Pedonalizzazione Corso Vittorio Emanuele: Favorevoli o Contrari?

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Il tema delle pedonalizzazioni torna prepotentemente sulle prime pagine dei quotidiani locali e anche sul web si discute sulle possibili zone/aree da pedonalizzare.

Vogliamo proporvi questi due rendering di Corso Vittorio Emanuele per chiedere le vostre opinioni in merito. Vi piace immaginare così il centro storico? Quali delle due proposte vi piace di più?

Ringraziamo gli utenti Dal Bo e Bernabu per i meravigliosi rendering

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48 Thoughts to “Pedonalizzazione Corso Vittorio Emanuele: Favorevoli o Contrari?”

  1. Micky

    Centro Storico CHIUSO!
    Ecco!

  2. ligeiro

    favorevole per tutto quello che comporta un aumento sano del turismo!!! tutto il centro chiuso e pedonale, parcheggi limitrofi e 3 o 4 navette elettriche!!!!! così i palazzi storici non diventano subito neri, il turismo porta un sacco di soldi alla città!!

  3. peppe2994

    Ma magari !
    Chiudete tutto!

    Molto meglio la proposta uno, tutto rigorosamente pavimentato ma con una pista ciclabile a doppio senso sul lato destro della strada. Non deve passare niente. Sono 500 metri fino alla cattedrale tranquillamente fattibili a piedi. Dalla cattedrale a Porta Nuova invece andrebbe lasciato soltanto lo spazio per una sola fila di auto allargando il marciapiede esistente di altri due metri.

  4. Calò

    Si ma ci devono essere i mezzi per spostarsi da una parte all’altra del centro storico. Palermo non ha un centro storico minuscolo, dove puoi spostarti senza problemi a piedi o in bici!

  5. peppe2994

    Sì, ma il tratto da pedonalizzare per intero sarebbe di 530 metri esatti che si possono tranquillamente percorrere a piedi senza l’ausilio di navette.
    Stessa cosa per i 670 metri di via Maqueda da pedonalizzare interamente. Non sono distanze che richiedono un mezzo di trasporto continuo anche perché scendendo da via Bari, Napoli o Venezia si raggiunge velocemente via Roma.

  6. Fabio M.

    Questa estate a Malta per l’esattezza a Valletta capitale Maltese, camminare per lunghe strade principali aree pedonali, uguali in tutto e per tutto al nostro Corso Vittorio, è stato meraviglioso, soprattutto rendersi conto che ad un determinato orario del pranzo circolavano solo i mezzi per le consegne o per la rimozione dei rifiuti, alla fine basta solo un piccolo sforzo da parte di tutti i cittadini, perche tanto i commercianti si possono reinventare avendo le strade popolate da pedoni, e chi comunque alla macchina non sà rinunciare basta solo utilizzare le infinite strade e stradine secondarie che a palermo non mancano mai.

  7. Bello. E’ il mio sogno. Ma va organizzato bene. Corso Vittorio Emanuele, per quanto stretta sia, è un’importante arteria per la circolazione palermitana e non ha alternative nelle vicinanze.

  8. ah Palermo non ha un centro storico da girare a piedi perchè è troppo vasto?? e nemmeno in bicicletta??? ahahahahah ma che cose ridicole tocca leggere. al palermitano pesa proprio il cul* eh!? ma imparate ad andare in bicicletta!!! basta scuse. ci vuole il pugno di ferro con voi

  9. Calò

    Andrea, al di là del fatto che sei un maleducato per come ti esponi e probabilmente pure ha grossi problemi di comprensione scritta. Se ti fossi informato bene avresti scoperto che pure in centri storici di dimensione minuscola, hanno delle navette o dei bus che lo percorrono per consentire ad anziani e disabili di spostarsi. Il che non vuol dire che non lo puoi girare a piedi, ma che devi dare servizi adeguati a chi a piedi o in bici magari il centro storico non lo può girare.

