Propositi per il 2013: ricetta per Palermo

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Poiché gli anni passano e Palermo cambia veramente poco – e quando lo fa è solitamente in peggio – stilo una mia personalissima lista dei desideri per l’anno nuovo, nella speranza che la città possa acquisire al più presto una maturità civica tale da pressare la propria amministrazione in tal senso:

1) Progettazione e conseguente reperimento di fondi per lo sviluppo di una rete di piste ciclabili a copertura totale per tutta l’estensione del tessuto urbano. La bici è, paradossalmente, il mezzo del futuro e DEVE diventare un mezzo di trasporto alternativo a tutti gli effetti nella città di Palermo. Non sarebbe male se il sindaco e la giunta assumessero quindi un’ottica lungimirante e agissero di conseguenza.

2) Razionalizzazione dei pubblici dipendenti, sia in termini di allocazione efficiente delle risorse laddove necessario (abbiamo tantissimo verde da curare, strade da mantenere pulite, buche da rattoppare, etc.), sia in termini di licenziamenti nei confronti di chi pretende il posto di lavoro senza voler lavorare.

3) Collaborazione reale con gli enti, comitati, cooperative e associazioni varie che quotidianamente si fanno in quattro per dare una mano a questa città. E per collaborazione si intende un ascolto reale delle esigenze della città tramite i portavoce sopra citati, perché quella a fini propagandistici non aiuta nessuno. Mi auguro quindi che il comune si doti di una struttura efficiente che possa accogliere le istanze della cittadinanza e utilizzarle per programmare uno sviluppo mirato della città, con la disponibilità a investire anche fondi sulle buone idee.

4) Un corpo di polizia municipale NORMALE. Voglio dei vigili che facciano la multa quando una persona getta la carta a terra, fa fare la pipì al cane sul marciapiede, posteggia in doppia e terza fila, posteggia in divieto di sosta, e via dicendo. Voglio dei vigili che non parcheggino la volante sulle strisce, sui marciapiedi o di fronte alle rampe per disabili, per andarsi a prende il caffè al bar. Voglio dei vigili che non si fermino a parlare coi posteggiatori abusivi o coi venditori ambulanti. Voglio dei vigili che, anziché stare in 10 ammassati allo stesso semaforo tutti a dirigere il traffico, vadano a rompere le scatole a tutti quei locali che si appropriano del suolo pubblico per esporre la merce o sistemare i tavoli.

5) Progettazione e conseguente reperimento di fondi per l’individuazione e realizzazione di vaste aree da poter rendere pedonali. Un’isola pedonale non è una piazzetta o un vicoletto isolato dove apporre un cartello o quattro vasi a delimitarne il perimetro. Un’isola pedonale è uno spazio pubblico a tutti gli effetti, dove la gente può ritrovarsi, fare shopping, bere un caffè o semplicemente passeggiare, senza dover essere disturbata da rumori, auto che passano e aria irrespirabile. Un’isola pedonale è uno spazio vivo, dove poter organizzare eventi, fare cultura, fare musica, fare arte. Un’isola pedonale è molto di più di quello che l’amministrazione comunale ha finora voluto far credere, e bisogna pretendere un piano di sviluppo serio e interventi di riqualificazione (pavimentazioni nuove, nuove aree verdi, piste ciclabili, panchine, etc.) che possano rendere realmente fruibili le tante aree di Palermo che bene si prestano a questo scopo.

6) Un palermitano che prima di agire impulsivamente nei confronti di qualcosa o di qualcuno si domandi: “e se al posto suo ci fossi io?”.

7) Un’organizzazione efficiente per la raccolta differenziata e sgravi fiscali sulla TARSU a tutti quei cittadini che differenziano tanto, e differenziano BENE. Incentivi a supermercati e centri commerciali per l’acquisto di macchine per il vuoto a rendere. Servizi di raccolta del cibo in eccesso prodotto dai ristoranti da poter donare alla Caritas.

