“Ciao Palermo, io purtroppo ho mollato”

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Pubblichiamo uno sfogo, molto drammatico, di un giovane palermitano che lascia la propria terra stanco della qualità della vita in città:

… Ciao ragazzi di Mobilita, sono un giovane palermitano che come tantissimi nel passato ma anche nel nostro presente purtroppo, ha deciso di lasciare Palermo, per cercare di andare a vivere in una cittá sostenibile, pulita, civile,e che sopratutto mi dia la possibilità di potere lavorare.

Faccio parte di quella classe media impoverita improvvisamente, costretta a ricorrere ai rimedi.
Lascio i miei affetti più cari mamma e papà, li lascio con un tuffo al cuore, perchè non potró più vivere il mio quotidiano assieme a loro, dopo sono felice di andare via, da questa discarica ormai a cielo aperto, una città dalle mille possibilità, ridotta proprio all’osso, si vive male a Palermo, ancora nel 2013 vedo scene di gente che butta rifiuti dall’auto, camminiamo in mezzo allo schifo e nemmeno quasi ci rendiamo più conto che per le strade non é normale che ci siano cartaccie, sedie buttate, macchine posteggiate sul marciapiede o in doppia fila solo perché si deve comprare il pane o la frutta da una delle infinite bancarelle abusive.

Voglio entrare dentro una rotonda con la macchina senza avere la paura di qualche co**ione che si prenda la tua precedenza.
Voglio fare la raccolta differenziata, voglio provare l’emozione d vedere i cestini dei rifiuti vuoti per le strade, pronti li per essere usati, voglio assaporare la civiltà di una collettività.

Io ho gettato la spugna, vado, l’idea del clima freddo sempre grigio ormai non mi spaventa più, l’unica cosa buona rimasta a Palermo appunto il clima ha ormai perso quel fascino che fino a qualche tempo fa mi teneva ben saldo.

E per ultimo mi sono tenuto la mia delusione più grande, il mio quartiere Romagnolo, quartiere costiero, zona che dovrebbe essere altamente turistica con una bellissima costa e una meravigliosa spiaggia,ma che invece è diventata meta preferita dalle colonie di topi e di cani randagi.

E poi volete mettere il fatto di posteggiare e non doversi sentire “assicutati” da un posteggiatore che reclama il suo pizzo ?

Ciao Palermo, ragazzi non smettete mai di lottare per una Palermo sostenibile, io purtroppo ho mollato.

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38 Thoughts to ““Ciao Palermo, io purtroppo ho mollato””

  1. Purtroppo la questione posteggiatori sta contagiando anche il nord (io sono in emilia romagna e fanno capolino..). Per il resto, sì, è un altro mondo. Totalmente e completamente, e quando ritorni ti sembra anche peggio quello che trovi. Ma non è solo un problema politico, bensì culturale. Detto questo…non partite per il nord a casaccio, cercate prima un lavoro. Perchè è dura anche qua.Io consiglio, a chi può, l’espatrio.

  2. lorenzo80

    Anche io sono recentemente andato via, per lavoro. Ora sto a Roma, ma non ti credere… Non so dove sei andato tu, ma posso dirti che qui in misura fortemente minore, i posteggiatori ci sono (io ieri ne ho incontrato uno) e i romosauri alla guida non hanno assolutamente nulla da invidiare ai panormosauri! Corrono come pazzi e posteggiano in modi fantasiosi, forse stimolati dal fatto che qui le strade sono mediamente più larghe e il parcheggio è un problema serio. E quando dico SERIO voglio dire che quando qualcuno ti chiede “come l’hai passata la serata ieri?” non è difficile rispondergli “niente di speciale, ho posteggiato la macchina”… In compenso è perfettamente possibile recarsi in ufficio in orario prendendo i mezzi, io ho almeno 3 opzioni diverse: tram, autobus, autobus + metro, scelgo quella che passa prima. E questo nonostante Roma abbia un servizio di trasporto pubblico considerato assolutamente insufficiente per le dimensioni della città.

  3. personalmente ritengo che se si debba espatriare…è meglio andare proprio via dall’Italia e possibilmente dall’Europa, perché qui la crisi è troppo forte. A parte tutto ormai tutta l’Italia si sta omologando…ovunque è molto difficile trovare lavoro, ovunque corruzione, le mafie sono ad ogni livello istituzionale. Se si vuol trovare un minimo di civiltà bisogna andarsi a infognare in qualche piccola città del Trentino o della Val D’Aosta. E anche le meta più ambita per i siciliani, ovvero Milano, ormai sta diventando sempre meno appetibile sotto il profilo professionale. Quando più di metà dello stipendio lo devi spendere per l’affitto di una cameretta in estrema periferia, dividendoti la casa con altre quattro persone, e passando tutto il giorno a lavorare…non si capisce più dove sia il vantaggio ad emigrare. Emigrare è una scelta importante, e a mio avviso deve portare enormi vantaggi in termini di qualità della vita. Per questo se mi decidessi a farlo, io personalmente andrei in qualche paese che può garantirmi un tenore di vita decisamente superiore a quello da terzo mondo che ormai ritroviamo a Palermo. Penso ad esempio all’Australia

