Nuova vasca per il parto in acqua in Ostetricia e Ginecologia e novità anche in Neonatologia per l’applicazione di una tecnica che riduce o azzera le complicanze possibili nei neonati prematuri.
L’obiettivo dell’Azienda Ospedaliera Civico è di potenziare l’umanizzazione dell’assistenza della donna gravida e dei bambini.
La sala per il parto in acqua, al primo piano dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia, è stata ristrutturata e arredata con nuove attrezzature, per rendere ancora più accogliente l’ambiente e consentire un maggiore confort per il bagno e la vestizione dei bimbi appena nati. Sopra la vasca, è stata sistemata una “liana”, una corda rivestita di stoffa color arancio, alla quale la donna può “attaccarsi” e scegliere la posizione preferita e più idonea per partorire il figlio in acqua.
Nella sala parto “tradizionale”, invece, è stato acquistato uno sgabello, anch’esso fornito di liana, nel quale la donna può scegliere la posizione per partorire, e dove può sedersi anche il padre del bimbo per stare vicino e supportare la compagna durante il travaglio e il parto.
Secondo il primario dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia, Luigi Alìo “si tratta di innovazioni che caratterizzano sempre di più l’Ospedale Civico come punto di riferimento nell’assistenza e nella cura della donna in gravidanza che ha a disposizione diverse scelte per partorire secondo le metodiche tradizionali o anche con tecniche di medicina non convenzionale”. Oltre 600 i parti in acqua effettuati all’Ospedale Civico in otto anni, e oltre 50 nel 2011.
Nell’Unità operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, le novità riguardano l’umanizzazione dell’assistenza e l’applicazione di una tecnica, la SLI, di ventilazione di sostegno polmonare. Un’attrezzatura, chiamata Neo Puff, consente di ventilare il neonato prematuro, di aprire gli alveoli polmonari, e di mantenerli aperti. Si ottiene, così, un miglioramento della respirazione del neonato, evitando tecniche invasive come l’intubazione o riducendone i tempi. “I vantaggi sono molteplici – sottolinea la responsabile dell’Unità Operativa di neonatologia e Utin, Patrizia Ajovalasit – e interessano la riduzione o l’azzeramento delle principali complicanze tipiche dei prematuri: retinopatie, insufficienza respiratoria, infezioni”.
Altre innovazioni riguardano l’introduzione dei “copri culla” e dei ” nidi”. I copri culla sono coperte che avvolgono” dall’esterno le culle termiche preservando il neonato dalla luce e dai rumori esterni, e ricreando l’ambiente uterino. Mentre i nidi, sono dei “contenitori” del corpo dei prematuri che migliorano una serie di parametri fondamentali per il loro sviluppo. Sempre sul fronte dell’umanizzazione delle cure dei nati pre-termine, dentro le loro cullette, viene diffusa musica chill-out, per stimolare il rilassamento, favorendo una crescita più serena e armoniosa.
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ragazzi, devo fare un appunto che esula dall’articolo prettamente di linguaggio medico, io che di medicina non capisco una cippa!!!! pensavo: ma quanto sarebbe comodo (oltre che estremamente foriero di civiltà e ordine urbano) la creazione di grandi parcheggi sotterranei presso le maggiori strutture ospedaliere (civico, policlinico, villa sofia, in minor parte il cervello che ha spazi piu estesi e non è all’interno del tessuto urbano)??????? prendo d’esempio il caso peggiore, ossia il civico. L’esistenza di sto ospedale è a livello urbanistico un dramma per il quartiere, dato che tutte le auto che si recano in zona poi finiscono posteggiate sopra i marciapiedi, con buona pace delle decine di posteggiatori abusivi (mafiosi) che comandano senza problema la zona, spostano cassonetti e “creano” la legittimazione a posteggiare unneghiè!!! se invece si creasse un bel parcheggione sotterraneo, con un tariffario “popolare”, si otterrebbe finalmente di fare respirare la zona, oltrechè togliere soldi alla malavita!!! pensateci
@ruggys: Il problema dei parcheggi vicino gli ospedali è sempre stato un problema e al civico la vicenda si fa ancora più “drammatica” considerando la vicinanza di ben due ospedali e un cimitero. Purtroppo i soldi sono pochi e per costruire un parcheggio sotterraneo ce ne vogliono parecchi, quindi se ne dovrebbe far carico o l’azienda ospedaliera o un privato.
http://www.giornalenisseno.com/index.php?option=com_content&task=view&id=30912&Itemid=3
Per tutti i più grandi ospedali dell’isola + previsto un intervento di pù grande respiro, fra cui anche parcheggi….