8) Un’ordinanza specifica contro i posteggiatori abusivi. Campagne di sensibilizzazione a supporto della legalità, multe salate a chi paga un posteggiatore, una pattuglia di forze dell’ordine in borghese dedicata esclusivamente alla repressione del fenomeno. Ogni anno centinaia di migliaia di euro finiscono nelle casse della mafia direttamente dalle tasche dei posteggiatori abusivi; denaro che viene reinvestito nell’acquisto di armi, nel mercato della droga, e in tante altre attività illecite che hanno messo in ginocchio questa terra. Il pizzo al posteggiatore non è differente da qualsiasi altra forma di pizzo: è un abuso alla dignità della persona, un danno economico allo Stato, alla credibilità delle istituzioni e un incentivo alla delinquenza e criminalità organizzata.

9) Sburocratizzazione dei servizi e informatizzazione degli stessi laddove possibile! E’ inaccettabile che nel 2013 sia necessario fare quattro ore di fila per ricevere un certificato di idoneità al lavoro o pagare una multa. E’ inaccettabile sprecare denaro pubblico per mansioni che potrebbero essere svolte tranquillamente online, con conseguente risparmio di tempo e moneta, specialmente in tempi di crisi come questi.

10) Un rilancio del turismo, unica vera risorsa di questa città immediatamente spendibile. Riqualificazione e MANTENIMENTO del centro storico, musei aperti, trasporti pubblici efficienti per quanto possibile (magari cominciando a far sgomberare le corsie riservate ai bus), indicazioni efficienti, pulizia e igiene, cura del verde, aumento della sicurezza, servizi informativi e multilingue, bagni pubblici, punti informazioni, etc. Il turismo può essere la rampa di lancio per l’economia di questa città. Ad oggi continuiamo a ignorare questa risorsa.

Si potrebbe andare avanti a lungo, ma preferisco far continuare voi. Quali sono i vostri propositi per il 2013?

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23 Thoughts to “Propositi per il 2013: ricetta per Palermo”

  1. Fabion54

    I miei proposti sono:

    – Completamento dei lavori: Il 2013 dovrebbe essere l’anno della consegna della linea 1 per quanto riguarda i lavori del tram e della tratta A per quanto riguarda i lavori del raddoppio, speriamo che queste due opere vengano consegnate in tempo

    – Civiltà: Mi auspico di camminare e trovare vicino a me gente che prima di gettare la carta cerca il contenitore, che faccia fare i bisogni ai cani nelle aiuole e non sul marciapiede, di non rispondere ad insulti se mi trovo in una rotatoria e ho diritto di precedenza, concittadini che non paghino i posteggiatori abusivi

  2. Concordo.
    Sebbene siano 10 punti, ognuno di essi e’ fattibilissimo in molti casi con investimenti molto ridotti.

    Aggiungerei qualcosa sull’aspetto estetico della citta’: vorrei che fosse aperto un tavolo di discussione sul rilancio urbanistico di una citta’ fatta di cemento selvaggio. Dal waterfront allo sfruttamento del centro storico per la locazione di imprese hi-tech o delle facolta’ universitarie, tanto per fare qualche esempio.
    Palermo, vista dall’alto, e’ iper-abusata, e scusate, oscena!

    Infine vorrei ricordare che unipa ha 55000 iscritti, numeri di primo ordine, nonostante moltissimi vadano ormai a studiare altrove. Eppure, non siamo una citta’ universitaria.
    Il futuro sono i giovani, la cultura.

  3. Rael05

    Io voglio essere realista pertanto mi accontenterei che durante questo 2013 venissero completate quelle opere che aspettiamo da tanto tempo:
    – linea 1 del tram e sensibilizzazione al suo utilizzo.
    – tratta A del raddoppio del passante con piena efficienza delle nuove stazioni e sensibilizzazione al loro utilizzo.

    In più, possibilmente:
    – che inizino i lavori della chiusura del benedetto anello ferroviario
    – che il parco d’orleans diventi un vero parco e non un campo di patate come è adesso
    – che venga realizzato un sistema integrato di bike sharing presso tutte le stazioni di passante ed anello.
    – che si inizi una seria raccolta differenziata.