  4. miguel orlando

    porto l’esperienza di Feltre-Belluno. la mia ragazza studia li da ottobre. posso dire che tutto sommato sono persone come noi, interpretano il codice della strada in maniera molto libera più o meno come noi: anche li ho visto macchine parcheggiate con 2 ruote sul marciapiede e le 4 frecce accese, anche li non rispettano il limite di velocità. anche li ogni tanto fanno gli scontrini fiscali ogni tanto no. . .a come gli gira, credo con la stessa proporzione con quanto succede qui. . .dove ho nettamente la differenza, dove si vede che sei davvero al nord e non al sud sta in questo: la pulizia dell’ambiente e degli spazi pubblici. in questo ho visto davvero rasentare la perfezione assoluta. . .a terra non c’è nulla. . .ogni commerciante prima di aprire l’attività pulisce la propria porzione di marciapiede, e lo fa credo perchè se lo sento di fare. . .non credo che qualcuno possa prendergli la multa per non aver spazzato il marciapiede 🙂 lo spazio pubblico li è percepito naturalmente come uno spazio di tutti, da noi è invece terra di nessuno. . .èquesto il diverso approccio culturale tra nord e sud: il modo di concepire e di sentire in modo diverso ciò che è RES PUBBLICA. x il resto ciò che c’è qui c’è anche li. . .è gente come noi

  5. miguel orlando

    scusate x lo schifoso italiano ma avevo fretta di scrivere

  6. cirasadesigner

    Ragazzi non credo si possa generalizzare e semplificare un argomento così importante come l’emigrazione, purtroppo tra le varie statistiche che quotidianamente ci sottopongono, dimenticano spesso questa. Ovvero la Sicilia è tornata ad essere una terra di emigrazione.
    Io credo che il primo vero male sia il lavoro, ma non solo quello, io ad esempio ho lasciato non perché non lavorassi, ero un impiegato della Regione Siciliana, ma solo perché la Sicilia al momento non ti offre nessuna prospettiva, è una terra dove purtroppo non si vede futuro.
    Passati gli anni dove è bello sognare, quando hai ventanni ti immagini che si possa cambiare il mondo, ti impegni in politica, nel mondo delle associazioni, poi si arriva ad un momento nel quale ti scontri con le difficoltà del quotidiano, ti confronti con il menefreghismo della gente, con il qualunquismo e con l’egoismo atavico che ci contraddistingue e allora li ti cadono le braccia e scappi.
    Io credo che ci siano posti dove occorre tentare l’avventura, l’Australia citata da Black è una di queste, (per inciso mi è sembrato inopportuno il termine infognarsi parlando del Trentino o della Valle d’Aosta, non credi), anche se davvero poi non è facile avventurarsi se non hai qualche contatto, io credo che anche in Europa ci siano ancora delle isole felici, e lo dico da emigrante in Belgio, anche se in verità non è più l’Europa di una volta.
    Al momento ci sono delle grandi nazioni, di nome e di fatto, che danno tante occasioni e mi riferisco al Brasile, al Canada, per non parlare dell’estremo oriente e del e dei paesi del Golfo, anche se li bisogna stare attenti, la grande paventata potenza cinese, boccheggia quotidianamente a causa di un inquinamento pazzesco. Se posso dare un consiglio, prima di partire informatevi, ci sono siti specializzati nella ricerca di professionisti, lavoratori tecnici, per il Canada, la Nuova Zelanda, il Brasile. Stabilire dei contatti con le Ambasciate prima di fare la valigia, può’ servire per non avere problemi dopo. In conclusione condivido la triste presa di coscienza dell’autore della lettera e credo davvero che Palermo attualmente sia un posto da dove scappare, il problema è che chi scappa sono sempre i migliori e chi resta la porterà sempre più indietro….

  7. selladelmondo

    Ignazio Buttitta diceva che noi siciliani siamo il popolo più civile del mondo, e non scherzava affatto. Se il meridionale non rispetta la città, l’ambiente e tutto ciò che è esterno alla propria abitazione, non è per cause genetiche di inciviltà, concetto peraltro scientificamente inconcepibile, ma perchè è stato abituato ad essere lontano e distaccato dallo stato. Consideriamo il problema anche storicamente: è da 150 che i meridionali si sono convinti di essere un popolo di serie B, un popolo cui lo Stato ha offerto molto meno di quello che ha offerto al resto d’Italia, anche in termini di educazione e di controllo. Allora non stupiamoci se vediamo questo disprezzo per gli spazi comunitari. Smettiamola di piangerci addosso, l’inciviltà non è il problema, ma il riflesso di un problema, non esiste l’uomo incivile di natura, esiste solo l’uomo non educato, quindi non prendiamocela con le nostre radici, con i nostri concittadini, prendiamocela con chi ci ha ridotti a questo schifo.

