Parco Cassarà: da parco urbano a parco carrabile

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Il titolo potrebbe trarre in inganno, ma fate bene attenzione a quello che vi racconteremo adesso:

5 Settembre 2013, ore 18.30 circa. Un tranquillo pomeriggio com altri al Parco Cassarà fra bambini che giocano, biciclette e corridori.

Seduti in una panchina a leggere, ad un tratto la nostra attenzione è rivolta verso un’automobile che, provenendo dalla sponda opposta, si dirige molto lentamente verso l’uscita di via Basile.

 

Ma a destare più clamore è il momento in cui l’auto varca il cancello per uscire. Il conducente scenderà dall’autovettura per aprire e chiudere il cancello? Macchè! Il venditore (abusivo?) di calia&semenza all’esterno, si prodigava ad aprire il cancello con tanto di saluto all’ignoto conducente (dal saluto presumiamo sia qualcuno che lavori lì o si rechi spesso al parco per motivi lavorativi). Il tutto nella più completa indifferenza fra i presenti.

Dopo tanti dibattiti sugli spazi pubblici, in un momento in cui la cittadinanza ha lottato per riappropriarsi di piazze cadute in mano agli abusivi, vedere personaggi scorazzare in auto all’interno del parco è una prepotenza inaccettabile.

La comodità di raggiungere il centro del parco con le quattro ruote sarà prerogativa di NESSUNO, fatte le dovute eccezioni (ambulanze, carico/scarico mezzi ingombranti). Di sicuro denunceremo tutti questi episodi e, lasciateci mettere le mani avanti per una volta, non accetteremo le classiche scuse che ci aspettiamo di sentire.

Qualche mese fa furono annunciati controlli a cavallo (non in jeep), non a caso. Più in generale, se c’è l’esigenza da parte di funzionari e impiegati di coprire le distanze all’interno del parco, c’è una soluzione a bassissimo costo e impatto:

Anche allo stabilimento FIAT di Termini Imerese gli operai si spostavano in bici  da un estremo all’altro della struttura. E lì eravamo nel tempio dell’automobile.

Disponiamo della foto integrale senza oscuramento della targa, rimaniamo disponibili a trasmetterla agli uffici competenti.

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15 Thoughts to “Parco Cassarà: da parco urbano a parco carrabile”

  1. drigo

    Immagino che, ovviamente, nessuno si sia avvicinato per chiedere (con finta ingenuità) cosa ci facesse l’auto dentro il parco.
    In mezzo, altrettanto ovviamente, all’indignazione generale tipica dell’armiamoci e partite.

  2. @drigo:
    se la tua è una critica a chi ha scattato la foto anzichè avvicinarsi e chiedere ragioni, ti dico che è molto più utile ed efficace aver fotografato la targa e quindi identificato il tizio rispetto all’aver chiesto personalmente spiegazioni.
    Le foto sono state inviate a chi di competenza, ergo ci siamo armati e siamo partiti.
    Buona continuazione con le tue immaginazioni.

  3. xemet

    mi sono chiesto la stessa cosa quando ho visto una macchina della vigilanza o della PM (non ricordo) all’interno del parco…non capisco perchè non si debba usare la bici o i piedi sembra che a Palermo non esista spazio dove non si possa fare a meno dell’auto, è quasi come un diritto divino del palermitano, l’auto deve poter andare con lui OVUNQUE.

  4. La vigilanza (PM) è autorizzata

  5. drigo

    Io commento semplicemente ciò che è scritto nell’articolo :
    “Il tutto nella più completa indifferenza fra i presenti.”

    Non capisco perchè PortaCarbone se la sia sentita…

  6. @drigo
    da come avevi scritto sembrava una critica a chi, essendo lì, sia rimasto indifferente e non sia andato a chiedere ragioni (noi compresi che abbiamo scattato la foto).

    Se il tuo intento era diverso, discorso chiuso 😉

  7. xemet

    @antony977

    proprio questo mi scandalizza…

    come si può solo pensare di far circolare delle auto in un parco pieno di gente che passeggia e bambini che giocano, credo che dovrebbero autorizzare solo per casi di assoluta emergenza. Non per pattugliare i vialetti, per quello possono farlo a piedi e in bici come in tutti i paesi del mondo!

