Mobilità, al via il servizio “Taxi Sharing”

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Si terrà venerdì 21 dicembre alle ore 11.30 presso Villa Niscemi, a Palermo, la conferenza stampa di presentazione del servizio di “Taxi sharing”, nel corso della quale l’Assessore comunale alle Attività produttive, Marco Di Marco, ne illustrerà i dettagli alla stampa. Il progetto rientra in quella serie di iniziative adottate dall’Amministrazione Comunale al fine di limitare gli effetti negativi dell’utilizzo del mezzo di trasporto privato, tra i quali la sottrazione di spazi pubblici, la congestione, l’inquinamento atmosferico ed acustico che caratterizzano le aree urbane.

foto by Focus.it

L’iniziativa prevede di attivare, in via sperimentale, un servizio di condivisione taxi che si muoverà sullo stesso itinerario della linea dell’autobus 101, fino al 31/01/2013. Tutti quegli utenti che sono diretti verso la stessa zona e fino ad esaurimento dei posti disponibili sull’autovettura, potranno condividere lo stesso taxi, per un costo di 2,00 euro per singolo passeggero. Il progetto prevede, inoltre, l’attivazione di un altro servizio di taxi sharing con itinerario stazione centrale, Politeama, via della Libertà, aeroporto Falcone – Borsellino e viceversa, senza aggiunta di supplementi, per un minimo di quattro utenti che intendono condividere lo stesso tragitto, per un costo di 8,00 euro per singolo passeggero.

Le autovetture che effettueranno le corse saranno identificabili, anche a distanza, mediante l’applicazione sul parabrezza anteriore del veicolo di un disco di diametro 12 cm di colore giallo fosforescente con la scritta: “TAXI SHARING – TAXI CONDIVISO EURO 2,00 A PERSONA; PALERMO AEROPORTO E VICEVERSA EURO 8,00 A PERSONA”. Nell’eventualità che l’iniziativa abbia esito positivo, l’Amministrazione non esclude l’adozione di un servizio di taxi sharing diversificato, anche in funzione di altre tipologie di intervento, come ad esempio il prelievo di anziani per il tragitto casa/medico/casa di cura oppure per il prelievo, il sabato notte, dei ragazzi che frequentano le discoteche.

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10 Thoughts to “Mobilità, al via il servizio “Taxi Sharing””

  1. cirasadesigner

    Mi sembra una ottima idea, non è una novità, l’ho vista a Barcellona parecchi anni fa, la adottano qui a Bruxelles per l’aeroporto di Charleroi, spero abbia successo e che tanti utenti la utilizzino, anche per non confinare al parcheggio le già esiguo numero di taxi di Palermo. devo dire che anche le tariffe mi sembrano assolutamente coerenti all’idea…

  2. Fabion54

    Ma per curiosità il Taxi normale con lo stesso itinerario quanto vuole da tassametro?

  3. mediomen

    La solita cac@.. pazzesca, perchè questo servizio in affiancamento alla linea 101, non lo prenderà nessuno! Avrei visto questo servizio per la linea del 389, che prima portava a Monreale, e che da poco è stata abolita, con scuse poco plausibili; certo questo sistema di trasporto andrebbe a disturbare qualche autolinea di Monreale che della soppressione del servizio ne è rimasta avvantaggiata, e romperebbe le scatole anche a tutti quei possessori di calessi motorizzati per turisti che già fanno questo servizio per un costo non indifferente.

  4. Vorrei capire meglio il meccanismo del taxi-sharing.

    I vantaggi sicuramente sono:
    – non dover andare in bus spesso affollati
    – comfort da viaggio sicuramente maggiore del bus
    – possibilità di salire/scendere dal taxi in qualsiasi punto del tragitto
    – nessun orario predeterminato

    Gli svantaggi:
    -la tariffa a passeggero è superiore al costo di un biglietto del trasporto pubblico locale
    -nessun orario predeterminato
    -partenza solo a vettura totalmente riempita

    E’ sicuramente una fase sperimentale del servizio, ma sarebbe interessante coprire con il taxi sharing quei tratti poco serviti dal TPL, così come accennava Mediomen.

    Aspettiamo i dettagli.

  5. massimo-lg

    eh comodo inaugurarlo il giorno della fine del mondo !
    A parte le bufale di fine anno l’iniziativa è lodevole. Peccato che ci si arriva soltanto 30 anni dopo che ci arrivano gli altri stati europei.

    2 euro per un passaggio in auto sono un buon prezzo sostenibile da moltissimi cittadini.
    Anche 8 euro per andare all’aeroporto sono un buon prezzo se considerati i 6,20 euro del bus.