  8. Temoteo85

    “Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell’amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare”. (cit. Paolo Borsellino)

  9. cirasadesigner

    @selladelmondo, scusami ma non mi sembra opportuno scomodare Ignazio Buttitta, e poi dare questo genere di giustificazioni. Io credo che l’educazione debba essere impartita a prescindere dallo Stato che dovrebbe governarci.
    In verità siamo proprio “ingrasciati” e questo concetto che abbiamo, che ciò’ che è di tutti non è di nessuno… ci frega e ci spinge a comportarci in questa modo indegno, incivile. Poi parlare dei 150 anni di oppressione dello stato sabaudo, dire che siamo sempre la vittima… No!!!! non mi convince

  10. @cirasadesigner

    il termine “infognarsi” non è in questo caso da intendersi offensivo o inopportuno…volevo solo dire che sono comunque pochi posti, e abbastanza isolati dal resto del paese. Era per rafforzare il concetto che ormai l’Italia si sta omologando sempre di più, anche come mentalità.

  11. @cirasadesigner @selladelmondo

    Solo vivendo la città ti accorgi di tanti piccoli comportamenti che nulla c’entrano con i discorsi di vittimismo.
    Quando vedi un padre sputare per terra davanti il proprio figlio di 3 anni, o camminare senza casco o gettare dall’auto intere confezioni di carta e fazzoletti ti rendi conto che è un problema serio e generazionale.

    Come scriveva qualcuno nei commenti precedenti al mio, non c’è diffuso amore per la propria città, usciti dalle 4 mura di casa sembra come se fossimo TUTTI contro TUTTI.

    Quando siamo in fila ci facciamo le corse per fregare quello accanto a noi, come se ci cambiasse la vita, come se fossimo in gara con quella persona per vincere chissàcosa. In auto non ne parliamo, vige il “vita mea morte tua”.

    Avrò una cognizione tutta mia, ma il non rispettare il codice della strada a PAlermo, oltre a una scarsa percezione delle regole in generale, deriva proprio dal bassissimo rispetto verso gli altri palermitani. Cioè, se ad un incrocio il palermitano “A” ha lo STOP, siccome se ne frega del palermitano “B” che sta transitando, prende e passa pensando “io passo, se vuole si ferma lui”.

    Idem nel modo di parcheggiare e in tante altre cose.
    Basta farci caso.

  12. Vorrei raccontare la mia storia di emigrazione, all’estero.
    Anzitutto premetto che non ho mai preso in considerazione l’Italia, quantomeno la sua parte siddetta produttiva. Sono andato prima negli Stati Uniti, in California, e ora mi trovo nella fredda Germania, a Monaco.
    Sono andato via da Palermo con un posto fisso nelle mani, a tempo indeterminato, peraltro pubblico.
    Ho lasciato tutto, esausto di una vita al di la’ del sostenibile. Quando guardo o vivo mio malgrado le vicende che attanagliano Palermo non posso che confermare le mie scelte, e allo stesso tempo provare un forte dolore per una citta’ che amo con tutto il cuore, e che talvolta mi sembra che pianga, come una bellissima donna, stuprata e sfregiata, in vesti distrutte ma pur sempre stupenda.
    Ero in vacanza a Palermo durante la situazione Bellolampo, e sono immediatamente volato via.
    Ho pensato, in tutta sincerita’, ma cosa cavolo ci sto a fare qui. Le carni sono contaminate, le verdure e i frutti pure. Andare a mare significa spesso tra Isola e Terrasini fare i conti con gli scarichi abusivi di villini osceni, per non parlare dell’aria irrespirabile che frequentemente si scaturisce dalle decine di incendi dolosi.
    E’ questa la vacanza che voglio per mio figlio?
    Recentemente i genitori miei e di mia moglia hanno preferito venir loro a trovarci. Devo essere onesto: non mi manca Palermo, non mi manca veramente nulla!
    Fa tutto schifo a Palermo. Il mio cellulare e’ pieno di foto di discariche abusive segnalate e mai bonificate, di posteggiatori accanto a vigili urbani, di operatori ecologici che in 5 puliscono il ciglio di un marciapiede che poi resta sudicio.
    Sono stanco. Ogni volta che torno sono nervi, lotte, discussioni per un posteggio, per un euro da offire al posteggiatore di turno, per lo zig/zag col passeggino attorno a 2000 cacche di cani, per l’impossibilita’ 8 volte su 10 di poter attraversare con il passeggino per via delle macchine sulle striscie o in doppia fila.
    Da piccolo giocavo al giardino inglese. Era bello, mia mamma mi portava ogni giorno. E andavamo a vedere gli animali a Villa Giulia, con la mia mamma e il mio papa’. Cosa resta di tutto cio’? Munnizza, incuria, degrado.
    Vi confesso un piccolo segreto: la mattina, come prima cosa, apro le news e cerco una notizia a 7 colonne su uno Tsunami che sta per colpire Palermo: tutti evacuati, tutti in fuga, tutti in salvo, ma citta’ da ricostruire totalmente (cercate di non prendermi alla lettera please). Ma ora ci penso e dico, Palermo e’ gia’ distrutta, disintegrata, mortificata, privata dei suoi giardini dal profumo di zagara misto al gelsomino e delle sue ville stupende, ed e’ solo un ammasso di cemento scriteriato, senza senso, che la separa dalla sua anima, il mare, tutto porto, panormus.
    Sarebbe solo quella la speranza di poter nuovamente partecipare ad una rinascita di Palermo. Perche’ nonostante mobpa e tante altre iniziative spontanee di cittadini, lo status della citta’ ormai va solo a peggiorare. La citta’ muore ogni giorno. E credetemi, il terzo mondo ci fa una pippa. Siamo messi moooooolto peggio.
    Palermo e’ da ricostruire, fisicamente ma soprattutto culturalmente. E non vedo alcun cambiamento in atto, vedo solo piu’ rassegnazione. A Villabate un asilo pubblico non riesce ad aprire da anni, viene sistematicamente vandalizzato. Riflettiamo su questo. Il nostro futuro, il futuro di questa terra, viene vandalizzato sistematicamente.

