Alitalia “Punta” Raisi: ecco come la compagnia ha intenzione di investire sul nostro aeroporto

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La notizia è succulenta, e sebbene la si aspettasse da tanto tempo, non possiamo negare di essere comunque sobbalzati sulla sedia. E’ stato presentato ieri, mercoledì 3 luglio 2013 a Roma in conferenza stampa, il nuovo piano strategico di Alitalia.

La compagnia di bandiera sembra intenzionata a ridisegnare i ruoli di Alitalia ed Airone all’interno del network, affidando a quest’ultima una rilevante fetta di mercato cosiddetto “bypass”. L’iniziativa si basa su sei punti fondamentali:

1)Servire il bypass focalizzandosi su Sicilia e Nord Est
2)Puntare su una compagnia “giovane e fresca” che faccia leva sul marchio Alitalia (Rinnovo marchio Airone)
3)Offrire pacchetti di servizi
4)Una compagnia “2.0” incentrata soprattutto sulla distribuzione online
5)Ridurre i costi di operatività
6)Affidare a tale compagnia una gestione separata

La nuova configurazione vedrà come basi operative Palermo, Catania, Pisa e Venezia. In Sicilia verranno stanziati 6 aeromobili. Mentre Alitalia, intesa come gruppo, servirà la nostra regione con un totale di 14 aeromobili modello Airbus A320.

L’attuale network Airone su Punta Raisi prevede una sola destinazione: Venezia. Le possibili future destinazioni sono le seguenti:

– Amsterdam
– Barcelona
– Berlin
– Bruxelles
– Lyon
– Hamburg
– Napoli
– Paris Orly
– Torino

Se tutto ciò venisse confermato, sarebbe sicuramente un passo importante per il nostro aeroporto, che finalmente si vedrebbe premiato da un minimo di fiducia imprenditoriale. Speriamo che abbiano l’intelligenza di attuare politiche interessanti anche sul fronte tariffe, dato che Alitalia ci ha spesso abituato a prezzi folli. Vi terremo aggiornati sull’evolversi della situazione.

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15 Thoughts to “Alitalia “Punta” Raisi: ecco come la compagnia ha intenzione di investire sul nostro aeroporto”

  1. lore

    speriamo che questo sia d’impulso ai lavori di ammodernamento dell’aeroporto di palermo. sono anni ormai che si vedono transenne, pannelli e lavori in corso, ma ancora non si vede la luce

  2. cirasadesigner

    Credo davvero che sia una bellissima notizia e non solo perche vedo che tra le possibili nuove rotte ci sta pure un Palermo Bruxelles diretto, ma al di la di questo parlo dell’ipotesi che davvero si possano basare 4 nuovi aeromobili sul nostro aeroporto: Ho più volte fatto riferimento alla cifra di affari che genera un aeromobile basato, si parla di 200 milioni di euro all’anno, fatto 4 conti si tratterebbe di 800 milioni di euro all’anno e non è poco: spero comunque che il prcesso di privatizzazione di Gesap, possa andare avanti e spero che il futuro Amministratore delegato possa spingere in questo senso. Se è vero che Ryanair, farà la stessa cosa con una nuova base anche a Palermo, sarà eccezionale.
    Noi abbiamo un aeroporto che a livello di sloot può già triplicare il suo traffico, basta solo canalizzare gli investimenti e proseguire su questo cammino.
    L’altro giorno facevo un intervento su un altro sito e pensavo come sarebbe bello poter utilizzare i soldi per gli F35, 90 aerei da guerra che ci costeranno 12 miliardi di euro, nei prossimi anni, acquistando invece dei bei A380, che solo Alitalia tra le grandi compagnie europee, Air France, Lufthansa,KLM, solo per fare degli esempi, con la stessa cifra si potrebbero prendere 45 A380 e fare quello che sta facendo emirates, che in un periodo di crisi del trasporto aereo è invece cresciuta puntando sulle tratte intercontyinentali tra est ovest, portando milioni di passeggeri nel suoi nuovo aeroporto iper tecnologico e lussuoso di Dubai.
    Se invece portassimo questi milioni di passeggeri a Roma e da li farli veicolare nel paese più bello del mondo, sarebbe una idea da folli???

  3. @cirasadesigner il problema di Alitalia è che non riesce a reggere le tratte. Quelle su cui si fa maggior profitto sono le rotte nazionali e le intercontinentali. Sulle nazionali non reggono la concorrenza delle low cost, e sulle intercontinentali non reggono la concorrenza delle grandi compagnie basate sui grandi Hub, vedi Lufthansa o AirFrance-KLM. Alitalia non è riuscita a far reggere nemmeno la Roma-Pechino, negli ultimi tempi proposta a prezzi stracciati (600 euro andata e ritorno) e alla fine dismessa. Mi lascia dubbioso quindi il fatto che vogliano tentare nuove destinazioni come Santiago del Chile, Johannesburg o altre rotte improbabili. Purtroppo si ottiene questo affidando la gestione della compagnia a una cordata italiana di gente che non ne capisce nulla. L’unica mossa azzeccata mi sembra quella di dislocare alcune basi in Sicilia e in aeroporti “minori”, sgravando Roma e Milano.