  8. Fulippo1

    La cosa assurda oltre al fatto che l’auto si trovi all’interno del parco, è anche la complicità con il venditore (presumo abusivo) li davanti, io ti apro il cancello, e tu chiudi un occhio….

    Per quanto riguarda la PM che è giustamente autorizzata all’ingresso in auto all’interno del parco, dico che sarebbe anche moralmente giusto, oltre che piacevole, se il giro del parco lo facessero a piedi, quando non sia strettamente neccesario utilizzare l’auto.

  9. la Polizia Municipale dispone (?) di un nucleo ippomontato, [http://www.comune.palermo.it/old/polizia_municipale/index_pm.htm (cliccare su “Servizi mobilita sicurezza” nel menù a sinistra)]
    Che ne dite di chiedere che siano loro a fare i servizi di vigilanza all’interno del parco?

  10. Si, confermo che la PM sorveglia l’area durante le ore notturne.

  11. mediomen

    Ma non ci sono telecamere nel parco? Mi sembra strano Palermo ne è piena.

  12. politicifannulloni

    Mi ricorda la Valle dei Templi di Agrigento…Patrimonio Unesco…con 3,4 Fiat al suo interno….ho denunciato all’Assessore Stancheris con tanto di foto ma nessuna risposta. La prossima settimana ci tornerò e documenterò. Posso inviarvi le foto che scatterò?

  13. Salviamo Palermo

    Basterebbe istituire una squadra di vigili in bici per il controllo e la tutela delle aree verdi. Prendiamo esempio da Roma, ecco un estratto dell’articolo pubblicato su “La Repubblica di Roma”.
    Arrivano gli eco vigili in bici per tutelare il verde
    Dodici mezzi elettrici per controllare l’ambiente della città. Nel mirino delle guardie municipali “green” ci saranno le auto parcheggiate sulle ciclabili e i cani che sporcano.
    Arrivano gli eco vigili in bici per tutelare il verde
    I vigili urbani diventano più “green” grazie a dodici biciclette elettriche che serviranno per tutelare l’ambiente della città. L’assessore all’Ambiente, Marco Visconti, ha consegnato una flotta di due ruote ecologiche alle guardie municipali. Il comandante dei vigili Angelo Giuliani ha predisposto un calendario di interventi che mirano in particolare al monitoraggio di parchi e ville e alla sorveglianza delle piste ciclabili.
    Gli agenti ciclisti sorveglieranno gli automobilisti che parcheggiano sulle piste ciclabili e i padroni che non raccolgono le deiezioni dei loro cani. Inoltre, i vigili saranno impiegati per rafforzare le squadre operative nel settore del contrasto al commercio abusivo nei pressi dei principali siti archeologici.

    “La flotta delle biciclette elettriche – ha spiegato Visconti – con un investimento di 24mila euro, si aggiunge alle 14 autovetture 100% elettriche che nei mesi scorsi l’assessorato ha consegnato ai gruppi di polizia locale del centro storico”.

    Tra i parchi sotto sorveglianza speciale, invece, i più battuti saranno Villa Borghese, Villa Pamphilj, Villa Glori, Villa Ada, Villa Gordiani, parco della Caffarella, parco del Celio. Per i trasgressori le multe ammontano a 250 euro per mancata raccolta delle deiezioni canine, da 38 a 155 euro per gli scooter e le moto trovate in sosta sui passaggi per i ciclisti mentre per le auto il conto è più salato: da 80 a 318 euro.

  14. Salviamo Palermo

    Basta istituire una squadra di Vigili Urbani in Bici come già succede in varie città Europee. Prendiamo esempio da Roma, vedi articolo su La Repubblica edizione di Roma. http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/06/14/news/arrivano_gli_eco_vigili_in_bici_per_tutelare_il_verde-37202887/

  15. Salviamo Palermo

    Basta istituire una squadra di Vigili Urbani in Bici come già succede in varie città Europee, destinati al controllo e alla tutela delle aree verdi. Prendiamo esempio da Roma, vedi articolo su La Repubblica edizione di Roma. http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/06/14/news/arrivano_gli_eco_vigili_in_bici_per_tutelare_il_verde-37202887/

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