    Io sono il primo a volere le pedonalizzazioni, ma vanno fatte bene! Se qualcuno dice che bisogna pedonalizzare tutto il centro storico, io sono il primo ad appoggiarlo, ma facciamo le cose con criterio e rispettando soggetti più disagiati.

  10. Calò

    E per intenderci vivo in una città(evidentemente non è Palermo) con un centro storico quasi del tutto pedonalizzato. Quindi certe accuse fanno sorridere….

  11. ergobis

    dove si deve firmare!!! la proposta al comune doveva essere fatta ieri??? no?

  12. @peppe2994, non è solo per i 500 metri, in realtà devi considerare da dove si lascia la macchina, lasciando l’auto al parcheggio Imera, per esempio non è proprio comodo atrrivare a piedi ai quattro canti, oltre 1 km di strada, va bene per le passeggiate, ma chi ci vive o deve fare delle commissioni ha bisogno almeno di un mezzo pubblico, il tram sarebbe, anche storicamente, l’ideale.

  13. Otto Mohr

    Negli ultimi due anni, in cui ho fatto un uso quasi indiscriminato della bici nei mesi di non scirocco, mi sono accorto che molto spesso le soluzioni che vengono proposte cosi facilmente, tanto facili non sono.
    Usando la bici, ci si rende conto di problemi che non mi saltano all’occhio nè quando vado in macchina, nè quando cammino a piedi.
    Chiudere il centro storico alle auto dall’oggi al domani, senza preventivare un trasporto pubblico efficiente e degli idonei parcheggi di interscambio sarebbe una follia. Da una parte gioverebbe agli amanti della tampasiata, che possono perdere molti minuti per spostarsi da un punto all’altro della città (molto spesso io per primo), dall’altra darebbe una mazzata ai molti cittadini che si troverebbero fisicamente impediti ad andare al lavoro/ufficio.

    Se si vuole pedonalizzare il centro storico, si può benissimo cominciare con l’attivare seriamente i vari parcheggi di interscambo che attualmente ESISTONO, dato che non si può pensare che un povero cristo che abita a Villaciambra, ad esempio, possa ogni mattina scendere con la bicicletta per andare nel centro storico pedonale. E non si può neppure pensare che quest’uomo scenda con l’auto, la lasci a piazza indipendenza sul marciapiede (dato che fisicamente mancherebbero i posti auto per migliaia di auto) e scenda a piedi.

    La soluzione? Parcheggio Basile, Parcheggio Imera, Parcheggio Francia, sebbene siano ancora pochi. E il tutto dovrebbe essere accompagnato da una ZTL di tutto il centro storico e da una sua pedonalizzazione parziale (almeno nel breve-medio termine).
    Basterebbe tariffare il parcheggio Basile di modo tale che con un unico biglietto (del costo ad esempio di 1.50 €) si possa lasciare l’auto ed aver un biglietto giornaliero per l’uso dei bus. Inoltre sarebbe necessario avere a disposizione una linea speciale (con una frequenza simile a quella del 101 dei tempi d’oro) che permetta nel’arco di non più di 10 min di giungere mediante opportune corsie preferenziali in centro storico.
    Con una visione a lungo termine, invece, la metropolitana leggera la dovrà fare da padrone con le fermate Borsa e Massimo, senza pensare che si potrebbero pure realizzare delle linee tramviarie.
    Pertanto la pedonalizzazione va fatta in due step: uno nel breve lungo termine(0-3 anni), l’altro nel lungo termine (10-15 anni).

    Mi spiace ma diffido da morire di chi avanza soluzioni cosi semplicistiche per risolvere un problema, guardando nella maggior parte dei casi al proprio tornaconto personale.
    Quindi, pedonalizzazione degli assi principali si, ma con criterio, perchè altrimenti diventano non un volano, ma un blocco dell’economia.

