Interporto di Termini Imerese: arriva l’ok dall’UE entro Aprile?

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Ben 4 anni fa, a Giugno 2009, il CIPE sbloccava i fondi per l’interporto di Termini Imerese.

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Dopo il passaggio al CIPE, la palla è passata all’Unione Europea che, secondo quanto annunciato dal sindaco di Termini Imerese, Antonino Burrafato, potrebbe dare l’ok definitivo già entro la fine di questo mese.

Lo stesso primo cittadino ha rassicurato sulla positività della vicenda che oramai è prossima alla definitiva risoluzione, in quanto la relativa istruttoria è stata prodotta e sottoposta a Bruxelles.

Cosa cambia?

La realizzazione di un interporto per Termini Imerese è un’opportunità, soprattutto alla luce delle vicende Fiat recenti. E’ un’occasione per Palermo per distaccare una struttura logistica di questa entità dal centro abitato. Termini Imerese diverebbe di fatto un secondo porto della città.

Lo spostamento delle merci implica infrastrutture, flussi, mezzi pesanti. Lo sappiamo bene a Palermo, dove vediamo transitare decine e decine di autoarticolati all’interno del centro cittadino perchè non esiste di fatto un collegamento tra il porto e la stazione ferroviaria.

A favore di questa problema gioca l’imminente (speriamo!) avvio dei lavori dell’anello ferroviario che però collegherà (a opera finita, chissà quando) il porto con la Stazione Notarbartolo, con tutti i dubbi sulla possibilità di transito dei convogli merci sull’anello ferroviario stesso. Cosa ben diversa sarebbe stato l’ampliamento di questa opera ferroviaria sino alla Stazione Centrale, creando un vettore diretto intermodale con il resto della provincia.

Sicuramente Termini Imerese e la sua area industriale, fortemente minata dalla questione Fiat che ha penalizzato tutto l’indotto, potrebbe aver bisogno di questa infrastruttura qualora però coincidesse un piano di rigenerazione dell’area stessa che al momento soffre. Gran parte della rete capillare di aziende che gravitano nella zona rischia di chiudere o lo ha già fatto.

Investire su quest’opera implica una scommessa sul territorio sia a livello locale che nazionale. Non dimentichiamoci che, seppur di treni passeggeri parliamo, da Roma arrivano sempre meno treni e la politica di RFI non sembra di certo mettere la Sicilia al centro dei suoi programmi, anzi.

Il governo nazionale dovrà veramente mostrare volontà e interesse verso quest’area, altrimenti quest’opera sarà soltanto una cattedrale nel deserto.

WIKI: L’interporto rappresenta il tentativo di raggruppare in una unica entità alcune delle numerose realtà nel mondo del trasporto delle merci, quali iltrasporto internazionale via camion, il trasporto ferroviario, le autorità doganali e la distribuzione nazionale delle merci. A questo scopo, normalmente alla periferie delle grandi città, sono sorti dei quartieri adibiti all’interscambio delle merci, provvisti di terminal ferroviari sia per le merci normali che per itrasporti intermodali, di magazzini per le merci, sia refrigerate che normali, destinate ad una semplice consegna nelle città prossime, di uffici e magazzini doganali (wiki).

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9 Thoughts to “Interporto di Termini Imerese: arriva l’ok dall’UE entro Aprile?”

  1. punteruolorosso

    a quel punto si potrà limitare il porto di palermo ai soli passeggeri? spariranno i camion da via messina marine?

  2. cirasadesigner

    Credo che questa soluzione sia l’unica possibile per Palermo e il suo hinterland. La stessa cosa fatta qualche decenni fa a Barcellona, dove le merci sono state spostate prima nel porto commerciale e poi a Terragona. Così facendo non solo si libera la città dalla schiavitù del traffico pesante ma si-opratutto si da impulso a quella zona industriale che al momento è davvero una desolazione. Credo che le infrastrutture ci siano già, al porto di unisce lo scalo di Fiumefreddo diramazione, importante scalo merci direttamente collegato alla linea di dorsale, ma anche con le linee che vanno verso Catania e Agrigento. Scalo già pronto, armamenti già presenti, obbligo per i camion di utilizzo dello svincolo della zona industriale così -si eviterebbe il traffico a termini. Credo che la Commissione non avrà alcuna difficoltà a far proseguire il progetto e cheto sappia, ci stanno parecchi interessi cinesi in zona, puntano ad espandersi con un Interporto containers, dopo l’investimento fatto al Porto del Pireo. Vedremo, speriamo bene…

  3. Condivido totalmente l’analisi in funzione dell’anello. Ma le merci potrebbero transitare la notte, come avviene altrove.

