Al via il recupero della Mostra marmorea del Genio di Palermo

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Finalmente.

Ha suscitato sdegno, indignazione, avvilimento  e mille altre sensazioni negative per lo stato in cui versava. Segnalata e risegnalata ostinatamente da chi ha a cuore che la storia di questa città non si perda. Finalmente il tanto sperato restauro è partito. Siamo nel cuore del Mandamento Castellammare, nel cuore a sua volta del vecchio mercato della Vucciria, e per la precisione in piazzetta del Garraffo. Qui ha sempre fatto mostra di se, seppur in pessime condizioni dopo i numerosissimi raid vandalici che l’hanno spogliata di tantissime parti scultoree, al punto di renderla quasi illeggibile, la mostra marmorea del Genio di Palermo.

Venne sistemata nel 1483 dallo scultore Pietro del Bonitate. Nella nicchia centrale l’unico elemento superstite, il Genius Loci della città, il Vecchio Palermo, sempre opera del de Bonitate. Ai lati erano due Sante Vergini Palermitane, oggi non più presenti (una delle due, anche se priva di testa, sembrerebbe essere stata ritrovata in un magazzino, dopo che per anni era stata creduta trafugata). Nello zoccolo erano presenti oltre all’Aquila senatoria, simbolo di Palermo, i simboli dei Quattro Mandamenti, la Rosa per la Kalsa, la biscia per l’Albergheria, l’Ercole per il Seralcadio e lo stemma austriaco per la Loggia. Tutto sparito, spero in un loro ripristino, magari in materiali e colori differenti, a indicare che non si tratta di elementi originali.

Il monumento è stato segnalato al 5° censimento de “I Luoghi del Cuore” promosso dal FAI (Fondo Ambiente Italiano).

Il restauro è stato possibile grazie al contributo de I Luoghi del Cuore in collaborazione con il Comune, e con il sostegno di Intesa SanPaolo.

 

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8 Thoughts to “Al via il recupero della Mostra marmorea del Genio di Palermo”

  1. selladelmondo

    La domanda è: e dopo il restauro? si saprà preservare l’opera?

  2. marricriu

    Come hanno intenzione di proteggerlo dalle probabili “attenzioni” che gli rivolgeranno certe bestie una volta restaurato?
    Una ringhiera o qualcosa di simile? Anche per evitare che vi posteggino davanti come succede sempre..

  3. Filippo B.

    ma far restaurare anche il palazzo su cui è annesso?

  4. Athon

    Fino al 1985 erano presenti tutti gli elementi del monumento. Vennero poi trafugati. Anch’io spero in un ripristino dei fregi laterali, degli stemmi della città e dei quartieri ed eventualmente anche delle due statue delle sante palermitane, allo stesso modo in cui lo intende MAQVEDA.

    Aggiungo un’altra cosa, scusandomi se risulto ripetitivo, dato che si tratta di un’idea su mi capita di tornare frequentemente.

    Il rapporto cittadini-città necessita sempre di essere riasserito e corroborato.

    Del nume tutelare laico della città, il Genio, esistono oggi otto rappresentazioni monumentali. Delle più antiche non si conosce la data di realizzazione, mentre le altre furono realizzate tra la fine del XV secolo e gli inizi dell’Ottocento, e intanto il modello di rappresentazione della figura del nume si evolveva.

    Diverse epoche hanno dunque riconosciuto l’importanza di questa figura così significativa, riasserendola, reificandola. In tal modo, nonostante il trascorrere dei secoli, il genius loci ha continuato a sussistere nell’orizzonte simbolico dei palermitani.

    Sarebbe bello che anche la nostra epoca, per riasserire la propria identità, esprimesse un “Genio”. Mi piacerebbe tanto che venisse creato un nuovissimo monumento dedicato al protettore laico della città, dunque un moderno Genio di Palermo, nel rispetto dei tradizionali tratti allegorici ma secondo il gusto contemporaneo, dunque un nuovo monumento da erigere magari in qualche zona più “recente” della città, come per esempio Via Libertà.

    Una pesante palla al piede di Palermo è, a mio avviso, la mancanza d’amore dei cittadini per la città, o nel migliore dei casi l’ambiguità dovuta ad una sorta di amore/odio.

    All’origine di molti “concreti” problemi, non va trascurata la grave criticità, nell’ambito della percezione collettiva, del livello cognitivo ed emozionale che risulta cruciale nel determinare un sano sentimento di appartenenza comune, e dunque il rispetto e l’amore per la propria città.

    Quando mi capita di affrontare questa questione, cito sempre Catania, o altre città siciliane, che pur avendo anch’esse dei problemi, sono però abitate da cittadini che le amano profondamente e in modo netto, e ciò porta direttamente a risvolti positivi sul piano dell’evidenza concreta.

    Progettare e creare un’opera d’arte del 2013 che vada ad arricchire il corollario delle rappresentazioni del Genio già esistenti ed appartenenti ad altre epoche, sarebbe un’iniziativa più utile di quanto si possa immaginare, oltre che non troppo dispendiosa .

  5. Athon

    Ritengo inoltre che per il Genio di Palazzo delle Aquile, un’altra stupenda rappresentazione del nume tutelare di Palermo che, assieme a quella del porto, è la più antica delle otto raffigurazioni presenti in città, andrebbe trovata una diversa collocazione.

    Penso sia un peccato che oggi si trovi su un pianerottolo di uno scalone interno di Palazzo Pretorio, venendo così a mancare la piena fruibilità da parte dei turisti e degli stessi palermitani.

    E’ un’opera di grande pregio e valore, per cui collocarla en plein air, ad altezza uomo, sarebbe un rischio. Tuttavia si potrebbe sempre trovare una soluzione: collocarla all’aperto ma in un punto rialzato, difficilmente raggiungibile.

  6. thesearcher

    Ripeto, senza telecamere e pronto intervento, non c’è nulla da fare…
    se qualcuno di voi si rasserena per l’avvio del restauro/recupero, più che dovuto e atteso, di questa come di altra opera dovrebbe ripensarci.
    Se il Genio è andato a finire in queste condizioni vuol dire che la città non se lo merita…o telecamere a vigilare su tutti i monumenti, piazze, palazzi di pregio, statue, giardini e quant’altro o aspettatevi tra qualche mese se non addirittura settimana il primo sfregio…

    Se neanche il palchetto della musica in Piazza Castelnuovo riesce a sottrarsi in pieno centro dal vandalismo, figuriamoci il Genio…

  7. selladelmondo

    Quoto thesearcher: un restauro è importante, ma se non si integra con altre misure è inutile; ecco allora se proprio vogliamo fare le cose per bene io comincerei col pedonalizzare l’area, che poi sarebbe ovvio in una qualsiasi altra città.

  8. Pantera di Bellolampo

    Una bella notizia! Che tempi ci sono per il completamento del restauro?

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