Forse al via la tratta B del passante: tra costi esorbitanti, 5 anni di ritardo e la solita politica prona

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Pubblichiamo un articolo del quotidiano La Sicilia dove viene annunciato l’avvio dei lavori per la tratta B del Passante Ferroviario (Notarbartolo-La Malfa). Saranno realizzate nuove fermate che si aggiungeranno a quelle attuali, e saranno in ordine: Lazio (angolo fra viale Lazio e viale delle Alpi), Belgio (sotto lo svincolo stradale), Francia (in trincea e con il prolungamento di viale Francia), San Lorenzo Colli (in trincea come Notarbartolo). Da qui in poi, la linea si ricongiungerà con la tratta C dove i lavori sono tutt’ora in corso.

PA2006-PPA1-29

 

Ricordiamo che originariamente, i lavori del Passante Ferroviario su viale delle Alpi erano previsti  con la tecnica del cut and cover, quindi con scavo eseguito dalla superficie. La stessa procedura alla quale abbiamo assistito in alcune zone della città (Indipendenza e Malaspina). Ma fra il 2004 e il 2006 un comitato formato da cittadini e commercianti paventò il rischio crolli per i palazzi, l’impossibilità di trovare parcheggio durante i lavori, chiusura definitiva dell’intero asse stradale e il crollo degli affari per le varie attività commerciali. La scelta di bloccare i lavori e rivedere il progetto in questo tratto fu avallata anche dalla precedente Amministrazione Comunale Cammarata.

Eppure le chiusure di piazza Indipendenza e via Malaspina (lavori eseguiti con la tecnica del cut and cover) hanno dimostrato l’esatto contrario, con disagi contenuti e tempi di realizzazione rispettati.

Risultati: oltre a  ritardare di ben 5 anni l’avvio dei lavori, si sono aggiunti costi extra pari a 110mln di euro e una nuova galleria che scorrerà sotto quella attuale. La nuova fermata Lazio (che avrà gli accessi proprio ad angolo con viale delle Alpi) sarà pertanto a 2 livelli, e probabilmente anche Belgio: il trionfo dell’illogico!

In tutto questo, manca ancora la sottoscrizione del Contratto di Servizio fra Regione e Ferrrovie, senza il quale è come se non avessimo fatto niente. Il contratto di servizio, infatti, è fondamentale per definire la nuova offerta commerciali (orari, biglietti, frequenze, abbonamenti, etc.) e l’acquisto di nuovo materiale rotabile, essenziale per garantire un aumento delle frequenze sulla tratta. Il governo Crocetta ha qualcosa da dirci in proposito?! Non sarebbe il caso di mettere da parte per un attimo mega-progetti faraonici che se va bene vedremo tra 15 anni (come la nuova linea Palermo-Catania)e concentrarsi su ciò che invece urge da anni? Soprattutto considerando l’imminenza della realizzazione.

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21 Thoughts to “Forse al via la tratta B del passante: tra costi esorbitanti, 5 anni di ritardo e la solita politica prona”

  1. Quella del contratto di servizio, e’ una barzelletta ormai. Ne sento parlare da anni, non dalla politica, ma in blog e giornali. I nostri rappresentanti sembrano assolutamente SORDI a certe cose.

    La follia e l’incapacita’ delle nostre amministrazioni si vede anche dalla gestione di queste varianti: hanno costi enormi, sono illogiche a volte e mirano solo ad accontentare non cittadini, ma ELETTORI (potenziali).

  2. Panormos

    Perché costruire una seconda galleria sotto l’attuale ? Non si potrebbe semplicemente allargare l’attuale ? È illogico !

  3. xemet

    Io abito in una traversa di Viale delle Alpi e posso dire che le attivita’ commerciali stanno fallendo gia’ da sole senza bisogno di cantiere quindi evidentemente il problema era un altro, forse incapacita’ imprenditoriale dei commercianti di questa citta’…

    Ad ogni modo, riguardo l’inizio dei lavori, ormai fin quando non vedo non credo. Quindi passo indifferente su tutti questi articoli e questi annunci…

  4. xemet

    @Panormos, sualla base di quali considerazioni tecniche basi la tua ipotesi progettuale?

