Tram Borgo Nuovo, i lavori in via Castellana

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Comincia a prendere forma la nuova Rotonda Castellana, area nevralgica per il tram in quanto confluiranno  le vetture della linea 2 (via Modica/Borgonuovo) e della linea 3 ( via Paladini Filippo/CEP).

Ringraziamo Rujari1981 per gli scatti.

 

Panoramica della nuova rotonda con visuale in direzione via Castellana. Da notare sulla sinistra la nuova torre faro, e la linea 3 (a destra) che proviene da viale Mauro De Mauro.

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13 Thoughts to “Tram Borgo Nuovo, i lavori in via Castellana”

  1. Metropolitano

    Wow, una bella giungla di palificazioni e linee. Avanti così !

  2. Rael05

    dirò qualcosa di fortemente impopolare ma secondo me questi tram per come sono progettati adesso saranno sempre un’opera riuscita a metà cioè allo stato attuale a che servono oltre a portare la gente nei centri commerciali? (è una pura casualità che la linea uno termini al forum e la due e le tre vicinissimo da La Torre?) Il percorso della linea 2 DEVE essere prolungato almeno fino all’università percorrendo tutta via ernesto basile (considerando anche il parcheggione come uno scambio strategico nella mobilità cittadina). E la linea uno per come la vedo io dalla stazione dovrebbe prendere via lincoln percorrere il foro italico ed arrivare al porto all’angolo con via emerico amari (scambio con la stazione porto del costruendo anello ferroviario). Senza questi prolungamenti il tram sarà un’opera mozza e sottoutilizzata.

  3. Metropolitano

    @Rael05
    Per L’università di Via Delle Scienze c’è la fermata Orleans. Con il raddoppio della metropolitana circoleranno più treni.

  4. Panormos

    Ma fare una metropolitana degna di questo nome (prendendo a modello Milano) e ripristinare le vecchie linee tramviarie (e farle funzionare in sinergia con le 3 nuove, prendendo a modello Torino) no, vero ? E magari riportare le linee ferroviarie in superficie (riaprendo quindi la Lolli), eventualmente riattivando la Sant’Erasmo-Burgio e la Lolli-Salaparuta, in modo tale che il panormosauro in macchina si snervi nell’attesa ad ogni treno che dovrà passare a tal punto da non utilizzarla più e preferire quindi la metro e/o il tram, e quindi far tornare ferrate le eventuali strade costruite sull’ex sedime, dato che non ci saranno più così tante auto da giustificarne ancora la sopravvivenza no, vero ? E, in questo contesto, pensare seriamente a chiudere al traffico il centro storico, (tranne alle vetture di emergenza es. Polizia, Carabinieri, ambulanza,…), eventualmente lasciando carrabili il Cassaro, Via Maqueda e Via Roma, istituendo dei parcheggi fuori dal perimetro per quei pochi che si ostineranno con la macchina o col motore no, vero ? E fare delle piste ciclabili che attraversino tutta la città e risultare intermodali con la metro ed il tram no, vero ? Forse stò un (bel) po’ divagando…

  5. Marco

    Panormos nel tuo progetto hai dimenticato le stalle dove ricoverare i cavalli.
    In medio stat virtus.

  6. Neos

    @Rael05
    @Metropolitano

    In parte sono d’accordo con te Rael, con Metropolitano invece proprio no. Mi spiego: il fatto che queste linee tram arrivino a dei centri commerciali la vedo più come una cosa positiva che negativa, in quanto sono posti ad alta densità e se dei mezzi pubblici possono potenziarne i collegamenti credo possa essere solo una cosa buona. Non ho mai capito perché non si è pensato di collegare anche l’università con i tram. Le linee 2 e 3 sono per buona parte sovrapposte e non si incontrano mai con la linea 1. Via Basile è abbastanza larga e non credo che far incontrare la linea 1 ed una delle due altre linee al parcheggio Basile sia logisticamente e ingegneristicamente più difficile degli interventi che sono stati fatti in corso dei mille o in viale Michelangelo. È un discorso di soldi al più, e di volontà.
    Metropolitano, è vero che c’è orleans, ma col raddoppio, stando a quanto si sa per ora, ci sarà la tratta da san lorenzo a Notarbartolo ancora ad unico binario (chissà quando verrà la consegna dei lavori) ed anche col raddoppio su tutta la linea, se io abitassi in viale Michelangelo prendere prima il tram e poi il treno (perché è treno e non metropolitana) per andare all’uni non sarebbe il massimo della comodità. Insomma, continuerei a prendere la macchina o al più la bici.
    Per gente come me, e magati te, non so, viene un po’ più semplice parlare perché abbiamo le stazioni vicine. Chi non è nella nostra condizione a Palermo è abbastanza vincolato non avendo un servizio alternativo di trasporto degno di nota e non avendo un’adeguata rete di piste ciclabili.. 😉

  7. Otto Mohr

    Fra Borgonuovo, CEP e via Leonardo da Vinci ci abitano 100000 palermitani, altrettanti 77000 a brancaccio…per un totale di 177000 abitanti serviti dalle linee 1 e 2 su 660000 abitanti della città.
    Dire che le linee del tram non serviranno agli abitanti è una bestemmia!

  8. mediomen

    Concordo con otto Mohr, ci sono degli studi sul numero degli abitanti che fruirebbero potenzialmente del tram.
    Relativamente al passante nutro forti dubbi sull’effettivo utilizzo del mezzo anche alla totale completa ultimazione dei lavori, solo e soltanto perché ad oggi non vedo nessuna possibilità di incrementi del materiale rotabile, ed inoltre chi attualmente gestisce le ferrovie non ha nessun interesse affinché il servizio funzioni! nessun stimolo ad acquisire nuovi viaggiatori, facilità di acquisto biglietti, regolamenti che non vengono adeguati da secoli! Le ferrovie attuali sono solo uno stipendificio! anziché incrementare le corse vengono dimezzate trascurando completamente una utenza, che ovviamente abbandona sempre di più questo mezzo di mobilità.