  13. franz

    Mia moglie mi rimprovera sempre il non volere essere andato via quando eravamo ragazzi; allora credevo negli ideali, nel recupero di questa città e soprattutto in uno Stato che potesse portare l’ordine e far funzionare i servizi. Aveva ragione, era stata lungimirante, per anni mi sono sentito dire “sbaglia chi và via, bisogna lottare quì se si vuol cambiare”, ma la realtà la conosciamo tutti quanti ed è una lotta impari quando una intera regione è ancora soggiogata da un potere politico-mafioso che è sempre più forte e sempre più infiltrato nel nostro quotidiano. E’ vero che l’inciviltà è genetica, ma causa ne è anche la non volontà o addirittura la non presenza dello Stato che dovrebbe combatterla a muso duro, ed il connubbio di queste due realtà, assieme alla disoccupazione, ha generato sfiducia nei ragazzi che oramai vedono in altri Paesi la loro speranza di vita; e la vedo anch’io, se e quando avrò la fortuna di andare in pensione, perchè mi sono disinnammorato di Palermo.

  14. @selladelmondo quello che dici è una buona giustificazione per non cambiare. Esiste la televisione, internet, lo sai che succede nel mondo.Lo sai che la cosa pubblica si rispetta. Non stiamo parlando solo di persone anziane, l’inciviltà risiede anche e soprattutto nei ragazzi.

  15. Eco_84

    Il problema a mio avviso è un problema prinicipalmente culturale,sociale,antropologico che riguarda una larga fetta di popolazione.D’altronde “un popolo abituato all’anarchia e al dominio dei più forti, cioè alla prevaricazione e alla prepotenza, viene naturalmente abituato ad accettare supinamente la mentalità mafiosa, l’individualismo, il rifiuto di ogni tipo di sottomissione a poteri legittimi, la negazione dello Stato”.
    Finchè ci sarà gente che non sarà in grado di elevarsi culturalmente,che crede erroneamente che i veri valori siano la prevaricazione,la prepotenza,l’arroganza e la totale mancanza di senso civico,questa città non avrà futuro…
    Palermo potrebbe essere davvero una perla unica nel mediterraneo ma attualmente volendo fare un paragone con città con caratteristiche simili,come Valencia,Malaga o Genova viene solo da piangere.

  16. cirasadesigner

    @blackmorpheus, non avevo dubbi che avevi usato il termine senza offendere nessuno, diciamo “impropriamente, ma siccome penso che almeno l’italiano è una lingua bellissima, complessa e ricca, ci sono tantissime parole che si possono utilizzare senza per forza incorrere in semplificazioni all’anglosassone che non farebbero giustizia di altri posti. Ho sempre apprezzato i tuoi commenti , il tuo impegno come gestore del sito, e la mia voleva solo essere una critica costruttiva, visto che tu per primo richiedi sempre dei commenti, corretti, chiari sintatticamente ineccepibili solo per questo “infognarsi” non mi sembrava opportuno, lo sarebbe stato forse “perdersi tra le valli”, chiusa la parentesi, spero di non averti scocciato più di tanto, volevo ricollegarmi al racconto di Luca S; e al suo sfogo.
    Lo comprendo perché da il senso di impotenza a quelle persone che trasferite fuori, si recano periodicamente a Palermo e trovano quello che trovano. raccontavo qualche giorno fa del mio recente soggiorno e dello spettacolo indegno che offrivano le strade di Palermo e provincia. E se a questo si somma, la rassegnazione tipica di noi siciliani, come se aspettassimo gli alieni che vengano da altre galassie per ripulire le nostre strade… Sono davvero triste e non vedo l’ora che i miei figli abbiano la possibilità di farlo e scappare da quello schifo. Non si può’ vivere in questo modo, credo che l’incuria di molti renda davvero impossibile il vivere sereni, lo stress che accumuli in quelle situazioni, ti fa diventare cieche sordo e ti imbruttisce sempre più e questo non è concepibile, in una società che si crede civile….