  5. Panormos

    Non ho mai visto stazioni a più livelli in tutta la Regione. Sarebbe meglio cambiare la direzione spostandosi al binario accanto, e non al binario sotto o sopra. Per scendere e risalire si fa più strada (e quindi servono più tempo (anche se parliamo di secondi) e più binario (anche se parliamo di metri). Dal treno si riuscirebbe a vedere l’altro binario e a vedere anche gli incroci. Non vorrei che la galleria superiore possa, in un futuro, crollare su quella inferiore (essendo che giù c’è comunque un buco). A me piacciono le stazioni “un livello-una linea”.

  6. peppe2994

    Una galleria esistente non può essere allargata a meno che non desiderate chiudere tutta la strada interessata e farla sprofondare.
    La struttura circolare tiene in piedi il terreno sopra la galleria, distruggerla per allargare non si può proprio non solo per il discorso sprofondamento ma anche per la sicurezza degli operai che potrebbero essere coinvolti in crolli improvvisi per cui la costruzione di una seconda galleria è l’unica soluzione praticabile.

  7. Panormos

    Ma la si potrebbe comunque costruire affiancata all’attuale, non sotto l’attuale…

  8. Fabion54

    @Panormus, Peppe 2994: Non solo la galleria esistente può essere allargata solo ed esclusivamente tramite il rifacimento completo della stessa, ma in tutto il mondo si costruiscono fermate su più livelli, vedi Londra, Parigi, New York edificate sopra edifici centenari e che non hanno mai subito cedimenti.
    La tecnica inoltre dello scavo con la Talpa, se pur paradossale visto la breve distanza del tratto da scavare è uno dei metodi di scavi più sicuri in termini di sicurezza dell’opera nel pre e nel post anche se più dispendioso a livello economico.

  9. huge

    La storia della variante per la tratta B è una porcata bella e buona. La dimostrazione che quel che conta è avere agganci e amicizie al posto giusto. Un comitato attento solo ai propri interessi, a cui non è mai fregato nulla del bene della collettività, ha causato un danno da centinaia di milioni di euro, conteggiando anche i danni dovuti al ritardo mostruoso accumulato.

    Tra l’altro i disagi sarebbero stati piuttosto contenuti, giacché si sarebbe chiuso a tratti e solo una delle due carreggiate. Ma quando hai dei politici compiacenti nella terra delle clientele, il gioco è facile.

    Schifo.

  10. xemet

    @Panormus, mi spiace ma le tue non sono considerazioni “tecniche” ma solo affermazioni basate sul nulla. Il dire addirittura che un giorno la galleria superiore potrebbe crollare su quella inferiore la si puo’ interpretare soltanto come assoluta mancanza di rispetto verso chi, per lavoro, progetta e costruisce questo genere di opere.

  11. xemet

    A tutti vorrei proporre una riflessione: dati istat dicono che nel 2009 a Palermo erano presenti 606 vetture circolanti per ogni 1.000 abitanti, il che significa che per una popolazione di circa 700.000 abbiamo 400.000 vetture. Tutte queste sono state acquistate. Ipotizzando una media di 15.000 Euro ad unita’, sono stati spesi (praticamente buttati al vento), dai poveri palermitani circa 6 miliardi di Euro in mezzi per trasporto privato. Direi un ingente capitale…

    Pensate a quanti soldi per il trasporto privato sono stati spesi negli ultimi 50 anni dai palermitani e immaginate quante metropolitane si sarebbero potute costruire e quanto risparmierebbero (benzina, assicurazione, bollo, manutenzione) e sarebbero piu’ felici oggi TUTTI i palermitani.
    Pero’ poi se metti una tassa il popolo si scandalizza…
    Io sarei ben felice, invece di acquistare una inutile autovettura, di mettere in un fondo l’intera cifra corrispondente se poi avessi la certezza che in un tempo ragionevole lo stato mi costruisse una metropolitana…
    Ma sembra che in questo stato ormai l’interesse per la “cosa pubblica” sia pari a zero. Spesso il pensiero comune e’: “Cio’ che e’ pubblico non e’ mio e quindi non sono disposto a metterci un euro”

