Aeroporto Punta Raisi in stallo: la preoccupazione di Vito Riggio

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EDIT: aggiornamento con replica di Gesap S.p.A.

In un’intervista concessa al Giornale di Sicilia, il commissario straordinario dell’Enac Vito Riggio, manifesta tutta la sua preoccupazione per lo stato dei lavori all’aeroporto di Punta Raisi. E’ l’ennesimo duro colpo per le infrastrutture siciliane, dopo il recente declassamento dello scalo catanese di Fontanarossa nel piano ministeriale per lo sviluppo aeroportuale.

La situazione dell’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo è davvero preoccupante, i lavori sono necessari. Dovremmo cercare partner finanziari, in assenza di aiuti europei. Ma prima parlerò con le società per capire cosa vogliono fare […] La Gesap la società che gestisce i servizi, aveva l’affidamento di contributi regionali promessi tre anni fa e mai arrivati. Adesso leggo che quei fondi non ci sono piu’ o non sono stati sufficienti. Insomma vedo che c’e’ un po’ di confusione sull’argomento. Allora convocherò le società per sapere cosa intendono fare. I lavori sono indispensabili e nel complesso condizionano l’agibilita’ dell’intero aeroporto […] E’ giunto il momento di muoversi con decisione. La Gesap ha tre soci: La Provincia, il Comune e la Camera di Commercio. Sino a non molti anni fa gli scali italiani usufruivano di finanziamenti europei, ma poi le nuove norme sulla concorrenza, con il conseguente divieti degli aiuti di Stato, ha fatto esaurire questi fondi e le società di gestione hanno dovuto cavarsela da sole. Come? Razionalizzando, ristrutturando e soprattutto cercando partner finanziari. Ma siamo ben lontani

C’è stata anche polemica tra Gesap e il quotidiano “La Sicilia” circa diverse imprecisioni riportare dall’autore degli articoli sul piano di investimenti. Qui di seguito i botta e risposta

La replica:

COMUNICATO STAMPA

GESAP: IL CONTRATTO DI PROGRAMMA E’ IN VIGORE

FALSA LA RICOSTRUZIONE NELL’ARTICOLO DE LA SICILIA

PALERMO 6 FEBBRAIO 2013 – “Un articolo infarcito di imprecisioni e pieno di falsità”, così commentano dalla Gesap l’articolo pubblicato oggi da La Sicilia di Catania dal titolo: “Gesap, salta il contratto di programma” .

“Gli errori sono così tanti da essere anche difficile correggerli tutti – dicono dalla società che gestisce l’aeroporto di Palermo Falcone e Borsellino – al punto tale che è più facile ricostruire correttamente la realtà dei fatti per rimediare ad una rappresentazione fuorviante e gravemente lesiva degli interessi di Gesap”.

Il Contratto di Programma 2011/2014 deliberato dal Enac a luglio del 2010 ed entrato in vigore con due anni di ritardo a fine settembre 2012, ad esito di un tormentato iter approvativo sul quale ha pesato anche il Decreto Legge 24 gennaio 2012, n.1, che ha annullato la normativa in vigore senza prevedere la salvaguardia dei procedimenti in corso, è pienamente in vigore e non corre nessun rischio di “saltare”.

Come non è a rischio il Piano degli Investimenti 2009/2014 da 162 mln di euro, per 92 mln di euro circa a carico di Gesap e per 70 mln a carico di finanziamenti pubblici: per i primi, ovvero quelli in autofinanziamento, Gesap ne ha speso già oltre 30, mentre per gli altri sono già in avanzata fase di realizzazione gli investimenti finanziati con i fondi Fas, Cipe e Pon Trasporti, come si può verificare dai numerosi cantieri aperti in aeroporto.

L’unica cosa vera – ma non perché riportata nell’articolo – è che per effetto dell’entrata in vigore con due anni di ritardo del Contratto di Programma 2011/2014, che ha peraltro determinato la perdita di oltre 25 mln di euro di ricavi aviation, dovrà essere discusso con Enac lo slittamento temporale del Piano degli Investimenti.