  14. Caro Calò, aldilà del fatto che i miei genitori mi hanno educato a dovere e che poi sono io a decidere come comportarmi (per cui potrei peccare di ineducazione), non hai minimamente specificato nel primo messaggio che ti stavi riferendo a categorie fragili come i diversamente abili o gli anziani, quindi forse sei tu che non ti sei espresso bene. Detto ciò è chiaro che serva un potenziamento delle navette elettriche in una zona chiusa al traffico ma ti renderai conto, rileggendo quello che hai scritto e per come l’hai scritto, che sembra la solita lamentela del palermitano medio che si affaccia alla finestra e non vede oltre il proprio balcone. Palermo non ha per niente un centro storico grande e piantiamola pure con questa balla che è il centro storico più grande del mondo (basta guardare su google earth la superficie occupata da Roma e Siviglia), ma questa è un’altra storia. salutami quindi il tuo centro storico a misura d’uomo (sclafani bagni?) <3

  15. Panormos

    Favorevolissimo all’intera pedonalizzazione della 1 Circoscrizione, lasciando Via Roma, Corso Vittorio Emanuele e Via Maqueda a traffico limitato ai soli mezzi elettrici o Euro 5. E se ne potrebbe comunque fare a meno di queste concessioni carrabili se venisse ricostruita la vecchia rete tranviaria di Palermo…

  16. E’ il mio sogno. Ho sempre scritto che avrei visto un tram e/o delle piste ciclabili passare da li. Ma anche via Roma la immagino allo stesso modo.

  17. The.Byfolk

    @ MobPA

    Sono un po’ confuso..
    Da quello che ho capito non è possibile avere un tram come quello rappresentato in foto, per cui se deve avere necessariamente le barriere non sarà poi così bello da vedere!!!
    Del resto la cosa Più brutta e contestata del progetto tram è proprio l’isolamento che crea, anche a livello pedonale!

  18. Calò

    Andrea, mi sono espresso benissimo. Sei te che hai gravi difficoltà di comprensione della lingua italiana o che hai forti pregiudizi.

    Il comune di Palermo se vuole pedonalizzare il centro storico DEVE mettere a disposizione mezzi di trasporto pubblico adeguati per andare da un punto all’altro del centro. Navette, bus o tram, non sono inconciliabili con le pedonalizzazioni. Che poi sia il più grande del mondo, non l’ho mai detto e non me ne frega assolutamente una minchia.

  19. peppe2994

    Parole di chi ha paura di cambiare…
    In tutto il mondo ho visto sconfinati spazi pedonali, pure a Mumbai popolata oltre misura, città più trafficata al mondo dove sostanzialmente si sta fermi con la macchina dove non esistono le infrastrutture, parcheggi in primis totalmente inesistenti ma quando si va nell’isola pedonale tutti sono contenti. I problemi si pongono solo qui…

    Prima si pedonalizza tutto, POI si provvede a quel che serve perché nell’immediato non serve nulla di impellente tale che la mancanza possa impedire la fruizione delle aree pedonali quindi ripeto, per più di un mese la via Maqueda è stata chiusa e nessuno, ma neanche uno si è lamentato. Perché mai dovrebbero sorgere lamentele in futuro?
    E comunque le aree del centro storico in questione non hanno molti uffici e luoghi di lavoro. Sono aree di “passio”.

  20. Calò

    Andrea, non mi sono lamentato, non ho detto che il centro storico di Palermo è il più grande del mondo, la mia città non è Sclafani Bagni, ma Novara. Hai fatto tutto te. Se la smettiamo con le interpretazioni fantasiose dei commenti altrui facciamo un passo avanti.

  21. mediomen

    ma a Palermo quali sono le aree pedonalizzate? qualche piazza, qualche traversa, molte aree fallite. Serve un’area come ci sono in quase tutte le città. Facciamo corso Vittorio Emanuele bene, ma che si facci uno studio serio del traffico e l’impatto che avrebbe, e non come sempre a “tentativi prove e aggiustamenti”. Mi riferisco come ad esempio piazza Indipendenza con cambi continui, transenne mobili, divieti non rispettati da nessuno ecc…

  22. @peppe2994, non sono parole di chi ha paura di cambiare ma di chi non gira solo per tampasiare ma gira per lavoro e per impegni vari.

