The Space Cinema: lavori bloccati

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Riceviamo il seguente comunicato dal Comune di Palermo in merito al blocco dei lavori al nuovo multisala in costruzione a Partanna-Mondello “The Space Cinema”.

L’Amministrazione comunale ha avviato una procedura di verifica per accertare la rispondenza alle leggi degli atti che hanno portato alla demolizione dell’ex stabilimento Sibeg Coca-Cola di Partanna per realizzare un cinema multisala con annessi servizi di ristorazione. Ha intanto invitato la società “Space Cinema” titolare dell’autorizzazione, a non proseguire nei lavori di innalzamento della nuova struttura fin quando non si sarà chiarita la situazione.
Nel mese di novembre il vecchio stabilimento è stato infatti abbattuto e al suo posto dovrebbe sorgere un complesso commerciale cinematografico, per cui è stata rilasciata la concessione edilizia nel 2011 alla società “Space Cinema”.

La vicenda risale al 2011, quando è stata rilasciata una
autorizzazione, appunto alla società “Space Cinema”.

“Da quando si è insediata la nuova Amministrazione – rileva l’assessore Marco Di Marco, da cui dipende il SUAP, lo Sportello Unico per le Attività Produttive – i nostri Uffici hanno unicamente
autorizzato, per ottemperare a delle prescrizioni fatte dal Genio civile, una variante all’autorizzazione originaria.”

“Poiché nei giorni scorsi – prosegue Di Marco – un gruppo di privati, rappresentanti di sale cinematografiche cittadine, ha sollevato dei rilievi circa la correttezza dell’autorizzazione rilasciata nel 2011, stiamo adesso facendo delle verifiche, fermo restando che di fronte ad un evidente scontro fra interessi commerciali contrastanti, l’Amministrazione non può assumere una posizione ideologica pro o contro alcuno, ma deve applicare la normativa.”

“Nel caso in specie – conclude l’Assessore – la presenza di una
legislazione contrastante e poco chiara, rende necessario un
approfondimento, in attesa del quale abbiamo chiesto che siano sospesi i lavori.
Entro pochi giorni, con l’ausilio anche dell’Avvocatura comunale, si potranno sciogliere i dubbi e decidere quindi quali ulteriori passi compiere in linea con la normativa.”

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22 Thoughts to “The Space Cinema: lavori bloccati”

  1. Emanuele9dglo

    posso bestemmiare?

  2. Otto Mohr

    Credo che la cosa si risolva il più presto possibile. Aggiungo pure il commento fatto dagli avvocati degli altri cinema che si sono opposti alla sua realizzazione: (da LiveSicilia)

    “Ma qui siamo di fronte a un totale stravolgimento dell’edificio originario – dice a Livesicilia l’avvocato Sabina Raimondi, che insieme al collega Alberto Marolda rappresenta i cinema locali – i nostri tecnici ci dicono, ma emerge anche a un occhio non esperto, che si tratterebbe di un edificio totalmente diverso nel prospetto e nella pianta. Basti pensare, per esempio, che il tetto era originariamente a cupola e ora diventa piano e dovrebbe ospitare un parcheggio, dando luogo così a una variante di destinazione d’uso per la quale non c’è una specifica autorizzazione. Inoltre segnaliamo il mancato rispetto della distanza dell’edificio con il confine di zona che è appena di 2,5 metri anziché di cinque, oltre alla mancata comunicazione alla commissione regionale prevista per legge. Insomma, secondo noi si concretizza un abuso edilizio e siamo di fronte a una concessione edilizia illegittima sotto molteplici profili”.

    Ora le cose sono due. Se questa opposizione avanzata è legittima, ovvero se il comune constata che effettivamente l’andamento dei lavori non combacia con la concessione edilizia rilasciata dal comune, allora si ha un abuso edilizio ed è giusto che il lavori vengano bloccati. Se invece questi cinema stanno alzando questo polverone solo per far perdere tempo (alias The Space ha tutto in regola), il comune una volta fatti gli accertamenti deve far riprendere i lavori.
    Ricordiamo infatti che il Sindaco ha l’obbligo di rilasciare una concessione edilizia a tutti coloro che ne abbiano diritto secondo il PRG e che non può assumere alcuna posizione ideologica per favorire questo o quell’altro individuo.

