Nuovi autobus in arrivo per l’Amat: i dettagli

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Ne avevamo parlato in anticipo alcuni mesi fa, ed oggi finalmente parte l’iter per aggiudicare la gara d’appalto per i nuovi 18 autobus Amat. Mezzi che verranno acquistati grazie all’accordo di partenariato fra l’Amministrazione Comunale e l’azienda Amat, nell’ambito della realizzazione degli interventi finanziati dal Ministero dell’Ambiente  ”Programma di finanziamenti per il miglioramento della qualità dell’aria e delle aree urbane e per il potenziamento del trasporto pubblico”. 

Qui sotto un Bredamenarini Avancity N, fra i possibili concorrenti all’appalto.

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Alcune  dotazioni che avranno tutti i mezzi:

Sedili  di materiale plastico bicolore del tipo“antivandalismo”, senza imbottitura, con maniglioni d’appiglio e rivestiti con apposita vernice trasparente antigraffiti;

Impianto di climatizzazione  per l’intera cabina (guida più passeggeri);

Impianto TVCC con n. 1 telecamera posta su ciascuna delle porte di accesso, per consentire  la visibilità completa all’autista della zona ingresso ed uscita a mezzo di apposito/i monitor/s a colori montato/i a fianco il cruscotto;

Un sistema di videosorveglianza di bordo H24 che consentirà la registrazione locale delle immagini riprese dalle telecamere di bordo, con capacità di registrazione minima di 96 ore e massima di 120 ore. Tale sistema sarà costituito da almeno 5 (cinque) telecamere con contenitore metallico antivandalo per la ripresa del comparto passeggeri, e computer di bordo dotato di gps.

Un sistema informativo multimediale di bordo deputato a fornire informazioni di varia tipologia ai passeggeri; per mezzo di display LCD-TFT ad alta risoluzione da almeno 17” (4:3) con risoluzione di 1280×1024 (adeguatamente protetti con sistemi antivandalismo), verranno riprodotti logo aziendale, data ed orario del giorno, linea e direzione di marcia, previsioni meteo per Palermo ed altre località a scelta a rotazione, banner inferiore News per far girare le news del giorno aggiornate in tempo reale, banner inferiore per visualizzazione della prossima fermata e del tracciato grafico della linea. Presente anche l’annuncio automatico della prossima fermata all’interno del mezzo, che verrà fornito all’utente sia in forma visiva che audio. Annuncio interno di prossima fermata, annuncio esterno di linea e direzione, musica di sottofondo.

 

Secondo il bando di gara, i nuovi messi  dovranno avere una lunghezza di lunghezza compresa fra mt. 10,40 e 10,90.

La gara d’appalto è prevista per il 25 Novembre, e la consegna (a meno di ricorsi) sarà prevista  per la prossima primavera.

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16 Thoughts to “Nuovi autobus in arrivo per l’Amat: i dettagli”

  1. Coccolino

    La dotazione tecnologica dei nuovi bus è pressochè identica a quella dei mezzi acquistati lo scorso anno o forse 2 e vorrei far notare per esperienza personale che:

    I sedili, nonostante siano del tipo “antivandalismo”, vengono danneggiati lo stesso asportando la copertura in plastica degli stessi e sono oltremodo scomodissimi.

    Il sistema di videosorveglianza viene tenuto spesso e volentieri spento oppure il conducente non può avvalersene per il controllo delle porte perchè i monitors lcd sulla plancia sono rotti o vengono asportati.

    Il sistema informatizzato di bordo con voce che informa sulla fermata attuale e quella successiva viene disattivato perchè l’ audio è molto fastidioso. Inoltre il gps interno è pressochè inutile per la collettività se le fermate non sono dotate di tabella elettronica. I monitors che si guastano anche per vandalismo non vengono riparati per mancanza di denari.

