Il Mare Rubato

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Riqualificare la costa sud di Palermo: le associazioni, gli studenti e i comitati si incontrano per sensibilizzare i residenti della 2° Circoscrizione
Molti sono i soggetti istituzionali e privati che a partire dagli anni ‘70 si sono impegnati nella direzione di dimenticare il mare di Palermo: imprenditori, commercianti, impiegati pubblici, scuole e amministrazioni, grandi e piccoli, studenti di ogni ordine e grado. La città che un editorialista statunitense ha definito decadente, priva di humus e progetti, e senza futuro, rischia di fare a meno definitivamente del suo mare.

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Chi frequentava da piccolo il litorale cittadino dopo la stagione del degrado, da adulto ha smesso di andarci ed è come se qualcuno avesse derubato la città della sua vocazione originaria. Alla fine è come se per tutti, vecchie e nuove generazioni di palermitani, risultasse meno doloroso far finta di nulla, non protestare, non chiedere all’amministrazione un impegno fattivo di riqualificazione di tutto il litorale, più di dieci chilometri di costa. Negli ultimi cinque anni sul litorale cittadino un proliferare di associazioni, di gruppi di residenti, di giovanissimi e di studenti con un impegno di prima mano si sono voluti occupare del mare, degli arenili e degli spazi comuni mettendoli, seppure temporaneamente e all’interno di singole manifestazioni, a disposizione della cittadinanza. I palermitani impegnati hanno costruito sul tema del mare una miscela esplosiva di energie positive, una sorta di melting pot composto da piccoli gruppi provenienti dai diversi quartieri e da altre esperienze, che ha condiviso sentimenti di protesta e di denuncia, progetti e aspirazioni legittime a vivere questo elemento naturale.

Questa pluralità di associazioni impegnate sui temi di tutela ambientale, con i cittadini e gli studenti del Liceo Regina Margherita si da appuntamento a Palermo,Venerdì 19 Aprile 2013 (17,30-20,00) al Kalaja Tennis Club, via Messina Marine 819, con un Happening intitolato “Il Mare Rubato”, per sensibilizzare i residenti sulla riqualificazione della costa sud-est. L’iniziativa è organizzata dal quindicinale free press di Palermo In Città. Il programma intitolato ‘Il Mare Rubato’ prevede alle ore 17:30 la proiezione del film ‘La Spiaggia Fantasma’(mediometraggio-denuncia dedicato alla spiaggia di Romagnolo) e il dibattito con i registi Emilio Orofino e Anikò Gal. Alle h 19:15 il Reading sul tema “Il mare dentro’’ a cura di Nuni Imborgia e degli alunni del Liceo Regina Margherita (musiche di Salvatore Coco e Francesco Paolo Bonanno). Alle 19:30 sarà la volta sempre degli studenti del Coro Dams, diretti da Rosalia Pizzitola (al pianoforte Piacentino Palma) che eseguiranno alcuni brani del repertorio. L’incontro è moderato da Lorella Aiosa e Carlo Baiamonte.
Nel corso dell’evento interverranno le associazioni ambientaliste Vigliena (Palermo), Nostra Donna del Rotolo (Vergine Maria), Mare Memoria Viva, Spazio Comune 2012 (Bandita), Mobilita Palermo, AtomicaNoGrazie, Il Mare di Sferracavallo, Biosurvey, Riportiamo alla Luce, Palma Nana, WWF Palermo, Comitato Cittadino Recupero della Costa, Agnese Ciulla (assessore attività sociali del comune di Palermo), Antonella Monastra (consigliere comunale), Antonio Tomaselli (Presidente della 2° Circoscrizione), Aurelio Angelini (Sociologo dell’ambiente e del territorio, Università degli Studi di Palermo), Rossana Maragioglio (Liceo Economico Sociale, Regina Margherita di Palermo).

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5 Thoughts to “Il Mare Rubato”

  1. cirasadesigner

    http://europaconcorsi.com/projects/13225-Europan-8-urbanit-Europea-E-Progetti-Strategici-Palermo
    Penso che sia l’ennesima dimostrazione del tesoro che buttiamo nel cesso

  2. punteruolorosso

    è prioritario. molto più importante di fantomatiche tangenziali e stupidi centri direzionali e fiere

  3. cirasadesigner

    @punteruolo, io credo che le cose siano distinte e separate, credo che Palermo abbia bisogno dell’uno e dell’altro perché è carente in tutto, si deve recuperare il water front, così come si deve dotare la città delle infrastrutture necessarie altrimenti si ragiona sempre a compartimenti stagni e non si vede lo sviluppo.
    Se non crei quelle situazioni economiche che trainano l’economia della città, ha poco senso fare tutto il resto, portare ricchezza, che non significa certo realizzare solo centri commerciali, ma occasioni di sviluppo concreto che facciano leva sulle caratteristiche geo–climatiche della città.
    Se Barcellona non si fosse dotata di infrastrutture, non avrebbe mai pensato di rivalutare il suo lungomare che dalla spiaggia iniziale è passato a 10km fino al centro del Forum 2004, quindi che ben vengano i poli congressistici, la nuova tangenziale e il lungo mare insieme