  3. cirasadesigner

    Siamo alle solite, io credo che questa sia l’ennesima dimostrazione di come a Palermo le cose non vadano. Se gestori di quelle sale vecchie e puzzolenti, riusciranno anche stavolta a bloccare tutto, siamo davvero arrivati ai titoli di coda. Povera Palermo

  4. al di là della legittimità o meno delle accuse, quello che evince a mio parere è il mero ostruzionismo da parte di chi non vuole capire che nel mercato hanno diritto a entrare tutti. Tutte ste magagne burocratiche sono solo una scusa per fare ostruzionismo e non avere una scomoda concorrenza.

  5. ing.giacomo

    E’ un vergogna!! non conosco le carte ma da quello che si legge tra le righe non vedo grosse o possibili irregolarità:
    Il progetto originale prevedeva il recupero delle strutture esistenti senza demolire nulla ma il genio civile e poi il Comune di Palermo hanno invece obbligato la demolizione e la ricostruzione per motivi di normativa sismica, quindi la demolizione è stata autorizzata da questa amministrazione;
    Dovrebbero ricostruire seguendo i volumi già esistenti quindi rispettando quello che c’era prima ma è normale che esteticamente sarà diverso tetto piano o a cupola poco importa

  6. bloodflower

    A me, al di là della querelle “Cinema nuovo vs Cinema vecchio”, mette infinita tristezza sapere che dove una volta c’era una fabbrica venga fuori l’ennesima cazzata creata per far spendere soldi a gente che non ne ha.
    Dice “Ma verranno assunte 70 persone”.
    Ma almeno una volta si produceva qualcosa. Ok, era la Coca Cola. Ma era un’industria che fabbricava lattine, bottiglie, che smistava.
    Oggi un megacinema da 3000 posti con 70 persone a tempo determinato che “oggi sì domani magari statti a casa”.

    Ah come ci vorrebbe un poco di sana politica industriale! :-/

  7. Sarebbe bello che in territorio totalmente abusato come il nostro i cittadini e i commercianti facessero le pulci (come in questo caso) a tutte le costruzione presumibilmente abusive.
    Ci sono degli obrobri schifosi proprio sulla montagna alle spalle di questo multi-sala, pizzo sella, e nessuno ha mai protestato.
    Che ribrezzo che provo per molti dei miei concittadini…Opportunismo e ipocrisia regnano sovrani!

  8. cirasadesigner

    La cosa incredibile sta in questo, che poi cristallizza il tutto in Sicilia. Al primo progetto che sicuramente i progettisti hanno sviluppato in primis , faceva riferimento ai volumi esistenti, per poi rendersi conto che le strutture non rispondevano alle normative sismiche, del resto ci vuole poco a comprendere che un capannone industriale quale era la Coca Cola, non si poteva riempire solamente con sale, i carichi che andrà a sostenere una multisala, sono assolutamente diversi da quelli che doveva sostenere una semplice magazzino di imbottigliamento di bibite. Da qui la trasformazione del progetto, che per essere rispondente anche ai criteri di un multisala, prevede tra le altre cose, anche il parcheggio sul tetto. E cosa scoprono i legali…. che il progetto non è più conforme perché altera la forma del vecchio fabbricato. Che scienziati che sono… meno male che l’Italia ha questi avvocati, sono la nostra rovina… Mi sembra logico che il nuovo fabbricato sia diverso, tra le altre cose che senso avrebbe avuto conservare la forma… Non stiamo certo parlando di una architettura del Basile, ma di un semplicissimo e squallido pure, direi, fabbricato industriale degli anni 60/70…Vedi che perdita immane per il patrimonio immobiliare di Palermo
    Per il resto @bloodflower dico… hai ragione quando invochi alla produzione, ma devi anche considerare che l’industria del entrateniment, ha la stessa dignità di una qualsivoglia industria, del resto anche prima si imbottigliava la Coca Cola, non si facevano mica brevetti per la NASA, se poi i poli industriali si svuotano, non è certo colpa di un multisala, ma dell’inesistenza di una classe di imprenditori, che in Sicilia ma soprattutto a Palermo non esistono. Basta fare qualche km per arrivare alla Zona industriale di Carini e vedere la desolazione che ci sta li. Poche ditte si salvano, per ill resto capannoni fatti da chi si è fregato i contributi pubblici, che il più delle volte non sono mai stati aperti e se lo sono stati sono durati da Natale a Santo Stefano… sta qui il vero dramma… Dove è finita la IMESI, dove l’Italtel solo per fare qualche nome… Pensare che prima a Carini si costruiva il Ponte sul Bosforo ad Istambul o la metropolitana di Washington e adesso si va a raccogliere “i babaluci” nello stesso posto