  17. @cirasadesigner si ho perfettamente capito 😉 in effetti non era il termine più adatto, ma quando si scrive velocemente è facile inceppare nel gergo quotidiano! No problem

  18. annibalec

    Sottoscrivo selladelmondo, guarda caso prima del 1860 non esisteva un siciliano nelle Americhe, popolata di genovesi e veneti. Ora siamo convinti che la colpa sia nostra, che dipende da noi. E vai a farlo capire che non è così, che siamo stati il meglio del meglio, che nel nostro passato non sono state tutte dominazioni, che non esiste lo stile arabo-normanno (ma siciliano, gli arabi non hanno mai fatto quello che si trova a Palermo), che gli arabi non sono mai stati in Sicilia (erano saraceni), che il cous cous è punico e non “arabo” (appunto), che i normanni non hanno invaso, che i Borbone non ci hanno dominato, che i garibaldini e i piemontesi quando hanno colonizzato il “Sud”, non hanno combattuto contro stranieri, ma contro un esercito fatto da pugliesi, siciliani, calabresi ecc. e re Ferdinando parlava perfettamente il siciliano ed il napoletano (come me, per mia immensa fortuna) e non era straniero. Ecco, provate a dimenticare tutte le stupidaggini che cercano di inculcarvi a scuola, e provate ad immaginare che la condizione palermitana è voluta, sistematica, programmata, studiata a tavolino. E approfitta della pazienza e bontà del 99% del popolo siciliano che è sano e civile (altrimenti la mafia non si sarebbe mai radicata, ma respinta a calci nel culo).

  19. Antonio73

    Beh capisco che in questa citta non funziona nulla ma arrivare a sostenere che a mare si va solo ad isola o terreasini mi sembra anche questo fuori realta. Mondello e una spiaggia stupenda non menzionala non mi sembra giusto. Purtroppo questo post ha dato un assist a tante persone che sono andate via a caricare la dose in una citta massacrata da tutti. E come sparare ad un cadavere….e vero a palermo si vive male anzi malissimo, ma massacriamola ancora se ci fa sentire meglio

  20. marricriu

    A proposito di posteggiatori!
    Ma il forum non si era messo al riparo da ste m***dacce? Ricordo che non ce n’erano più. E invece sabato con mia grande sopresa ce n’era uno per ogni pargheggio… ottimo!
    E non so come ho fatto sabato sera in zona politeama/liberta a trovare un posto che non fosse guardato da un extracomunitario! Ne trovi uno ogni “punta i cantuniera”!!! E’ impressionante quanti sono!!

  21. Pietro Bolenares

    Come dar torto a chi va via da Palermo? Se potessi, lo farei anch’io.

  22. @Antonio73
    Non credo che i discorsi qui fatti siano qualunquistici, o si stia dando la palla al balzo a tanti per sparare contro Palermo. Potremmo chiamarle grida di dolore piuttosto. E credimi, tornerei a Palermo domani se ci fosse uno spirito costruttivo li’ attorno.
    Leggi i giornali e si parla solo di precari, di soldi pubblici. C’e’ il problema dell’immondizia da anni e la sola cosa che si fa e’ chiedere soldi. Ma porca miseria! Chi ci amministra sa solo chiedere soldi?
    Perche’ non prendere provvedimenti a costo zero? Imporre la differenziata ad esempio, cercando di minimizzare l’organico, riciclando ogni cosa. Si parla solo di soldi per ampliare discariche e pagare stipendi. Ma soluzioni, nessuna.
    Tu citi mondello. Che bello! Fatti il viale in auto, tra panormosauri inferociti e sporcizia ovunque.
    Ci consoliamo con quelle quattro cose belle che non abbiamo potuto ANCORA distruggere. Vai a Mondello, alza il naso e vedi pizzo sella, vedi cemento, vedi inferriate, e vedi munnizza.
    C’e’ un bellissimo servizio di Report sulla spiaggia di Mondello e sull’Italo Belga.
    C’e’ rimasto molto molto poco da salvare a Palermo.

  23. selladelmondo

    @Luca S. scusami tanto ma credo che tu non sia ben informato: mentre tu te la godi nella tua “civiltà” sappi che qui c’è tanta gente che si sta dando da fare per migliorare la propria terra, quindi ti invito a riflettere prima di dichiarare che qui non c’è spirito costruttivo. Se quello che ti impedisce di tornare è la presunta mancanza di spirito costruttivo, ti comunico che puoi fare le valigie, ti indicherò io tutti i luoghi in cui potrai trovare lo spirito costruttivo e far valere le tue idee e la tua esperienza di vita in luogo civile. Io rispetto chi sceglie di andarsene ma mi aspetto lo stesso rispetto in cambio. Per la cronaca Mondello sta andando verso la pedonalizzazione, evidentemente in Germania non ti giunge altro che notizie di passività e inerzia.
    P.S. è curioso come in questo sito si censuri la scrittura a stampatello ma si tolleri abbondantemente l’insulto e l’offesa (vedi m***acce rivolto ai posteggiatori abusivi).

  24. @selladelmondo a quale insulti e offese ti riferisci? Se c’è qualche commento che non va ti invito a segnalarlo, la moderazione purtroppo non può essere onnipresente.