    Purtroppo ragazzi credo sia un diaro dei sogni, ma dato che sognare non costa nulla…

  4. pirgi

    Insomma…non vuoi vivere più a Palermo ! 😉

  5. miguel orlando

    ECCO IL MIO SOGNO: sentire gridare a quelli della gesip “vogliamo il lavoro” e non “vuliemu i picciuli”

  6. Normanno

    Desideri (forse illusioni ) per il 2013 per la Splendente:
    1)Che la società consortile SEME a cui verranno affidati tutti i servizi principali di Palermo sia in pareggio di bilancio e sia gestita con criteri manageriali privatistici fornendo sevizi (Amia,Amat,Amg,Amap) degni di una realtà europea facendo lavorare i lavoratori nel giusto e senza alcun spreco di denaro pubblico inutile
    2)Che entrino in funzione la linea 1 del tram e la linea A del passante ferroviario
    3)Che si possa usufruire di chiese come la martorana e di piazze come piazza bellini rese totalmente pedonali e arricchite con fiori e aiuole e non infestate da motorini abusivi
    4)Che un epidemia selettiva quanto implacabile ci liberi integralmente dei panormosauri
    5) Vedere i vigili per strada e non imboscati come sempre (tranne la prima settimana dell’elezone del sindaco).
    6)Che si riesca ad attrarre capitali stranieri(due miliardi dell’emiro con annessa moschea e cinesi ricchi non solo quelli di via lincoln) per modificare strutturalmente la città dando lavoro vero
    7)Che i cani randagi vengano adottati o rinchiusi nei canili e si
    possa andare in un parco o alla favorita senza il fondato timore di essere azzannati.
    8)Che il Palermo si salvi e giochi ancora l’anno prossimo in serie A

  7. Otto Mohr

    Desidero SOLTANTO una cosa!
    Considerando che noi idee ne sforniamo a bizzeffe giorno dopo giorno e che l’unica cosa che ci manca è soltanto il potere decisionale, desidero semplicemente che prima di tutto cambi la mentalità dei nostri amministratori, sindaco in persona. Desidero semplicemente che il sindaco e la giunta facciano meno proclami per dedicarsi maggiormente all’ascolto delle nostre proposte e alla loro attuazione. In questi anni mi sono reso conto che con tutto lo sforzo che può metterci la società civile, a partire dal singolo cittadino fino a comitati ed associazioni, senza l’aiuto dell’amministrazione non potrà mai cambiare nulla (almeno per quanto riguarda i temi che tratta Mobilita Palermo).

  8. thesearcher

    oltre agli altri punti che condivido, penso che sia ancora importante tener ben presente che qualsiasi opera realizzata in una città come Palermo, stando allo stato attuale del senso civico, verrebbe comunque vandalizzata e deturpata in vari modi, dunque alle cose già dette aggiungo:

    1) realizzazione di una rete di almeno 10.000 telecamere in tutta la città monitorata da un centro di controllo collegato al pronto intervento al fine di minimizzare al massimo atti vandalici, rapine, furti, incendi, ecc. insomma rendere la città più invivibile per i delinquenti e i mascalzoni di ogni sorta.

    2) attivare fondi per la riqualificazione di parchi, giardini, litorali, ed edifici e monumenti abbandonati o in degrado e rendere questi ultimi disponibili per associazioni, enti, e tutte quelle attività culturali, sportive, musicali, scolastiche e di promozione alla legalità e al rispetto della cosa pubblica al fine di supportare il risveglio culturale e civico della cittadinanza.

    3) istituzione del poliziotto di quartiere.

    4) attivare in modo serio il controllo sull’esecuzione dei lavori delle opere appaltate con gli ispettori preposti. – E’ noto e palese la bassissima qualità dei lavori eseguiti dalle aziende vincitrici d’appalto. Auspico, specialmente per la posa d’asfalto, un controllo della scarificazione, aumento della dimensione e quantita del granulato presente nella mescola, e soprattutto l’intenzione di riportare il livello dell’asfalto a quello originario, cioè al livello dei tombini. Non a caso, per guidare a Palermo uno deve forzatamente fare zig zag per evitare gli avvallamenti creatisi in corrispondenza dei tombini, ecc per i vari strati di asfalto posati nel corso dei decenni cumulatisi per insufficiente scarificatura prima della posa del nuovo manto. Logica finora seguita: levo 1cm e ne poso 3cm, dunque 2cm in più ogni nuova posa…

    5) lotta all’abusivismo di ogni sorta, dal posteggiatore alla bancarella. Ripensare la fruizione del centro città e renderlo degno di questo nome e di standard europeo. Quando mi ci trovo, mi sembra di stare in un paese dell’entroterra, non nella capitale di una regione.

