La Martorana: l’abbagliante luce dell’oro FOTO

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Un assoluto gioiello, riluccicante di ori e di marmi preziosi. Nonostante la penombra si rimane comunque abbagliati. Non dico altro, lascio parlare le foto, che comunque non rendono minimamente giustizia alla reale bellezza di questo luogo tra i più affascinanti in assoluto in città.

La nuova illuminazione artistica che da qualche sera avvolge la chiesa.

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14 Thoughts to “La Martorana: l’abbagliante luce dell’oro FOTO”

  1. cirasadesigner

    senza parole… anche perché aggiungerne sarebbe di troppo… peccato che tanto splendore alle volte non è conosciuto nemmeno dallo stesso palermitano… Palermo è uno scrigno a cielo aperto ma come diceva qualcuno, sembra una bellissima donna appena violentata che si guarda in giro in cerca di aiuto…

  2. ing.giacomo

    si può visitare?

  3. Irexia

    SPE-TTA-CO-LA-RE!

    P.S.
    E scusate il maiuscolo, ma non ho potuto farne a meno, tal e è la bellezza delle immagini…

  4. kersal

    Per ora non è visitabile ma lo sarà dal 10 febbraio in poi.

  5. ruggys

    e poi piazza bellini…che sarebbe pedonale, ma in verità è tornato un parcheggio a cielo aperto…che tristezza, un tale gioiello rimarrà pur sempre un incompiuto se la piazza non verrà chiusa

  6. freepress

    Grazie per averci donato queste meravigliose foto.. E’ quasi commovente rivederle. E’ qualche anno che non ci entro.. Un tesoro di inestimabile valore. Non so davvero se siamo noi a non meritare queste meraviglie o è l’Italia a non meritare la Sicilia.
    Con tutto rispetto ma non credo esista città in Italia con tali tesori e non credo esista città in Italia culturalmente sottovalutata quanto Palermo. Potremmo vivere solo di “rendita”, altro che comune indebitato..

  7. ing.giacomo

    Chiedo a maqueda se può illustrarci qualche nozione di storia della chiesa, mi sono sempre chiesto come mai nel cuore di Palermo ci sono circa 5 chiese una accanto all’altra,stili diversi molto belle tutte

  8. matteo O.

    stupenda….spero che tengano le luci accese quando ci sono i turisti, perchè l’ultima volta che sono andato per risparmiare (almeno credo) erano spente, e non si riuscivano ad apprezzare del tutto i mosaici

  9. kersal

    @Matteo O:
    la chiesa adesso, quando è tutta illuminata (quindi sia esterno che interno) assorbe 2 kW. Meno di un appartamento. Prima del restauro ne consumava quasi 10kw! (abbiamo usato solo LED all’interno). Credo che adesso possano lasciarla accesa! Ad ogni modo è studiata in modo da potere lasciare accese all’interno solo le luci per l’illuminazione dei mosaici e degli affreschi (circa la metà se non si considera il coro), lasciando spente quelle che serviranno poi durante la funzione.
    Staremo a vedere.

  10. MAQVEDA

    @ing.giacomo

    Beh, nessun libro che posseggo da un preciso “perchè” alla cosa. La vicinanza di più edifici di culto è da addebbitare probabilmente alle cause più disparate, come la disponibilità di un terreno, lasciti testamentari, il prestigio di una zona etc etc. Durante il ‘600 comincia una vera e propria gara tra i vari ordini religiosi, gara tacita certo, per l’edificazione del convento più grande, della chiesa più fastosa, Gesuiti, Carmelitani, Domenicani, Teatini etc etc. E luoghi come il vecchio Cassaro e la via Maqueda oltre che le piazze immediatamente vicine (piazza Bellini era meta anch’essa ambita vista la presenza del palazzo del Pretore) erano probabilmente oggetto di una vera e propria corsa a chi si insediava prima. La cosa quindi non deve stupire più di tanto (è successo in tante città della penisola, penso a Roma, penso alla via Crociferi di Catania per esempio).
    Altre zone erano comunque ambite da aristocratici e religiosi, la via Alloro, la via Torremuzza con le sue tre grandi chiese una di seguito all’altra, la via Celso, la via Porta Carini etc etc. Essendo molte chiese andate perse tra sventramenti e bombardamenti, oggi casi simili sono meno frequenti, ma un tempo doveva esserci una vera e propria invasione di edifici religiosi.

  11. capitano di sventura

    è semplicemente una gioia per gli occhi.
    Appena si entra la prima parola che viene in mente è : Luce
    Complimenti davvero

  12. cirasadesigner

    @ing.giacomo la chiesa della Martorana, è del XII secolo, costruita in periodo Normanno, sotto Re Ruggero II, mentre la Chiesa di San Cataldo è successiva sotto Gugliemo II. Si levano una cinquantina d’anni, l’una dall’altra
    Sono chiese costruite in onore del Re, dagli Ammiragli dei loro eserciti, era costume ingraziarsi, le simpatie del re facendo queste operazioni. Successivamente le Chiese verranno prese in carico dai Benedettini che costruiranno un Convento, in quella che adesso è la vecchia sede della Facoltà di Architettura, che al suo interno conserva il chiostro. Adesso la Chiesa della Martorana è della Diocesi Ortodossa Piana degli Albanesi. Un particolare interessante che pochi notano è che si entra in chiesa attraverso il campanile, Successivamente all’abbassamento di quota della piazza verra realizzata la facciata con la scalinata, che pero’ non hanno mai cancellato la vera pianta della chiesa. Di Fronte ci sta la Chiesa di San Giuseppe dei Teatini, altro ordine religioso che insieme ai Gesuiti gestiva il potere religioso e non solo, erano i garanti del sapere non a caso l’Università a Palermo, recentissima, rispetto alle altre città italiane, Catania per esempio ha una Universita 800 anni prima di Palermo, a Palermo l’istruzione è in mano agli ordini religiosi. In realtà questo scrigno che è Piazza Bellini nasconde men 3000 anni di storia, Girandosi a 360° è possibile vedere tutta la storia di Palermo, dalle mura Fenicie sopra le quali sono state realizzate le chiese, Al Teatro Bellini, primo vero teatro di Palermo, al Palazzo delle Aquile sede del Senato Palermitano prima e adesso Comune di Palermo, il Palazzo dell’Università oggi sede della Facoltà di Giurisprudenza, costruita dai Gesuiti, sul terreno limitrofo alla chiesa dei Teatini, insomma un concentrato di storia che soffoca tra le auto, ma sopratutto i motorini posteggiati in ogni angolo possibile… Questo è invero scandalo

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