    Per il resto, personalmente sono scelte dure entrambe, sia restare che andare via… quindi eviterei facili giudizi. Io sono uno di quelli che per ora ha scelto di restare, e mi do da fare per cambiare la città nel mio piccolo. Ma più passano gli anni più la voglia di andare via si fa forte. E’ innegabile che la Palermo di oggi faccia veramente schifo. E’ innegabile che tutto quello che di positivo andiamo ostentando non è altro che un adagiarsi sugli allori di un passato che non esiste più. Non è semplice lasciare famiglia e affetti e ricominciare una vita da capo. Quindi non giudicherò mai chi va via, anzi lo approvo per giunta perché ne hanno tutte le ragioni. Non vedo come al giorno d’oggi si possa mettere su famiglia in una città come la nostra. Palermo è uno schifo, e negarlo serve solo a rafforzare questa condizione ignobile che vive la città. Palermo è bella? NO! Palermo è orribile, per questo bisogna cambiarla. E’ inutile fare i provinciali dicendo che amiamo la nostra città, che è bellissima e che bisogna restare per cambiarla. Perché tanto non è così. E io parlo dalla posizione di uno che si impegna sicuramente per cambiare le cose. Anziché lagnarci con chi odia Palermo, perché ne ha tutte le ragioni, lagnamoci con quelli che restano e non fanno nulla per cambiarla…e anzi continuano a dire che è la migliore città del mondo! E’ vero, a Palermo trovi tanta gente di valore, persone con le palle quadrate, che non si trovano in nessun’altra parte d’Italia: quando si vive in situazioni di costrizione, gli estremi diventano ancora più netti. In contesti civili dove il benessere sociale è diffuso, la popolazione tende a omologarsi…a Palermo invece è tutto estremizzato. Da un lato puoi trovare persone di una civiltà e umanità esemplari, dall’altro puoi trovare feccia aberrante della peggiore specie. Purtroppo in questa città gli esempi di civiltà sono ancora troppo pochi per sovrastare questa coltre di anarchia, corruzione, inciviltà etc. E’ inutile illudersi che la strada sia spianata, perché è tutta in salita. L’unica cosa da fare, se si vuole davvero cambiare, è fare quello che cittadini come noi hanno deciso di fare, ed estenderlo ad ogni cosa: dalla mobilità, all’ambiente, al lavoro, alla giustizia, la sanità e quant’altro. Finché la società civile non scenderà veramente in campo anziché lamentarsi e basta, allora i giovani faranno bene ad andare via da Palermo

  25. Giovanni

    purtroppo credo che molti commenti pro emigrazione siano fatti da persone che hanno avuto la fortuna o di trovare un altro posto fisso o di trovare “appoggi” o qualcosa di simile, perchè io nn so ad oggi se dire per fortuna o per sfortuna dopo tre anni di vita Padana me ne sono dovuto tornare in “patria” per motivi di estrema precarietà del lavoro e quindi della vita provate a vivere con 950 euro al mese comprese le trattenute sullo stipendio e pagare 500 euro in media di affitto (ci sono i mesi in cui si paga caro e amaro il riscladamento) per un monolocale e poi vedete se vi viene di scrivere io me ne andrei… con questo ribadisco nn critico chi parte, solo che nn è giusto però relegare a cittadini di serie C2 chi ha solo un diploma o chi nn ha già un posto fisso e può chiedere un trasferimento al nord, e bollarlo come fannullone..

  26. Giovanni

    dimenticavo + le spese di vitto e benzina per andare a lavorare, e comunque credo che attualmente vivere ne gli altri paesi da lavoratore nn specializzato sia lo stesso che vivere in Italia, io credo che il problema se siamo ancora Unione Europea va affrontato tutti insieme ovvero più collaborazione anche nei mercati nello scambio delle merci, cosa che secondo me nn avviene con paesi come Germania e Francia che dettano troppo legge in Europa e noi a prenderci carico invece del reale e quotidiano problema dell’immigrazione clandestina cosa di cui si dovrebbero fare carico tutti i paesi della cosiddetta Unione Europea…

  27. @selladelmondo
    Avevo anche citato vari esempi di gente che si da fare per cambiare le cose. E nel mio piccolo, credimi, come avevo anche scritto, ci provo pure io, segnalando, denunciando e predicando talvolta certi comportamenti tipo differenziare e quanto altro. Si fa quel che si puo’.

    Citando quello che scrivi: “Io rispetto chi sceglie di andarsene ma mi aspetto lo stesso rispetto in cambio”.