    In centro non ci sono molti luoghi di lavoro?

    Uffici comunali, uffici regionali, provinciali, 4 facoltà universitarie, centinaia di negozi, alberghi, etc etc etc. E poi tutti quelli che abitano in centro e lavorano lontani dal centro. Certo chi esce solo per tampasiare non potrà mai capire le esigenze di chi lavora.

    Io non ho mai visto immense zone pedonali senza mezzi pubblici, la stessa roma, carente in mezzi pubblici, in centro ha 2 linea della metro e per i vicoli i minibus.

    Poi se vogliamo parlare di aria fritta…

  23. Metropolitano

    Favorevole !
    Ma cominciamo con via Maqueda.

  24. Otto Mohr

    “Prima si pedonalizza tutto, POI si provvede a quel che serve perché nell’immediato non serve nulla di impellente tale che la mancanza possa impedire la fruizione delle aree pedonali”
    Tipico ragionamento da palermitano che pensa al proprio orticello e che fa le cose ammuzzo…

  25. Arayashiki

    Quello che serve in questa città sono parcheggi in zone chiave, la cosa più logica sarebbe individuare dei palazzi, magari dismessi, abbandonati e simili (in effetti scarseggiano a Palermo) e renderli parcheggi multipiano. Io sono per la chiusura del centro storico ma navette o tram dovrebbero passare frequentemente per corso vittorio o via maqueda. Inoltre il centro storico dovrebbe essere lasciato aperto ai residenti. Per quanto riguarda gli altri parcheggi si era parlato, ad esempio, del parcheggio alla stazione centrale.Qualcuno ha notizia sulla sulla sua realizzazione? Per quanto riguarda Imera, non ho capito se è previsto o meno un parcheggio di raccordo con la stazione.

  26. federicoII

    Assolutamente favorevole!

  27. Orazio

    Ovviamente favorevole alla pedonalizzazione. Però l’asse del Corso Vittorio E. assieme a quello di via Maqueda restano fondamentali per la mobilità urbana, atteso che lo sviluppo urbanistico della Palermo più moderna è assai carente di assi di attraversamento e considerato pure che il centro storico di Palermo è molto grande.

    La soluzione che ho sempre in mente è quella di fare attraversare queste due strade da un binario di tram a raso, senza catenaria deturpante, e che si muova poco più che a passo d’uomo. Si risolverebbe il problema della mobilità pubblica in tutto il centro storico, nel contempo collegandolo al resto della città, la mobilità privata sarebbe assicurata ai soli residenti, per accedere alle proprie abitazioni e ad orari fissi per le esigenze commerciali (carico e scarico merci).

    Il tram nei centri pedonalizzati è una costante in Europa, l’ultimo che ricordo è il sistema di Bordeaux, che ha un centro pedonalizzato assai ampio ma servito da tram che viaggiano così come da me detto sopra.

  28. thesearcher

    Favorevole!
    Bisogna anche considerare di creare una pavimentazione adeguata e non lasciare il terribile asfalto che vediamo ovunque. Per esempio, ma non il migliore, sarebbe quello che c’è in via Belmonte.
    Inoltre, il Comune potrebbe rilasciare licenze per occupazione di aree delimitate e numerate per chioschi adibiti a vendita di cibi/bevande, o altre mercanzie ed eventuali stand di promozione per tempi definiti. Inoltre la pulizia costante delle strade.
    Allo stesso tempo, dare linee guida sul decoro della strada e definire la tipologia dei tendoni dei bar per esempio, in modo da creare un ambiente piacevole, pulito, elegante e non lasciare la decisione agli esercenti che in non pochi casi allestiscono non solo abusivamente tende e tendoni ma anche di bassa qualità estetica, per esempio quelli in plastica bianca da 4 soldi tanto per dire: è al coperto…
    Per i parcheggi, come già ricordato da qualcuno è necessario che il Comune identifichi zone non utilizzate adiacenti al centro storico e istituire navette a emissioni zero per garantire un accesso veloce e sicuro alle zone pedonali…ma la lista è lunga…