    Si spendono centinaia di euro per dotare i mezzi di sofisticati accessori e poi non pensano ad installare un telecamera posteriore che possa aiutare l’ autista nelle operazioni di retromarcia. Lo so che l’ autobus x sicurezza nn dovrebbe andare in retromarcia, ma a volte può capitare x necessità. E a Palermo, vi assicuro, che capita spesso…

  2. mediomen

    Quoto Coccolino interamente, Inoltre a che servono le telecamere se poi si portano via i sedili, spaccano i display delle obliteratrici ecc..
    In pratica quello che manca sempre è una gestione programmata della manutenzione e controllo.
    Relativamente ai monitor, sempre con le stesse immagini monotone, perché non viene indicato il percorso del mezzo con le relative fermate, operazione quasi a costo zero se esiste un contratto di assistenza.

  3. rasputin

    Se avessero fatto un bando di gara per acquistare autobus privi di tutta questa tecnologia ci saremmo lamentati anche peggio, quindi speriamo che l’amat ne faccia buon uso.
    Una domanda: ma quanto costa un autobus?

  4. Il prezzo a base d’asta per ogni singolo bus è di 240 mila euro, oltre iva

  5. peppe2994

    La telecamera per la retromarcia è vietata. Per legge un autobus non può fare marcia indietro, mai è successo e mai succederà poi se qualche autista è pazzo si tratta di un discorso a parte. Se durante la manovra succede un incidente dal più banale al più serio il conducente paga il 5% del danno che gli viene automaticamente decurtato in busta paga quindi non vedrete più o almeno dovreste vederlo in misura ridotta manovre strane e pericolose nonché gente che sale fuori fermata. Questo provvedimento interno per i conducenti è entrato in vigore circa sei mesi fa.

    Riguardo a tutte le dotazioni tecnologiche in realtà se andate sul sito del produttore sono quasi tutte dotazioni di serie non si possono togliere e su tutte le telecamere sono davvero indispensabili.
    Da quando i bus hanno le telecamere i furti delle dotazioni interne sono terminati, e non parlo di furti ad opera dei passeggeri ma da parte degli operai in officina. Ben due volte è successo che si sono fregati i monitor delle telecamere e grazie alle riprese sono stati colti sul fatto e licenziati per direttissima. Da allora niente del genere accade più.
    La loro utilità principale poi non è quella di consentire all’autista di guardare in quanto lo specchietto laterale destro è più che sufficiente per capire quando chiudere le bussole ma bensì scovare i furbetti. La scrivania del responsabile dell’ufficio sinistri dell’amat ha pile infinite di pratiche di persone che millantano ( la maggior parte delle volte, poi qualche caso reale c’è pure) di essere caduti per colpa dell’autista, di aver perso la borsa perchè qualcuno l’ha rubata ed è sceso dal bus, di aver perso gli auricolari per l’udito in seguito ad una frenata…
    Le registrazioni delle telecamere vengono analizzate per distinguere chi truffa tentando di farsi pagare qualche soldo dall’assicurazione da chi invece ha realmente avuto un incidente.

    Il tele controllo dei bus viene usato in sede centrale per monitorare i tempi di percorrenza dei bus ed assicurarsi che riescano a dare il giro nel tempo previsto. Certo, speriamo che un giorno non troppo lontano il tele controllo sia disponibile per tutti comodamente in una app per il telefonino.

  6. Fulippo1

    Domanda probabilmente stupida visto che nessuno si è posto il problema…

    Ma se un autobus nuovo costa circa 240.000 euro per comprarne 18 si spenderanno 4.320.000 euro.

    Con questa cifra il centinaio circa, di autobus fermi in attesa di riparazione, non si sarebbero potuti riparare?

  7. peppe2994

    Sì. Soltanto che questi fondi erano destinati all’acquisto di nuovi mezzi obbligatoriamente. Non potevano usarli a piacimento.

