione e quantificazione dei costi. Ad esempio, sempre confrontando Palermo a Matera, ho trovato che la nostra città abbia fornito delle cifre troppo generali riguardo investimenti e contributi richiesti da altre istituzioni. Matera ha quantificato all’euro quanto aveva bisogno, quanto voleva investire in ciascuna delle voci e quanto avrebbe “fruttato la manifestazione”.
    Anche la percentuale dei bilanci passati e futuri destinata alla cultura avrà influito nella decisione: negli ultimi 4-5 anni non si è mai arrivati ad avere 2% di investimenti in cultura, mentre i diretti concorrenti sono il 2% da anni. Mi spiace per la città, io vedevo questa come un’opportunità per dare più stimoli di “civilizzazione” che non vedo ormai da anni. Che il candidarsi a tutto sia sbagliato, è un’opinione che non condivido ma che rispetto. Penso che le istituzioni debbano dare il buon esempio, e non credo che “provarci” possa essere un cattivo esempio, soprattutto se praticamente a costo zero come in questo caso (forse se i soldi ci fossero stati e fossero stati investiti sarebbe finita diversamente). Credo anche che certi giochi politici, seppur in misura minima, abbiano influito. Ps. Black, a me le universiadi sono piaciute, sarà che ero un ragazzino, mi hanno avvicinato a sport poco noti e praticati.

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