  29. cirasadesigner

    Credo che l’ipotesi della seconda foto sia migliore della prima, ho sempre detto che una bella linea tranviaria che attraversa il cassaro sarebbe davvero perfetto, la linea tranviaria potrebbe essere leggeremente rialzata rispetto l’asse viario esistente, per creare quel mimino di barrera anche per i pedoni, ai lati della linea, riprensere il selciato in billiemi, che sta sotto l’asfalto, che io sappia sotto non è mai stato tolto, bisognerebbe solo scarificare l’asfalto. Se la linea tranviaria partisse dall ‘imbocco del Viale Regione, l’ha dove la linea 3 fa inversione di marcia e da li una linea unica che permetta a soli due tram di salire e scendere lungo l’asse eta attestarsi al foro italico come capolinea. Con poco si potrebbe intergare una linea con quelle già in costruzione ma sopratutto rendere pedonale tutto il Cassaro, da Porta Nuova a Porta Felice.
    Se a questa si aggiungesse una linea circolare Statua Stazione, intendo circolare perche non avrebbe bisogno di terminali, perche il tram farebbe esattammete un giro completo passando per l’asse viario nord sud della città, sarebbe davvero perfetto. che ne pensate?

  30. punteruolorosso

    favorevole alla pedonalizzazione con tram fermata cattedrale

  31. piero68

    Io sarei favorevole ad una soluzione che preveda un doppio binario al centro della strada, a livello stradale,per il tram,senza assolutamente barriere, ma con i due lati dei marciapiedi allargati sino alla zona di salita sui mezzi,per i pedoni o con piste ciclabili e le aperture ogni 50-100 metri per l’attraversamento dei suddetti marciapiedi, con andatura del tram a velocita’ ridotta.Naturalmente occorre creare parcheggi, penso ad esempio a Piazza Borsa, Piazza Sant’Onofrio,Stazione Centrale, Piazza Sturzo, Piazza XIII Vttime, Foro Italico,Magione,Papireto.Se il progetto volesse allargarsi a tutto il centro storico, come desidererei,comprendendo anche via Roma e via Maqueda,occorre allora creare un anello di scorrimento attorno ad esso, lungo la direzione Papireto-Volturno-Cavour- XIII Vittime-Cala-Foro Italico-Lincoln-Tukory-Indipendenza.PER ME SI PUO’ FARE, BASTA VOLERLO.

  32. politicifannulloni

    Favorevolissimissima!

  33. aper13

    Io lavoro presso la facoltà di Giurisprudenza ed abito in Provincia; spesso devo usare la macchina, volendo restare fino a sera tarda.
    Pedonalizzate corso Vittorio e via Maqueda.
    Basta sentire dire certe stupidaggini sull’arrivare sul luogo di lavoro, basta camminare cinque minuti, amunì.

  34. lorenzo80

    Favorevolissimo. A patto che, come giustamente dice qualcuno, si tenga in considerazione anche chi ha difficoltà motorie. Chi lavora in centro non penso che arriverà tanto tardi se deve fare 300 metri a piedi, al massimo esce 5 minuti prima insomma! I palermitani sono abitudinari, lagnusi e refrattari, quindi ogni novità che li costringa a cambiare le proprie abitudini viene vista di malocchio, ma alla fine ci siamo sempre abituati. Succederà anche in questo caso, chiuderanno il centro, ci sarà puntuale qualche comitato di protesta, un paio di striscioni contro il sindaco per 2 giorni e poi tutto si normalizza. E, comunque, noto con estremo piacere che è aumentato tantissimo l’uso della bicicletta, forse qualcuno si sta svegliando e ha calcolato che se lavora a pochi km da casa prendere l’auto è un attimino pazzesco…