  8. ligeiro

    quelli vecchi da riparare, si romperanno prestissimo, ma perchè non si prendono elettrici??? magari si potrebbe stipulare un patto con l’enel per impiantare le colonnine di ricarica elettrica nei posteggi, a spese loro con i pannelli fotovoltaici nei capolinea… il problema dei vandali si risolve con i tornelli a pagamento ad ogni ingresso sul bus, ci sono il 50% di portoghesi? con il tornello la società avrà più o meno il 50% in più di guadagni dai biglietti; con questi soldi finanzi, poche guardie giurate che salgono e scendono dalle varie linee, e gli autobus elettrici, le fermate con i tabelloni elettronici, in più campagna di sensibilizzazione ai nuovi sistemi. Tutto questo per una FantaPalermoLandia; io da Sindaco lo farei, non si sa mai potrei candidarmi..

  9. Calò

    Il prezzo di un singolo bus è di 240 mila euro, ma se Amat di acquistarne di più di un oil prezzo per ogni singola unità diminuisce.

  10. Giovanni

    Peppe 2994 molto probabilmente nn ti occupi di sicurezza sul lavoro e molto probabilmente nn hai mai guidato un mezzo pesante.. la telecamera per la retromarcia (che peraltro nn incide più di tanto sull’intero valore del costo totale del mezzo) è un accessorio prezioso per evitare spiacevoli incidenti nel caso in cui si dovvesse trovare qualcuno dietro e nn si accorge che lentamente un bus in fase di parcheggio o in officina fa retromarcia e viene schiacciato

  11. mediomen

    penso che almeno un cicalino per la marcia indietro ci sia, oltremodo l’installazione è semplice e poco costosa. Le ditte che operano nel movimento terra, è sempre stato fatto.

  12. alessandro maria

    Ogni volta che vengo a Palermo faccio grande uso del bus anche se il biglietto è fra i più cari d’italia; la cosa che mi stupisce sempre è di vedere viaggiare mezzi nuovissimi e con pochissime persone a bordo, (tranne in ristretti momenti e per certe linee). Prioritario quindi mi sembrerebbe incoraggiare l’utenza a l’uso del mezzo pubblico, magari con un bigliettto meno caro e scoraggiando l’uso del mezzo privato con limiti alla sua circolazione in certe zone.

  13. peppe2994

    Giovanni conosco bene l’AMAT.
    Gli autisti non hanno il permesso di parcheggiare autobus, devono lasciarli all’ingresso della rimessa e si occuperanno del parcheggio vetture due manovratori addetti per Brancaccio e quattro per Roccazzo. La presenza di personale ulteriore nelle aree di manovra è proibita ed ogni area parcheggio è strutturata in modo da non dover fare marcia indietro per parcheggiare tranne che per 50 posti dedicati agli autosnodati che richiedono la marcia indietro per uscire dal parcheggio. Ma essendo vietato transitare per quella strada il problema incidenti non esiste. Anche per il lavaggio, rifornimento e riparazione i bus vanno sempre dritto.
    La rimessa è strutturata molto bene.

  14. peppe2994

    @Giovanni:
    Per quanto possa servire la telecamera in generale sui mezzi pesanti, nelle rimesse AMAT hanno fatto in modo che non serva vietando l’accesso alle aree di manovra, non affidando il parcheggio agli autisti che hanno il divieto assoluto ma affidando tutto a manovratori specializzati, organizzando officine e lavaggi in orizzontale come le catene di montaggio e strutturando i posti bus in modo da potercisi posteggiare direttamente senza manovre.

    PS: Ma la ZTL è ancora attiva?

  15. Calò

    Dubito che sia il costo del biglietto il problema(che peraltro dubito sia il più caro d’Italia, nemmeno lontanamente), ma l’efficienza del servizio. Soprattutto sulle linee che servono i quartieri periferici ci sono poche frequenze e non si sa effettivamente quanto si dovrà aspettare alla fermata. Questo disincentiva enormemente l’utilizzo del mezzo pubblico.

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