La questione sospesa con la Regione Siciliana attiene invece a finanziamenti a valere sui Fesr 2007/2013, inseriti in un Protocollo d’intesa sottoscritto nell’aprile 2009 anche a favore della Sac e di Airgest, che non sono stati ancora formalizzati in un Accordo di Programma Quadro perché, così dice la Regione, falcidiati da recenti delibere Cipe che ne hanno ridotto la disponibilità.

A tale riguardo, l’amministratore delegato Colombo e l’intero Consiglio di amministratore di Gesap hanno preso atto della straordinaria disponibilità del Presidente Crocetta che, per il tramite della propria segreteria tecnica, ha già organizzato un incontro lo scorso 1° febbraio ed un altro è in programma per il 20 febbraio, con l’intento di spendere tutti i fondi a disposizione della Regione Siciliana.

In tal senso, attribuire al Presidente Crocetta disegni ritorsivi, non solo è ingeneroso verso l’uomo e l’istituzione, ma anche fuori da ogni logica. Neppure a voler citare l’atto di indirizzo del Ministro dei Trasporti sul Piano Nazionale degli Aeroporti che si è limitato a prendere atto di decisioni assunte a livello comunitario già da tempo e a tutti noi note, sulla base di parametri decisi anche questi in sede comunitaria, che prescindono dalla volontà dell’aeroporto di Palermo e di quello di Catania.

Salvo Ricco
ufficio stampa Gesap spa

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18 Thoughts to “Aeroporto Punta Raisi in stallo: la preoccupazione di Vito Riggio”

  1. Quando c’e’ la politica di mezzo, oltre a baracconi inutili come le provincie, cosa ci si puo’ aspettare.
    Aggiungo pure che io avrei declassato Palermo, non Catania, che e’ il terzo/quarto aeroporto italiano, e’ dinamico, puo’ attrarre grossi investimenti, e puo’ contare sicuramente su un comparto turistico di prim’ordine, tutte cose che mancano da noi…
    Sara’ un grosso danno per la Sicilia intera puntare su Palermo.
    PS: io sono Palermitano 😀

  2. punteruolorosso

    i politici siciliani a livello regionale, nazionale ed europeo
    ha danneggiato l’isola. il governo berlusconi ha salvato alitalia, malpensa ecc. coi soldi dei contribuenti. a palermo niente. ricordo che la sicilia è stata il granaio di voti dell’asse PDL-lega negli ultimi anni. viene da chiedersi se gli altri non avrebbero fatto di più. in ogni caso il risultato di anni di populismo nordista è questo.

  3. Antonio73

    Si in effetti a palermo non c è nulla e invece a catania c ètutto…..ma cosa scrivete??? Ma palermo la conoscete? Solo palermo vale quanto tutta la sicilia orientale come citta d arte se poi non è valorizzata questo è un altro discorso ma come si possono leggere sempre le stesse cose dobbiamo crescere anche in questo moltipalrmitani nn amano palermo neanche la conoscono

  4. @antonio73
    Catania ha un hinterland produttivo mostruoso, l’agricoltura e l’allevamento siciliano vengono per il 90% da quella zona, catania ha il terzo scalo italiano, catania serve il turismo della sicilia orientale, che puo’ contare su Taormina, Siracusa e tutta la provincia di Ragusa, che raccolgono il 70% del turismo. E’ una citta’ d’arte e offre fiere e un comparto industriale di prim’ordine.
    Da parte nostre soffriamo Trapani, che ha il suo aeroporto che in estate praticamente muove piu’ di un milione di turisti.
    Cerca di capire che qui non io non discuto se palermo sia o meno una citta’ d’arte, o che non abbia le potenzialita’. Ma come ribadito e’ in mano ad una politica ottusa e folle, e ad oggi Palermo non ha i numeri per fare nulla e diventare nulla. Quella stessa politica che continua a muoversi in controtendenza, visto che i fondi per le imprese, stanziati dalle stesse imprese vengono dirottati per pagare la GESIP. E ben venga che Palermo artisticamente parlando vale molto. Ma chi viene? Quattro turisti in crociera mordi e fuggi? Monreale senza bus e sommersa di munnizza?
    Ma di che parliamo? Facciamo ancora la lotta tra poveri? Catania e’ un altro pianeta. E’ intraprendente e vivace. Ha moltissimi problemi, ma non sembra nemmeno di essere in Sicilia. Noi cosa offriamo? Smettiamola di risenterci per le cazzate e facciamo qualcosa perche’ palermo cambi. Non e’ un derby, non e’ il calcio.
    E per favore, rispettiamo il pensiero altrui!