  35. Irexia

    Sono perfettamente d’accordo con Ligeiro.
    Pedonale il Cassaro, sicuramente ma attraversato da navette, rigorosamente elettriche, quindi non inquinanti e necessariamente a velocità ridotta adatta per un centro storico pedonale.
    Le navette sono comunque necessari per chi va al mercato e torna a casa con i sacchi pieni e pesanti della spesa, durante l’inverno e sotto la pioggia, per andare a lavoro, per chi ha lasciato la macchina in uno de parcheggi lontani e abbia voluto fare un salto in centro, per chi ha mobilità ridotta…

  36. Irexia

    Dimenticavo: sono invece contraria ai tram perchè:
    1) i fili elettrici li trovo fastidiosi alla vista e molto, antiestetici, e se l’obiettivo è quello di recuperare un centro storico pieno di monumenti si farebbe un toro alle facciate dei palazzi storici (come lo si fa tuttora passandoci con le auto con motore a scoppio). A Torino, cercavo in tutti i modi di fotografare palazzo Madama senza i fili, ma niente…
    2) la posa dei binari comporta quindi sfossamento (e vibrazioni) e successiva ripavimentazione. 🙁
    I binari, poi, sono anche pericolosi per le biciclette
    3) poichè un tram è necessariamente più alto di autobus perchè sotto il pavimento ci sono ruote e tutto il resto le fermate sarebbero necessariamente sopraelevate, cioè dovrebbero avere un marciapiede rialzato che porti al livello del tram stesso, il cosiddetto salvagente… 🙁

  37. Andrea Bernasconi

    Ixeria, ti fornisco alcuni elementi sui quali eventualmente rivedere alcune tue considerazioni 😉
    1) le nuove tecnologie in campo ferrotranviario permettono di avere tratti anche di una certa estesa privi di filo di contatto (catenaria). Vi sono diversi sistemi per arrivare a questo risultato ma, cosa più importante, in diverse città esistono reti tranviarie in esercizio con tratti nei centri storici che non presentano filo

    2) la posa del binario comporta certamente lo sfossamento della strada, ma se si vuol fare un lavoro per bene sul Cassaro, tra rifacimento della pavimentazione e delle sottoreti, in previsione di un uso pedonale, non è che il lavoro sia tanto minore… guarda, sul piano temporale, il cantiere di piazza Bologni. 😉

    3) in tutta Europa tram e bici convivono pacificamente. E anche coi pedoni. Non vedo perchè a Palermo non dovrebbe essere così

    4) un tram non è necessariamente più alto di un bus. Anzi, spesso i nuovi mezzi, completamente a piano ribassato, hanno un piano di calpestio a quota inferiore ai mezzi gommati. Generalmente l’incarrozzamento tranviario è notevolmente facilitato rispetto ai bus. E’ vero che si richiede una banchina per le fermate (non più alta di un marciapiede) ma, per normativa, la cosa dovrebbe essere prevista anche per gli autobus.

    5) con lo sviluppo tecnologico dell’armamento, specie per quel che riguarda lo smorzamento delle vibrazioni, la qualità di marcia di un tram – mezzo NON inquinante sul piano atmosferico – risulta decisamente migliore ai mezzi gommati. Questo vuol dire benefici sia in termini di vibrazioni disperse, sia in termini di inquinamento acustico (un tram è molto più silenzioso di un autobus).

