Organizzare lo spazio: l’isola spartitraffico ultimata di via Titone

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Vi proponiamo uno scatto di M. D’amico che ci mostra la realizzazione completa dell’isola spartitraffico in via Titone, appena alle spalle di Corso Calatafimi, a Villa Tasca.

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Laddove le auto si ammassavano lungo lo spazio centrale indefinito, creando doppie file e ingorghi, adesso è stata ricavata una grande aiuola, mantenuti e razionalizzati posti auto. In barba ai soliti panormosauri che paventavano problemi di circolazione e mancanza di parcheggi.

Un esempio concreto di come andrebbero razionalizzati e abbelliti tanti spazi cittadini che al momento sono terra di nessuno e vivono nell’anarchia più generale.

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9 Thoughts to “Organizzare lo spazio: l’isola spartitraffico ultimata di via Titone”

  1. peppe2994

    ora però speriamo in qualche pianta

  2. The.Byfolk

    A giudicare dalla calma credo si tratti dell’ora di pranzo o di uno scatto domenicale.. Ci sono persino posti vacanti!!

    Vorrei ricordare che a sx dell’isola c’è l’Inail ed il suo ambulatorio, poi un giorno alla settimana la zona ospita un mercato rionale, ed inoltre è adiacente alla parte più caotica corso Calatafimi..

    A guardare così sembra bello e ordinato. Spero sia così anche negli altri giorni, ma a mio avviso sarebbe stato meglio progettare un parcheggio a spina di pesce a danno della parte larga della vasca di terra (che non è una aiuola e forse non lo diventerà mai).

    Inoltre fosse stato per me avrei accennato un prolungamento di 2/3 metri dell’isola spartitraffico sull’angolo superiore dx facendola entrare nello stradone in alto, in modo da fungere da dissuasore per tutti i provenienti da via speciale (sx), che vogliono imboccare in senso opposto la via per evitare di girare intorno allo spartitraffico.
    Trovo che sarebbe stato uno strumento di prevenzione molto utile perchè la tentazione è molto forte, ma lo è anche il rischio di incidenti.

    La doppia fila è sempre in agguato e diventa più feroce dove la necessità di parcheggiare è più pressante e necessaria..

  3. gomez

    @peppe2994

    Speri in Oleandri, Gelsomini, Siepi, Rose..ecc ? Il nostro “sindaco che lo sa fare” è inovvativo lui come verde urbano preferisce le sterpaglie!

    LE PIANTE PREFERITE DAL SINDACO OLLANDO PER IL VERDE URBANO

    Aspetta qualche mese e vedrai o se vuoi fatti un giro in Viale Regione Siciliana, Piazza Einstein (Rotonda Viale Leonardo da Vinci) o Piazza Lennon (Giotto) e in tanti altre zone di Palermo.

    🙂

  4. peppe2994

    In corso dei mille nelle nuove aiuole qualcosa è stato piantato, siate positivi ogni tanto 🙂

  5. Luigi

    @peppe2994
    Beh si… anche in corso vittorio emanuele erano state piantate delle rose (se non sbaglio) ed innestato un praticello ai piedi degli alberi, ma ad oggi il prato è secco e le rose pure, suppongo per mancanza di irrigazione.
    Ma è normale che con il marciapiede da rifare e i lavori durati più di 1 anno non si sia pensato a posare un tubo per l’irrigazione a goccia?!?!?

    Sono sempre le cose fatte con il C**o… l’incompetenza è sovrana!

  6. Effettivo

    @Luigi… il praticello ai piedi degli alberi a Villa Bonanno è secco perché l’irrigazione continua di cui necessitava aveva arrecato danno ai platani,si è deciso di non riproporli i praticelli…comunque speriamo di vedere presto un verde veramente curato in città!!!

  7. residente

    Riporto le mie considerazioni fatte a Silvio Moncada (Presidente circoscrizione) su Repubblica.it: “Caro Presidente da residente di via Michele Titone le chiedo: è mai possibile che dopo venti anni di progettualità è stato partorito questo obbrobrio? E’ mai possibile progettare e realizzare un’opera del genere che a fronte di un’aiuola enorme ed inutile (tranne per il fatto che viene utilizzata per far pascolare e defecare i cani) ha ridotto la “meravigliosa” Via Titone ad un viottolo, con grave pericolo per la circolazione e grave nocumento per la sicurezza dei pedoni? E poi le chiedo: quale logica tecnica e funzionale prevede che parcheggiando parallelamente all’aiuola e scendendo dall’auto si è costretti, o a fare l’equilibrista sui cordoli o a mettere i piedi nella terra (rischiando di calpestare i bisogni dei cani)? Non sarebbe stato meglio progettare e realizzare l’aiuola più stretta in maniera tale da predisporre i parcheggi a “spina pesce” (lo spazio a disposizione avrebbe consentito tale soluzione almeno da un lato) in maniera tale da risolvere il problema della discesa dall’auto e aumentare il numero dei posti disponibili? E poi le chiedo ancora: com’è possibile che per oltre ai 20 anni per progettare tale opera ci siano voluti 7 mesi per realizzarla? E poi: se i lavori sono stati completati come mai le transenne non sono state rimosse? (o quanto meno lo sono state in parte solo grazie all’intervento di alcuni residenti). Certo che veramente c’è da complimentarsi. In questi tempi di vacche magre in cui è difficile reperire risorse non sarebbe stato più opportuno realizzare un’opera più funzionale e magari dotata di un minimo di progettualità, anche dal punto di vista architettonico, che sicuramente avrebbe contribuito a conferire “decoro urbano” ad una zona già peraltro dotata di “gioielli” come la piccola Cuba e Villa Napoli? Scusatemi per lo sfogo. Ma sono sempre più convinto del fatto che fare le cose bene e farle male comporta la stessa spesa ma con risultati opposti. La conseguenza è che noi dovremo convivere con questa “opera d’arte” frutto di un fare tipico palermitano e della Sicilia in genere. Un cittadino ed un residente deluso per l’opportunità persa.”
    http://citta-in-rete-palermo.blogautore.repubblica.it/2013/06/10/lavori-conclusi-ecco-lo-spartitraffico-in-via-titone/

  8. residente

    Mi auguro che dopo aver piantumato gli agrumi, averli irrigati in maniera adeguata ed essere riusciti a farli crescere e non seccare (cosa di cui seriamente dubito), l’aiuola di cui sopra non diventi piena di erbacce, con rischio di incendi e ricettacolo di immondizia, zecche e quant’altro. La cosa che più mi disturba nel discorso di risposta di Silvio Moncada è la parte quando dice che ” Adesso, nel bene e nel male qualcosa è stato fatto”, può piacere o non piacere …..”. Il problema è proprio questo. Perchè se le cose si possono fare bene si devono fare male? Non sarebbe opportuno piuttosto che improvvisare “Progettare ” in manierea adeguata? Spero che gli alberi (agrumi come dice lui) vengano piantumati in primavera, perchè d’estate, con il caldo e senza un’adeguata irrigazione, sicuramente seccheranno dopo qualche giorno. Finirà come gli agrumi di Villa Di Napoli? BOhhhh ai poster (come dice qualcuno) l’ardua sentenza.

  9. emmegi

    @residente
    Effettivamente con la sosta in senso obbliquo si potevano recuperarare 4 o al massimo altri 6 posti, ma non di più.
    Comunque meglio la soluzione attuata piuttosto che il caos che c’ era prima.

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