  5. E per favore leggiti bene il post.
    La preoccupazione deriva da un lato per il declassamento di Catania – sostanzialmente a favore di Palermo aggiungo io – e il fatto che si punti su Palermo, il cui status al momento e’ penoso, oltre che c’e’ un immobilismo assurdo nella raccolta di fondi.

  6. cirasadesigner

    @antonio73 io credo che i campanilismi siano del tutto inutili, è indubbio quello che scrive Luca S. Catania ha un bacino di utenza maggiore, viaggia verso i 7 milioni di passeggeri, quando Palermo da 10 anni prometti di superare la quota dei 5 e non ci riesce mai. E’ innegabile la capacità manageriale del fronte catanese rispetto a quello palermitano, si vede a km la differenza sul piano commerciale: Ancora prima che finissero i contributi statali ed europei, la SAC si alleava con l’AdP, per intenderci la società che gestisce gli aereoporti di Parigi, Catania sta aprendo le sue porte a Ryanair, dopo anni di assenza, legati sopratutto alla mancanza di slot, adesso invece si muove con la compagnia irlandese e vedrai che nel breve giro, supererà Palermo: Chi impedisce che Palermo diventi base Ryanair? Chi impedisce la privatizzazione seria del “Falcone e Borsellino”, come mai i lavori sono con templi biblici, e se ha un senso parlare di difficoltà tecniche sui lavori di pista, non ha senso invece quando si parla dei lavori iniziati che vanno a rilento, e mi riferisco alla palazzina servizi che garantirebbe il recupero di quello spazio necessario per far crescere l’aerostazione.
    Il progetto della Torre di conytrollo che fine ha fatto? I parcheggi multipiano, quando cominceranno i lavori? I contatti con le compagnie per incentivare collegamenti intercontinentali, che fine hanno fatto? Domande lecite penso… Stamani andrò a prendere un parente all’aeroporto di Charleroi, che l’anno scorso ha chiuso il 2012, superando i 7 milioni di passeggeri, e continua a crescer, ma nello stesso tempo continua ad investire, nuovi parcheggi, allargamento aerostazione e prolungamento pista e vi parlo di progetti che stanno realizzando in meno di 2 anni. Previsioni??? i 10 milioni di passeggeri entro il 2015. Palermo ci arriverà mai, visto che non supera i 5?

  7. cirasadesigner

    eppure guardando la foto sembra di parlare di un aeroporto attivissimo tre aerei inquadrati… sicuro che non è un fotomontaggio ahahahahahah! Scherzi a parte Palermo e palermitani svegliamociiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

  8. Calò

    Luca.s e Cirasa desegneir, non so chi ve le racconta certe cose, comunque l’aeroporto di Catania non è ne il terzo, ne il quarto scalo italiano, ma il sesto scalo italiano, dietro a Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo Orio al Serio e Venezia. Presto probabilmente diventerà il settimo visto la crescita di Bologna. Nel 2012 ha conseguito 6,2 milioni di passeggeri. Non è nemmeno vero che raccoglie il 70% dei turisti della Sicilia. Palermo, dopo Messina è la seconda provincia per presenze turistiche. Anche sull’agricoltura Luca, l’ha sparata grossa: la Sicilia Occidentale e in particolare la provincia di Trapani costituisce il distretto vitivinicolo più grande d’Italia e probabilmente uno più grandi d’Europa.

    Non dico che uno ce l’ha più lungo dell’altro, ma non guasterebbe un minimo di obiettività e realismo.