    Spesso penso che un’immagine valga più di mille parole per cui ti lascio con alcuni scatti del corso principale di Friburgo, decisamente eloquenti su come un tram “sta” in un centro storico pedonalizzato 😉

    https://extension.ucdavis.edu/unit/green_building_and_sustainability/images/freiburg_738.jpg

    http://www.loewen-freiburg.de/images/freiburg.jpg

    http://www.livablecities.org/sites/default/files/imagecache/extra-large/Blog/IMG_4895M2_Freiburg.jpg

    http://sirtcantalilar.com/uploads/img/posts/99/tumblr_lm10ek97HT1qaqs3eo1_500.jpg

    http://freiburg-camping.de/img/freiburg2.jpg

  38. cirasadesigner

    http://www.youtube.com/watch?v=gckN2ANG_zc
    Aggiungo questa immagine a quelle di Andrea, per convincere ancora di più Irexia, della bontà dell’idea e della fattibilità della stessa.
    Purtroppo Palermo è stata la sola grande città che nel dopoguerra ha abbandonato del tutto il tram ma anche il filobus. Milano, Torino, Roma e Napoli, lo hanno mantenuto in parte, non si capisce il perchè ma di sicuro la lungimiranza dei nostri amministratori, è stata sempre molto relativa. Se non avessero preso questa scelta insensata, oggi discuteremmo magari del modello di tram da scegliere per valorizzare il centro storico e non come oggi, sulla validità o meno di una linea tranviaria in centro storico.
    Secondo me una idea da tenere in considerazione per delle nuove linee tranviarie, sarebbe quella a circuito chiuso, che avrebbe bisogno di pochi mezzi perche sempre in esercizio visto che i convogli sarebbero sempre in circolazione e quando dico sempre intendo davvero sempre nell’arco delle 24 ore, senza per questo avere neanche bisogno di officine di ricovero.
    Prova ad immaginare una linea che gira intorno il piazzale Papa Giovanni Paolo II, per intenderci il piazzale davanti lo stadio, che scorre lungo Viale Croce rossa, per poi proseguire sulla Via Libertà e Via Maqueda, insomma in parole povere trasformare il 101 in tram, prova ad immaginare allo stesso momento una linea che parte da Corso Calatafimi, imbocco Viale Regione,( io la farei proseguire fino alla Rocca ai piedi della salita per Monreale, li attesterei una navetta elettrica che sale e scende dal Duomo), fino al Foro Italico.
    Linee pensate in modo tale da poter interagire anche con quelle in costruzione, visto che incontrerebbero la 1 e la 3 lungo il loro cammino. Che in questo modo consentirebbero il ricovero dei mezzi utilizzando i depositi già realizzati. Bene su queste linee dovrebbero correre tram in modo tale da garantire un passaggio ogni 5 minuti dei mezzi, che consentirebbero davvero di alleggerire il traffico urbano e la conseguente chiusura del centro storico alle auto private.
    In questa maniera si raggiungerebbero subito molteplici obiettivi. Innanzitutto quello della mobilità urbana, sia essa privata che pubblica, diminuzione dell’inquinamento, mezzi che come i tram sono progettati per fare milioni di km durante la loro vita, quindi con costi di ammortamento notevolmente superiori a quelli dei bus e con costi di esercizio minori, ma soprattutto una opera infrastrutturale a lungo termine che bene si sposerebbe con le altre in via di progettazione, e parlo del passante, dell’anello ferroviario e la futura metropolitana leggera.
    La programmazione è assolutamente necessaria, soprattutto quando si parla di sviluppo di linee di una grande città quale è Palermo

  39. cirasadesigner

    http://www.youtube.com/watch?v=TsJW10NWUXk
    E di questa proposta realizzata a Caen, che ne pensate, eviterebbe i costi, ma sopratutti i tempi di armamento

  40. lorenzo80

    @Irexia
    Vivo a Roma da un anno, il tram passa anche davanti al Colosseo (uno dei monumenti più importanti del mondo) e nessuno si è stracciato le vesti. Meglio i fili che lo smog. Inoltre, qui tram e bici convivono serenamente, basta stare attenti a non passare sui binari con le ruote con un angolo inferiore ai 30 gradi, specialmente con le ruote da strada, più sottili. Inoltre, almeno nel tratto di via Leonardo Da Vinci, il tram è blindato a prova di panormosauro, quindi inaccessibile a qualunque mezzo.