  12. Metropolitano

    Il contratto di Servizio è fondamentale per esso.
    Senza, non si avranno corse sufficienti per coprire la domanda o equilibrare l’offerta con l’alta capacità della linea metro. Sarebbe un servizio mediocre e la costosissima opera sarebbe sottoutilizzata.

    Questo problema tuttavia non riguarda l’intervento di realizzazione dell’infrastruttura, che dipende dall’approvazione del progetto esecutivo della tratta B. Speriamo intanto che questo episodio si chiuda e si inizi finalmente a passare ai fatti. Basta parole !

  13. KINGDOM

    @xemet,

    è interessantissima l’osservazione che hai fatto. penso che con 6 miliardi di euro si possa realizzare una metropolitana vasta almeno quanto quella di Londra in cui c’è una fermata ogni 800 metri in tutta l’intera città.

    per quanto riguarda il problema degli appalti e delle infrastrutture la verità è che in Italia c’è troppa burocrazia inutile, troppi inutili passaggi, troppe firme da mettere, troppe procedure da rispettare, troppi enti pubblici coinvolti ecc. La situazione può essere risolta creando un unico ente che si occupi delle procedure per le opere infrastrutturali più importanti ( tipo ponti, strade, aeroporti, metropolitane, tram ecc) e un’unica autorità amministrativa indipendente che controlli la regolarità degli appalti e che controlli ex post tutta la procedura e non prima.

  14. ruggys

    speriamo bene, io che abito in via abruzzi attendo quest’opera con civile avidità!!!! certo che se dicono che sarà completa nel 2018, quando io mi sarò gia laureato, mi viene da piangere

  15. kersal

    Per Panormus ed altri:
    la tecnica di scavo con la talpa deve necessariamente portare ad una galleria molto più profonda, in quanto con tale tecnica non si possono deviare i sottoservizi, cosa che abitualmente si fa con la tecnica dello scavo a cielo aperto. Inoltre bisogna essere certi di non toccare eventuali manufatti di sostegno superficiale. Ecco spiegato il perchè è così profonda. E poco importa, strutturalmente, che sia sia sotto la vecchia galleria.
    La linea 5 di Milano è stata realizzata con la talpa ed infatti le stazioni scendono in profondità.

  16. kersal

    Per Panormus ed altri:
    la tecnica di scavo con la talpa deve necessariamente portare ad una galleria molto più profonda, in quanto con tale tecnica non si possono deviare i sottoservizi (fogne, cavi, acqua) cosa che abitualmente si fa con la tecnica dello scavo a cielo aperto. Inoltre bisogna essere certi di non toccare eventuali manufatti di sostegno superficiale. Ecco spiegato il perchè è così profonda. E poco importa, strutturalmente, che sia sia sotto la vecchia galleria.
    La linea 5 di Milano è stata realizzata con la talpa ed infatti le stazioni scendono in profondità.

  17. drigo

    Andando con ordine e toccando argomenti triti e ritriti:
    1. I commercianti palermitani hanno la credibilità e l’autorevolezza di Paperino ( non c’è bisogno di spiegare l’affermazione, è un assioma)
    2. Da che mondo è mondo le opere pubbliche, in quanto interventi di pubblica utilità, prevalgono sull’interesse particolare dei singoli (l’assenza di parcheggio non può essere considerata interesse pubblico-collettivo). Quindi, si realizzano nella maniera che costa meno e che comporta un tempo minore (e quindi un disagio minore).