    La decisione di far entrare Palermo e non Catania(decisione che ritengo anch’io obiettivamente assurda) è dovuta al fatto che Palermo ha un’area metropolitana di 1 milione di abitanti, Catania invece no. Tutto qui. Ed è una decisione della comunità europea, non del governo italiano. Non per questo Catania verrà declassata come dice qualche giornale poco informato. Fontanarossa continuerà ad essere il principale scalo dell’Isola, non potrà usufruire dei fondi europei, come Punta Raisi.

    A mio parere possono starci entrambi nel core network che comprende 10 aeroporti(Palermo è il nono scalo, Catania il sesto per traffico nel 2012).
    E’ assurdo piuttosto includere aeroporti come Torino e Genova che hanno un numero di passeggeri assolutamente imparagonabile con i due scali siciliani.

    Però per favore informiamoci prima di sparare a caz.. ops a caso.

  9. augustedupin

    Il commento sull’aeroporto di Trapani mi pare, scusatemi, piuttosto provinciale: di fatto Trapani è il secondo aeroporto di Palermo. Non ho mai sentito un Milanese lamentarsi del fatto che Malpensa tolga voli a Linate. O un Barcellonese che Girona tolga voli a Barcellona. E questi due aeroporti non sono esattamente vicinissimi a Milano e a barcellona. Birgi si raggiunge in 45 – 50 minuti. Il problema semmai è un altro: se io abitassi in provincia di Palermo, diciamo sulle Madonie, di fronte alla prospettiva di arrivare a palermo e di attraversare i 17 km di strada urbana che chiamiamo impropriamente circonvallazione, con semafori e tutto, probabilmente valuterei di puntare su Catania.

  10. Calò

    Il problema di Punta Raisi, ma anche di Catania(che ha però una bacino d’utenza più grande e per questo fa numeri più importanti) è il territorio attorno: la scarsa dinamicità imprenditoriale della Sicilia, il reddito medio – basso dei siciliani, la pessima gestione delle coste e dei centri storici oltre alle infrastrutture per raggiungere l’aeroporto(che la quinta città d’Italia non abbia una tangenziale degna di questo nome, è assolutamente vergognoso).

    Il ruolo di Gesap come si è più volte detto, anche in questo sito internet, non è quello di portare nuovi voli, ma di gestire un’infrastruttura, che comunque ha un mercato, seppur di media dimensione.

    Deve essere il territorio a crescere. Serve una riqualificazione urbanistica imponente delle coste, dei centri storici(che vanno chiusi al traffico), un’adeguata promozione turistica, investimenti massicci sulle infrastrutture di collegamento ed interventi mirati a far crescere l’economia locale. L’aeroporto e il numero di passeggeri rispecchia soltanto le condizioni di quello che c’è attorno.

  11. Antonio73

    Signori miei ma quale campanilismo, forse il campanilismo lo fa chi scrive che Palermo non doveva essere inserita nel piano strategico, non scherziamo. Per me entrambi gli aeroporti andavno inseriti, ma no che andava inserito catania e palermo no, ma dite vero? Forse siete voi che fate campanilismo al contrario contro Palermo (forse ho il dubbio che a volte a scriver sia qualche catanese ma questa cosa mi fa ridere). A chi scrive che Catania ha un tessuto industriale “mostruoso” risponde che è leggermente fuori dalla realtà, che Catania ha un tessuto industriale maggiore di Palermo non c’è dubbio, ma l’Etna Valley non esiste piu’ da tempo, ma da molto tempo (aggiornatevi). L’aeroporto di Catania ha un flusso maggiore principalemte per motivi fisici (include quasi tutte le province siciliane). Detto questo andavano entrambi inclusi in questo piano, è ridicolo aver incluso sia torino che genova, davvero ridicolo. Detto questo vorrei concludere che io amo la mia città che per me rimane stupenda e ricchissima (400 chiese nel centro storico, 250 dimore storiche, 80 oratori, dico solo questo e mi fermo per dire cosa è Palermo da unpunto di vista culturale artistico, ma purtroppo siamo lontanissimi per poter esprimere tutto questo potenziale), e merita questo (esser stata inclusa in questo piano strategico) e molto altro. Questo è un sito che si chiama MOBILITA PALERMO e non declassa Palermo e con questo ho concluso e vi saluto