  4. Marco

    @cirasadesigner bellissimo e condivisibilissimo al 99% il tuo post. Un’unica domanda: perchè gli aerei dovrebbero essere comprati con i soldi pubblici?

  5. cirasadesigner

    @marco, e io ti rispondo con una contro-domanda, perchè dovremmo comprare allora i caccia di attacco F35 con soldi pubblici.
    Qui è solo una questione di scelta e di priorità.
    Credo che un paese che creda davvero nelle sue potenzialità, debba rivedere le sue scelte.
    Io non vedrei nulla di scandaloso se Alitalia fosse tutta pubblica, Air France lo è in parte, anche Lufthansa, quando lo era funzionava pure meglio, non appena i soliti papponi della seconda Repubblica sono entrati, è finito tutto a puttane, ma forse perche volevano adeguarsi al capo…
    So bene che la cosa scritta prima sembra improbabile, ma altrettanto assurdo mi sembra discutere dell’acquisto di un caccia, che dimostra tra le altre cose di essere un bidone per evidenti difetti di progettazione, non si capisce perche l’Italia con le pezze al culo, e con evidenti problemi di bilancio, debba investire nello sviluppo del caccia, se solo lo comprasse fra qualche anno, risparmierebbe centinaia di milioni, perche una Nazione come l’Italia che nella sua Costituzione si dice contro la guerra, dovrebbe prendere queste macchine belliche, perche dovremmo sostenere un programma di sviluppo americano, quando ce ne sta uno a livello europeo molto migliore EuroFighter, che da le stesse garanzie, solo perche ci mancano le portaerei?
    Non capisco come sia possibile, che ieri in tempo di pace, si sia riunito un “gabinetto di guerra”, per dire che il Parlamento non ha diritto di voto…
    Mi sembra davvero assurdo quello che sta succedendo in Italia, altri paesi, tra cui il Canada si sono già ritirati dal programma, perche non dovremmo farlo pure noi, e quando mi dicono che serve da ricaduta anche per l’industria italiana, mi chiedo perche l’Italia non ha lo stesso peso specifico nell’industria aeronautica civile del consorzio Airbus, che invece hanno Francia, Germania, Spagna e Belgio ad esempio. Qui in Belgio ci sono 4/5 aziende collegate ad Airbus, che in vista dei futuri ordini, hanno lavoro per 15 anni, e noi??? Si parla di 2500 nuovi aerei tra A320 A321 A380 e il nuovo A350
    Se di guerra dobbiamo parlare, facciamo allora quella sul mercato del turismo e ritornamo ad essere il paese leader mondiale, cosi come lo eravamo negli anni 70, adesso siamo all’8 posto…

  6. Marco

    Premesso che sono contrario all’acquisto degli F35 e non perchè sono un pacifista ma perchè credo che in questo momento non ce li possiamo permettere, l’Italia ha altre priorità ora. Ma nellla malaugurata ipotesi che i nostri scellerati politici dovessero procedere con l’acquisto, si tratterebbe di soldi pubblici spesi per beni pubblici. Nel caso di Alitalia (sarebbe meglio dire CAI) non è così, trattandosi di azienda privata.
    Alitalia (come Tirrenia e Ferrovie dello Stato) è stata già pubblica in passato, e abbiamo visto com’è andata a finire. Lo Stato ha perso la sua occasione, avanti i privati … ma con i loro soldi.

  7. cirasadesigner

    @blackmorpheus
    Io credo davvero che sia una questione di strategia, e le startegie migliori sono quelle a lungo termine.
    Hai visto le immagini del Dubai International Airport?
    Ci sta un intero terminal, progettato solo per gli A380, ne hanno ordinati un centinaio, un terzo dell’intero programma al momento, non credo che gli arabi siano cosi scemi da investire su questo megaprogetto, se non ci credessero e per farlo non solo hanno realizzato le infrastrutture, ma stanno facendo il paese dei balocci, perche prima avevano solo sabbia e deserto.
    Allora dico io… l’Italia, patrimonio dell’umanità , depositaria dei 2/3 del patrimonio mondiale storico, artistico ed architettonico, posizinata al centro del Bacino del Mediterraneo, porta da sempre tra Oriente ed Occiedente, siamo diventato una provincia di serie B in tutto.
    Perchè non si porta avanti il progetto di Aeroporto Italia che l’ADR ha già pronto, (vi invito a cercare e pubblicare le immagini del progetto), che prevede di fare diventare Fiumicino un Hub mondiale di prima categoria, con una potenzialita di 100 milioni di passeggeri, con linee ferroviarie che in 5 minuti di portano al centro della città, con l’alta velocità che ti passa sotto e ti consente di arrivare in poche ore a Milano, Venezia, Firenze e Napoli???
    Non parlo di fantascienza, Madrid lo ha fatto ed è diventata Hub di riferimento verso le America Latina, Parigi è già strutturato cosi, lo stesso Amsterdam, Bruxelles, francoforte, Zurigo, Monaco, il nuovo di Berlino… solo per citare i principali scali
    E noi? Noi abbiamo fatto Malpensa 2000, che di 2000 ha solo il nome, per il resto sembra pensato nel secolo scorso, noi abbiamo Fiumicino che non riesce a reggere il traffico nelle giornate di punta, noi abbiamo aeroporti come quello di Palermo che avrebbero potenzialità triple e che vivono invece di briciole.
    Se solo volesse Alitalia, potrebbe fare la voce grossa, non si capisce perche Ryanair continua a crescre ed investire (leader nei mercati domestici in Irlanda, Spagna ed Italia) e la nostra vecchia compagnia di bandiera è sempre sull’orlo del fallimento.
    E non è una questione di contratti di lavoro perche con la nuova Alitalia, si sta peggio che da Ryanair e Easyjet, è solo una questione di managment.
    Se decidono davvero di puntare su Palermo e Catania e se a questo seguirà una privatizzazione degli scali, si potranno fare cose interessantissime senza correre rischi, ma perche ci sono tutti i presupposti.
    Comunque, ad inizio giornata ero ottimista e voglio continuare ad esserlo…

