Parco Ninni Cassarà: tutto bloccato all’Ufficio Tecnico settore Urbanistica

Spread the love

Dopo i recenti fatti di cronaca riguardanti uno dei parchi più grandi della città interamente gestito dal Coime, ci siamo recati sul luogo per verificare lo stato del grande giardino.
Spicca da subito all’occhio giardinieri a lavoro, verde curato, assenza di cartacce o sporcizia varia a terra, calma e tranquillità in ogni angolo di questa grossa area.

Riguardo la questione della chiusura dei cancelli comparsa qualche giorno fa sulle principali testate cittadine, purtroppo, la situazione è molto particolare, perché se da un lato c’è tutta la volontà di lasciare il parco aperto 7 giorni su 7, dalle 7 alle 20, dall’altro lato c’è una circolare della segreteria generale che vieta a tutti i portieri comunali con contratto part-time di utilizzarli in giorni e orari diversi (quindi di utilizzarli nei giorni festivi), quando a ottobre il Comune aveva deciso di utilizzare il personale a tempo ridotto per garantire l’apertura pomeridiana delle biblioteche, la Cgil ha presentato una denuncia al giudice del lavoro che ha dato ragione al sindacato, compromettendo quindi la fruibilità del parco.
Lo scorso week-end, però, uno di loro era in malattia e due in turno di riposo. Sia sabato che domenica c’erano solo due persone per tutto il giorno. Solo in due per 26 ettari: troppo pochi. Si è assistito anche a scene in cui il panormosauro vedendo la cancellata chiusa ha ben pensato di scavalcare la recinzione mettendo a repentaglio la proprio sicurezza, ma sopratutto i responsabili del parco.
Questi atteggiamenti sono da condannare assolutamente in quanto se il parco rimane chiuso ci saranno dei motivi ben precisi. Si ha tutta la voglia di rendere fruibile il grande giardino all’intera comunità, ma se vengono meno dei requisiti minimi di sicurezza è giusto tutelare tutte le persone che potrebbero usufruire dell’area.

Abbiamo chiesto notizie anche sul laghetto e sul ponte: Per quanto riguarda il laghetto, i fondi per i lavori sono già stati stanziati e si aspetta che l’Ufficio Tecnico Settore Urbanistica dia il suo benestare per il trasferimento di questa somma; ci dispiace comunque segnalare che questo ufficio è da oltre un anno che avrebbe dovuto già completare questo passaggio burocratico visto che il nostro articolo del 27 febbraio 2012 già parlava di quest’azione. Ci è stato anche detto che sono state inviate numerose lettere per sollecitare la pratica, ma alle lettere non è seguita nessuna risposta o chiarimento.

Sulla passerella pedonale invece sembra che la situazione sia in fase di risoluzione e che manchi il via libera del genio civile per poter finalmente riaprire anche questo ponte anch’esso chiuso da parecchio tempo, ne parlammo già in un articolo del 07 Luglio 2012, quasi 9 mesi fa. La cosa che fa rattristare è che tutte questi disagi non dipendono dal Coime e da tutto il personale che lavora all’interno del parco, ma da una lenta e tortuosa burocrazia che priva di spazi e luoghi preziosi la comunità cittadina.
Dipende inoltre dall’Ufficio Tecnico Settore Urbanistica, anche il via libera per la realizzazione dello skatepark che potrebbe permette ai giovani di abbandonare Piazza Castelnuovoe recarsi in un parco e in un luogo creato proprio per essere sfruttato dagli amanti di questo sport evitando di distruggere o danneggiare pavimentazioni e panchine dell’importante piazza palermitana.

Ci siamo informati anche riguardo gli atti vandalici che erano stati frequenti i primi mesi successivi l’inaugurazione e fortunatamente sembra che la voglia di distruggere o danneggiare tutto si sia placata, sicuramente anche grazie alla video-sorveglianza tramite telecamere del parco e alla presenza effettiva dei custodi.

Per quanto riguarda i bagni, essendo la loro pulizia e il controllo sempre a carico del Coime ci è stato risposto che alcuni bagni vengono chiusi nei giorni di minore afflusso, mentre tutti i bagni rimangono aperti nei giorni di massimo afflusso e quindi nei festivi (sabato e domenica).

Siamo dispiaciuti dal fatto che per ben due volte la gara di concessione del servizio di bike-sharing e del caffè letterario sia stata deserta, perché queste due opere potrebbero rendere il parco ancora più apprezzabile e comodo.
Proprio in relazione a ciò abbiamo chiesto se è possibile organizzare mostre o partecipare attivamente al verde del parco donando arbusti e ci è stato risposto che tramite una richiesta da presentare sia al responsabile del parco sia all’ufficio comunale che si occupare del verde (assessore Barbera) è possibile, dopo il benestare del dipartimento, donare ciò che si desidera. Per quanto riguarda le mostre proprio per sfruttare al meglio i locali del caffè letterario attualmente vuoti, basta una richiesta scritta al responsabile del parco per poter avere l’accesso ai locali per ospitare mostre.