    6) coinvolgere i negozianti e gli esercizi commerciali e di ristorazione a curare meglio il suolo pubblico a loro antistante. Il decoro e la pulizia della strada, vasi, fioriere, marciapiedi, ecc è un vantaggio competitivo. Incentivare anche l’arredo urbano.

    7) Il Comune deve riattivare gli Information Point, ora in pieno abbandono, e installarne uno all’uscita del porto. Molti turisti sono assaltati dagli abusivi e in certi casi dai delinquenti. Un Information point multilingue subito all’uscita cominciando con personale che parli inglese, francese, tedesco e spagnolo e con tanto di guida gratuita. Inoltre, in tutto il centro, posizionare ragazzi e ragazze sempre multilingue per l’assistenza ai turisti con tanto di maglietta o blusa che li identifichi.

  9. @thesearcher per quanto riguarda il punto 4, ho già programmato un articolo per domattina. Quello dell’asfalto è un problema abbastanza importante, soprattutto per la sicurezza, oltre che estetico

  10. Normanno

    Per quanto concerne lo sviluppo economico bisognerebbe concentrarsi anche su due risorse importanti:1)Brancaccio è una delle aree franche utilizzando finanziamenti europei grazie a Crocetta 2) Zona ex fiera del mediterraneo.
    Sarebbero necessari bandi internazionali per sfuttare al massimo queste due possibilità ma il nostro sindaco al solito incontra ambasciatori di mezzo mondo,va in messico,ma alla fine non “quaglia” niente e al massimo si farà un centro congressi nella zona ex fiera

  11. Normanno

    Per la zona ex fiera fai un bando internazionale,valuta qualunque idea interamente finanziata con il projet finance da arabi,cinesi,svedesi,padani e chiunque sia interessato, poi scegli in funzione delle ricadute occupazionali.Se aspettiamo Orlando…..Ma il nostro gemellaggio con la citta cinese di Chengdu consiste solo nel fatto che qualche burocrate si fa un viaggio a nostre spese per vedere la cina o vuol dire cooperazione internazionale con sviluppo economico?

  12. thesearcher

    @blackmorpheus
    Ottima notizia! Spero si arrivi ad una soluzione condivisa e risolutiva. Grazie!

  13. shapesband

    Quoto tutti i punti! Che poi basterebbe investire molto poco!

  14. lorenzo80

    Le 10000 telecamere ipotizzate da thesearcher vengano usate anche per controllare le infrazioni al codice della strada, quali invasione delle corsie preferenziali, passaggi col rosso, parcheggi fantasiosi ecc…

  15. loggico

    parto dal sovrapasso di via nazario sauro.. pronto da mesi non viene aperto.. e se questo è già pronto figuriamoci se i nostri politici attuali devono costruire qualcosa.. meglio non sperarci..
    io spero nell’apertura delle stazioni della metro e spero che si istituisca un servizio navetta gratuito che avvicini le fermate alla popolazione.. ad esempio alla fermata guadagna dovrebbe essere disponibile una navetta, anche i piccoli autobus dell’amat, che per un raggio massimo di un chilometro dovrebbe in maniera continuata fare il giro villagrazia bassa falsomiele orsa maggiore.. no a lunghi tragitti.. solo cosi tanta gente sara invogliata all’uso della metro.

  16. Franco 1

    I miei propositi sono:

    1) Attivazione raddoppio tratta A passante ferroviario;
    2) Attivazione linea 1 tram;
    3) Lavori di manutenzione e pulizia della città;
    4) Inizio lavori anello ferroviario;
    5) Inizio lavori tratta B passante ferroviari.