  9. cirasadesigner

    @Luca S. magari una di quelle “splendide”villette diPizzo Sella appartiene ad un proprietario di cinema ah aha ah ah

  10. The.Byfolk

    Mi sembra però che l’ideologia stia qui in mezzo a noi…

    Se rispetta o no rispetta il vecchio progetto, se sia utile o inutile, bello o brutto qui la questione è molto più semplice:

    si puo’ fare o non si puo’ fare

    Se non si può fare che trovino un’altra area o riprogettino quella esistente secondo i limiti di legge.. perchè dovremmo chiudere ancora un’altra volta gli occhi di fronte ad un eventuale abuso? Solo perchè il progetto del multisala è simpatico?

  11. cirasadesigner

    Io credo che una città non debba poi considerarsi troppo distante da un essere vivente e la dove ci sono le possibilità di trasformarla e migliorarla, perché no!!!! Se ragionassimo cristallizzando il tutto, non ci sarebbe sviluppo, trasformazione. Il caso della multipla, mi pare calzare a pennello. Non si può’ bloccare un progetto solo perché spariscono dei tetti in eternit brutti e pericolosi, se avessero ragionato così nel resto del mondo, non esisterebbe la New York di oggi, la Berlino di oggi, la Bruxelles, di oggi visto che posso testimoniare questa città al momento. Quindi non è un problema di ideologia o di altro è solo una maniera di intendere lo sviluppo di una città;, organismo complesso che non può’ certo fermarsi perché ‘ “cinemari”, hanno paura di chiudere le loro brutte sale, Metropolitan a parte….

  12. mao879

    IL PROGRESSO NON SI PUO’ FERMARE, con buona pace degli avvocati che fanno ostruzionismo.

  13. Arayashiki

    Ora capisco, tutte le segnalazioni di costruzioni abusive, cartelloni abusivi, discariche abusive, ambulanti abusivi, parcheggiatori abusivi arrivate nell’ultimo periodo al Comune di Palermo erano dei proprietari dei cinema. Loro si che hanno a cuore la nostra città. Se non ci fossero loro…

  14. Filippo B.

    ma quale politica industriale??? quella è finita da un pezzo perfino nel nord italia… Palermo deve puntare tutto sul turismo e il terziario! dovremmo essere la città gemella di Barcellona ed invece siamo ancora indietro di mooolti anni ma non è detto che non arrivi questa benedetta presa salda di posizione..

  15. gerry69

    Ma che data ha questa lettera/comunicazione?
    Perché sino a stamattina i lavori procedevano alacremente….

  16. cescopugli

    E’ la stessa strenue difesa già vista contro i centri commerciali.

  17. drigo

    Suvvia, siamo obiettivi e proviamo a ragionare lucidamente. Mi frega poco delle magagne che ci sono tra IL proprietario della maggior parte dei cinema cittadini e una società che gli farebbe concorrenza.
    La domanda vera è: un Multisala significa progresso, sviluppo, modernità a tal punto da assumere la vicenda come esempio di arretratezza culturale? Il lobbysmo nella UE è ISTITUZIONALIZZATO, e la Commissione Europea nel processo legislativo ordinario tiene conto degli interessi che le lobbies le sottopongono.
    Il punto qui è un altro: il segno vero di amore per la civiltà e lo sviluppo sarebbe l’indifferenza verso questo progetto e tutto ciò che lo riguarda. E una lotta senza quartiere contro i centri commerciali che hanno letteralmente ucciso il tessuto economico di Palermo e che rappresentano soltanto un enorme riciclaggio legalizzato di denaro di varia provenienza.