  4. ing.giacomo

    Non so che pensare dell’interporto perchè non conosco bene come funzionerà e dove verrà realizzato, ma per quanto riguarda lo svincolo industriale c’è un sottopasso dove a mala appena passa una macchina per senso di marcia.
    Sull’area industriale vorrei dire due parole:
    Un errore strategico fatto ormai decine e decine di anni fa!!
    Esisteva un fronte mare bellissimo composto da spiaggia di sabbia e mare basso, che potevano invidiarci molte località famose come Rimini dove il mare è un utopia; mare pulito e bellissimo a poca distanza da Palermo e Cefalù, porta delle madonie ecc… tutto distrutto per 4 fabbriche fallite ed inutili.
    Bisognerebbe avere coraggio ripulire tutta la zona mare da questi capannoni e quelle 4 fabbriche che ancora funzionano ad intermittenza,spostandole nella zona più interna, in modo che da sotto l’autostrada fino al mare sia tutto libero, ricreare la spiaggia levando tutti quei scogli artificiali, e creare una zona turistica da invidia!! con parchi divertimenti, acquatici, lidi, alberghi, ristoranti, pub ecc

  5. cirasadesigner

    @ing.giacomo In linea di principio condivido quello che ha scritto, ma credo che riproporre una ritorno indietro sia economicamente non fattibile per le condizioni che si presentano.
    Del resto se davvero si volesse investire sul turismo, al di la dello svincolo per CT e ME si nel Comune di Campofelice di Roccella, stanno sviluppando una serie di strutture ricettive che costituiscono già una risposta in senso turistico della zona e devo dire che poi non funzionano manco tanto.
    Eccetto qualche villaggio del Gruppo Fiesta, (spagnoli), sono presente dei residence , la classica seconda casa a mare per il palermitano, che va li a passare i mesi estivi.
    Dobbiamo avere il coraggio di pensare anche ad altre possibilità; fallita l’esperienza industriale per colpe e volontà che non hanno trovato in loco la forza di contrastare , bisogna sfruttare la baricentricità dell’isola per proporre una serie di servizi che in futuro saranno necessari per il Commercio mondiale.
    Siamo di fronte a la possibilità di fare un porto con tanto di struttura per lo stoccaggio e le piattaforme per la distribuzione.
    Il tutto prossimo alla città ma nello stesso tempo vicino agli assi viari principali della Sicilia.
    Quindi, visto che smantellare una fabbrica come la Fiat costerebbe una cifra, visto che proporre di sanificare significherebbe trovare il posto anche per una centrale elettrica a combustibile, con costi e problematiche insormontabili, pensiamo invece d sfruttare quello che esiste già e pensare ad uno sviluppo, si sostenibile, ma anche produttivo.
    Soluzione che sarebbe di aiuto alla città di Palermo e al polo industriale di Termini, che vuoi o non vuoi è già in parte una realtà… Poi non mi risulta che lo svincolo sia in quello stato, so che ci sono stati importanti lavori legati al raddoppio Ogliastrillo, ma non credo che la strada di accesso all’area sia impraticabile e se lo fosse credo solo per via dei lavori della ferrovia
    Abbiamo visto purtroppo che di solo turismo non si vive, sopratutto in Sicilia dove non si è mai fatto sistema da questo punto di vista, ma proponiamo coraggiosamente altro e non la solita retorica…
    Io la penso così, ma se dobbiamo pensare ad un futuro per i nostri figli, dobbiamo investire ed attrarre investimenti, altrimenti diventeremmo anche noi dei monumenti viventi

  6. come no!!!!!! nemmeno hanno appaltato la tratta B del passante e dovrebbero fare il binario dal porto alla stazione centrale. mi viene da ridere. certo nel 3000 forse cominceranno i lavori. aspettiamo fiduciosi la fine del secolo!!!!!!!!!!!

