E il parcheggio di via Nina Siciliana divenne Fiera dei morti

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Finanziato dalla Comunità europea, costato  4,7 milioni di euro e 620 stalli, con cinque posti pullman e 15 moto,  il parcheggio di via Nina Siciliana rappresenta assieme al parcheggio Basile, una delle tante aree parcheggio che non ha mai espresso le proprie potenzialità  soprattutto per via dell’assenza di seri provvedimenti sulla mobilità.  Oggi l’intera area  ad ospitare la “Fiera del 2 Novembre” o più comunemente “Fiera dei Morti”. Un provvedimento simile che è già stato adottato anche per il parcheggio Basile, che ospiterà a breve una pseudo fiera natalizia.

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Qui di seguito l’ordinanza

 

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Da notare qui quanto riporta l’ordinanza:

Qualsiasi danno  arrecato ai cittadini, al suolo pubblico o a proprietà private dagli espositori e/o dalle loro strutture sarà carico di chi lo ha provocato. Per danni arrecatia alla pavimentazione stradale, alle alberature e al patrimonio comunale, i Settori competenti provvederannao a calcolare il valore dei danni ed il Settore Servizi alle Imprese chiederà il risarcimento economico.

Invitiamo pertanto i residenti a segnarli qualsiasi anomali al nostro indirizzo di posta elettronica.

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11 Thoughts to “E il parcheggio di via Nina Siciliana divenne Fiera dei morti”

  1. cirasadesigner

    Ci ritroviamo periodicamente a commentare queste notizie, di evidenziare lo sperpero del denaro pubblico, sia esso di provenienza europea o comunale, non si può pensare di spendere tutti questi soldi e poi lasciare queste cattedrali nel deserto e sembra che questo sport sia praticatissimo a Palermo nel corso degli anni. Vedasi parcheggio Francia, utilizzato solo per un mercatino rionale settimanale e dalle coppiette la sera, in cerca di intimità, vedi il parcheggio John Lennon, vedi il Basile e questo ultimo.
    Tanti soldi buttati perche poi non si ha la capacità di mettere a profitto quello realizzato, se dopo non si pensa ad un corretto utilizzo dei luoghi.
    Pensare che la concessione degli spazi per fiere sia un utilizzo sensato, credo sia la dimostrazione ulteriore, se ce ne fosse bisogno, della miopia di chi dovrebbe pianificare ed utilizzare la cosa pubblica. Peccato che nessuno si sia accorto quanto questo parcheggio possa essere vicino ai cantieri culturali, alla Zisa, insomma a percorsi urbani turistici. Peccato nessuno si sia accorto come la vicinanza di scuole possa dare anche un impulso all’uso delle strutture scolastiche anche in orario extrascolastico, attraverso l’attivazione di palestre sportive, peccato non ci si renda conto che un parcheggio non necessariamente debba essere sempre pensato come una colata di cemento ed asfalto, senza invece pensare a spazi di ritrovo e svago, che avrebbero tanto successo, l’esperienza del Parco Uditore insegna…
    Bho!!! Che altro dire speriamo qualcuno si accorga un giorno di tutto questo, e non continui a pensare solo “a pupi ri zuccaru”

  2. manu70

    Un attimo! Se il parcheggio sarà occupato dalla tendopoli , gli utenti della fiera dove parcheggeranno?

  3. peppe2994

    Non penso occuperà tutto il parcheggio che è davvero grande, sicuramente metà rimane parcheggio e metà fiera.

  4. pikacciu

    Speriamo che questo parcheggio venga usato anche per il mercatino del Venerdì in modo da liberare le strade vicine migliorando così la mobilità ed eliminando i disagi provocati dall’incivilta dei venditori e degli acquirenti. Ogni venerdì alla fine del mercatino le strade sono piene di verdura, sacchetti regolarmente gettati per terra e immondizia di ogni genere. Basterebbe che ogni commerciante ambulante avesse il suo fusto per raccogliere la propria spazzatura per evitare no scempio settimanale di quel tipo.

  5. peppe2994

    Comunque il giorno stesso la RAP pulisce.

  6. peppe2994

    Sono passato da li è la fiera prenderà quasi tutto il parcheggio tranne due corsie una a destra e l’altra a sinistra.

  7. cirasadesigner

    Anche se la RAP pulisce dopo la fine del mercato, non si capisce il perche i mercatini rionali siano organizzati in modo tale da stare in mezzo a questa sporcizia, tra le altre cose se la Rap, dotasse i venditori di un bidone la pulizia durerebbe molto meno, sarebbe solo necessario svuotare i bidoni e in questa maniera si controllerebbero anche i fenomeni di abusivismo che sono tipici di questo tipo di mercatini, ogni licenza, un bidone per lo meno a quei venditori che producono tanto sfido. Sarebbe senza dubbio meglio e più civile. Sono d’accordo con chi auspica lo spostamento del mercatino, ci sta un ponte per attraversare la circonvallazione e sarebbe anche più semplice per i venditori stessi, ma siamo sempre a discutere dei se e dei ma…

  8. Tinnirello Salvatore

    Prima vittima alla fiera dei morti. Sabato pomeriggio 26/10/2013 giorno dell’inaugurazione, alla presenza di parecchie persone, bancarellisti compresi, ignoti hanno distrutto, spogliandolo completamente e capitozzandolo un albero rigoglioso sopravvissuto all’abbandono e all’incuria per 5 anni. Alla domanda: ma non vi siete accorti che stavano distruggendo l’albero? I presenti hanno risposto No, non ce ne siamo accorti! Forse la sua chioma ostruiva la visuale dei passanti, ovvero occorreva fare spazio a qualche furgone per posteggiarlo, e averlo sott’occhio accanto la bancarella, oppure lasciare spazio per posizionare qualche bancarella abusiva. Ma qualcuno prima di consegnare il sito controlla per poi alla fine reclamare eventuali danni agli organizzatori? Forse occorrerebbe oltre al suolo pubblico fare anticipare una congrua cauzione da restituire alla fine dopo la verifica dei danni. Inoltre per assicurare gli stand al suolo, sono stati piantati dei grossi picchetti a terra sull’asfalto, che alla fine lasceranno enormi buchi che lo rovineranno irrimediablmente. Ma la Polizia Municipale dove sta? Per non parlare dei bagni chimici che non ci sono. Queste persone dovranno rimanere 7 giorni in pianta stabile senza andare in bagno ma come faranno? Ad ognuno libera interpretazione. Poi dicono che si lamentano i residenti, ma é ovvio! perché se il prezzo da pagare oltre ai disagi sono questi, hanno ragione da vendere opponendosi a qualsiasi iniziativa del genre che crea disagi e danni per l’intera collettività.

  9. mediomen

    I bagni ci devono essere per legge, ma forse chi ha fatto la legge non ha pensato che ci voleva anche chi controllava l’applicazione della legge.

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