  18. marcone83

    Ma perchè, perchè siamo così cretini in questa città?!?!?!?! Mannaggia oh! Noi il progresso non lo vogliamo, le novità non le vogliamo, non vogliamo nessuna miglioria che si tratti di un multisala o di una metropolitana. Mi sto stancando di questa gente.

  19. @drigo

    non sono stati i centri commerciali ad uccidere il tessuto economico di Palermo…quello era bello che morto già da prima. Ad uccidere il tessuto economico di Palermo è stata la totale assenza di mentalità imprenditoriale da parte dei commercianti palermitani, per lo più convinti che non sia necessario fare investimenti per far fruttare la propria attività. Gente che per anni ha marciato sul fatto di fregare il cliente, anziché coltivarselo e rispettarlo. Gente che tutt’oggi continua a prosciugare i turisti, continua a volere la macchina del cliente sul marciapiede e davanti al negozio, continua a opporsi alle isole pedonali…suvvia, siamo seri. I commercianti di Palermo la fossa se la sono scavata da soli con la loro ignoranza e il loro vittimismo. L’arrivo dei centri commerciali ha dato loro soltanto l’ennesima scusa

  20. Metropolitano

    Bloccare i lavori del Multisala già pagati profumatamente ha un senso dico io ? Al di là del fatto che l’opera in se è promossa o respinta dalle celebrità. Se i lavori sono a buon punto che senso ha sospendere ? Inoltre si rendano conto che poi le ditte realizzatrici si rivarranno contro chi ha imposto ed eseguito lo stop. Francamente me ne infischio dei piccoli cinema rimasti, ma i loro gestori non sono mica scemi a quanto pare: hanno capito che c’è di mezzo una nascitura concorrenza, per cui vogliono “abortire” il progetto prima che sia completato. Questa pretesa è esagerata e soddisfarla rientra nel limite delle assurdità. Mi vien da vomitare. Ho la nausea di questa strafottuta mentalità di assecondare delle singolari proteste, a tal modo in cui si favoriscono i commercianti con l’abolizione delle isole pedonali. E’ proprio vero che il Palermitano si scava la fossa da solo; altro che popoli sottomessi o guerre civili e dittature in medio oriente. Qui il male ce lo creiamo NOI ! Demenza allo stato puro !

  21. Palermamo

    Allora tanto per chiarire i lavori continuano in modo regolare. I titolari dei vecchi cinema dovrebbero sapere che c’è il libero mercato, che non sono una nicchia di persone al di sopra di tutti e tutto. Perchè non si lamentavano con le varie associazioni di commercianti (proprietari di piccole attività) quando sorgevano i centri commerciali?. Ma soprattutto, perchè tra le loro fila vi è la voce del Cityplex Metropolitan?, scusate cari gestori, il Metropolitan è una multisala come quella che vuole sorgere nell’ex stabilimento della Coca Cola (si e no 3 sale in meno), nessuno di voi si è lamentato quando facevano i lavori nella struttura, è molti di voi sapevano bene che sarebbero sorte 5 sale che potevano “uccidere” le vostre sale cinematografiche. Allora perchè attaccare una multisale che tra l’altro sorge più in periferia rispetto al Metropolitan (che poi impiegherà pure circa 60 nuovi lavoratori)?. La verità sta nel fatto che nel tempo non avete capito che le vostre sale andavano rinnovate per garantire allo spettatore comfort e servizi di alto livello. Una sala fatta solo per proiettare e guadagnare non può vivere per sempre, poltrone fatiscenti e servizi assenti piano piano portano alla chiusura di qualsiasi sala cinematografica, a Palermo come in tutte le altre città. Andate al nord, dove pure le sale più piccole si sono rinnovate garantendo massima qualità.
    Palermo sarà sempre al “palo” in Europa perchè il palermitano ha la testa dura!. Spero non ci siano più intoppi per la nuova sala cinematografica, che il Comune faccia seriamente la sua parte senza cadere nella trappola del clientelismo e delle amicizie.

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