Tra i prossimi interventi in progetto ci sarebbe quello di effettuare la piantumazione di un particolare erba, la gramigna, che ha eccellenti caratteristiche di resistenza al calpestio e all’usura, il quale costo non è però indifferente (si tratti di circa 0,80€ al metro quadro) e la cui somma non è interamente disponibile dal Coime e che necessita quindi di un aiuto anche da un privato visto la scarsezza di fondi del comune; questo permetterebbe ai ragazzi che trascorrono i pomeriggi a giocare a calcio di poter usufruire di uno spazio atto a questo sport con un tipo di erba simile a quella degli stadi di calcio e permetterebbe ai utenti di poter vedere gli altri spazi verdi meno usurati dal continuo calpestio dovuto alle partite di pallone.

Post correlati

5 Thoughts to “Parco Ninni Cassarà: tutto bloccato all’Ufficio Tecnico settore Urbanistica”

  1. Ottimo reportage, puntuale.

    Immagino che la prossima mossa sarà pressare e asfissiare l’Ufficio TEcnico Settore Urbanistica.

    Immagino anche che il fascicolo del parco giaccia tra una pila di carte impolverate.

  2. punteruolorosso

    i laghetti sarebbero la più grande attrattiva del parco. speriamo vengano fatti, perché al momento sembrano solo cloache

  3. wiz55

    I laghi sono il ‘cuore’ del parco e sarebbe un oltraggio alla sua bellezza non realizzarli. Aspettiamo pazientemente!

  4. stracchiolo

    Indire un concorso per sfruttare, depurare e reimmettere, l’acqua del canale che scorre lungo il confine con il negozio di ceramiche?? Svegliatemi. Siamo a Palermo.

  5. BELFAGOR

    I DIPENDENTI DELL ‘ UFFICIO TECNICO ….SONO ESAURITI PER IL TROPPO LAVORO
    Un anno fa il presidente dell’ Ordine degli architetti, Iano Monaco, denunciava : “E mai possibile che nel pieno dei lavori per i bonus edilizia, interloquire con il SUE (Sportello unico per l’edilizia), è diventato praticamente impossibile con tutto ciò che consegue per il lavoro dei professionisti e l’economia stessa della città ?”.
    Finalmente , dopo un anno, abbiamo capito il motivo di tale situazione
    Giorno fa una quaranta tra architetti, geometri e ingegneri , dell ‘ ufficio tecnico del Comune hanno scritto una lettera dove si definiscono “stressati, sofferenti, esauriti, stanchi, esausti, sfibrati”.
    Per tale motivo chiedono al sindaco ….La Galla un incontro “urgente e prioritario” per’ affrontare e risolvere questa condizione di disagio che si vive negli uffici.
    Protesta un po’ sospetta.
    Primo di tutto appare strano che dei dipendenti comunali non conoscano il nome del loro sindaco (La Galla invece di Lagalla).
    Poi questa protesta arriva proprio ora che sono tornati in ufficio dopo anni di lavoro in remoto ( cioè da casa) a causa del COVID e con un conseguente crollo della produttività.
    Inoltre a protestare maggiormente sono i dipendenti a tempo ridotto, che , pur lavorando meno ore lamentano condizioni di lavoro al limite del “patologico”:
    “Lavorando mediamente due-tre giorni alla settimana, il dipendente part-time deve cercare con fatica di smaltire gli arretrati, ricevere il pubblico, effettuare sopralluoghi, riscontrare le note dei vari organi, istruire le pratiche, dare seguito a eventuali indagini della Procura e altre incombenze che sarebbe troppo lungo riportare. Inoltre si aggiunge l’insistente richiesta da parte dei dirigenti in merito alla progettazione esecutiva del Pnrr, da eseguire in tempi brevissimi»,
    Secondo quanto scritto nella lettera si tratterebbe di una vita d’ inferno tanto che parlano di ……. “Sindrome di Bornout”.
    Che cosa è tale sindrome?
    Questa sindrome deriva il proprio nome dall’espressione inglese «to burn out», ovvero «bruciarsi, esaurirsi». Il burnout sarebbe uno stato di esaurimento sul piano emotivo, fisico e mentale : in parole povere sarebbe una forma di stress lavorativo.
    Visto che si tratta di una patologia seria e fortemente invalidante, difficilmente diagnosticabile, bisogna distinguerla con altre forme meno gravi o …..inesistenti
    Per tale motivo la diagnosi di tale sindrome deve essere fatta da specialisti competenti in materia (medico e psicologo del lavoro e soprattutto dallo psichiatra).
    Cosa propongono i sottoscrittori di tale lettera di denunzia, stressati dal troppo lavoro?
    Di aumentare le …….ore di lavoro ( sob!!!!)
    Se questi lavoratori , certamente professionisti esperti e spesso ormai avanti negli anni, invece di lamentare fantomatiche sindromi da stress da lavoro, ( ricevendo migliaia di ironici commenti ) , chiedessero semplicemente di passare a tempo pieno, credo che riceverebbero una maggiore solidarietà da parte dei cittadini, stanchi di attendere mesi per avere risposte dall’ ufficio tecnico comunale.
    Ci rendiamo conto che non è bello guadagnare solo 800- 1000 euro al mese, in attesa di un’assunzione piena.

Lascia un commento