  41. Andrea Bernasconi

    Cirasadesigner:
    A Caen usano il sistema “translhor”, attualmente sviluppato a Padova e Mestre. Interessante proposta ma…
    ma tale sistema ha evidenziato moltissime criticità:
    svii frequenti, problemi legati alla gola della rotaia centrale, molto più ampia delle gole tranviarie, con i mezzi a due ruote, cedimenti della soletta su cui insistono le ruote gommate per problemi dovuti alla continua sollecitazione del peso sempre sulla stessa striscia di pavimentazione tanto che l’originaria economia realizzata con uno scavo meno profondo di fatto si è andata a far benedire perchè hanno dovuto rifare i sedimi. Ed ancora, usura accellerate degli pneumatici, assenza di una normativa stradale che preveda eventuali movimenti svincolati dalla sede da parte delle vetture.

    Tanti e tali problemi di gioventù da aver fatto desistere anche città francesi che stavano per realizzare tale sistema e che hanno preferito dirottare sul tram classico. Non vorrei dire una corbelleria ma proprio Caen credo stia considerando la conversione del sistema translhor in sistema tranviario puro.
    Aggiungici anche le economie di esercizio: noi abbiamo già una rete tram in sviluppo, non avrebbe senso creare un nuovo sistema: non sarebbe compatibile, al posto di linee continue avresti trasbordi, dovresti costruire nuovi depositi, rimessaggi, etc.
    Ma una cosa positiva dall’esperienza translhor italiana, da prendere, c’è: il lungo tratto padovano che cammina nei pressi e su Prato della Valle è privo di filo di contatto. va ad accumulatori.
    Non vedo perchè un eventuale tratto Piazza Marina-Porta Nuova, a Palermo, non possa beneficiare delle moderne tecniche su questo settore 😉

  42. Andrea Bernasconi

    dimenticavo:
    non esistono solo gli accumulatori puri. si stanno studiando diversi sistemi a induzione:

    http://blog.tuttotreno.it/6858-al-move-app-promove-e-wireless-di-bombardier/

  43. Andrea Bernasconi

    Ed ancora: tram di siviglia, tratto in centro pavimentato e senza catenaria…

    http://2.bp.blogspot.com/-fnML01g0ClA/Tp0XvKUHHTI/AAAAAAAATTg/NBkHLbGGgyA/s1600/Seville+090.jpg

  44. cirasadesigner

    @Andrea, credo le spiegazioni che hai dato sono molto interessanti, credo che anche il sistema che stavano sviluppando a Bologna poi cancellato;, dava gli stessi problemi. le foto e le soluzioni tecniche proposte a Siviglia sarebbero invece perfette per risolvere il problema a credo davvero che si debba procedere in questa ottica. Gli spagnoli sono molto accorti da questo punto di vista e se consideriamo il ritardo che avevano negli anni 80 e quello che sono adesso, credo che poi i miracoli si possano realizzare anche da noi se solo si volesse;
    Comunque grazie Andrea per le dritte

  45. Andrea Bernasconi

    😉

  46. Antonio

    Favorevole , solo se ci fossero delle strade alternative REALMENTE funzionanti

  47. mediomen

    perché strade alternative, invece di sistemi alternativi?

  48. […] Ne avevamo parlato qualche anno fa quando cominciavano le prime chiusure di via Maqueda. Due anni fa i commercianti di corso Vittorio Emanuele non riuscirono ad essere compatti nell’esprimere una proposta concreta, rispetto ai loro colleghi di via Maqueda. Oggi l’argomento ritorna in primo piano alla luce delle attuali aree pedonali, alcune delle quali stentano a decollare: assenza delle forze dell’ordine, videosorveglianza, arredi urbani. […]

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