  4. BELFAGOR

    COSTA SUD E IL MARE RUBATO : LA BATTAGLIA TRA FIGLI E FIGLIASTRI
    Siamo già a luglio e la stagione balneare è iniziata da più di un mese ma…… solo ora il Comune ha deciso di ripulire la spiaggia di Romagnolo.
    Qualche giorno fa il presidente della seconda circoscrizione, Giuseppe Federico, aveva sollevato il problema:
    “Si nota il poco interesse che da 30 anni a questa parte ha mostrato chi si è susseguito nell’amministrazione comunale. Ad oggi, al di là dei famosi progetti del Pnrr, la situazione dell’arenile di Romagnolo non è migliore rispetto al passato . Ringrazio l’amministrazione comunale e Reset per aver dato seguito alle mie richieste ma sembra quasi una battaglia. Sono naturalmente felice per l’arrivo della ruspa e per l’inizio dei lavori che consentiranno di utilizzare la spiaggia perlomeno come solarium, ma come ho più volte detto bisogna pensarci in tempo e non a luglio inoltrato”.
    “Una città divisa in due fasce – aveva concluso amaramente il presidente – una da serie A in cui si interviene perfino per togliere la posidonia e un’altra da serie C in cui ci sono grosse difficoltà a fare l’ordinario, ovvero pulire l’arenile”.

    P.S Come non dare ragione al Presidente della II circoscrizione.
    Palermo è purtroppo una citta di figli e figliastri: prima si distrugge quella che era considerata la vera spiaggia dei palermitani poi la si lascia nel totale degrado per oltre 50 anni.
    E’ come se qualcuno avesse rubato i cittadini del loro mare e si fosse impegnato ,a partire dagli anni ’70, a far dimenticare che Palermo aveva una delle coste più belle d’ Italia.
    Alla fine vecchie e nuove generazioni di palermitani hanno fatto finta di nulla: hanno smesso di protestare, di chiedere alle varie amministrazioni comunali e regionali , che in questi decenni si sono succedute, un impegno fattivo per rilanciare e riqualificare la costa sud.
    Purtroppo hanno vinto loro
    COMPLIMENTI !!!!!!

  5. BELFAGOR

    RECUPERO COSTA SUD : A CHE PUNTO SIAMO
    Alla fine di luglio è arrivata ,come una mazzata, la notizia che il governo nazionale aveva cancellato oltre mezzo miliardo di interventi infrastrutturali previsti dal Pnrr in Sicilia.
    Per quanto riguardava Palermo era stata stralciata l’intera rigenerazione urbana della Costa Sud, dalla foce del fiume Oreto alla Bandita, il recupero dell’approdo della borgata di Vergine Maria e il primo lotto del Parco Villa Turrisi.
    A peggiorare la situazione c’ era anche il fatto che tali risorse finanziarie dipendeva unicamente dalla volontà politica del Governo nazionale di centrodestra e non da trattative con l’Europa.
    La notizia creò molto imbarazzo tra i politici e gli amministratori palermitani e siciliani: uno schiaffo che arrivava da un governo ….“amico”.
    A poco servirono le rassicurazioni del sindaco.
    “Il governo, attraverso il ministro Fitto, ha assicurato che le misure “definanziate” dal Pnrr saranno salvaguardate attraverso la copertura con altre fonti di finanziamento, come il piano nazionale complementare al Pnrr e i fondi delle politiche di coesione”.
    Ma nonostante tali rassicurazioni si è temuto che si erano vanificati tutti gli sforzi fin qui compiuti dal Comune e dalla struttura tecnica della ZES della Sicilia occidentale.
    Infatti , grazie a una convenzione con il Comune, è stata proprio la ZES a curare la parte progettuale degli interventi previsti ed era sempre la ZES la stazione appaltante per i lavori. 
    Il Commissario straordinario della Zes della Sicilia occidentale , Carlo Amenta, ha però assicurato il proprio ruolo di stazione appaltante su tali progetti qualunque siano le fonti di finanziamento che il governo nazionale avrebbe destinato. «entro la fine di ottobre dovrebbero andare a gara almeno tre dei quattro interventi da fare. Sarà un appalto integrato con progettazione ed esecuzione dei lavori».
    Purtroppo , a causa di questi tagli, resterebbe fuori il progetto sul fiume Oreto che vale circa sette milioni.
    In totale per la rigenerazione e il recupero della Costa sud di Palermo, che va dalla foce del fiume Oreto fino al quartiere dello Sperone, sono previsti circa 70 milioni (compresi i 58 milioni del Pnrr) e gli amministratori si dicono sicuri che la copertura finanziaria non verrà a mancare. Il piano della ZES prevedeva il completamento dei lavori a scadenza prevista: a giugno del 2026.
    E’ perciò una corsa contro il tempo: ottenuto il via libera dal Cts, ora toccherà al consiglio comunale pronunciarsi sui progetti e poi arriverà il momento della gara d’appalto.
    Speriamo che il consiglio comunale non si divida, come al solito, e che gli interessi della città prevalgano su quelli personali.

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