  12. phrantsvotsa

    @Antonio73

    Ti quoto in pieno. Io conosco molto bene Catania, e vi dico che pur essendo una città strepitosa sotto certi aspetti, noi palermitani tendiamo a sopravvalutarla. Catania da tempo non ha più alcun tessuto industriale; è una città in piena decadenza (opera sopratutto del grandissimo sindaco scapagnini), non esiste più alcuna etna valley e se fino a qualche mese fa poteva vantare una superiorità per il numero di centri commerciali, se mai questo sia indice di una economia fiorente, adesso non ha più neanche quello. E’ vero che Fontanarossa fa più traffico di Punta Raisi, ma rispetto al bacino di utenza, Punta Raisi fa relativamente più traffico di Fontanarossa. Ricordatevi che Punta Raisi serve solo Palermo, senza contare che Birgi è un concorrente di tutto rispetto (io stesso oramai mi trovo più spesso a volare da Trapani). Ma da quà a dire che Palermo non doveva essere inclusa…scusate, ma ce ne vuole. Ma che scherziamo? Palermo è una grande città, e Punta Raisi potrebbe avere un grande futuro. L’inserimento nella lista del ministero va proprio in questa direzione, investire su aeroporti strategici, e Palermo lo è!

  13. cirasadesigner

    A scanso di equivoci, io non ho fatto nessuna graduatoria, so che Catania perde posizioni rispetto al passato, sopratutto da quando sia Venezia che Bologna, hanno puntato ad un forte sviluppo Bologna ad esempio sta cannibalizzando Firenze e Pisa ad esempio, i dati relativi al traffico possono essere sopravalutati, ma è indubbio che Catania faccia più passeggeri di Palermo, solo perche serve 7 delle 9 provincie e perche molti tour operator, preferiscono lavorare su Fontanarossa che su Palermo sopratutto se poi portano i turisti verso Cefalu: E questa la cosa che dovrebbe farci riflettere, preferire Catania a Palermo per andare a Cefalu, solo perche di mezzo ci sta l’attraversamento di Palermo.
    Ma in realtà il problema è molto più serio, vedete un pò cosa succede con il crollo del ponte tra Sciacca e Ribera… Come è possibile nel 2013, transitare in parte su un ponte del secolo scorso? E pensare che su quelle strade avevano fatto le doppie gallerie prevedendo un giorno la realizzazione di una autostrada… Che fine ha fatto il progetto?
    La realtà purtroppo ci dice che stiamo in una fase davvero delicata, e che se non puntimo sulle infrastrutture, non andremo da nessuna parte.
    Io concordo con chi scrive che inserire Genova e Torino sia davvero quantomeno bizzarro, ma evidentemente i politici di la hanno un peso specifico maggiore dei nostri.
    Ricordate quando Scagliola fece mettere il volo Imperia- Roma? Lo prendeva solo lui… Se continueremo a mandare a Roma e a Bruxelles, degli emeriti imbecilli ed incapaci, sarà sempre questo il risultato, e sembra che anche stavolta i siciliani faranno lo stesso a questo punto meglio Grillo….

  14. Athon

    @Luca S.

    Tra le altre cose facilmente smentibili, scrivi anche che a Palermo arrivano “quattro turisti in crociera mordi e fuggi”? Hai fatto un’affermazione priva di fondamento.

    Infatti è del 7 febbraio la notizia che nel 2013 MSC Crociere punterà ad incrementare del 38% la movimentazione dei passeggeri nel capoluogo siciliano. Marco Ponticiello, Area Manager Sicilia di MSC Crociere, ha sottolineato che nel 2012 le toccate nel porto di Palermo delle navi della compagnia sono già passate da 37 a 50, con oltre 200.000 passeggeri. Poi Ponticello prosegue affermando: “Gli incoraggianti risultati raccolti nel 2012 ci hanno spinto a rafforzare la nostra presenza a Palermo, con un conseguente beneficio al sistema turistico ed economico del territorio”.

