Così rinasce un quartiere (13)

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Da piazza Marina ci immettiamo in via Lungarini.

Questa strada, che segue l’andamento della vicina via Alloro, prende il nome da uno dei palazzi architettonicamente più importanti che vi si affacciano, il palazzo edificato nel XVIII secolo da Pietro Bonanno e Scamacca, marchese di Lungarini. Sede dell’aristocrazia sin dal Medioevo, i suoi fronti sono in buona parte una fila di importanti palazzi, alcuni purtroppo in stato di abbandono ancora oggi.

Sul fronte sinistro (proveniendo dalla piazza) è visibile per prima cosa questo cantiere di recupero di un edificio molto degradato ad angolo con il vicolo Cefalà.

Superata la via Credenzieri sorge questo piccolo edificio recuperato qualche anno fa.

Nello stesso isolato sorge palazzo D’Antoni con prospetto ottocentesco.

Sulla via Credenzieri era presente questo rudere. Invece di venire ripristinato si è preferito utilizzare l’area come parcheggio privato del palazzo, recuperando comunque il lacerto di facciata superstite.

Palazzo D’Antoni è seguito dal palazzetto Catalano (sec XV-XIX) recuperato anch’esso di recente (la foto è vecchia). Vi è oggi un B&B.

Il settecentesco palazzo dei Bonanni di Lungarini. Edificato nel XVII secolo, (probabilmente su una preesistenza cinquecentesca) la fastosa facciata, con i suoi 60 metri, risale ai primi del secolo successivo ad opera di uno sconosciuto architetto colto e maturo. Occasionali scrostamenti dell’intonaco hanno riportato alla luce una precedente decorazione a losanghe, che si è giustamente preferito lasciare a vista.

Il cortile presenta una meridiana e una fontana settecentesca a conchiglia con la scultura di un “Satiro” della scuola del Marabitti

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12 Thoughts to “Così rinasce un quartiere (13)”

  1. mediomen

    Quanti tesori nascosti!

  2. punteruolorosso

    sono passato varie volte da via dei credenzieri e conosco il rudere adibito a parcheggio e non mi piace affatto. lo trovo patinato e pacchiano come molte altre cose di recente restaurate nel centro storico.

  3. ing.giacomo

    Bhè io lo trovo una scelta intelligente, i parcheggi servono! Alla fine hanno ripristinato quella parte di prospetto che era sopravissuto e realizzato un parcheggio che da fuori si vede poco.
    In altre città trasformato degli edifici mal messi in parcheggi multipiano a silos, lasciando solo il prospetto principale

  4. cirasadesigner

    Credo che le immagini parlino da sole, lo splendore del centro storico esce allo scoperto, spero che non invecchi nuovamente prima che finiscano di restaurarlo, visto che sono passati 25 anni da quando anno cominciato. Sono in parte d’accordo con punteruolorosso, quando parla di effetto patinato, ma qui credimi, c’entra la Soprintendenza, che non approverebbe mai nulla che non fosse filologico, e credo che sta qui il vero limite del recupero del centro storico. Purtroppo faccio sempre un esempio con Barcellona, ma non a caso per le similitudini storiche ed architettoniche, credete che a Palermo avrebbero mai approvato ed autorizzato il progetto del MacBa? Il museo di arte contemporanea di Meier?

  5. MAQVEDA

    Ragà non sono 25 anni, nel ’93, quindi esattamente vent’anni fa è stato approvato il piano particolareggiato del centro storico, nel ’95 è stato restaurato lo Spasimo, uno dei primi, il Massimo nel ’97, ma il recupero che vediamo ora è ingranato nei primi anni del 2000, quindi non sono affatto 25 anni, e molti edifici sono stati liberati dai ponteggi negli ultimi cinque anni. Il pericolo annerimento poi è solo per le strade molto trafficate, i mandamenti si manterranno bene, ne sono certo.

  6. punteruolorosso

    guardate si sono già fottuti il tubo

  7. Eco_84

    secondo me già domani sarà spuntata qualche “bella”scritta.

  8. cirasadesigner

    @maqueda si è vero non sono 25 anni esatti, ma non siamo qui a fare i ragionieri, si discute. E’ pur vero che il Piano Particolareggiato del Centro storico se è stato approvato nel 93,; era stato presentato nel 90, e se poi ci abbiano messo 3 anni per approvarlo questo da ragione al mio di intervento, i tempi della pubblica amministrazione sono lentissimi, se poi a questo si aggiungono i tempi della politica, perché dal Consiglio Comunale doveva passare abbiamo fatto presto a dire che sono passati 3 anni. Il vero stallo è stato evitato grazie alla creazione dello speciale ufficio per il centro storico, voluto da Orlando e gestito abbastanza bene negli anni, compresi quelli di Cammarata grazie all’Arch. Carta. Spero che si continui su questa strada e si possa afre meglio… Così va meglio Maqueda?

  9. MAQVEDA

    Vabè non prendermi per inutilmente pignolo, siccome hai scritto che sono passati 25 anni da quando hanno cominciato, avevo inteso ti riferissi al recupero fisico, non al processo burocratico. Sono probabilmente 15 anni che portiamo avanti questo processo. Non volevo essere pesante 😛

    @Eco_84
    mi spiace deludere le tue aspettative, non c’è nemmeno una scritta negli edifici in foto. Si vede che i bimbominchia non passano da via Lungarini.

  10. cirasadesigner

    @maqueda NO PROBLEM!!! Anzi grazie per i tuoi articoli sempre molto interessanti sul centro storico. Spero un giorno di poter girare per il centro storico e di vederlo tutto in questo modo. Ci sta ancora tanto lavoro da fare ma anche tantissimi tesori ancora da scoprire insieme a questi già restaurati. Il tempo ci dirà come si trasformerà il nostro magnifico centro storico e chi lo abiterà.

  11. Eco_84

    ma guarda lo spero…le scritte con le bombolette sugli edifici storici è una cosa che nn sopporto e Palermo ne è piena.

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