    Scusami, ma dove avrei mancato di rispetto, forse nel ribadire che tanti/tantissimi mirco-esempi di reazione/ spirito costruttivo alla fine sono solamente gocce in un mare, anzi, oceano di incivilta’? O forse vuoi dire che le pedonalizzazioni si sono fatte (le chiami pedonalizzazioni quelle? isola pedonale e’ via principe di belmonte, con tanto di marcipiede, non una strada recintata da vasi o pietroni), o le battaglie per una riforma della municipale hanno portato grossi cambiamenti? In entrambi gli esempi sono avvenuti micro-cambiamenti, che chiamerei contentini, a fronte di un bisogno fortissimo di macro-cambiamenti.
    Le cose vanno male, e si sente solo parlare di precariato, di formazione, di munnizza. Mi dici dove e’ questo risveglio della coscienza civile? Nelle mini-iniziative di cui parli tu? Nelle encomiabili opere di cittadini che periodicamente puliscono le strade, le spiaggie o i giardinetti?
    Se e’ per questo l’ho fatto pure io, ma appena poche ore dopo era allo stesso punto. E allora l’ho fatto ogni giorno, finche’ non sono diventato oggetto di scherno piuttosto che esempio quantomeno da imitare.

    Per il resto, cortesemente fammi capire dove ho mancato di rispetto, e chiedero’ scusa.

  28. ruggys

    io sono un ragazzo di 20 anni che fa l’università qui e ho sempre vissuto a palermo, pur non essendoci nato (nemmeno in sicilia)…studio a giurisprudenza e la laurea che spero di conseguire mi porteranno sicuramente via da questa città, almeno i primi anni..poi starà a me decidere se tornare o meno…sapete, fin da bambino ho sempre detto chiaramente che non mi piace palermo, che non trovo nemmeno cosi solari i palermitani e che me ne sarei andato…crescendo pero le mie critiche diventavano sempre piu forti, ma anche costruttive…e strano a dirsi, cresceva anche il dolore per lo stato di abbandono di queste città..e mi sono ritrovato negli ultimi 3-4 anni a guardarmi sempre attorno, a giudicare, a visionare le bellezze e gli orrori di palermo…in auto, in motore, a piedi, sempre insomma…ogni volta che mi reco a casa della mia ragazza, che abita in affitto vicino la sua università al policlinico, nel tragitto tra casa mia (zona viale lazio) e casa sua, mi trovo sempre a visionare l’urbanistica della città, le sue vie, viali e cortili, i palazzi…addirittura osservo talvolta i tetti delle case cercando ultimi piani “abusivi a prima vista” e neanche vi dico quanti ne trovo (è facile perchè molti si trovano evidentemente sopra il precedente tetto)…tutto questo non per tediarvi, ma per dirvi che il mio spirito osservativo a palermo ha di che nutrirsi…ma ciò mi porta soltanto a soffrire ancora di più, ad apparire talvolta noioso alla mia ragazza o ai miei amici quando discuto della città, e a scontrarmi con la vera realtà..i VERI palermitani, se ne infischiano…e ahimè non basta nel proprio piccolo rispettare ed amare questa città…perchè la cacca del mio cane raccolta non coprirà le altre centinaia lasciate in aiuole strade e marciapiedi…il mio piccolo è un minuscolo sputo di fronte al PICCOLO degli altri 300-400 mila palermitani…ed è per questo che quando me ne andrò, non tornerò…perchè qui chi ama la propria città, è costretto a vederla stuprata tutti i giorni…e sarò vigliacco forse, ma io non me la sento…

  29. piero68

    Secondo me l ‘agonia di Palermo nasce da due fattori concomitanti:da un lato uno stato inesistente, che non ti da nulla in termini di servizi e controlli e quindi in qualita’ della vita e una classe politica di farabutti, inetta,incapace,miope,da almeno 50 anni a questa parte, che del benessere comune se ne frega;dall’altro lato il peso opprimente della mafia come ha detto eco84 diffonde un mentalita’ che va contro i poteri legittimi e lo Stato.Conseguenzialmente, ognuno si sente libero di fare cio’ che vuole, come se gli altri fossero trasparenti e si abitua a vivere in una giungla metropolitana.Ma lo sfacelo non nasce dalla gente, ma dall’assenza totale dello Stato.Ognuno e’ libero di fare le scelte di vita che vuole,specie se non si trova bene dove vive,anche se quando vai via, bisogna mettere in conto tutta una serie di considerazioni di carattere generale.Non sono daccordo con chi vede tutto nero, negativo,certo anch’io vivo la citta’ e sono nauseato da molti aspetti che essa offre, pero’ non ci dimentichiamo di quanto di buono puoi trovare. E poi se decidi di rimanere hai il dovere di provare a cambiare le cose, anche quando ti sembra che tutto sia inutile.Palermo sara’ anche una donna bellissima stuprata e in cerca di aiuto ma io piuttosto la vedo come una donna avanti negli anni ma dal fascino ancora notevole, che non cammina bene e allora ha bisogno di qualcuno che la sostenga. Che facciamo, l’abbandoniamo al suo destino a marcire immobile oppure le diamo una mano?Dalle macerie di questa citta’ ne puo’ emergere una nuova , basta solo volerlo,ogni giorno, con caparbieta’, impegno, nei nostri piccoli gesti quotidiani e non.