    Purtroppo molti palermitani hanno l’abitudine di mugugnare sempre su quello che non va nella loro città. E’ quasi uno sport, e tale postura mentale è molto più grave di quanto potrebbe sembrare, con effetti negativi anche sul piano concreto. In questo i palermitani rappresentano una strana eccezione, una singolarità, nel panorama siciliano. Negli altri importanti centri urbani della Sicilia, i cittadini, pur riconoscendo i problemi, non si sognerebbero mai di uscirsene con certe sparate estreme che tante volte sento pronunciare ai palermitani.

    Non so…al di là degli effettivi ed inconfutabili problemi della città, credo che tale atteggiamento negativo così diffuso tra i palermitani sia stato alimentanto, da un un lato dal decennale, deleterio ed ingiusto interesse mass-mediatico (dell’informazione, del cinema, della tv ecc…ecc…) su Palermo da parte del “continente”, e dunque un’immagine della città che ha finito con l’essere introiettata dagli stessi palermitani, e dall’altro lato dagli stessi discorsi correnti tra i palermitani, discorsi negativi ovviamente, che ripetuti più volte, reificati costantemente, finiscono col corroborarsi, assumendo il carattere dell’ovvietà e diventanto così opinione pubblica.

    Ve lo dico da esterno e senza alcuna intenzione offensiva: voi palermitani dovete ricostruire un sano rapporto affettivo con la vostra città e tra voi stessi! Un catanese, parlando della propria città o dei propri concittadini, non si sognerebbe mai di fare affermazioni come come quelle di Luca S.

  15. Arayashiki

    A questo punto mi chiedo come stiano realmente i fatti. Esistono dei rilevamenti circa lo sviluppo, il turismo, le industrie, il commercio nelle due aree della sicilia? Lo chiedo a scopo informartivo, anche perchè penso che le gare del chi ce l’ha più bello siano assolutamente sterili. Al contrario in Sicilia come del resto in Italia (ed a questo attribuisco gran parte dei problemi del paese) non si capisce che se una parte dell’isola o dello stivale presenta dei problemi,dal punto di vista culturale,industriale ecc ecc.. questi si rifletteranno negeativamente anche sugli altri, dunque i problemi di uno sono in realtà di tutti. In italia non c’è assolutamente la cultura della collettività e del bene comune, vige al contrario l’individualismo totale: io faccio questo perchè rappresenta la soluzione migliore per me, se danneggio gli altri…fatti loro. Probabilmente finchè non abbandoneremo queste logiche, con tutte le conseguenze che comportano, i problemi dell’isola e dell’Italia non si risolveranno mai.

  16. Luca S. un solo commento a ciò che ho letto: ogni palermitano come te è un palermitano in più. Rispetta questo mio pensiero.

  17. monte_Pellegrino

    tuodeo, sono d’accordo con te: c’è un palermitano in più che… non dovrebbe stare a Palermo! Meglio che vada a quel … paese: cioè a Catania! Ma secondo me è catanese sotto mentite spoglie! Oppure è stato plagiato, poverino?

  18. raff

    o siete catanesi……o palermitani travestiti,e venduti. i catanesi se potessero ci sotterrebbero o annullerebbero la sicilia occidentale, chi sta scrivendo è tutti i giorni a catania, l europa ha optato per le città più grandi, con più abitanti, e se si crea la viabilità giusta palermo potrà essere davvero il centro del mediterraneo. catania è una città fallita, 1 miliardo di debito, hanno speso più del dovuto per mantenere certi impegni presi che non erano dovuti,cose fatte senza principi, insomma una città allo sfascio,adesso vi chiedo se chi ha declassato catania fontana rossa sia il primo cretino salito in politica? ma daiiiiiiii……..cerchiamo di valutare davvero le cose per come sono.

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