  17. Io non mi auguro niente… cerco di azzeccare.
    Secondo me, i lavori del tram proseguiranno speditamente e credo sia realistico aspettarsi che in 12 mesi almeno la linea 1 sarà vicina all’attivazione.
    Sono altresì convinto che inizieranno i lavori per la prosecuzione dell’anello ferroviario fino a piazza Politeama e anche che saranno puntuali nella realizzazione (perché se non dovesse essere così ci rimarrebbe una città sottosopra).
    Infine, attendiamo lo scoppio della bomba AMIA da un momento all’altro: non so dove ho letto nei giorni scorsi che l’AMIA fa ancora 2 milioni di passivo al mese (forse l’ha detto Orlando riferendosi all’inutilità dei commissari straordinari)… per il 2013 mi aspetto tanta sporcizia e la non totale copertura del vuoto di servizi lasciato da GESIP, che purtroppo, specie nei giardini, si evidenzia.
    Però mi aspetto anche un nuovo sforzo delle istituzioni per la raccolta differenziata, unico baluardo per evitare guai ben peggiori negli anni seguenti, visto anche il prossimo esaurimento del deposito rifiuti di Bellolampo.
    Impossibile non parlare di 2013 pensando alle tasse che ci aspettano (penso alla nuova TARES).
    Cari amici, il 2013 sarà per Palermo un po’ come per la squadra di calcio: un anno di decisa transizione. Le istituzioni stanno lentamente costruendo per tirare un po’ le somme tra il 2017 e il 2020 l’importante è che questo sito, le associazioni e i comitati che sono sorti in città in questi ultimi anni non mollino la presa e pressino queste dannate istituzioni perché tra trentanni non siano le stesse di oggi: lente, inefficienti e strapagate.
    Al lavoro! Anche noi cittadini!

  18. thesearcher

    @lorenzo80

    sono pienamente d’accordo! Grazie per l’aggiunta!

  19. Athon

    Sulle “urgenze” improrogabili di Palermo, mettendo assieme l’articolo e i commenti, si è detto quanto basta. Esprimo dunque un proposito apparentemente più frivolo, eppure emblematico di un rapporto cittadini-città che necessita sempre di essere riasserito e corroborato.

    Del nume tutelare laico della città, il Genio, esistono oggi otto rappresentazioni monumentali. Delle più antiche non si conosce la data di realizzazione, mentre le altre furono realizzate tra la fine del XV secolo e gli inizi dell’Ottocento, e intanto il modello di rappresentazione della figura del nume si evolveva.

    Diverse epoche hanno dunque riconosciuto l’importanza di questa figura così significativa, riasserendola, reificandola. In tal modo, nonostante il trascorrere dei secoli, il genius loci ha continuato a sussistere nell’orizzonte simbolico dei palermitani.

    Sarebbe bello se anche la nostra epoca, per ricordare la propria identità e le proprie radici, esprimesse un “Genio”. Insomma, mi piacerebbe tanto che venisse creato un nuovissimo monumento dedicato al protettore laico della città, dunque un moderno Genio di Palermo, nel rispetto dei tradizionali tratti allegorici ma secondo il gusto contemporaneo; un nuovo monumento da erigere magari in qualche zona più “recente” della città, come per esempio Via Libertà; un’opera d’arte del 2013 che vada così ad arricchire il corollario delle rappresentazioni del Genio già esistenti? ed appartenenti ad altre epoche.

    Perchè propositi come quello suddetto, o altri simili, sarebbero urgenti? Una pesante palla al piede di Palermo è, a mio avviso, la mancanza d’amore dei cittadini per la città, o nel migliore dei casi una sorta di amore/odio.

    All’origine di molti “concreti” problemi, non va trascurata la grave criticità, nell’ambito della percezione collettiva, del livello cognitivo ed emozionale che risulta cruciale nel determinare un sano sentimento di appartenenza comune, e dunque il rispetto e l’amore per la propria città.

    Quando mi capita di affrontare questa questione, cito sempre la città di Catania, che pur avendo anch’essa dei problemi, è però abitata da cittadini che la amano profondamente, e ciò porta direttamente a risvolti positivi sul piano dell’evidenza concreta.

    Dare nuovo lustro ai positivi fattori rappresentazionali della città di Palermo: questo è il mio auspicio per il 2013 e per gli anni che seguiranno.

  20. Athon

    Sulle “urgenze” improrogabili di Palermo, mettendo assieme l’articolo e i commenti, si è detto quanto basta. Esprimo dunque un proposito apparentemente più frivolo, eppure emblematico di un rapporto cittadini-città che necessita sempre di essere riasserito e corroborato.

    Del nume tutelare laico della città, il Genio, esistono oggi otto rappresentazioni monumentali. Delle più antiche non si conosce la data di realizzazione, mentre le altre furono realizzate tra la fine del XV secolo e gli inizi dell’Ottocento, e intanto il modello di rappresentazione della figura del nume si evolveva.

    Diverse epoche hanno dunque riconosciuto l’importanza di questa figura così significativa, riasserendola, reificandola. In tal modo, nonostante il trascorrere dei secoli, il genius loci ha continuato a sussistere nell’orizzonte simbolico dei palermitani.