  30. andrea73

    la possibilità di cambiare in meglio, sia la ns città che il resto d’Italia ,c’è la sta dando quella nuova classe politica che ha come simbolo le stelle non lo dico per intero per non fare politica ma credetemi solo la gente come noi può migliorare la nostra AMATA terra

  31. nomafia

    caro conterraneo, anch’io come te sono andato via pochi anni fa. agli amici dicevo le stesse cose che tu hai scritto nell’articolo: che schifo il traffico, a munnizza dappertutto, l’egoismo, la strafottenza della gente, il non senso civico radicato. sono andato ad abitare in una città dell’emilia romagna e ti posso dire che dopo quasi tre anni ho rivalutato la vita al sud. non che qui si viva male, perchè tutto quello che hai elencato ( differenziata, precedenza alle rotonde ….) c’è, e viene rispettato nella maggior parte dei casi. ma qui non è tutto rose e fiori, qui la criminalità sta prendendo piede in maniera abnorme, i servizi scarseggiano perchè la crisi è globale, lo stipendio basta appena per campare, anche se si lavora in due. ti potrei elencare altre cose, però è giusto che tu faccia la tua esperienza e che veda altre realtà. io appena posso rientro perchè non voglio arrendermi all’idea che la nostra città debba essere ostaggio di noi stessi, voglio tornare perchè ho capito che il mio posto è qui, tra la monnezza per le strade, “per raccoglierla”; tra il caos stradale, “per dare l’esempio al volante”, per andare a ripulire le spiagge in vista della stagione estiva e tante altre cose. perchè la città è nostra e non dobbiamo permattere a nessuno di rubarcela, a qualunque costo!!!!!

  32. franz

    A coloro che parlano di costruttività, di speranza che le cose possano cambiare, posso solo dire che sono quasi 60 anni che sento dire sempre le stesse cose ma di fatti in realtà ne ho visti ben pochi, anzi per certi versi Palermo era più vivibile 30/40 anni fa rispetto ad oggi. Per carità è giusto che ci sia sempre la speranza, soprattutto nei giovani che devono avere per forza degli ideali, ma credetemi guardandomi in giro e vedendo il comportamento del palermitano medio rispetto ai cittadini dei paesi europei, siamo indietro anni luce per quanto concerne educazione, senso civico, rispetto della cosa pubblica e per ogni passo avanti che facciamo gli altri popoli ne fanno almeno dieci. Lo specchio di un popolo è la propria città e sicuramente per noi non è un bel biglietto da visita.

  33. Metropolitano

    Ogin volta che ritorno in paese, quando lascio i miei genitori divento triste 🙁 , ma poi penso a dove sto andando e la tristezza è quasi del tutto vanificata dal fatto che una volta che sono lontano da Palermo mi sento molto meglio e vivo molto più serenamente che in questa città. Con mia madre mi sento per telefono pur stando mesi interi a non vederla. Ma la gente di paese con un buon senso civico porta più allegria, e lì tutti ci rispettiamo 🙂

  34. Antonio73

    X RUGGYS

    Non so quali palermitani frequenti per sostenere certe cose comunque rimangono tue opinioni personali e non la realtà assoluta.
    A leggere certi post ci sarebbe da spararsi. Si certo andare via da palermo per andare dove?? ditemi voi mi vine da ridere…..io lascerei palermo solo per andare all’estero ( ma no germania) e non certo per andare in altre città italiane. per il resto rimango nella mia città e la amo e amerò lo stesso nonostante devo leggere cose assurde da chi evidentemente non la ama affatto. Vado controcorrente, e dico che entro qualche anno tante cose cambieranno a Palermom, senza buttare nessuna bomba come scritto da qualcuno….

  35. Fra_bru

    Presente! Anche io emigrato, un anno fa. Per lavoro, certo. Ma anche per vedere come si vive altrove, fare esperienza, e magari portare indietro idee e cultura. Non torno per trovare i miei cari, ma per un processo a un posteggiatore abusivo, al quale la darò presto vinta. La giustizia attualmente garantisce più lui che me. E nonostante questo, da lontano, ci penso a Palermo. Provo a ‘fare la mia parte’. E leggere i vostri commenti mi fa capire che c’è una Palermo diversa, onesta e civile. Non è poco. Proverò a fare qualcosa, a inviare questo link al sindaco. Per ricordargli anche questa parte di Palermo. Magari troverà il tempo anche per chi non dà fuoco ai cassonetti. Lasciare Palermo non vuol dire ‘mollare’.

  36. Fra_bru

    Piccolo aggiornamento. Ieri ho ricevuto una risposta che mi ha lasciato sorpreso. Che crediate in lui o no (teniamo da parte le ‘fedi’, per favore) è piacevole sapere che un’email privata di un singolo cittadino venga letta e riceva una risposta. E dal canto mio, se non lo sapeva già, gli ho fatto conoscere una realtà attiva e propositva di Palermo.

  37. Io dico, solo grazie, a tutti voi, che prendete a cuore queste tematiche, una città meravigliosa in mano al nulla.
    Dico solo a tutti i ragazzi che vanno via……C è TEMPO PER TORNARE
    C è TEMPO PER TORNARE
    C è TEMPO PER TORNARE
    C è TEMPO PER TORNARE !!!!

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