  8. cirasadesigner

    @marco, va bene sei un liberista si è capito, il mio era un ragionamento in linea generale… spero di essere stato chiaro adesso

  9. Marco

    @blackmorpheus sono d’accordissimo con te, credimi, ma ci parli tu con i NOTAV, i NOPONTE e i NOTUTTO? Ricordati che siamo in Italia, dove tutti possono bloccare, anzi hanno bloccato, tutto.

  10. Calò

    Mah, la mossa di concentrarsi sul corto e medio raggio da Palermo direi che è in stretta correlazione con l’obiettivo di non far aprire base a Palermo a Ryanair e magari rompere un po’ le scatole a Volotea sul nazionale. L’idea di Fondo è quella di difendere mercati come Catania e Palermo dove ancora sono la principale compagnia aerea. Ma non so se questa mossa avrà successo.

    Detto questo quello che dovrebbe fare Alitalia a mio avviso è concentrarsi sulle rotte a lungo raggio da Fiumicino, che a questo punto è l’unico aeroporto italiano in grado di poter svolgere il ruolo di hub, visto che per colpa della politica milanese, Malpensa ce lo siamo giocati. il problema è che hanno pochissimi aerei per i llungo raggio. Da questo punto di vista ritengo positiva l’dea di noleggiare altri A330. Si potrebbero concentrare su sud America e Africa.

    Sul corto e medio raggio le prendono di santa ragione dalle low cost perché hanno una struttura di costi che li rende poco competitivi. Ad eccezione di Linate dove per via degli slot contingentati il corto e medio raggio può funzionare.

  11. L’analisi di Calò non fa una piega. Giustissima.
    Lufthansa fa sistematicamente overbooking su Singapore, Shangai e Hong Kong. Sono quelle le rotte che rendono di più. Quegli aeroporti sono degli hub per il mercato turistico del sud est asiatico, nonché destinazioni finali per il mondo del business. Stesso discorso per Delhi e Bangalore.
    La governance Alitalia ti apre Pechino o ti taglia Delhi, che presi una volta da milano ed era super pieno.

  12. cirasadesigner

    Penso anche io come Calò che la politica di Alitalia sia quella di proteggere un mercato ancora che li vede leader, ma credo che se non applicheranno delle formule per contenere i costi, nessuno accetterà tariffe esose per andare in Europa e continuerà a volare da Trapani. Credo che per poter catturare un po di passeggeri questi voli dovranno essere sempre sotto i 200€ e mai di più e parlo di medie annuali, nulla toglie che in periodo particolari possano fare offerte particolari. Da quello che ho letto qui in Belgio, Ryanair ha intenzione di aprire almeno altre 5 basi in Italia, basi che erano allocate in Spagna, e il fatto che abbiamo un piano aziendale che ha previsto altri 200 Boeing 737/900 e che prevede di superare entro il 2015 i 100 milioni di passeggeri, la dice lunga sulla possibilità o meno di impedire a Ryanair di arrivare a Palermo. Qui a Bruxelles, hanno basato 15 aerei e pensano di metterne altri 3, Comiso credo diverrà presto base come Trapani, magari prima con soli 2 aeromobili e poi con 4 mentre si parla con insistenza di altri 2 per Trapani…

  13. Calò

    A Trapani veramente non sanno nemmeno se ci sarà Ryanair dalla primavera 2014…..

  14. cirasadesigner

    Ho letto un articolo lo scorso mese di aprile qui in Belgio, dove si parlava proprio dello spostamento delle basi dalla Spagna all’Italia e Grecia e scrivevano che nelle basi dove sono già consolidati puntano ad incremento del 50%, quindi fatti de conti, visto che hanno 4 aerei, il 50% fa altri 2… Non credo che Airgest si farà scappare la gallina dalle uova d’oro senza Ryanair Trapani Birgi chiude

  15. Calò

    Che Trapani Birgi senza Ryanair è ovvio. Il punto è che quest’ultima vuole 3 milioni di euro l’anno per continuare a volare da Birgi, soldi che devono trovare gli enti locali. La sola Airgest non ce la fa.

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