    Sarebbe bello se anche la nostra epoca, per ricordare la propria identità e le proprie radici, esprimesse un “Genio”. Insomma, mi piacerebbe tanto che venisse creato un nuovissimo monumento dedicato al protettore laico della città, dunque un moderno Genio di Palermo, nel rispetto dei tradizionali tratti allegorici ma secondo il gusto contemporaneo; un nuovo monumento da erigere magari in qualche zona più “recente” della città, come per esempio Via Libertà; un’opera d’arte del 2013 che vada così ad arricchire il corollario delle rappresentazioni del Genio già esistenti? ed appartenenti ad altre epoche.

    Perchè propositi come quello suddetto, o altri simili, sarebbero urgenti? Una pesante palla al piede di Palermo è, a mio avviso, la mancanza d’amore dei cittadini per la città, o nel migliore dei casi una sorta di amore/odio.

    All’origine di molti “concreti” problemi, non va trascurata la grave criticità, nell’ambito della percezione collettiva, del livello cognitivo ed emozionale che risulta cruciale nel determinare un sano sentimento di appartenenza comune, e dunque il rispetto e l’amore per la propria città.

    Quando mi capita di affrontare questa questione, cito sempre la città di Catania, che pur avendo anch’essa dei problemi, è però abitata da cittadini che la amano profondamente, e ciò porta direttamente a risvolti positivi sul piano dell’evidenza concreta.

    Dare nuovo lustro ai positivi fattori rappresentazionali della città di Palermo: questo è il mio auspicio per il 2013 e per gli anni che seguiranno.

  21. monte_Pellegrino

    Che delusione per come volate basso! Se la gestione dell’ordinaria amministrazione deve essere oggetto dei sogni, cadono le braccia! Il Water Front, Il Water Front, Il Water Front: queste sono le priorità! Costruivi alberghi, grattacieli, locali, anche nell’acqua, come nel Dubai! Che pregi ha, d via Messina Marine, dal punto di vista storico e urbaniscito, da doverla conservare comè? Ma neanche riuscite a sognare?

  22. ^^^
    grattacieli? locali sull’acqua? Perché non qualche palma artificiale? Ma c’hai preso vero per Dubai? 😀 se ti sentisse parlare un architetto gli faresti accapponare la pelle! Hai presente che ogni città ha il suo contesto e che l’architettura deve adattarsi a quel contesto? Se i sogni per te sono questi, allora preferisco tenermi il palazzo Brancagel. E in ogni caso, si vola basso perché non ci sono i soldi per fare nulla…ed è inutile correre prima di imparare a camminare, come dicevo l’altra volta. Mantenere i piedi per terra è l’unico modo per cominciare a risollevare questa città. Se ti accontenti di aria fritta, cattedrali nel deserto e psuedo-sogni che rimarranno tali perché semplicemente irrealizzabili sotto il profilo economico e sotto il profilo urbanistico, allora sei tu che voli veramente basso

  23. Athon

    @ monte_Pellegrino, se si discute di un paio di grattacieli per un potenziale centro direzionale della Regione Siciliana, da creare in qualche zona del tutto fuori dal centro storico, forse si può anche accettare.

    Rovinare in modo irrimediabile il lungomare sarebbe invece inaccettabile. Via Messina Marine necessita di interventi ma non sono certo i locali sull’acqua, i grattacieli e gli alberghi.

    Per esempio qualche anno fa qualcuno proponeva di creare un acquario che, a mio avviso, oltre ad essere un progetto fattibile sarebbe anche una bella idea. Un altro esempio è costituito dal sottopasso di p.zza XIII vittime che andrebbe certamente risistemato, e purtroppo nessuno ad oggi pare se ne preoccupi. Ecco, quì ho sempre immaginato un interramento totale del sottopasso con la creazione, al di sopra, di una grande area pedonale che si connetterebbe in tal modo al Parco Archeologico del Castello a Mare, crando un bello spazio. Ovviamente andrebbero abbattuti il palazzo Brancagel e gli edifici del mercato ittico….e questo è il sogno di tutti… da anni….

    Insomma, per immaginare possibili interventi e sognare a vele spiegate, non occorre prendere a modello Dubai o qualche altra città del mondo meno antica, meno storica e meno bella di Palermo.

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