  7. Licj

    @ing. giacomo Anch’io sono perplesso riguardo la riconversione turistica della zona industriale di Termini Imerese. Per quanto sono d’accordo con te nel considerare quello degli anni 70 un errore strategico, non credo che adesso sia possibile pensare di tornare indietro.
    A parte gli enormi costi che questo comporterebbe in cambio di ricavi proiettati a un futuro ed incerto, a parte il nodo dello spostamento (impossibile?) della grande centrale Enel, a parte tutto questo il mio parere è che sinceramente in quella piana non vedo caratteristiche così eccezionali.

    Non nego che sia stata e che ipoteticamente riconvertita sarebbe una bella spiaggia, ma non vedo l’unicità del posto!
    Sarà stato e sarebbe un posto splendido, ma splendido nella norma come tante altre località balneari siciliane, italiane ed estere! Non c’è niente che la rende unica. Perché dovrebbe attrarre un numero così elevato di turisti? Per cui non credo che l’investimento della riconversione sia conveniente in termini di ritorno economico grazie al turismo.

    Sarò probabilmente eccessivamente pessimista ma i grandiosi hotel che dovrebbero nascere in quella zona e dare lavoro a migliaia di persone si risolverebbero a mio parere in altre cattedrali nel deserto.

    Credo che ormai, fatto il danno, bisogna sfruttare quel che c’è attualmente. La zona industriale è ormai deserta e quasi spettrale. Però la costruzione dell’interporto credo che possa essere un tentativo di rilancio di ciò che è già presente, considerando anche l’esistenza della stazione Fiumetorto e delle vicininssime A19 – A20. Il luogo insomma mi sembra appropriato per un interporto.

    Anche se un dubbio ce l’ho: anche a Termini Imerese, come a Palermo non c’è collegamento tra la stazione ferroviaria e i bracci del porto che sono in pieno centro città. Le merci quindi come dovrebbero arrivare all’interporto? Tramite camion dal porto di Termini attraversando il paese? Considerando che Termini è molto più piccola di Palermo questo creerebbe una congestione nemmeno lontanamente paragonabile a quella a cui siamo abituati per ora a Palermo…

  8. cirasadesigner

    Credo che la soluzione tecnica riguardo il collegamento tra ferrovia e porto sia abbastanza semplice, considerando che dal porto si può raggiungere la zona industriale attraverso la strada litoranea che passa proprio tra il porto e la ferrovia se no ricordo male si chiama Viale Cristoforo Colombo, da li i mezzi pesanti potrebbero raggiungere lo scalo di Fiumetorto o si potrebbe pensare di anticipare lo scalo.
    La cosa importante sarà fare arrivare la merce direttamente a Termini e da li saranno poi piccoli mezzi che si occuperanno della distribuzione.
    Per venire all’ultimo commento, anche io credo che non si possa sperare in un rilancio turistico di una costa che poi non ha nessuna caratteristica particolare, anzi a dire il vero il mare fino a Cefalù non è poi nulla di che per via dei fondali che si intorpidiscono alla minima mareggiata e questo non depone a favore, se fossimo in presenza di un golfo tipo San Vito avrebbe senso, ma qui bisogna invece pensare al rilancio di ciò che già esiste.
    Tra le altre cose in questo sito presto saranno affiancati importanti centri vendita a livello di ingrosso e dettaglio, con la realizzazione anche di un outlet a livello regionale. Quindi penso che bisogna guardare con entusiasmo ed ottimismo alla notizia.

  9. Athon

    Chiedo a chiunque sia più informato di me se qualcuno ha mai suggerito di spostare nell’area industriale di Termini Imerese i Cantieri Navali di Palermo che con le loro “bellissime” ed enormi gru costituiscono uno “splendido” waterfront e fanno da “preziosa” cornice a Monte Pellegrino… Sono bruttissime e rovinano tutto il paesaggio.

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