    A questo punto vorrei veicolare su questo articolo un messaggio sia per la società dei tassisti che gestiranno l’iniziativa che per l’assessore che domani venerdì 21 dicembre presenterà l’iniziativa.
    Per un ottimale promozione e gestione del nuovo servizio, sarebbe auspicabile attivare un call center dedicato che permette ad utenti vari (portatori handicap, anziani, ma anche cittadini senza problemi, ecc.) di PRENOTARE un viaggio da un punto ad un altro punto della città, con l’impegno di andare a prelevare il cliente a casa. In questa maniera se il call center lavora con geolocalizzazioni (e lo dovrebbe proprio fare) può organizzare i percorsi urbani individuando tutti quei clienti che sono vicini (in un quartiere ad esempio) e che comunque hanno destinazioni diverse. Un servizio di questo può già essere predisposto online dove ognuno registrandosi può arricchire il database della sosietà dei tassisti con il luogo di partenza e il luogo di destinazione nonchè dell’orario in cui si è interessati a effettuare il percorso.
    Se organizzato in questa maniera innovativa, ai costi già citati in questo articolo, il servizio che deve partire potrà avere un successo strepitoso. Se il servizio sarà solo sull’asse della linea bus 101 resterà un qualcosa di estremamente limitato e molto probabilmente fallirà per la sua estrema limitazione geografica in città. Potrà sopravvivere solo quello per l’aeroporto ma se il cliente viene prelevato a casa e non in punti fissi come oggi avviene col pulmann.
    Spero questa considerazione venga presa serimente dall’asssessore e dalla società dei tassisti.

  6. Orazio

    Il sistema del taxi collettivo funzione in tutti i luoghi del mondo in cui non esistono efficaci servizi di trasporto pubblico, quindi nelle sterminate periferie di certe città russe e nei luoghi periferici della sterminata Russia, in Turchia, in Africa etc etc… Dove i servizi pubblici funzionano non hanno particolare ragion d’essere, e non lo hanno quindi sull’asse Libertà o sulla tratta per l’Aeroporto.
    Si tratta di provvedimenti ad uso e consumo della lobby dei tassisti.
    Infatti a Palermo, ogni volta che chiamo o prendo un taxi me ne pento, non c’è una volta che non si debba discutere per il prezzo o in cui il taxista non faccia al volante le follie più assolute. La tendenza è quella di evitarli, questi provvedimenti servono solo a loro.

  7. gaetano73

    a Palermo i taxi lavorano poco proprio per il costo elevatissimo delle tariffe. Questa sembra un’ottima possibilita’ per far lavorare di piu’ i tassisti e far muovere meglio i cittadini. Purtroppo il palermitano preferisce stare ore ed ore in mezzo al traffico piuttosto che mollare l’auto e utilizzare mezzi pubblici a pagamento. Una volta a regime un servizio di taxi sharing e potenziati i bus bisognerebbe limitare l’accesso ai centro storico ai mezzi privati con i varchi telecontrollati (come nel resto d’Italia). A quel punto Palermo puo’ diventare piu’ vivibile

  8. Fulippo1

    Una soluzione del genere è ottima solo se associata alla chiusura al traffico delle zone citate…
    In altra maniera non si potrà riuscire a dissuadere il cittadino a perdere la comodità di usare l’auto.

  9. Pietro Bolenares

    Sono favorevole ad ogni inziativa che renda “appetibile” l’uso del mezzo pubblico rispetto a quello privato, ma nel caso dei tassisti palermitani la vera “rivoluzione” sarebbe quella – a mio avviso – costituita da tariffe trasparenti, uso del tassametro e pagamento delle corse con mezzi elettronici (bancomat e carte di credito).

    Difficile, in ogni caso, incentivare l’uso del taxi – a Palermo in particolare, ma anche nel resto d’Italia – senza liberalizzare il numero delle vetture circolanti così superando la logica lobbistica delle licenze di guida di auto pubbliche “a numero chiuso”, ma, paradossalmente, trasmissibili a terzi (in genere figlio o parenti) anche a titolo oneroso come se esse fossero “roba privata”.

  10. cirasadesigner

    Credo che a Palermo il numero dei taxi non superi i 300… Credo che il numero sia davvero inesistente per poter parlare di servizio pubblico, lo definirei più che altro un servizio privato per pochi che possono permetterselo. Siete mai stati a Barcellona, li le auto gialle e nere sono più di 35000 e il risultato qual’è??? tariffe economiche, gente che lavora onestamente e cittadini che possono tranquillamente concedersi il “lusso” di un taxi… Ma si è visto il casino che è stato fatto al momento del tentativo di liberalizzazione delle licenze. Una politica serie a e senza timore di barricate, dovrebbe spingere verso queste soluzioni. tanti taxi in più nelle nostre città toglierebbero migliaia di autoveicoli privati. Vedere le immagini di Barcellona o New York, solo perché più famosa, ci da una idea di quello di cui sto parlando, iml taxi giallo di NY è una icona al pari dell’Empire State Bulding

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