    Tutti gli intoppi relativi alla tratta B, dal mio punto di vista, sono imputabili a due macrofattori: il primo è la comprensibile diffidenza del Palermitano ad avere un cantiere sotto casa, date le barzellette che siamo stati abituati a vedere e sentire in occasione di appalti pubblici, specie se questa comporta lo sventramento di una strada. Pensa: e se poi rimane sventrata e il cantiere bloccato, come è capitato almeno il 50% delle volte con i cantieri pubblici?
    Il secondo fattore, nel caso della tratta B, è che Palermo ha una pecca sostanziale: lo sviluppo urbano, dagli anni ’70, è stato disordinato e incontrollato. Sono molti gli edifici non dotati di box sotterranei o comunque pertinenti al fabbricato, e i supermercati (che abbondano in quanto a densità per km/quadrato) non hanno l’obbligo di avere un parcheggio annesso.
    Stanti queste condizioni, è ovvio che un cantiere di quel tipo creerebbe disagi abnormi.
    Io, tuttavia, l’avrei messo in piedi ugualmente. Questo è un tipico caso in cui la ragione sta da entrambe le parti. Un’amministrazione attenta, all’altezza e lungimirante, si sarebbe attribuita le eventuali responsabilità che sarebbero state più che compensate dagli indiscutibili benefici per la collettività.
    Pazienza!

  18. cirasadesigner

    @kingdom, forse non hai idea di cosa costi una metropolitana ammesso che siano realistici i conti relativi ai 6 miliardi di euro spesi dai palermitani per le loro belle automobili, credimi con 6 miliardi forse riesci a fare 2 linee degne del termine e non una rete intera, se poi fai riferimento a quella di Londra forse dimentichi che li hanno una infrastruttura ormai da più di cento anni che forse ne varrà almeno 10 volte di più. Quindi prima di fare dei commenti informiamoci ragazzi. Come vedi lo stesso passante alla luce delle modifiche della tratta B ha già raggiunto la ragguardevole cifra di 1,2 miliardi di euro

  19. xemet

    @cirasadesigner

    puoi soffermarti a immaginare quanti soldi hanno speso i palermitani negli ultimi 50 anni in trasporto privato tra: auto, benzina, assicurazioni, bolli, manutenzione.

    Si sarebbe potuto risparmiare qualcosa con uno stato piu’ trasparente ed efficiente? Molti come me forse sarebbero felici di usare i propri soldi per una metro piuttosto che per acquistare un’automobile…

  20. cirasadesigner

    @xemet hai perfettamente ragione, se infatti gli stati ex socialisti non avessero in passato investito massicciamente su queste infrastrutture, oggi dopo che il muro e crollato, non avrebbero così facilmente colmato il GAP che ci stava con l’occidente, invece avendo puntato sulle infrastrutture pubbliche , con il benessere hanno pensato poi a quello privato, con il vantaggio che adesso si trovano l’uno e l’altro. non so se siete mai stati a Praga, Bratislava, Budapest, solo per fare nomi famosi di qualche capitale, ma lo stesso discorso vale per la Polonia, per l’Ucraina e le Repubbliche Baltiche.Adesso dico io, è solo una questione di scelta, se l’Italia non fosse stata disgraziatamente abbandonata a questo forma di sviluppo selvaggio, se sono non si fosse puntato solo sulla gomma, pubblica e privata, non ci troveremmo città in queste condizioni, non ci troveremo a dover pensare che il tram è una soluzione contemporanea, visto che lo avevamo ad inizio secolo e lo abbiamo abbandonato. Credo che una nazione che si rispetti, debba davvero aver il coraggio di investire in infrastrutture, quelle fatte bene e con una logica generano una ricchezza 10 volte maggiore di quella che ci vuole per crearle, se adesso guardiamo alle nostre città e vediamo che sono terribilmente indietro, non possiamo certo cullarci sugli allori, perché quelli non torneranno mai più e perché l’Europa ha ormai imbucato una via di declino, con l’oriente che scalpita….

  21. lorenzo80

    Panormos non andare mai a Londra allora! In particolare alla stazione di King’s Cross! 😉

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