  9. Metropolitano

    Se nella variante della linea 3 è previsto un prolungamento da Corso Calatafimi a Basile con la Linea 1 alla Stazione Centrale si può collegare l’università e benvenga ciò. Ma c’è il progetto ? Ci sono i soldini per realizzare il prolungamento ?
    La tratta San Lorenzo-Notarbartolo devono realizzarla pure, perciò siete sicuri che rimarrà incompiuta ?
    In ogni caso intanto attiveranno la parte A della linea A, e la metropolitana (non il “treno regionale”, bensì il servizio urbano, intendiamoci) arriverà fino a Notarbartolo almeno, con evidenti benefici per chi prende il treno alla fermata della metro Orleans.

  10. miguel orlando

    @Otto Mohr

    i quartieri di palermo sono molto molto estesi e all’interno di un quartiere stesso può essere molto distante raggiungere l’unica fermata della metro presente oppure l’unica linea del tram che vi passa. prendo ad esempio me stesso: io abito vicino il villaggio lato via ernesto basile x intenderci: non mi si dica che la fermata vespri o la orleans sono vicine perchè ci vuole almeno mezzora a piedi x raggiungerle. . .e finchè si tratta di me che ho 20 anni me la posso anche accollare, ma ricordiamoci che la nostra società è soprattutto una società di over 60. . .ma ci accontentiamo: del resto credo sia pura utopia immaginare una palermo in cui le fermate siano raggiungibili in 10 minuti in ogni quartiere

  11. Neos

    @Metropolitano

    Purtroppo non credo che questa variante sia prevista nel progetto, ed è un peccato. Considerando che l’università di Palermo è una delle maggiori d’Italia per numero di iscritti (siamo tra i 50mila e i 60mila iscritti circa) credo che a Palermo sia il baricentro degli spostamenti. Pur considerando i fuori sede che affittano la casa lì vicino e quanti per la lontananza delle fermate “metro” si sposta con altri mezzi, e chi non frequenta attivamente penso che neanche i centri commerciali mediamente possano contare su un’affluenza giornaliera così ampia, tranne nei week-end, periodi di festività, etc. Quindi, il mancato collegamento con tram ed ogni altro mezzo pubblico per l’università è una perdita di potenziale notevole. Non mi spiego come già ad origine non sia stata prevista una configurazione del genere.
    Cmq, non ho mai detto che il tram dal CEP, Borgo Nuovo e Leonardo Da Vinci è inutile. Solo, sostengo che stando alle attuali frequenze della metropolitana e non conoscendo ancora quelle dei tram (e spesso l’inaffidabilità del servizio metropolitano) se abitassi da quelle parti non mi convertirei ai tram per scendere a Notarbartolo e poi lì prendere il treno per Orleans, essendo studente. Tutto qui.

  12. Rael05

    @Otto Mohr
    Io non ho detto che il tram non sarebbe utilizzato del tutto ho detto che una volta che l’opera la fai, la fai bene perchè così a me personalmente sembra una cosa mozza, lasciata a metà. In quelle zone abitano 177mila abitanti d’accordo, ma purtroppo sono anche i quartieri a più alta densità di panormosauri che storicamente non sono i più propensi all’utilizzo dei mezzi pubblici. Insomma di quei 177mila se lo arriveranno ad utilizzare un terzo, 60mila, sarà già un grande traguardo. A questo punto forse sarebbe stato meglio utilizzare questi fondi per stanziare quanto meno una parte della metropolitana leggera. Mio opinabile giudizio, si intende.

  13. Otto Mohr

    @Rael05
    @Miguel Orlando
    Per la realizzazione di qualsiasi sistema di trasporto, da una nuova linea di autobus fino a una linea tramviaria, vengono sempre eseguiti studi per determinare quale sia il numero di possibili utenti del servizio.
    Ho detto 177000? Ma è ovvio che mi riferisco al numero di abitanti dei quartieri e non agli usufruitori effettivi delle linee giorno per giorno. Considerate che 170000 passeggeri non possono essere trasportati in un giorno neppure da una metropolitana leggera, ma al più da una classica.
    La portata di una linea tramviaria può arrivare a 5000-6000 pass/h —-> nel corso di dodici ore 60000 passeggeri da trasportare. E’ ovvio e scontato che non tutti gli abitanti potranno usufruire della linea del tram, cosi come ovvio è che il dato di 170000 sia stato dato più che altro per fare riflettere un poco sui numeri in gioco.

    Comunque nel caso della linea 1, ad esempio, vi saranno 9 tram, di cui 8 in esercizio e 1 di riserva. Consideriamo un passaggio d tram ogni 8 minuti circa e 250 posti complessivi, per cui avremo quasi 4000 passeggeri all’ora da trasportare, contro gli approssimativi 500 di oggi.
    Per finire, non dimentichiamoci che le tre linee di tram faranno parte di un sistema integrato dei trasporti. Io parto da casa mia allo Sperone, prendo la linea 1 del tram, scendo alla stazione, prendo l’autobus che mi porta in piazza Indipendenza e da qui quello per Monreale.
    Dobbiamo pensare ad una città dove vi siano contemporaneamente, tram, passante, anello, metropolitana leggera (?), autobus (soprattutto), macchine, bici e taxi. L’utilizzo di un mezzo non esclude l’uso di un altro nella stessa ora…

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